Esperienze

L’obiettivo dell’oculista è ottimizzare la funzione visiva fino a portarla, eventualmente con opportuni mezzi correttivi, al massimo possibile, ma soprattutto occuparsi del paziente nella sua totalità (visione olistica), con i suoi disagi fisici che magari apparentemente non hanno alcuna connessione con l’apparato della visione.
Tuttavia, l’80% degli impulsi nervosi che permettono al soggetto di posizionarsi correttamente nello spazio sono stimoli visivi: è quindi facile intuire come un difetto del “sistema” visivo possa nuocere allo stato di salute generale; di qui, disturbi quali cefalea, dolori alla colonna, problemi digestivi, problemi posturali.
Il mio impegno è cercare, innanzitutto, di ottimizzare le capacità visive del soggetto con i mezzi correttivi di cui disponiamo, integrati da opportuni esercizi posturali, per donare al soggetto una qualità di vita decisamente migliore.
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Studio Oculistico
Via Zadei 36, Brescia

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Risposte ai pazienti

ha risposto a 6 domande da parte di pazienti di MioDottore

Buongiorno,
sono una donna di 42 anni affetta da miopia ad entrambi gli occhi (-7 OS, -9 OD). Per il resto nessun'altra patologia e nessuna ereditarietà di glaucoma in famiglia arrivando addirittura ai bisnonni. Durante una visita di controllo mi è stata rilevata una IOP di 21. L'oculista mi ha fatto effettuare campo visivo, OCT e pachimetria. Tutto nella norma e pachimetria di 633 OS 623 OD. L'oculista mi ha consigliato una goccia di saflutan la sera.
Perplessa mi sono recata da un altro professionista che mi ha tenuto in studio dalle 14 alle 17 per farmi più misurazioni della IOP. Nelle tre ore è risultata: 17-16/16-16/16-16/12-14 (quest'ultima eseguita in midriasi). L'oculista mi ha detto che il mio occhio ha un buon scarico idrico e che la pressione è normale. Dopo una decina di giorni sono tornata per una nuova misurazione e la IOP era di 16-16 e 15-16. Questa volta la misurazione è stata fatta intorno alle 13. Premetto che queste misurazioni non tengono conto di quanto deve essere poi tolto con la mia pachimetria. Ancora in dubbio mi sono rivolta ad un terzo specialista che mi ha effettuato un campo visivo più dettagliato (quello con le linee grigie) ed è risultato a posto.Nuova misurazione della IOP 15 e 16. Misurazione anche in midriasi 12-12.Tutte queste misurazioni che riporto non tengono conto di eventuale riduzione rispetto al valore della mia pachimetria.
Le mie domande sono:
Come mi devo comportare?Possibile che abbia avuto un rialzo così e poi sia tornata nei limiti?
esistono crisi di ipertono?
quanto devo togliere con questa pachimetria alla mia iop?
Grazie per un riscontro

La pachimetria rilevata ci mette tranquilli. Non vi è necessita' di alcuna terapia ipotonizzante oculare . Consiglierei una tonometria tra 8 mesi ( se proprio vogliamo essere prudenti )
Saluti cordiali

Dr. Roberto Corradi

Domande su Cheratocono

a mia figlia gli hanno diagnosticato il cheratocono in entrambi gli gli occhi con un astgmatismo sx di 2,5 ds di 5,5.
vista l'età ( 27 anni) gli è stato consigliato un intervento con il laser per irrobustire la cornea.
quali sono i rischi? è un intervento convenzionato? ci sono buone possibilità di recupero della vista?

Il Cross linking va effettuato solo se vi sono prove certe ( tramite topografia corneale ) che il cheratocono peggiora;
Vanno effettuati controlli semestrali con topografia corneale

Dr. Roberto Corradi
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