Dott.ssa
Sara Gigli
Psicoterapeuta
,
Psicologo
Terapeuta
Altro
Passignano sul Trasimeno 2 indirizzi
Esperienze
Talvolta in questi momenti la possibilità di attingere alle proprie risorse è impedita dalla confusione e dal disorientamento. Per questo è importante potersi permettere di chiedere un aiuto esterno attraverso il quale si possano dissipare le nubi, ricalibrare la bussola e recuperare la rotta, o individuare la meta più giusta per sé.
Mi sono specializzata in Psicoterapia dopo essermi laureata in Psicologia. Durante gli anni di formazione ho lavorato in qualità di educatrice in Comunità per Adolescenti e in vari altri progetti di prevenzione del disagio minorile e di intervento sulla tutela; questo mi ha permesso di entrare in contatto con numerose fasce d'età, realtà familiari e contesti sociali.
La scelta di dedicarmi ad una professione d'aiuto è nata in me molto prima che iniziassi a formarmi, da una forte motivazione e dalla convizione profonda che ognuno ha delle risorse da scoprire, e che il benessere personale passa anche e soprattutto dal benessere relazionale. La formazione mi ha poi permesso di affiancare all'interesse gli strumenti professionali che permettono di coniugare la passione per la professione alle competenze necessarie a praticarla.
Mi occupo da diversi anni di individui, coppie e famiglie nei loro rapporti interpersonali e con i contesti di appartenenza, proponendo una comprensione dei propri modi di parteciparvi e del modo di rapportarsi a se stessi e agli altri. Svolgo attività professionale privatamente, sia in presenza che online, sebbene la modalità in presenza sia tendenzialmente da preferire.
In casi particolari è possibile concordare visite a domicilio.
Esperto in:
- Psicologia dell'età evolutiva
- Psicologia giuridica
- Mediatore familiare
- Psicoterapia sistemico relazionale
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9 recensioni
Punteggio generale
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R.B
Primo colloquio con la dottoressa Gigli ,mi è piaciuta molto,al punto di decidere di iniziare il percorso con lei .
Paola
La sua grande sensibilità mi ha accompagnato nel mio percorso personale. Il trattamento è
stato efficace in breve tempo grazie alla sua professionalità, attenzione e preparazione. È stata sin da subito molto empatica e amorevole. Consiglio a tutti di intraprendere il percorso con lei.
Dott.ssa Gaia Contorni
Scrivo questa recensione come una collega della Dottoressa Sara Gigli. Stimo la Dottoressa Gigli per la sua professionalità e la sua spontanea capacità di entrare in contatto con i vissuti dei suoi clienti. Acuta e sensibile nel cogliere le più piccole sfumature.
Consiglio la Dottoressa Gigli sia per percorsi individuali sia, data la sua specializzazione, per percorsi di coppia e familiari.
LS
La Dottoressa Gigli è una professionista di rara sensibilità. Io e mio marito abbiamo affrontato con lei un percorso per gestire delle difficoltà nel rapporto con i nostri figli traendone gran giovamento. Grazie alla psicoterapia abbiamo vissuto un momento di crescita e di consapevolezza importante, sia come coppia che come genitori. Mi sento di consigliare la Dottoressa Gigli perché in lei abbiamo trovato un supporto professionale e umano fondamentale in questo processo.
Antonio
Ho conosciuto la dott.ssa circa un anno fa, quando io e la mia compagna abbiamo sentito la necessità di appoggiarci ad un professionista per alcune difficoltà di coppia. La dott.ssa ci ha aiutati a dare un volto diverso alle nostre incomprensioni e a riscoprire così alcuni aspetti del legame che, dopo tanti anni, si erano persi nelle cose di tutti i giorni.
Alle coppie che attraversano momenti difficili mi sento di consigliare di chiedere aiuto, e posso dire che nella dott.ssa Gigli lo troverebbero senz'altro.
VM
La dott.ssa Gigli si è subito dimostrata empatica, professionale e competente, mettendomi a mio agio durante i nostri incontri
Serena
Attenta alle necessità del paziente. Si è dimostrata fin dall’inizio seria e disponibile. Consiglio vivamente un colloquio con la dottoressa.
B.R.
Mi sono trovata sin da subito accolta e a mio agio, nonostante lo scetticismo e il timore iniziale non posso che essere felice di aver intrapreso questo percorso. Colgo l’occasione per ringraziarla della puntualità, precisione e professionalità con cui mi ha sempre trattata.
Paziente
Ho trovato la dottoressa Sara Gigli, nonostante la sua giovane età, molto preparata nel suo campo; gli incontri insieme mi hanno dato spunti su cui lavorare e diverse prospettive che da sola non avevo preso in considerazione.
Dott.ssa Sara Gigli
Grazie molte per la sua gentile recensione.
Sebbene non riesca a intuire con certezza la sua identità, sono abbastanza sicura di aver capito.. ricordo con molto piacere i nostri incontri e le auguro di mantenere vivo l'enorme potenziale che di recente ha scoperto di avere.
Un caro saluto
Risposte ai pazienti
ha risposto a 11 domande da parte di pazienti di MioDottore
A volte, mi chiedo se la mia vita mi stia troppo stretta. Sembra che tutti quelli che mi circondano siano d'accordo con questo.
Il problema è che ho forti difficoltà a lasciarmi andare in quasi ogni campo a causa del fallimento di tutte le mie relazioni passate (non mi riferisco solo a quelle sentimentali ma anche ad amicizie ed altri tipi di rapporti, come con una donna che ora ha una vita tutta sua e con cui da bambina/ragazzina avevo un legame importante perchè la vedevo come un mentore per me, mentre adesso non la sento neanche più e non sento la sua mancanza, se non per quel tempo che ci ho perso credendo che potesse essere un giusto modello a cui ispirarmi nella crescita).
Mi sono sbagliata tante volte sulle persone che ho conosciuto nella mia vita, in effetti. Questo perchè mi sono fidata molto. Ma ero ottimista, e ora, seppur non mi sia suicidata o altro quindi tanto pessimista non mi si possa chiamare, non posso più comportarmi come facevo prima.
In famiglia è un casino. I miei cercano di essere buoni con me ma spesso non mi aiutano lo stesso. Non mi sento mai aiutata, a dire la verità. E non offro il mio aiuto a nessuno. E quando lo offro, quei rari casi, mi sento una persona completamente estranea persino a me stessa. So che in un mondo del genere, che con me è così crudele, aiutare gli altri non porta da nessuna parte... o meglio, in una parte che sicuramente non mi piacerà. E non piacerebbe a nessuno, è orribile, è umiliante.
Da come parlo sembra tutto una tragedia greca ma posso assicurare che per me lo è. Mi sento persa in questo mondo.
Poche possibilità lavorative, povertà, pessime relazioni.
Mi sto preparando per una professione e anche lì quelli che dovrebbero essere i miei colleghi non si comportano affatto come tali. Discriminano, emarginano... non va bene. E non mi aspetto assolutamente una vita tutta rose e fiori, no... non sono viziata, diversamente da come sostiene un mio odioso parente. Penso che gli ostacoli temprino le ossa e possano essere anche divertenti, possono intrattenere, ma non così... così io sono solo un animale in trappola. Così mi sento. Claustrofobica. Che voglio uscire. Non di casa, ma da tutto. Se vado in un luogo pubblico e vengo messa in un angolo, quello che succede è che ho un attacco di panico e voglio andarmene. E quando me ne vado e respiro l'aria pulita della solitudine, di me stessa e basta finalmente, sto meglio. Il mio rimedio sono io. Non ho altro.
A volte penso di essere arrivata al mio punto di rottura, ma non mi piace dire queste cose su di me. Sono forte, lo sono sempre stata, o non sarei qui. Non ci tengo a buttare giù una persona che non è mai stata davvero buttata giù da niente. Non in modo definitivo.
Da fuori sembrerà tutto stupido e imbarazzante e forse è difficile entrare nei miei panni, certo, so che è difficile, ma io ogni tanto ci provo con gli altri, quindi non vedo perchè qualcuno non possa provare a capirmi. A perdonarmi qualche volta.
Sembra tutto un peso, quello che faccio. E quello che non faccio.
La mia vita sono io che la faccio funzionare. Per tutto il resto... niente funziona.
A causa della mancanza di persone affidabili nella mia vita temo di essere impazzita e sospetto di avere un gran numero piuttosto preoccupante di disturbi mentali. Il minimo per una persona in queste condizioni, comunque.
Sembra che tutti pensino che io sia pazza.
La domanda è se lo sono davvero.
Me la cavo alla grande, tutto considerato. Cosa suggerite?
Buongiorno brillante utente, la sua 'domanda' è molto densa e particolare, trovo sia difficile risponderle: nonostante le difficoltà accennate siano moltissime, non la conosco e le parole scritte non sono mai sufficienti da sole a far trapelare la natura delle persone, né di chi scrive né di chi risponde.
Ho iniziato con un epiteto, brillante, perché qualcosa che senz'altro trapela sono la sua intelligenza e la sua abilità di lasciare delle impressioni su questa pagina di computer bianca, con pennellate scure e intense, in qualche modo vivide sebbene delineino un paesaggio desolato, quasi post-apocalittico. Immagino sia giovane, dato che si sta formando per la professione. Quale, o quali, sono le apocalissi che l'hanno già colpita in poche decine di anni? E' possibile per lei pensare che gli ostacoli non siano solo qualcosa che "tempra" o che "intrattiene", ma anche qualcosa che affatica, che lascia segni, che ferisce? Scrive che "non le piace dire queste cose di lei, che è forte, altrimenti non sarebbe qui" e credo che sia molto vero, ma in che modo si è presa cura delle sue ferite e delle sue cicatrici? Non basta coprirle affinché guariscano.
Da queste righe sento che addentrarsi nei suoi meandri potrebbe essere molto impegnativo, sia per sé che per altri da sé, e mi chiedo: a chi secondo lei "sembra tutto un peso, quello che fa e quello che non fa"? Sembra un peso a lei, o crede che sembri tale per qualcun altro?
La sua lettera ha suscitato in me molti interrogativi, e se posso essere sincera, anche un sorriso dolceamaro quando dice "non mi sono suicidata o altro, quindi tanto pessimista non sono"... Come se la tristezza fosse qualcosa che passa dal non esistere all'essere letale senza soluzione di continuità, come se finché non si valuta la fine come soluzione non si fosse realmente in difficoltà, e ce la si cavasse "alla grande, tutto sommato".
Anche la domanda finale, l'unica vera domanda che ci pone, è piuttosto significativa: "che suggerite?", come se fosse un suggerimento ciò di cui lei è in cerca.. credo invece che lei stia cercando una speranza cui aggrapparsi e che possa arginare il mare di dolore, rabbia e grandissima delusione che inonda le sue parole. Come le ho detto, non è facile risponderle.
Un "suggerimento", se vuole banale per dove ci troviamo (ma è qui che è venuta a scrivere...), è provare a navigare queste acque scure con un professionista che possa supportarla mentre impara a tenere il timone, a fissare una rotta, a sfruttare i venti. Purtroppo non c'è nessuna garanzia di successo, ma certo non ve n'è a restare in porto, soprattutto per una persona che si sente "claustrofobica" a restare dov'è, o com'è.
La invito a pensare di potersi concedere questa possibilità di confronto e di avventura, ma anche di messa in discussione di alcuni suoi presupposti, di accogliere la possibilità di ripennellare qualche pezzetto del suo quadro. I pennelli li ha già, e li sa anche usare. Ci pensi. Un saluto, dott.ssa Sara Gigli
Ho saputo che mio figlio di 50 anni gioca.Io nn l ho visto perché nn vive con me e purtroppo nn ho rapporto facili. Come posso fare? Ho paura che perda il lavoro. Grazie. A chi rivolgermi?
Buongiorno signora, capisco la sua preoccupazione e in una certa misura è sempre importante che una madre sia presente per il figlio. Tuttavia stiamo parlando di un uomo adulto, e sono d'accordo con le colleghe che sottolineano l'importanza che la richiesta di aiuto parta direttamente da lui. E' pur sempre vero che nelle dipendenze spesso manca la capacità di riconoscere alcune abitudini come problematiche, quindi l'unico movimento utile da parte sua è parlare con suo figlio o con chi gli sta accanto (una moglie, un fratello, degli amici...) affinchè si possa avvicinare lui stesso alla possibilità di chiedere un supporto.
A quel punto si può consigliare questa piattaforma per un professionista privato o contattare come già suggerito i servizi pubblici del vostro territorio. Cordiali saluti, dott.ssa Sara Gigli
Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.