Esperienze
Nel mio lavoro di ogni giorno trovo particolarmente utile ciò che ho appreso durante il percorso formativo come Analista Transazionale e durante la mia terapia personale, in termini di gestione dei confini nelle relazioni. In particolar modo tenere presenti i principi di base dell'AT, come il riconoscimento ed il rispetto del valore della persona nella sua essenza, mi è di supporto nella costruzione di relazioni in cui è possibile venirsi incontro ed alimentare il dialogo in modo libero, su un piano di disponibilità reciproca.
Un importante contributo alla mia attività professionale mi è derivato dalla collaborazione, proseguita per 4 anni con il Centro Clinico della Scuola di Specializzazione in Psicologia Clinica e Psicoterapia dell'Università Pontificia Salesiana, luogo in cui ho operato per favorire il cambiamento dei sistemi intrapsichici e interpersonali degli utenti.
Le guide teoriche che tengo presenti nel mio lavoro con i pazienti sono il modello dell'Analisi Transazionale (AT) classica (Berne, 1961), il modello dell'Analisi Transazionale Socio Cognitiva (ATSC) (Scilligo, 2009) ed il modello Ridecisionale (Goulding, 1979). In una fase iniziale della terapia, grazie alle concettualizzazioni teoriche appena citate, mi occupo di definire chiaramente il problema del paziente, il processo che ne è alla base ed il processo funzionale da stimolare per raggiungere il cambiamento.
A partire dalla formulazione del caso, per cui utilizzo il piano di Makover (1996) ed il concetto di Copione (Berne, 1961), mi muovo nella relazione con il paziente con consapevolezza, in modo energizzare le sue risorse adulte.
Nell'analisi della narrazione del paziente mi è particolarmente di aiuto il modello teorico dell'ATSC, grazie al quale identifico la mia posizione e quella del paziente nelle diverse superfici ed agisco in modo da facilitare l’attivazione nel paziente di Stati dell’Io legati al benessere.
Durante il lavoro di consulenza presto inoltre particolare attenzione ai processi transferali e controtranferali, preziosi indicatori, nel qui-ed-ora, del funzionamento del paziente.
Come psicoterapeuta tengo conto delle norme previste sia dal Codice Deontologico degli Psicologi Italiani (Calvi,1999) che del Codice Etico dell'EATA (2012), e seguo quelle regole di correttezza professionale che mi permettono di orientare il lavoro in modo etico.
In particolare, oltre a fare riferimento al principio di responsabilità professionale (art. 1, 2, 3, 5) mi occupo di tutelare i dati sensibili sottoponendo al paziente, nella primissima fase della terapia, il Consenso Informato alla Prestazione ed il Consenso al Trattamento del Dati Personali (art. 13).
Nella mia attività agisco protezione mantenendo una formazione costante (art.5) e aprendomi alla consapevolezza dei limiti del mio saper fare ed essere sia attraverso la supervisione clinica che attraverso la psicoterapia personale. Come elemento base di protezione mi curo inoltre di applicare l'AT nella sua forma contrattuale stimolando la costruzione di una relazione paritetica e dai confini chiari.
Per il supporto medico e le certificazioni mediche, faccio riferimento sia al SSN e nello specifico alla ASL di residenza del paziente, sia a professionisti qualificati con cui collaboro.
Indirizzo
Pazienti senza assicurazione sanitaria
Colloquio psicologico • 80 €
Psicoterapia • 80 €
Psicoterapia individuale • 80 € +1 Altro
Psicoterapia di coppia • 100 €
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Michela C.
La Dottoressa Cheli è stata un grande sostegno in un momento molto difficile della mia vita. Delicata, accogliente, attenta. Consigliatissima!
Giovanna
La dott.ssa è stata capace di accogliermi in un momento per me molto difficile. La sua professionalità, il suo comportamento gentile e la grande passione che traspare dell'entusiasmo di fare nel migliore dei modi il suo lavoro mi sono stati molto di aiuto. Proprio per queste ragioni mi sento di consigliarla.
Risposte ai pazienti
ha risposto a 7 domande da parte di pazienti di MioDottore
Buona sera dottori vorrei chiedervi una cosa che ogni tanto mi viene fida premettere che sono un ansioso, ci sono delle volte che mi sento un nervoso che mi prende dallo stomaco e i nervi delle braccia tesi e per dirla tutta nn mi va di sentire a nessuno cioè mi isolo da tutti e mi assenti totalmente e tutto questo mi far stare male, sto già 6 volte che vado da un psicoterapeutico e per dire la verità sto meglio il neurologo ha provato anche a darmi Daparox ma dopo un mese stavo peggio... datemi un consiglio per piacere... sono un ragazzo di 36 anni e quando sto così nn vivo...
Gentile utente, immagino che il disagio che prova sia importante. Da ciò che ho compreso leggendo il suo messaggio al momento si sta rivolgendo ad uno psicoterapeuta, questo, la rassicuro, è il modo più efficace con cui può prendersi cura di ciò che sperimenta. Generalmente quando si sperimenta una difficoltà importante a livello emotivo è possibile associare alla psicoterapia un trattamento farmacologico per sostenere il processo terapeutico ed è lo psichiatra la figura deputata ad occuparsi di questo aspetto. Condivida con il neurologo e con lo psicoterapeuta l'idea di farsi seguire, almeno per questa fase più "faticosa", da uno psichiatra. Un caro saluto.
dott.ssa Indra Cheli
Buongiorno io soffro di ansia da 12 anni. Avrei bisogno di iniziare una cura farmacologica ma siccome negli ultimi due anni non tollero troppo gli antidepressivi vorrei trovare un medico in zona Lodi a cui rivolgermi. Grazie
Buongiorno, in associazione alla terapia farmacologica potrebbe esserle di aiuto un trattamento EMDR. Può consultare il sito EMDR Italia per maggiori informazioni o leggere "EMDR Revolution - una guida per i pazienti".
Un caro saluto.
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