Dott. Luca Macchi

La prima visita consiste in un colloquio iniziale con il paziente in cui si parla degli obiettivi da raggiungere, di eventuali problemi di salute e di preferenze nutrizionali. Si procederà con le misurazioni antropometriche (peso corporeo e misura delle circonferenze di addome, vita/fianchi e degli arti), e con l'analisi della composizione corporea tramite BIA (bioimpedenziometro). Una volta prese le misurazioni verrà steso il piano nutrizionale.

La prima visita consiste in un colloquio iniziale con il paziente in cui si parla degli obiettivi da raggiungere, di eventuali problemi di salute e di preferenze nutrizionali. Si procederà con le misurazioni antropometriche (peso corporeo e misura delle circonferenze di addome, vita/fianchi e degli arti), e con l'analisi della composizione corporea tramite BIA (bioimpedenziometro). Una volta prese le misurazioni verrà steso il piano nutrizionale.

Analisi della composizione corporea, svolta con un macchinario (BIA) che tramite l'invio di una leggera corrente elettrica valuta la quantità di acqua nel corpo. In base alla quantità di acqua, valuta la quantità di massa muscolare, massa magra, massa grassa e fornisce una stima del metabolismo basale (e quindi del fabbisogno).

Tramite analisi bioimpedenziometrica si valuta il metabolismo basale di una persona. In base a questo e allo stile di vita, all'età e al sesso si può stimare il fabbisogno energetico giornaliero di una persona

Si informa il paziente sulle funzioni del microbiota intestinale, sugli effetti negativi dati da un suo squilibrio e sui potenziali sintomi che possono essere sentiti dal paziente. Tramite un piano nutrizionale adeguato si andranno a fornire i giusti alimenti che porteranno un equilibrio corretto del microbiota e quindi sistemeranno le disbiosi e i sintomi relativi.

Oltre ai numeri veri e propri, misurati tramite bilancia, circonferenza e analisi bioimpedenziometrica, è possibile analizzare lo stato nutrizionale del paziente anche dal punto di vista della dieta che segue attualmente e da quali possono essere gli eventuali effetti negativi sulla salute nel breve e nel medio/lungo periodo.

Tramite l'utilizzo della BIA, si svolgerà un'analisi bioimpedenziometrica che stimerà il metabolismo basale del paziente. Partendo da questo, si può arrivare al fabbisogno giornaliero di energia.

La dieta sarà personalizzata per il paziente, infatti non è detto che una dieta funzionale per una persona lo sia sicuramente anche per un'altra. Tramite l'anamnesi alimentare e i vari controlli, si arriverà alla stesura del piano nutrizionale più idoneo per il paziente.

Tramite un colloquio conoscitivo iniziale con il paziente, si valuterà quali abitudini mantenere e quali cambiare per migliorare lo stato nutrizionale. In seguito, tramite le varie misurazioni, si valuterà dove è necessario intervenire dal punto di vista nutrizionale.

A volte basta un piccolo indirizzamento del paziente alle linee guida per una sana alimentazione, per ottenere dei risultati importanti dal punto di vista della composizione corporea e della salute in generale. Anche senza seguire una dieta impostata con giorni della settimana e grammature/porzioni, è possibile quindi raggiungere degli obiettivi. Inoltre, questi consigli possono basarsi sui differenti traguardi che vuole raggiungere il paziente (ambito sportivo, salutistico, di prevenzione, motivi etici ecc.)

La visita di controllo si svolge dopo circa un mese o un mese e mezzo dalla prima visita, e serve per capire se si sta andando sulla giusta strada. Il paziente potrà vedere e valutare l'andamento del suo peso e della varie misurazioni, e capire quanto è stata funzionale la dieta. Il nutrizionista invece osserva i risultati e in base a questi capisce se le indicazioni fornite e il piano nutrizionale è adeguato per il paziente o se sarebbe meglio cambiare qualcosa. Si fa quindi prima un colloquio con il paziente, dove darà le sue impressioni e idee sulla dieta, e poi si valuteranno i risultati ottenuti tramite le varie misurazioni.

Il controllo del peso serve per capire e valutare l'impatto del piano nutrizionale sul paziente. Si deve tenere conto però di altri parametri, come la composizione corporea e le circonferenze, per valutare in modo completo i risultati ottenuti e se la dieta è funzionale al paziente o se sono necessarie delle modifiche.

In base ai fabbisogni del paziente e alle misurazioni ottenute dal peso, dall'analisi bioimpedenziometrica e dalle circonferenze, si andrà a stendere un piano nutrizionale adeguato e personalizzato per fare in modo che il paziente perda peso ma mantenendo corretta la composizione corporea.

Stesura di un piano nutrizionale con l'obiettivo di diminuire la massa grassa, portando quindi il paziente ad avere una corretta composizione corporea. La dieta sarà bilanciata dal punto di vista di nutrienti e calorie, in base ai fabbisogni del paziente e considerando le sue preferenze e necessità. Verrà quindi svolto un colloquio conoscitivo, un'analisi della composizione corporea con stima del fabbisogno calorico e verranno prese le misurazioni antropometriche (peso e circonferenze addominale, di vita/fianchi e degli arti). Una volta prese le misurazioni, verrà steso un piano nutrizionale bilanciato ed equilibrato.

La gravidanza è un periodo fondamentale per la mamma e per il bambino, in quanto non devono incorrere in carenze per non andare incontro a problemi nel breve e nel lungo periodo. I fabbisogni cambiano, sia in termini di energia che in termini di specifici nutrienti (proteine, vitamine, omega-3...) e soprattutto cambiano mano a mano che il bambino cresce. E' importante quindi mantenere un corretto intake nutrizionale, e soprattutto è importante mantenere sotto controllo il peso per evitare problematiche sia alla madre (durante la gravidanza ma anche nel post) che al bambino.

Stesura di un piano nutrizionale di tipo vegano, per fare in modo di sostenere le proprie scelte etiche senza andare incontro a deficit nutrizionali.

Stesura di un piano nutrizionale di tipo vegetariano, per fare in modo di sostenere le proprie scelte etiche senza andare incontro a deficit nutrizionali.

E' un'analisi tramite la quale si può avere una stima del metabolismo basale e quindi del fabbisogno calorico giornaliero, e soprattutto della composizione corporea del paziente. Funziona grazie a una leggerissima corrente elettrica che, tramite degli elettrodi, viene inviata nel corso del paziente e lo attraversa in pochi secondi. Più c'è acqua e più velocemente la corrente percorrerà il corpo, e viceversa. Maggiore è la quantità di acqua e maggiore sarà la massa muscolare del paziente. In questo modo quindi lo strumento (BIA) valuta la quantità di massa magra e massa grassa.

L'insulino resistenza è un meccanismo dovuto a costanti livelli glicemici superiori alla norma. In questo modo, lo stimolo alla produzione di insulina viene meno perchè il corpo è come se si abituasse alla presenza di zuccheri elevati nel sangue. L'ormone insulina quindi viene prodotto in minor quantità, ed è l'ormone che serve per far assorbire lo zucchero nelle cellule, abbassando i livelli glicemici. Quando questo non avviene quindi la glicemia resta elevata e causa il diabete di tipo 2. Con una dieta corretta si può prevenire questa situazione o comunque si può migliorarla o risolverla nel caso si sia già presentata.

Ogni persona è diversa dalle altre, anche a livello metabolico e nutrizionale. In base ai fabbisogni, al metabolismo, all'età e sesso della persona, e anche in base alle sue abitudini e stile di vita, verrà steso un piano nutrizionale personalizzato e volto al raggiungimento dell'obiettivo voluto dal paziente. Formulando il piano nutrizionale, si terrà conto anche delle esigenze del paziente, delle sue richieste, gusti personali ed eventuali orari lavorativi.

Ogni persona è diversa dalle altre, anche a livello metabolico e nutrizionale. In base ai fabbisogni, al metabolismo, all'età e sesso della persona, e anche in base alle sue abitudini e stile di vita, verrà steso un piano nutrizionale personalizzato e volto al raggiungimento dell'obiettivo voluto dal paziente. Formulando il piano nutrizionale, si terrà conto anche delle esigenze del paziente, delle sue richieste, gusti personali ed eventuali orari lavorativi.

La consulenza nutrizionale consiste in un colloquio nel quale si andrà a conoscere il paziente e le sue richieste. Dopodichè verranno forniti al paziente dei consigli e delle informazioni per quanto riguarda gli alimenti, i pasti, le frequenze giornaliere o settimanali, e si risponderà ai suoi dubbi e domande.

La prima visita consiste in un colloquio iniziale con il paziente in cui si parla degli obiettivi da raggiungere, di eventuali problemi di salute e di preferenze nutrizionali. Si procederà con le misurazioni antropometriche (peso corporeo e misura delle circonferenze di addome, vita/fianchi e degli arti), e con l'analisi della composizione corporea tramite BIA (bioimpedenziometro). Una volta prese le misurazioni verrà steso il piano nutrizionale.

L'obesità e il sovrappeso non sono dovuti solo allo stile di vita e per risolvere non basta "mangiare meno e muoversi di più". Tramite un colloquio con il paziente si potrà risalire alle possibili cause, con eventuali altri esami prescritti dal medico di base, e quindi capire come agire dal punto di vista nutrizionale.

La steatosi epatica si può prevenire o risolvere tramite una dieta accurata, con un corretto introito di grassi e zuccheri e soprattutto con un corretto equilibrio tra grassi saturi e insaturi. Una dieta sana ed equilibrata, insieme a una costante attività fisica, porta a una riduzione del grasso in eccesso, e il grasso depositato sugli organi interni è il primo grasso che viene "utilizzato" dal nostro organismo.

Il paziente diabetico deve seguire una dieta povera di zuccheri semplici, e con un controllo delle grammature degli alimenti. Per evitare i picchi glicemici ci sono dei consigli e dei comportamenti da tenere che possono evitare complicanze.

La presenza della cellulite può essere risolta o migliorata con un corretto stile di vita, sia a livello nutrizionale che di stile di vita in generale. Possono bastare pochi consigli per migliorare la soluzione, senza passare da trattamenti improvvisati trovati online

La fame nervosa può essere evitata con dei consigli di mindful eating e dal punto di vista nutrizionale, con un piano alimentare equilibrato e corretto nel numero dei pasti ed orari.

Le intolleranze alimentari portano a una riduzione delle scelte alimentari, quindi si può rischiare di andare incontro a carenze. Con un piano nutrizionale completo si può evitare questo rischio

La BIA, ovvero lo strumento utilizzato per l'analisi bioimpedenziometrica, fornisce i dati sulla percentuale di massa grassa e massa magra, in base alla presenza di acqua nel nostro corpo. Dà inoltre una stima del fabbisogno calorico giornaliero e del metabolismo basale.

La prima visita consiste in un colloquio iniziale con il paziente in cui si parla degli obiettivi da raggiungere, di eventuali problemi di salute e di preferenze nutrizionali. Si procederà con le misurazioni antropometriche (peso corporeo e misura delle circonferenze di addome, vita/fianchi e degli arti), e con l'analisi della composizione corporea tramite BIA (bioimpedenziometro). Una volta prese le misurazioni verrà steso il piano nutrizionale.

La visita di controllo consiste in un colloquio con il paziente in cui si valuta l'andamento della dieta, se ci sono dubbi o richieste o se vuole cambiare qualcosa. Dopodichè si procede con le misurazioni antropometriche (peso corporeo e misura delle circonferenze di addome, vita/fianchi e degli arti), e con l'analisi della composizione corporea tramite BIA (bioimpedenziometro). In questo modo si potrà valutare l'andamento del piano nutrizionale e procedere con le eventuali modifiche.

Visita nutrizionistica in cui si prendono nuovamente le misurazioni corporee e si sentirà il parere del paziente sulla dieta seguita nel periodo tra una visita e l'altra. In base agli obiettivi, ai progressi e alle esigenze del paziente, si faranno delle modifiche al piano nutrizionale.