Aderisce al Bonus Psicologo
30/01/2023
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Ho fatto oggi la mia prima seduta con la dott.ssa Vassileva. Ero molto preoccupata e allo stesso curiosa di questo primo incontro.
La mia prima impressione è stata ottima. La dottoressa ha un modo di fare molto dolce e accogliente, è chiara nelle spiegazioni, ascolta attivamente, accoglie con molta empatia ed è una persona molto vera e trasparente.
Ovviamente sono solo prime impressioni, ma al momento sono contenta di avere cominciato a partire da oggi questo percorso.
È puntuale, cortese e disponibile.
Sin da subito si è creato un buon rapporto confidenziale vista l'ottima empatia che caratterizza la dottoressa, sempre cortese e pronta a rispondere, il percorso che stiamo facendo mi sta insegnando ad affrontare meglio i problemi di vita, spesso è anche un mezzo di sfogo, la consiglierei a chiunque stesse passando un brutto momento, per me è una grossa mano.
Sono stata dalla dottoressa in un momento in cui avevo perso me stessa. La dottoressa è stata disponibile e accogliente, mi ha aiutato in un percorso verso la consapevolezza di me che mi ha senza dubbio aiutato e migliorato la quotidianità. Se dovessi trovarmi in difficoltà tornerei nel suo studio.
ha risposto a 16 domande da parte di pazienti di MioDottore
Buongiorno, mio figlio 31 anni, ha una grande sofferenza e non riesce a lavorare. Inoltre nega di avere un problema. Se qualcuno glielo fa notare lui chiude i rapporti. Noi genitori non sappiamo piu cosa fare.
Salve, è molto difficile aiutare chi non desidera essere aiutato e chi nega di aver problemi. Avete pensato di tentare una terapia familiare? Potrebbe essere l'opportunità per cercare di uscire da questo stato in cui non sapere più come muovervi
Buongiorno, ho un bambino di 5 anni. Io e il padre non abbiamo mai vissuto insieme e il bambino ha vissuto sempre con me. Il padre vive in altra regione. Fino ai 3 anni del bambino lo avrà visto 2 - 3 volte poi mi sono rivolta ad giudice che mi ha concesso l'affidamento esclusivo ma anche un regime di visita per il padre. Il punto è che il padre lo chiama una volta alla settimana, non sappiamo mai quando viene e cmq 1 volta ogni 2 mesi. Il padre dice che vuole fare tutto il possibile ma di fatto non fa niente. Io ho paura che mio figlio di senta confuso, è un bambino che parla poco e non mi chiede molto. Il giudice ha previsto che andiamo noi una settimana al paese del padre l'estate e il bambino è felice di vederlo però poi magari non lo vediamo e sentiamo per un po di tempo. Onestamente sono confusa anch'io perchè penso che il rapporto con papà sia un rapporto unico e non so come è meglio agire, come aiutare mio figlio ad non avere traumi. Mi sento impotente e spettatrice di questa situazione. Cosa posso fare io? grazie mille
Gentile signora, sicuramente la situazione che descrive è sgradevole e dolorosa, ma purtroppo se il padre non mostra maggiore interesse nel vedere in maniera più frequente suo figlio, difficilmente può cambiare a situazione. Se vuole può rivolgersi ad una/un psicoterapeuta della sua zona per affrontare meglio l'argomento e capire come aiutare il suo bambino in maniera ottimale
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