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Dott. Massimo Motta

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08/04/2024

Esperienze

Mi occupo di supporto psicologico e psicoterapia: accompagno le persone a superare le proprie sfide personali, sia individualmente che in un contesto di terapia di coppia. In pratica, cerco di aiutare la gente a conoscersi meglio e a trovare soluzioni per i loro problemi.

Ho imparato come fare tutto questo studiando presso l'Università di Torino Psicologia dello sviluppo e dell'educazione e poi specializzandomi in psicoterapia presso l'Istituto Torinese di Analisi Transazionale e Gestalt, tutte scuole specializzate e riconosciute dal MIUR.

Ho anche lavorato per tanti anni nel campo dell'educazione e dell'animazione sociale, con bambini e genitori in situazioni difficili. Ho fatto parte di vari servizi per l'infanzia e le famiglie, cercando di prevenire problemi o intervenendo quando le cose si erano già complicate. Ho lavorato in tantissimi contensti, dai ragazzi nelle scuole, alla gestione di ludoteche e centri famiglie.

La cosa particolare è che nel mio lavoro mi piace usare approcci diversi con persone diverse. Bambini, adolescenti o adulti, e uso strumenti e metodologie cliniche e non solo, come il gioco o il disegno, e ho sempre grande l'attenzione al contesto sociale.é importantissimo, per me, adattarmi alle esigenze delle persone che vengono da me.

Un altro ambito della mia vita professionale è la Riabilitazione Equestre, un ambito nel quale i cavalli sono "collaboratori" per aiutare i bambini e gli adolescenti a superare problemi fisici, psichici, emotivi o relazionali.
Mi sono formato presso l'Associazione Nazionale Italiana di Riabilitazione Equestre e sto seguendo il percorso di accreditamento nazionale, e ho lavorato in vari maneggi della provincia.

Sono iscritto all'Associazione Italiana di Analisi Transazionale e all'Associazione Unitaria Psicologi Italiani.

Sento che sto cercando di fare la mia parte per essere vicino alle persone e supportarle per il loro benessere e la loro autonomia
Altro
Esperto in:
  • Psicologia dell'età evolutiva
  • Psicoterapia Analitica Transazionale

Indirizzi (3)

Studio Dott.Massimo Motta presso studio privato
Corso Italia 30, Mondovì


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Prestazioni e prezzi

Colloquio psicologico clinico

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Consulenza psicologica

60 €

Colloquio di coppia

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Colloquio psicologico domiciliare

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Presso: Studio Dott.Massimo Motta presso studio privato consulenza psicologica

Ho avuto il piacere di intraprendere un percorso con lo psicologo Massimo Motta e posso dire con certezza che è un professionista altamente competente e empatico. La sua capacità di ascoltare senza giudizio, unita a un approccio metodico e mirato, mi ha aiutato a superare momenti di difficoltà e a sviluppare una maggiore consapevolezza di me stesso. Ogni seduta è stata per me un'opportunità per esplorare le mie emozioni e per acquisire strumenti pratici per affrontare le sfide quotidiane. La sua professionalità, insieme alla sua calda e rassicurante presenza, ha creato un ambiente sicuro e stimolante. Consiglio vivamente Massimo Motta a chiunque stia cercando un percorso di crescita personale o abbia bisogno di supporto psicologico.

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Presso: Studio Dott.Massimo Motta presso Studio65 consulenza psicologica

Massimo mi ha aiutato veraments tanto ottimo professionista attento e disponibile lo consignio

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Presso: Studio Dott.Massimo Motta presso studio privato colloquio psicoterapeutico

Professionista con grande capacità di ascolto, molto preparato e competente, ma anche estremamente disponibile, gentile, preciso e puntuale. Con la sua professionalità mi ha aiutato a conoscermi meglio e mi è stato accanto in un percorso di crescita, aiutandomi a ottenere ottimi risultati.

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Massimo è un professionista serio e attento, interessato e accogliente. Ha compreso il mio disagio e mi è stato di supporto. È molto disponibile.

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Presso: Studio Dott.Massimo Motta presso studio privato colloquio psicoterapeutico

Il Dott Motta è un professionista serio e affidabile, ma ancor più una persona in grado di accoglierti nei momenti di maggior difficoltà

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Presso: Studio Dott.Massimo Motta presso studio privato colloquio psicologico clinico

Professionista in gamba, mi sono sentito a mio agio. Sento che mi ha capito fin da subito. Mi ha aiutato molto.

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Risposte ai pazienti

ha risposto a 17 domande da parte di pazienti di MioDottore

Fine della psicoterapia

Dopo circa 2 anni la mia terapeuta ha esposto il fatto che sia inutile proseguire con la terapia, che ho iniziato in seguito ad un evento traumatico che ha cambiato radicalmente il mio modo di vivere. Purtroppo ho risolto quello che era il lutto di una relazione (e non solo), ma la condizione in cui mi trovo a vivere è tutt'altro che ottimale, il tono dell'umore è più che depresso e questo per fattori esterni che non riesco a modificare (ad es.: sono molto attiva nella ricerca di un lavoro, ma non riesco a trovarne uno che mi dia stabilità economica e mi consenta DI NUOVO l'indipendenza economica). Soffro molto di solitudine perché sono dovuta tornare al "paesello di origine", non ho problemi di socializzazione ma non c'è modo di socializzare, e la mancanza di soldi mi impedisce di spostarmi molto per poter fare volontariato con associazioni che apprezzo o corsi che mi coinvolgano, in modo di conoscere persone nuove. Non ho problemi ad uscire sola, a fare gite da sola o concerti o altro, ma in questi due anni sono più le persone perse lungo il cammino (rivelatesi "amicizie di comodo") che quelle trovate. Vivo, causa forza maggiore, con i miei familiari, che hanno disturbi mai curati e con cui la convivenza è difficile (per questo sono sempre stata indipendente e già a 16 anni lavoravo e mi mantenevo agli studi).
Secondo la psicologa io ho lavorato bene e molto su me stessa, ma tutte queste difficoltà sono oggettive (qui ho sintetizzato, ma con lei ho sviscerato molto ogni argomento), e il mondo esterno non posso cambiarlo e quanto potevo fare su di me ho fatto.
Il punto è che io mi sento estremamente depressa, ho ripreso -dopo tanto tempo- a chiudermi letteralmente nella mia stanza, a perdere motivazione sempre di più, per via dei continui feedback negativi che mi arrivano da fuori (inviare centinaia di CV e non ricevere una risposta positiva), non vedo la fine del tunnel e non ho più un obiettivo. Sentirmi dire che è inutile proseguire con la psicoterapia mi ha sorpreso, perché comunque per me era un appoggio (non una dipendenza, ogni tanto facevamo comunque sospensioni), anche solo per non impazzire avendo come unico interlocutore la mia terapeuta e i miei familiari, i quali mi offendono e denigrano ad ogni piè sospinto.
Dal punto di vista farmacologico ho già svolto colloqui con due diversi psichiatri che si sono trovati concordi sul fatto che non ha senso che prenda farmaci per sopportare la situazione che sto vivendo, avrebbe avuto senso come supporto nella fase post-traumatica ma non adesso.

Quindi, che devo fare ?
Io non ho nessuno con cui parlare di come mi sento, piango a giornate intere e quando non lo faccio resto a letto. Ma non dormo, anzi soffro di una pesante insonnia e al massimo dormo 2-3 ore a notte, quando va bene.. Sto chiusa in una stanza, anche per evitare di incrociare continuamente i miei. Ho sviluppato diversi disturbi psicosomatici per via dello stress. Davvero la psicoterapia non può più aiutarmi ?
Se non è utile quando ho un forte malessere, che senso ha ?
Aspetto il vostro riscontro, saluti.
P.s.: ho 42 anni, sono sempre stata indipendente e con una vita piena di impegni ed amici, questa situazione mi toglie letteralmente il respiro.

Cara utente,
nel raccontare la tua storia ho colto tutta la fatica del quotidiano, di una buona terapia in cui hai risolto alcuni nodi critici ma ti trovi in una situazione oggettiva, una realtà circostante inevitabile in cui ti senti costretta.
Il primo stimolo che ti do è: hai parlato con la tua terapeuta della chiusura della terapia? le hai raccontato quanto la tua idea non fosse quella di chiudere, ma anzi, di mantenere aperta una porta, ricontrattando quelli che sono gli obiettivi di terapia (non risolvere il trauma passato ma restare in relazione, superando insieme questo momento di fatica quotidiana e mancanza di possibilità)? Condividere insieme questi aspetti spesso apre a prospettive differenti, perchè non sei più sola ad affrontare quanto stai vivendo.
Perchè in questo momento la risposta non è mettersi in prestazione nel cercare un cambiamento ad ogni costo, ma nel rimanere dove sei e sentire quali possono essere i piccoli, microscopici passi che sei in grado di fare (ad esempio, conta più l'indipendenza economica oppure un'attività di volontariato socializzante?)
Condividere questi aspetti in terapia, anche una nuova terapia, che non è un ricominciare da capo tutto quanto ma un andare avanti su determinati tuoi aspetti, può offrire nuova luce e speranza per capire meglio che cosa vuoi per te, in questa situazione, cioè, realisticamente, quale piccola cosa (abitudine, approccio, azione, pensiero) puoi cambiare per apportare un piccolo ma significativo cambiamento.
In bocca al lupo e i miei migliori auguri. Se ha bisogno, mi contatti.

Dott. Massimo Motta

Buongiorno, ho circa 40 anni, ho una buona autostima e non ho mai baciato e non sono mai uscito con una ragazza. Ho ricevuto solo rifiuti finora. Viste le mie difficoltà nel ricevere interesse da parte loro e la poca fiducia che ho nell'approccio, è possibile che scriva direttamente via social dei complimenti e la richiesta di uscire? Purtroppo questa situazione dove non riesco a raggiungere un obiettivo fisiologico prima di morire mi sta rovinando la vita..nonostante lavori, abbia hobby ed esca con gli amici..

Buongiorno, il suo messaggio sintentico racconta diversi panorami: un uomo adulto che lavora, ha delle passioni, ha degli amici e una buona autostima da un lato, e dall'altro l'assenza di relazioni sentimentali e il fallimento nella sua ricerca, che, certo, qualcosa di lei dice. Trovare la risposta a questo interrogativo può certamente esserle utile. Spesso quando agiamo in un modo e gli esiti sono sempre gli stessi e non sono quelli che speravamo, c'è qualcosa che stiamo inconsciamente mettendo in atto, o non siamo in grado di leggere nella situazione ciò che sarebbe più efficace per noi. E' impossibile qui analizzare la situazione e per la sua storia sarebbe utile un approfondimento per essere compreso, visto, accolto e per essere supportato nella ricerca di un suo spazio relazionale e sentimentale.
I social e i siti di incontri devono essere "vissuti" con consapevolezza, perchè il rischio è di andare incontro ad ulteriori rifiuti, e che la propria autostima venga intaccata.
Sono disponibile ad approfondire la situazione.

Dott. Massimo Motta
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