Esperienze
Ho da sempre nutrito una fiducia incrollabile nella bontà di fondo dell’essere umano. E questo mi ha spinto a volerlo indagare ed approfondire in tutti i suoi aspetti, non esaurendolo alle sole discipline psicologiche ma integrando anche i contributi della filosofia, dell’antropologia e dello studio delle religioni.
Svolgo questo lavoro ormai da più di dieci anni con grande amore, dedizione e gratitudine verso le persone che vengono a donarmi la propria storia attraverso il corpo, le immagini ma soprattutto la parola, protagonista principale in terapia.
Ma la parola che garantisce veramente la psicoterapia è quella che scaturisce dal reciproco dono di sé, che offre il tempo per generare e vivere uno spazio onesto ed intimo in cui far accadere una relazione terapeutica autentica di fiduciosa alleanza dove sarà il dialogo a diventare decisivo ai fini della cura, permettendo di far luce e porre lo sguardo sulla propria originalità, attingere alle proprie risorse più profonde e nascoste che vivono fuori dal tempo, e far sì che ognuno possa tornare a percorrere il proprio sentiero.
Nella mia esperienza di psicoterapeuta, di docente ma anche di marito e padre, ho potuto trovare molto più di quanto cercassi, aprendo in me il desiderio di poter restituire lo stesso percorso.
Esperto in:
- Psicologia clinica
- Psicoterapia
- Psicoanalisi
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44 recensioni
Punteggio generale
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Giancarlo
Ottimo professionista attento ossevatore ed esaustivo con un eloquio adeguato.
Angela
Eccellente e altamente competente.
Consiglio vivamente
Emanuele
Devo essere sincero, non sapevo cosa aspettarmi e chi mi sarei trovato di fronte...invece sono uscito rigenerato, pieno di energia ed entusiasmo! Una persona luminosa, puntuale, precisa e gentile che ha subito individuato l’arcano, ed uno studio accogliente, pulito e ben arredato. Consiglio vivamente senza alcun indugio!
S.D.
Ho trovato una persona disponibile all' ascolto ma mi aspettavo un maggior contributo alla risoluzione
Dott. Roberto Lucchetta
Buongiorno, la ringrazio della recensione.
Generalmente ringrazio privatamente tutti i pazienti (verificati) che decidono di voler lasciare una recensione. Sfortunatamente con lei non posso farlo in quanto non riesco a risalire alla sua identità dato che non risulta presente tra i miei contatti e in agenda non ho nominativi che riportino le sue iniziali.
La invito, pertanto, a contattarmi privatamente per poterci confrontare.
Max
Mi sono trovato benissimo. Molto bravo e professionale. Ti mette a tuo agio, condizione fondamentale per tale tipo di visita. Lo consiglio vivamente.
Sara.G.
Persona straordinaria. Discreto, comprensivo. Disponibile, gentile, paziente. Lo consiglierei a chiunque
Elisabetta
Il Dott. Roberto è attento ed empatico. Mi sono subito sentita a mio agio, una persona eccezionale, umano e gentilissimo. Lo consiglio, esperienza ottima. Per me è il migliore.
A.M.
Ho prenotato tramite l’app mio dottore una visita con dott. Roberto Lucchetta.
È stata una scelta casuale, non conoscevo il dottore e nemmeno lo studio, mi sono affidata alle recensioni scritte dai pazienti che sono state per me utili. Chi cerca ascolto, comprensione e fiducia e nel posto giusto, il dottore mette a suo aggio chiunque, ha modo ed è paziente.
La mia esperienza è stata positiva, sin da subito ho trovato beneficio e conforto. Mi è piaciuto molto l’accoglienza che non è da sottovalutare e il modo tranquillo e pacato della sua voce. Lo consiglio!
Anonimo
Professionista molto empatico e competente. La mia esperienza è più che positiva , lo consiglio
Eb
In un momento di fragilità e disorientamento ha saputo accogliermi con parole amorevoli e donarmi un profondo sentimento di speranza. Grazie per la luce che hai acceso di nuovo in un momento molto buio e incerto.
Risposte ai pazienti
ha risposto a 24 domande da parte di pazienti di MioDottore
Salve, ho 35 anni e da quando ho memoria presento un problema che solo di recente mi è stato indicato come un possibile problema di origine psicologica.
Ho una difficoltà enorme e a volte totalmente inibente nel portare a termine gli incarichi che mi vengono assegnati o che decido di impormi.
Messa in questo modo potrebbe semplicemente descrivere una deficienza nel carattere, ma vorrei spiegarmi meglio.
Sono sempre stato descritto come il classico ragazzo molto intelligente ma che non si applica. Su una certa intelligenza ho sempre contato nella comprensione dei problemi e nella facilità di acquisire nuove nozioni, ma già dopo gli studi elementari, negli studi superiori (ma in realtà in molte attività quotidiane, fin da molto piccolo) qualsiasi attività che richiedesse un impegno prolungato, sia di concentrazione che di semplice organizzazione mi richiedeva uno sforzo enorme.
Impossibilitato a poter considerare il problema in un ottica diversa mi sono sempre semplicemente colpevolizzato per questo mio attegiamento, definendomi pigro e non determinato così come veniva comunque naturale descrivermi e ben presto divenni motivo di frustrazione per i miei insegnanti che continuavano a descrivermi come "molto intelligente, ma non studia". Dopo l'università speravo che le cose potessero cambiare ma dopo l'aver cambiato molto indirizzi non sono riuscito a concludere i miei studi, complice un crollo psicotico avvenuto nel primo anno di università con conseguente ricovero e un problema di malattia mentale (delirio borderline, sindrome ossessivo compulsiva) durato all'incirca una decina d'anni.
In questo periodo, pur non completando gli studi riesco a sviluppare, con molta fatica, una serie di abilità lavorative in un settore molto specifico, con buoni risultati ma sempre con una lentezza esasperante, lavori interrotti di continuo, lezioni personali intraprese a singhiozzo, incapacità di mantere concentrazione per medi o lunghi periodi di tempo.
Il problema era (ed è) che questa inabilità nel portare a termine degli incarichi non coinvolgeva solo lo studio, per qualche motivo non riuscivo a compiere puntualmente impegni come recarmi alla posta, pagare dei bonifichi, rispettare delle consegne burocratiche con delle scadenze, qualsiasi forma di impegno con delle scadenze; ho continuato a pagare una bolletta telefonica sei mesi dopo aver lasciato l'appartamento in cui stavo e aggiunto altre sei mensilità di mora per il ritardo nella chiusura della pratica e della consegna del pagamento (pur non avendo nessun problema di disponibilità monetaria), questo è un esempio di molti altri episodi.
Aggiungo che né lo studio né il lavoro mi è mai risultato noioso o difficile e più di una volta mi sono stupito del fatto che un operazione che mi portava così tanto benessere (studiare testi o effettuare lavori molto interessanti) fosse così tanto ostacolata dalla mia mente.
Il problema è andato così tanto aggravandosi che tutt'ora dubito seriamente di poter gestire la mia vita ad un livello appena sufficiente, con difficoltà estreme nel portare a termine anche semplici e retribuiti incarichi lavorativi.
All'inizio dell'estate scorsa comunque, sono ricorso ad una terapia farmacologica per gestire un riemerso disturbo ossessivo compulsivo che ero riuscito ad eliminare per un lungo periodo, assumendo per la prima volta Prozac come forma di terapia antidepressiva. Benchè sul disturbo, di per sè, sia stato di blanda efficacia ho notato, nei primi mesi di assunzione ho sperimentato un effetto collaterale del tutto imprevisto: quella fatica ad iniziare e a portare a termine un incarico, quella specie di "muro" invisibile nella mia testa che mi impediva di compiere dei lavori o rimanere concentrato per lungo tempo sugli stessi si era come sollevato ed alleviato e per i mesi seguenti sono riuscito a lavorare sui miei progetti con una continuità mai sperimentata prima. Sfortunatamente la psichiatra a cui mi sono rivolto non è stata di nessun aiuto in questo senso e dopo i primi mesi questo effetto benefico ha cominciato a ridursi fino a svanire del tutto.
Quindi ora come ora mi piacerebbe sapere se questo tipo di problemi rispecchino un effettivo tipo di problema psicologico o psichiatrico e se c'è un modo di affrontarlo, ridurlo o almeno gestirlo.
Grazie.
Gentile utente,
le capacità dimostra di possederle, ma la questione sta nel non riuscire a portare a termine gli obiettivi prefissati; questo significa difficoltà a “chiudere un cerchio”, ovvero crescere, raggiungere, divenire, definire un limite.
Contrariamente a quanto si può pensare, è questo limite a darci una forma, un’identità, e la possibilità poi di spendere a pieno all’interno di essa la nostra libertà e le nostre risorse più profonde (in una professione, un matrimonio, una vocazione, ecc). Ma in questo siamo chiamati ad una scelta, che significa separazione, distacco (chiusura del cerchio, appunto)...fondamentalmente da una condizione precedente, che ci porta a crescere.
E si tratta di una scelta così profonda da cambiarci l’esistenza. Deve cambiarla! E a questo non sempre siamo disposti o ne abbiamo il coraggio.
Per cui per “affrontare” (come dice lei) questa difficoltà (di natura psicologica), consiglio un percorso psicoterapico che la aiuti innanzitutto a far chiarezza sull’orizzonte autentico da raggiungere. Successivamente a sostenerla nelle difficoltà che via via certamente tornerà ad incontrare.
Un caro saluto.
Roberto Lucchetta
Salve sono genitore di una ragazzina di 12 anni da un po' di tempo sente una voce che la chiama e a periodi pensavo fosse una cosa passeggera ma invece persistenon vuole dormire nel suo letto, ma con la mamma, o notato che la tranquillizza, o provato a parlarci e a forzarla nel dormire nel suo letto ma niente è la cosa inizia a preoccuparmi da dire che è una ragazza tranquilla molto sensibile socevole riservata a una sorella di 9 anni ed il loro rapporto è più che ottimo vorrei un vostro parere. Grazie.
Gentile utente,
le informazioni da lei fornite non sono sufficienti per esprimere una diagnosi. Di certo sarebbe opportuno fissare quanto prima (online) un appuntamento con uno psicoterapeuta che si occupi anche della fascia infantile/adolescenziale, ma con i dovuti modi e tempi. Se all’inizio vostra figlia dovesse mostrarsi restia, non forzatela. Potreste nel frattempo iniziare voi a fornire allo specialista dati utili per un’anamnesi più completa e a rendervi disponibili ad approfondire le dinamiche familiari e il rapporto con vostra figlia.
Un caro saluto.
Roberto Lucchetta
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