Esperienze
La psicoterapia cos’è?
Spesso mi viene chiesto che differenza c'è tra un dialogo psicoterapeutico e una conversazione qualsiasi.
Sostanzialmente la psicoterapia è un insegnamento a imparare a riconoscerci.
Esattamente l'opposto delle conversazioni ordinarie che dividono le persone: quelle nel giusto e quelle nell'errore.
A differenza dei seminari accademici, dei dibattiti pubblici, o delle conversazioni con amici, non ci sono perdenti, ma eventualmente solo vincitori.
Si tratta di una rivoluzione non solo personale ma anche culturale rispetto al mondo, perché non esistono più regole di competizione e nemmeno priorità assolute, rispetto a quanto siamo abituati a pensare. Le coordinate della nostra vita quali famiglia, lavoro eccetera sono subordinate alla nostre coordinate interiori. Non dobbiamo concentrarci solo sugli obiettivi esterni ma sugli obiettivi interni.
Il dialogo con lo psicologo non permette ricette o facili e scappatoie, esige e passa attraverso l’educazione ad assumere la responsabilità della propria volontà.
Non è nemmeno un caffè istantaneo, pur avendo anche effetti immediati, perché è indagine comprensione assimilazione, e soprattutto deve essere rinnovamento.
“Il più prezioso aiuto che possiamo dare all'altro è quello di insegnare ad aiutarsi da sé” scriveva Assagioli.
La persona impara a creare la sua dimensione dialogante con la sua volontà, e ad applicarla nella realtà circostante, affinché non avvenga mai il rifiuto del proprio vissuto, per quanto doloroso questo possa essere.
la terapia deve essere come l'acqua che rivivifica il terreno Inaridito e permette la nascita di una nuova vegetazione.
Visita anche la mia scheda su https://www.psicologionline.net
Quello che dico lo dico da sola, profilo istagram e fb.
La psicoterapia è un inganno?
Spesso le persone si approcciano con diffidenza alla psicoterapia come se questa fosse l'ultima spiaggia dopo averne provate tante. Perché tanta diffidenza e tanta attesa mi chiedo?
Non voglio rispondere io a questa domanda perché apparirei di parte, vorrei solo orientarvi su un ragionamento logico:
se vi chiedete cosa sia più determinante nella qualità della vostra vita alla fine vedrete che vi risponderete sempre i rapporti umani, che siano di amore di lavoro o di parentela ecc.
Quindi se questa risposta è vera cosa ci aiuta di più se non una persona che conosce a fondo i meccanismi mentali, gli impasse e la reale struttura della sofferenza psichica, comprese le strade già battute per uscire da tale stato di malessere ?
La psicoterapia è sicuramente un rapporto empatico. E’ un dialogo con qualcuno che non si è occupato d’altro se non della psiche e della sua complessità.
Nessuno ha le istruzioni per la vita ma una chiave di lettura profondamente studiata da un professionista è ciò che più può favorire la nostra direzione verso un equilibrio. Tra l’altro un rapporto umano di scambio e conoscenza non sarà mai un farmaco a darcelo, e non sarà mai un farmaco a comprendere la nostra interezza e grandezza umana.
E' necessario essere matti o impazzire per andare da uno psicologo?
Beh direi proprio di no, non c'è nessuna ragione per pensarlo, e neanche nulla da perdere nello sperimentare.
In realtà non vi è motivo alcuno per protrarre la sofferenza quando questa compromette così tanto la vita è la qualità della vita. Chiedere é un'azione intelligente, ed è l'unica cosa che si può fare quando non si è arrivati da nessuna parte da soli.
Chi sono e cosa faccio
Sono una psicologa psicoterapeuta e svolgo terapie di tipo breve ormai da molti anni, con notevole successo di risoluzione del problema o dello stato di crisi psicologica in cui la persona si può trovare.
La terapia breve è incentrata sulla persona ed è il modello di terapia più rapido studiato per la risoluzione del disagio.
E’ un approccio che si focalizza sull’uso di domande e di tecniche specifiche per far emergere direttamente il potenziale innato e inconsapevole che possediamo.
Si può applicare a disturbi d'ansia, attacchi di panico depressione disturbi generici dell'umore, trauma, ossessioni ecc.
E' un metodo funzionale sia per la terapia di coppia sia individuale che familiare.
Cosa amo del mio lavoro
Del mio lavoro amo vedere le persone riprendere le redini della propria vita accrescere il loro pensiero, superando gli impasse e le limitazioni che spesso hanno demotivato e ristretto i campi della propria determinazione e della libera espressione di sè, ossia della propria volontà.
Perchè esercito terapia breve?
Perchè è quella innanzi tutto che si adatta di più alla mia persona, perchè io so quando sia lunga la vita se vissuta male, e sono consapevole che il dolore psicologico è sempre un' urgenza. Non è giusto far attendere nè aspettare che le cose passino da se, poichè spesso queste non passano. E' necessario attuare un vero e proprio "sconvolgimento" della nostra realtà e concezione.
Le grandi rivoluzioni sono avvenute sempre in istanti di decisioni.
Parte specifica sull'ipnosi
Ho visto che sono in tanti a chiedermi l'ipnosi, ma sono veramente pochi a conoscerla pertanto cercherò di dare delle spiegazioni basilari che possono far capire di che cosa realmente si parla, tra falsi miti e realtà.
Innanzitutto parliamo di uno stato di coscienza non sovrasensibile ma raggiungibile da chiunque, in quanto rientra totalmente nella sfera della capacità umana. Brevi stati di alterazione di coscienza, li abbiamo sperimentati tutti, forse senza nemmeno renderci conto che si trattavano di leggere aterzione dello stato di coscienza, per esempio quando ci siamo alieniati da una situazione noiosa e abbiamo perso il nostro sguardo nel vuoto. Oppure siamo rimasti fortemente “inebetiti” dopo un evento scioccante. Questo perché la mente si protegge alterando il suo stato di vigilanza e rendendolo simile a uno stato di trance in modo che la persona si senta anestetizzata dal provare dolore. L'ipnosi in realtà è uno stato che tende alla piacevolezza della quiete e all'anestesia del sentire.
E' possibile entare in ipnosi da soli?
Sì, è assolutamente possibile indursi uno stato di autoipnosi, ma è sicuramente preferibile fare una seduta di ipnosi con qualcuno che possa condurre la trance ipnotica poiché è piuttosto difficile gestire il susseguirsi del flusso dei ricordi, in quanto la mente tende a sostare fin troppo a lungo in zone o particolari non così rilevanti.
Vi ricordo che la mente registra tutto, esattamente tutto persino dettagli di vestiti di bambino o altri particolari impensabili come quello che potrebbe essere l'orlo della tenda della casa della nonna. Cioè tutte le informazioni sono presenti nel nostro database. Eccezione per particolari situazioni per esempio per chi ha subito un trauma cranico per cui la persona, in un determinato lasso di tempo, non presentava coscienza di sè. Altre eccezioni per il recupero delle memorie, si presentano su chi ha fatto uso di sostanze chimiche quali acidi, narcotici, intossicazioni accidentali per monossido di carbonio o anche semplicemente cannabis.
È pericolosa l'ipnosi?
Non è necessario avere paura o credere che sia un momento di forte sconvolgimento emotivo, sebbene toccare momenti traumatici richieda sempre una certa prudenza ed è bene prima consultarsi col proprio terapeuta per capire se è il caso di rivedere esattamente quel punto del proprio vissuto. Ricodo che l'ipnosi di per se' è uno stato piacevole.
Affinché io possa svolgere una seduta di ipnosi con la persona che me la richiede, quali requisiti sono necessari?
Innanzitutto che la persona abbia una fiducia e una adeguata capacità di affidarsi al terapeuta, pertanto l'ipnosi viene svolta solo al secondo o al terzo colloquio ma non al primo che non puo’ che essere di tipo conoscitivo.
Cosa non è l'ipnosi?
Non è una banale visualizzazione nè uno stato di meditazione. L'ipnosi è la rivisitazione chiara di alcune scene del passato. Quando parliamo di ipnosi difficilmente queste immagini possono essere confuse con visioni fantastiche.
Tanti mi vengono a dire che hanno provato stati di ipnosi, ma quando indago capisco che si sono semplicemente sottoposti a visualizzazioni o stati di concentrazione piacevoli, che erano stati indotti da terapeuti o operatori olistici o non so chi altro, ma senza che questi raggiungessero mai uno stato ipnotico.
Cosa fa l'ipnosi?
Generalmente dona un senso di grande lucidità mentale e anche una capacità di elaborazione accelerata degli eventi, quindi direi più un effetto generale che un effetto specifico, come a volte la persona vorrebbe ( per esempio smettere di mangiare da subito quando è in sovrappeso) aiuta a rivificare il proprio stato mentale.
Si può dare un comando preciso alla mente in uno stato di ipnosi?
Innanzitutto l'ipnosi non permette di fare niente che vada contro la volontà della persona, perché ribadisco che ogni ipnosi è una autoipnosi, come diceva Erickson. Quindi non potrò mai farvi fare qualcosa contrario al vostro pensiero. Nel caso in cui si potesse ordinare qualcosa di preciso, come un gesto o un'azione particolare, questo movimento non durerebbe che per un breve lasso di tempo. Richieste specifiche in cui si chiede magicamente di risolvere un problema preciso, in uno stato ipnotico, sono una vera e propria illusione.
Perchè costa di più?
L' ipnosi è molto impegnativa per un terapeuta perché richiede a lui delle capacità di grande intenzionalità e di concentrazione sull'altro nonché una particolare attenzione empatica che in quel momento sarà molto intensa perché vigilerà su ogni alterazione che la persona presenta nel corso dell'induzione ipnotica.
Come si termina uno stato di ipnosi indotto?
È molto semplice. E' sufficiente che il terapeuta cambi il timbro della voce. E' bene evitare rumori bruschi o squillanti come la suoneria di un cellulare perché questi risulterebbero una specie di doccia fredda e detrminerebbero davvero un brusco risveglio.
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Anna Fusari
Fin dal primo incontro, la dottoressa Fioretti ha capito chi ero e che percorso avremmo fatto insieme. Mi ha fatto sentire in un luogo sicuro, compresa in ogni momento, guidata, accolta. Le sedute con lei sono piene di straordinarie intuizioni; piacevoli riferimenti al suo bagaglio culturale e di esperienze personali, sempre pertinenti e calzanti; momenti di commozione e sorrisi. Quello con la dottoressa è stato un percorso che non avrei mai pensato di poter intraprendere, a un anno dal primo incontro mi sento finalmente centrata, felice. Ho fatto tanti progressi e la mia vita ha nuovi strumenti da adoperare per superare i momenti difficili. Devo moltissimo alla professionalità, alla preparazione, al buon intuito, all'empatia e all'onestà della dottoressa Fioretti.
Dott.ssa Helen Fioretti
Mi commuove quanto hai scritto, Anna.
Sono molto contenta di sentire che ti senti più centrata, e hai nuovi strumenti per superare eventuali momenti difficili.
Tra i regali più belli di Natale, ma anche della vita, sicuramente ci sono le tue parole.
Auguri per tutto cara Anna.
Gianluca
La Dott.ssa Fioretti è stata per Me un vero e proprio Faro in un momento di Buio e smarrimento.
Grazie alla sua professionalità, empatia, ironia, e anticonformismo mi ha aiutato a trovare, dentro di Me, gli strumenti giusti per riaccendere la fiamma della Vita e della Ricerca del Se e ad accettarmi in quegli schemi comportamentali dove mi sentivo sbagliato. Ha dato vigore ed ampiezza a una Crescita personale che non avrá mai fine.
Puntualità e accoglienza eccellente.
Ancora GRAZIE Dottoressa!
C.A.
La mia esperienza con la dottoressa Helen Fioretti è stata molto positiva. La sua empatia, competenza e capacità di ascolto mi hanno fornito un supporto significativo nel percorso terapeutico.
Marinella
Entri nello studio e respiri
Con Lei ci si sente a proprio agio è accogliente, ti avvolge con la sua dolcezza e ti accompagna nello scoprire, capire e superare i problemi.
Molto attenta, scrupolosa, empatica e simpatica.
Non posso che ringraziarla e consigliarla
Grazie per farmi volare
E.P
Sono stata piacevolmente colpita, non la conoscevo e mi è stata consigliata.
Molto professionale, comprensiva ed è riuscita ad aiutarmi in un percorso particolare della mia vita.
Paola
In un momento difficile della mia vita, ho avuto la fortuna di incontrare la Dott.ssa Helen Fioretti che con grande empatia, professionalità e competenza ha saputo curarmi le "ferite" dell'anima. A lei devo la mia rinascita! Grazie Dottoressa!
M.C.
Con la dr.ssa Fioretti ci si sente accolti, ascoltati e compresi, mette così a proprio agio che si vorrebbe le sedute non finissero mai. Grazie
Gabriele Rossi
Helen è competente ed attenta durante la seduta. Ha sempre mostrato grande empatia ed interesse. Sono pienamente contento dopo due mesi di sedute settimanali . La consiglio . Una valida professionista che mette passione ed impegno nel proprio mestiere , senza far mancare una nota di simpatia che rende sempre piacevole la seduta . Il minimo che posso fare è dirle grazie .
Davide
La Dott. Fioretti è sorridente e cordiale. Riflessiva ed empatica, inoltre trovo che il dialogo con lei fluisca in maniera naturale e non mi sento mai giudicato. Mi trovo davvero bene.
Risposte ai pazienti
ha risposto a 16 domande da parte di pazienti di MioDottore
Salve a tutti!
Ho 25 anni e dopo 10 anni di relazione abbiamo deciso di interrompere in quanto io ultimamente non riuscivo ad essere più serena con lui, lo sentivo distante, concentrato unicamente sul suo lavoro. L'intimità era un vero problema in quanto mi è capitato più volte di ritrovarmi a piangere nel momento in cui stavamo facendo l'amore oppure non mi sentivo abbastanza attratta.
Premetto che soffro di attacchi di panico da ormai parecchi anni, attacchi che dopo un percorso terapeutico di due anni, sono riuscita ad uscirne.
Sei anni fa abbiamo avuto la nostra prima grande crisi in quanto io non sapevo più cosa provavo realmente per lui ma abbiamo provato in tutti i modi a recuperare la cosa ma questa volta abbiamo deciso, in comune accordo, di prendere due strade diverse.. Ora mi sento persa, smarrita, non riesco a riconoscermi se mi guardo allo specchio, ho paura che magari era lui la persona giusta per me e io l'ho persa ma ultimamente capitava spesso che io avessi l'ansia con lui quando ad esempio dovevamo andare a cena fuori, ansia che non ho mai avuto quando ci trovavamo in compagnia o con il resto degli amici.
Come posso fare a capire se ho preso realmente la decisione giusta? Ho paura di stare da sola o di perderlo?
il punto non è la decisione giusta il punto è che lei non si ritrova.
Si sente priva di una " casa in cui tornare" pertanto viene meno l'orientamento e le energie sono disperse senza un punto di concentrazione che le incanali. Ovviamente l'affettività in questo momento subisce uno stato di "emorragia" ma non si lasci intimorire è una risposta inevitabile,
Una terapia l'aiuterebbe a ristrutturarsi e a capire se ha fatto la scelta "giusta",
Cordiali saluti
Buonasera, sono una ragazza di 24 anni, di base ansiosa. Sono infatti seguita da una psicoterapeuta per meglio gestire le mie manifestazioni d’ansia, che molto spesso sono somatiche e quindi emergono sotto forma di sintomi fisici svariati. Nello specifico da 2 settimane ho delle difficoltà di deglutizione (mai avute prima). I pasti sono diventati molto lunghi, mastico moltissimo e ho fatica nell’atto di deglutizione (questo non accade per le cose liquide) con sensazione che il cibo non vado giù bene ma rimangano dei rimasugli nelle pareti della gola. Inoltre, negli ultimi giorni, ho una produzione di leggero muco retronasale trasparente molto fastidiosa che mi fa avvertire una sensazione di gola chiusa/costretta. Ovviamente il fatto di non riuscire più a mangiare serenamente per questa difficoltà crea in me ulteriore ansia e il pensiero “non riesco a deglutire/mangiare” ormai è diventato fisso..proprio perché io vorrei poterlo fare serenamente
Mi chiedo se tutto questo possa davvero essere l’esito di un periodo emotivamente difficile per me è quindi una somatizzazione ansiosa o se invece alla base può esserci qualche problema organico. Quale sarebbe la modalità migliore di intervenire? Nel caso sia effettivamente un disturbo che ha origine psicologica, ripristinando una mia serenità interiore dovrebbe scomparire?
Ringrazio in anticipo a chi risponderà
provi a monitorare l'andamento, e in caso il periodo si protragga oltre le 4 settimane, è necessario pensare a un intervento differente.
Sposti l'attenzione il più possibile dal canele alimentare.
Cordiali saluti
Dott.ssa Helen Fioretti
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