Via Domenico Costantino 5, Palermo 90145
"Delle prigioni che ho abitato, di tutte possedevo la chiave"
(A. Penna)
22/05/2024
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Nonostante lo scetticismo iniziale nei confronti del mondo della psicologia devo dire che mi sono ricreduto, dottoressa preparata, in due sedute siamo riusciti a centrare il problema e comprenderlo al meglio. Grazie
Conosco la Dottoressa da poco ma ciò non mi ha impedito di apprezzarne già la chiarezza e la coerenza nell'approccio terapeutico, la ferma e gentile compostezza nel corso della seduta mentre ci si confronta apertamente, con empatia, su temi di vitale importanza, nonché la piena disponibilità a fornire, all'occorrenza, i suoi competenti suggerimenti anche al di fuori della seduta stessa. Ritengo sin d'ora che queste mie prime impressioni potranno solo avere conferma insieme ad altre che via via avrò modo di cogliere ed elaborare.
Ho iniziato il mio percorso con la dott.ssa Silvia Giolitto poco più di un mese fa ma posso già dire che ne sono molto contenta . La sua professionalità, empatia e capacità di ascolto mi hanno subito messa a mio agio. La dott.ssa sa creare un ambiente sicuro e senza giudizio, dove posso esprimere liberamente i miei pensieri e le mie emozioni.
La dottoressa mi ha subito messo a mio agio, tranquillizandomi e dandomi rassicurazioni e spiegazioni, nonostante la gravità delle motivazioni per cui ci siamo incontrati.
È empatica e professionale.
Ho sentito di potermi affidare.
ha risposto a 20 domande da parte di pazienti di MioDottore
Salve dottoressa, sono camilla è da mesi che con il mio ragazzo va parecchio male peró stiamo ancora insieme, lui dice di essersi stancato di me e questa cosa mi fa molto soffrire. Vorrei riuscire a ritrovare un equilibrio stabile con lui peró spesso mi faccio prendere dall’ansia e dalle mille paranoie che mi fanno pensare di non essere abbastanza per lui. Cosa dovrei fare?
Salve Camilla, mi spiace per che tu stia attraversando questo momento di sofferenza. Come ti hanno suggerito i colleghi, sarebbe importante che tu cogliessi l'occasione per fare un percorso psicoterapeutico. Sono a disposizione nel caso tu volessi contattarmi. Un caro saluto dott.ssa Silvia Giolitto.
Salve, sono molto confusa sulla relazione che sto vivendo. Lui interessato a me da tre anni, quando ci siamo conosciuti. Io stavo con un altro e lui aveva appena divorziato. Alla fine ho ceduto e mi sono innamorata ma per due settimane circa ho cominciato a vederlo che ancora stavo con il mio fidanzato. Stiamo insieme da 7 mesi, le incomprensioni tra noi sono state frequenti. Io sono una persona spesso insicura e che cerca di evitare il conflitto, lui invece parla molto e non nasconde i suoi disagi. L'ultimo litigio tra tira e molla è durato un mese, nel quale io cercavo di convincerlo che non è vero che non mi interessa niente di lui. Ho capito che certi miei atteggiamenti erano stati irrispettosi e che l'avevo ferito e mi sono ripromessa di farlo sentire amato ma a quanto pare non riesco. Io sfogavo le mie insicurezze parlando di lui e dei nostri litigi con una coppia (marito e moglie) di suoi amici e di questo si è molto risentito, si è sentito tradito. Durante l'ultimo litigio una sera sono uscita con loro fino a tarda notte e quando lui l'ha saputo mi ha lasciato dicendo che non mi importa niente di lui, che facevo così anche col mio ex, che frequentavo lui alle spalle del mio fidanzato, che non sono una persona cattiva ma sono fatta così, penso che sia normale comportarmi così e quindi lui non si può fidare di me. Alla fine dopo una settimana di silenzio è tornato dicendo che mi ama e non riesce a stare con nessun'altra, che gli manco troppo e vuole stare con me. Abbiamo parlato molto di questa cosa, ci siamo detti che saremo uniti nel risolvere i problemi, lui stava già cercando un appartamento per andare a vivere insieme. Poi ieri ancora un litigio perché eravamo su dai suoi genitori e suo fratello, e quando lui ha salutato tutti dicendo che non stava bene e voleva andare a letto, io mi sono trattenuta 20 minuti con la sua famiglia a ridere, mentre lui mi aspettava giù, e così di nuovo a dirmi che io non ho capito che le cose si fanno insieme, che io mi faccio i fatti miei come facevo col mio ex. Dice che non sono cambiata, che non si può fidare. È così offeso che ha perfino detto che mi odia per come lo faccio soffrire. Io non capisco se fa così per rabbia e dolore e devo solo farlo sbollire, o se davvero ha ragione lui nel dire che insieme non funzioniamo, che abbiamo due visioni diverse. Io gli ho risposto che ci siamo detti che superavamo tutto, ma ogni volta uscire da questi litigi, anche se poi passiamo due mesi bellissimi insieme e facciamo progetti, è estremamente dura, perché non riesco a fargli capire che lo amo, che si può fidare, che ci serve tempo per capirci e adattarci, ma per farlo vorrei che non fosse mai messo in dubbio il nostro rapporto rivangando le vecchie questioni di cui ormai abbiamo parlato tantissimo e sono chiarite. Quando lui è così frustrato non vede altro che nero e diventa molto duro, anche offensivo (sei un mostro, ti voglio male, non cambierai mai, mi sono fidato della persona sbagliata). Io non riesco a tranquillizzarlo e così sto malissimo anche io. Come trovo un punto di incontro? Come posso fare se non si fida di me? Grazie
Salve, è difficile dare una risposta specifica a un racconto anche se descritto con dovizia di particolari. Emerge da parte del tuo compagno una mancanza di fiducia che probabilmente ha origini lontane legate allo stile di attaccamento che ha sviluppato nella sua infanzia, tu non centri con questa sua difficoltà, e infatti anche la comunicazione tra voi non è costruttiva. Vi consiglierei di intraprendere un percorso di coppia per vedere se ci possono essere le basi per conoscere e comprendere i bisogni e le risorse che potreste eventualmente mettere nella relazione oppure la possibilità di fare altre scelte. Resto a disposizione se voleste contattarmi.
Dott.ssa Silvia Maria Giolitto
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