Qualifiche Professionali
Fellow of European Board of Ophthalmology (FEBO)
Istituzione: European Board of Ophthalmology, Dublin, Irlanda
Master in Neuro-Oftalmologia
Istituzione: Vita-Salute San Raffaele University, Milano, Italia
Clinical Fellowship in Ophthalmology
Istituzione: Vita-Salute San Raffaele University, Milano, Italia
Master in Oftalmologia
Istituzione: Benha Faculty of Medicine, Benha, Egitto
Laurea in Medicina e Chirurgia
Istituzione: Zagazig Faculty of Medicine, Zagazig, Egitto
COMPETENZE PROFESSIONALE IN OFTALMOLOGIA
ESPERIENZA CLINICA
Esame e Diagnosi:
Esecuzione di esami oftalmologici completi, inclusi esami oftalmoscopici diretto e indiretto.
Diagnosi di patologie oculari e gestione del follow-up dei pazienti.
Tecniche Diagnostiche:
Utilizzo della lampada a fessura per l’analisi dettagliata di cornea, cristallino e retina.
Esecuzione di retinoscopia e schiascopia per la valutazione dell’errore di refrazione.
Misurazione della curvatura corneale con cheratometro e analisi della refrazione con refrattometro automatico.
Trattamenti:
Prescrizione e adattamento di occhiali e lenti a contatto in base all’errore di refrazione.
ESPERIENZA CHIRURGICA
Interventi Oftalmologici:
Esecuzione di cataratta con facoemulsificazione.
Pratiche di chirurgia refrattiva: LASIK e PRK.
Iniezioni Intravitree:
Somministrazione di iniezioni intravitreali per il trattamento dell’edema maculare.
Laserterapia:
Utilizzo di Argon Laser per la fotocoagulazione retinica (PRP) per la retinopatia diabetica e la maculopatia.
Trattamento di fori retinici e procedure YAG Laser per iridotomia e capsulotomia per cataratta secondaria.
Interventi per calazio, pterigion e altre condizioni oculari.
ATTIVITÀ INVESTIGATIVA
Tecniche di Imaging:
Esecuzione di OCT (Tomografia a Coerenza Ottica) e angiografia retinica per la valutazione dettagliata della retina.
Realizzazione di esami del campo visivo computerizzato per monitorare la funzione visiva.
Ecografia:
Utilizzo di ecografia A e B per valutare le strutture oculari in caso di opacità o altre anomalie.
Topografia Corneale:
Analisi della superficie corneale mediante topografia corneale OPD e pachimetria per la pianificazione di trattamenti laser personalizzati.
CONCLUSIONE
Le mie competenze spaziano dall’esame clinico e alla chirurgia oftalmologica, con una forte enfasi sull’uso di tecnologie avanzate per la diagnosi e il trattamento delle patologie oculari.
Qualifiche Professionali
Fellow of European Board of Ophthalmology (FEBO)
Istituzione: European Board of Ophthalmology, Dublin, Irlanda
Master in Neuro-Oftalmologia
Istituzione: Vita-Salute San Raffaele University, Milano, Italia
Clinical Fellowship in Ophthalmology
Istituzione: Vita-Salute San Raffaele University, Milano, Italia
Master in Oftalmologia
Istituzione: Benha Faculty of Medicine, Benha, Egitto
Laurea in Medicina e Chirurgia
Istituzione: Zagazig Faculty of Medicine, Zagazig, Egitto
COMPETENZE PROFESSIONALE IN OFTALMOLOGIA
ESPERIENZA CLINICA
Esame e Diagnosi:
Esecuzione di esami oftalmologici completi, inclusi esami oftalmoscopici diretto e indiretto.
Diagnosi di patologie oculari e gestione del follow-up dei pazienti.
Tecniche Diagnostiche:
Utilizzo della lampada a fessura per l’analisi dettagliata di cornea, cristallino e retina.
Esecuzione di retinoscopia e schiascopia per la valutazione dell’errore di refrazione.
Misurazione della curvatura corneale con cheratometro e analisi della refrazione con refrattometro automatico.
Trattamenti:
Prescrizione e adattamento di occhiali e lenti a contatto in base all’errore di refrazione.
ESPERIENZA CHIRURGICA
Interventi Oftalmologici:
Esecuzione di cataratta con facoemulsificazione.
Pratiche di chirurgia refrattiva: LASIK e PRK.
Iniezioni Intravitree:
Somministrazione di iniezioni intravitreali per il trattamento dell’edema maculare.
Laserterapia:
Utilizzo di Argon Laser per la fotocoagulazione retinica (PRP) per la retinopatia diabetica e la maculopatia.
Trattamento di fori retinici e procedure YAG Laser per iridotomia e capsulotomia per cataratta secondaria.
Interventi per calazio, pterigion e altre condizioni oculari.
ATTIVITÀ INVESTIGATIVA
Tecniche di Imaging:
Esecuzione di OCT (Tomografia a Coerenza Ottica) e angiografia retinica per la valutazione dettagliata della retina.
Realizzazione di esami del campo visivo computerizzato per monitorare la funzione visiva.
Ecografia:
Utilizzo di ecografia A e B per valutare le strutture oculari in caso di opacità o altre anomalie.
Topografia Corneale:
Analisi della superficie corneale mediante topografia corneale OPD e pachimetria per la pianificazione di trattamenti laser personalizzati.
CONCLUSIONE
Le mie competenze spaziano dall’esame clinico e alla chirurgia oftalmologica, con una forte enfasi sull’uso di tecnologie avanzate per la diagnosi e il trattamento delle patologie oculari.
Prenota senza telefonare e senza costi aggiuntivi, selezionando una data disponibile. Dopo la prenotazione riceverai email di conferma e promemoria tramite SMS.
La prima visita oculistica è un controllo completo che serve a valutare lo stato di salute degli occhi, la qualità della vista e l'eventuale presenza di difetti refrattivi o di altre patologie oculari. È una visita fondamentale per individuare problemi visivi o malattie oculari in fase iniziale.
Cosa aspettarsi durante la prima visita?
Anamnesi iniziale
Il medico raccoglie informazioni sulla tua storia clinica generale e familiare.
Ti verranno fatte domande su sintomi visivi, stile di vita (es. lavoro al computer), eventuali malattie sistemiche (diabete, ipertensione) e uso di occhiali o lenti a contatto.
Misurazione dell'acuità visiva
Verrà valutata la tua capacità di vedere a diverse distanze utilizzando una tavola optometrica.
Questo serve per rilevare difetti refrattivi come miopia, ipermetropia, astigmatismo o presbiopia.
Esame con lampada a fessura
Il medico esamina le strutture esterne e anteriori dell'occhio, come cornea, cristallino, iride e congiuntiva, utilizzando una luce speciale.
Esame della refrazione
Con strumenti come il forottero o il retinoscopio, l'oculista misura il grado di correzione necessario per migliorare la tua vista.
A volte si usa un collirio per dilatare la pupilla (soprattutto nei bambini o nei casi difficili da valutare).
Misurazione della pressione oculare (tonometria)
Questo test verifica la pressione all’interno dell’occhio, utile per prevenire o diagnosticare il glaucoma.
Può essere effettuato con un soffio d’aria (metodo non invasivo) o con strumenti a contatto.
Esame del fondo oculare (fundus oculi)
Utilizzando un oftalmoscopio, il medico osserva la retina, il nervo ottico e i vasi sanguigni.
È utile per diagnosticare malattie come retinopatia diabetica o degenerazioni retiniche.
Quanto dura la visita?
La visita oculistica completa dura in media dai 20 ai 40 minuti, ma potrebbe prolungarsi se sono necessari esami complementari.
Quando fare la prima visita?
Neonati e bambini piccoli: tra i 6 e i 12 mesi (screening iniziale).
Bambini in età scolare: intorno ai 3 anni e poi prima dell’ingresso a scuola.
Adulti: ogni 1-2 anni, anche in assenza di problemi, soprattutto dopo i 40 anni per monitorare presbiopia e rischio glaucoma.
Persone con patologie sistemiche (es. diabete): controlli più frequenti.
Raccomandazioni prima della visita
Porta eventuali occhiali o lenti a contatto che utilizzi.
Prepara una lista di sintomi o domande per il medico.
Se ti vengono instillate gocce per dilatare la pupilla, evita di guidare dopo la visita (la vista sarà offuscata per qualche ora).
La prima visita oculistica pediatrica è un controllo fondamentale per assicurarsi che gli occhi del bambino si sviluppino correttamente e per individuare precocemente eventuali problemi visivi o oculari. È consigliata in diversi momenti della crescita, anche in assenza di sintomi evidenti.
Il campo visivo computerizzato è un esame diagnostico che serve a valutare l'ampiezza e la qualità del campo visivo di una persona, ossia lo spazio che l'occhio riesce a percepire mentre guarda un punto fisso. Questo test è essenziale per rilevare eventuali difetti nel campo visivo causati da patologie oculari o neurologiche.
Come si svolge l'esame
Preparazione
Il paziente viene fatto sedere davanti a un apparecchio chiamato campimetro.
Viene chiesto di fissare un punto centrale all'interno dell'apparecchio.
Procedura
L'apparecchio emette piccoli punti luminosi in diverse parti del campo visivo.
Il paziente deve premere un pulsante ogni volta che percepisce uno di questi punti.
L'esame viene effettuato per un occhio alla volta, mentre l'altro viene coperto.
Durata
Ogni occhio richiede dai 5 ai 15 minuti circa.
Risultato
Al termine, il campimetro genera una mappa del campo visivo, evidenziando eventuali zone di ridotta sensibilità visiva o "scotomi" (aree cieche).
Perché si esegue?
Il campo visivo computerizzato è fondamentale per diagnosticare e monitorare varie condizioni, come:
Glaucoma: una delle principali cause di perdita del campo visivo periferico.
Patologie neurologiche: tumori cerebrali, ictus o lesioni che interessano il nervo ottico o le vie visive.
Neuropatia ottica: infiammazioni o danni al nervo ottico.
Malattie retiniche: come retinopatia pigmentosa.
Patologie ipofisarie: tumori che possono comprimere il chiasma ottico.
Vantaggi del test computerizzato
È molto preciso e standardizzato.
Permette di confrontare risultati nel tempo per monitorare l'evoluzione di una malattia.
È non invasivo e ben tollerato dalla maggior parte dei pazienti.
L'OCT (Tomografia Ottica Computerizzata) è un esame diagnostico non invasivo che utilizza onde di luce per ottenere immagini dettagliate, ad alta risoluzione, delle strutture oculari, in particolare la retina, la macula, e il nervo ottico. È fondamentale per la diagnosi e il monitoraggio di molte malattie oculari.
Come funziona l'OCT?
L'OCT impiega una tecnologia simile a quella di un’ecografia, ma utilizza luce infrarossa invece di ultrasuoni.
Genera una sezione trasversale (o tomografia) dei tessuti oculari, mostrando i vari strati della retina.
Questo permette al medico di analizzare in dettaglio eventuali anomalie.
Come si svolge l'esame?
Preparazione
L'esame non richiede dilatazione pupillare nella maggior parte dei casi, ma in alcune situazioni potrebbe essere necessaria.
Non è necessaria alcuna preparazione particolare.
Procedura
Il paziente si siede di fronte al dispositivo OCT e appoggia il mento e la fronte su appositi supporti.
Viene chiesto di fissare un punto luminoso all'interno del dispositivo.
Lo strumento scansiona l'occhio in pochi secondi utilizzando una luce invisibile e completamente indolore.
Durata
L'esame dura dai 5 ai 10 minuti per occhio.
Cosa si analizza con l'OCT?
Retina:
Valutazione di eventuali edemi maculari, fori maculari, o distacchi retinici.
Diagnosi e monitoraggio di degenerazione maculare legata all'età (AMD).
Nervo ottico:
Identificazione di danni da glaucoma o altre neuropatie ottiche.
Misurazione dello spessore dello strato delle fibre nervose.
Cornea e segmento anteriore (in alcuni casi):
Analisi delle strutture anteriori dell'occhio per diagnosi di patologie come cheratocono o valutazioni pre/post-operatorie.
Perché si esegue?
L'OCT è indicato per:
Malattie della retina:
Degenerazione maculare senile (AMD).
Retinopatia diabetica.
Fori o pucker maculari.
Glaucoma: per monitorare il danno al nervo ottico.
Neuropatie ottiche: per valutare cambiamenti dello spessore del nervo ottico.
Controlli post-operatori: dopo chirurgia oculare, come per distacco di retina.
Vantaggi dell'OCT
Non invasivo e indolore.
Immagini ad alta risoluzione.
Permette un monitoraggio preciso nel tempo delle patologie oculari.
La visita neuro-oftalmologica è un controllo medico specialistico che si occupa di diagnosticare e trattare problemi visivi legati a disfunzioni del sistema nervoso. Questo tipo di visita analizza sia gli aspetti oftalmologici (occhi e visione) sia quelli neurologici (nervi e cervello).
L'esame del fundus oculi (detto anche esame del fondo oculare) è un test diagnostico che permette di osservare la parte interna dell’occhio, in particolare la retina, il nervo ottico, i vasi sanguigni e altre strutture importanti come la macula e la fovea. È un esame fondamentale per rilevare patologie oculari, sistemiche e neurologiche.
Come si svolge
Preparazione
Spesso vengono somministrate gocce oculari per dilatare la pupilla (midriasi), così da permettere una visione più chiara delle strutture interne dell’occhio.
Questo può causare visione offuscata e maggiore sensibilità alla luce per alcune ore.
Procedura
Il medico utilizza uno strumento chiamato oftalmoscopio (manuale o montato su una lampada a fessura).
La luce dell’oftalmoscopio illumina il fondo dell’occhio, consentendo di osservare e valutare le sue condizioni.
Durata
L’esame dura pochi minuti ed è indolore, anche se la luce intensa potrebbe causare un leggero fastidio.
Cosa si osserva durante l’esame
Nervo ottico (papilla ottica): per identificare segni di edema, atrofia o anomalie come la papilledema.
Retina: per valutare la salute del tessuto retinico e rilevare eventuali lesioni, distacchi o degenerazioni.
Vasi sanguigni retinici: per identificare segni di retinopatie (ad esempio, retinopatia diabetica o ipertensiva).
Macula: per verificare la presenza di anomalie come degenerazione maculare o edema maculare.
Quando viene consigliato?
L'esame del fondo oculare è indicato per:
Patologie oculari: glaucoma, degenerazione maculare, distacco di retina.
Malattie sistemiche: diabete, ipertensione arteriosa, anemia, o malattie autoimmuni.
Patologie neurologiche: tumori cerebrali, sclerosi multipla, ipertensione endocranica.
Screening regolare: soprattutto in pazienti con fattori di rischio, come diabete o miopia elevata.
Esami complementari
Se l'esame del fundus rileva anomalie, possono essere richiesti approfondimenti, come:
Tomografia ottica computerizzata (OCT): per una valutazione dettagliata della retina e del nervo ottico.
Fluorangiografia: per studiare la circolazione nei vasi sanguigni retinici.
Come si esegue la pachimetria corneale?
L’esame può essere eseguito con due principali tecniche:
Pachimetria ad ultrasuoni:
Un dispositivo con una sonda a ultrasuoni viene posizionato sulla superficie corneale, previa applicazione di un collirio anestetico.
La sonda invia onde sonore che misurano lo spessore della cornea.
Pachimetria ottica:
Tecniche senza contatto come il Pentacam o la OCT (Tomografia Ottica Computerizzata) utilizzano la luce per misurare lo spessore corneale.
È un esame rapido e non invasivo.
Perché si esegue la pachimetria corneale?
Diagnosi e monitoraggio del glaucoma:
Lo spessore corneale influenza la misurazione della pressione intraoculare (PIO).
Una cornea più sottile può sottostimare la pressione, mentre una più spessa può sovrastimarla. Questo dato è cruciale per una corretta valutazione del rischio di glaucoma.
Valutazione per chirurgia refrattiva (LASIK, PRK):
Prima di sottoporsi a interventi chirurgici per correggere i difetti visivi, è fondamentale sapere se la cornea ha uno spessore sufficiente per supportare la procedura.
Diagnosi del cheratocono:
Una condizione in cui la cornea si assottiglia e si deforma in modo anomalo. La pachimetria aiuta a confermare la diagnosi e monitorare l’evoluzione della malattia.
Edema corneale:
In caso di gonfiore della cornea, come dopo un trauma o un intervento chirurgico, la pachimetria è utile per valutare il grado di ispessimento anomalo.
Monitoraggio di malattie corneali:
Patologie come la distrofia endoteliale di Fuchs possono causare variazioni dello spessore corneale, e la pachimetria è un test essenziale per il controllo.
Valori normali e interpretazione
Lo spessore corneale medio varia tra 500 e 550 micrometri (µm) al centro della cornea.
Cornea sottile (<500 µm): Può aumentare il rischio di glaucoma o rappresentare un segnale di patologie come il cheratocono.
Cornea spessa (>550 µm): Può mascherare un'eventuale ipertensione oculare.
Durata e preparazione
Durata: L'esame richiede solo pochi minuti.
Preparazione: Non è necessario alcun preparativo. Tuttavia, se si usano lenti a contatto, potrebbe essere richiesto di non indossarle per alcune ore prima dell'esame.
Vantaggi della pachimetria corneale
Non invasiva: Soprattutto con tecniche ottiche.
Indolore e sicura: Non comporta rischi significativi.
Informativa: Fornisce dati essenziali per la diagnosi e la gestione di molte patologie oculari.
Il pronto soccorso oculistico è un servizio medico specializzato che si occupa di gestire le emergenze legate alla salute degli occhi. È fondamentale in situazioni che richiedono un intervento immediato per prevenire danni permanenti alla vista o per alleviare sintomi gravi.
Quando rivolgersi al pronto soccorso oculistico?
Ecco alcune situazioni in cui è consigliabile recarsi al pronto soccorso oculistico:
1. Traumi oculari:
* Contusioni, ferite penetranti o lacerazioni.
* Esposizione a sostanze chimiche (es. acidi, solventi).
* Corpi estranei, come schegge metalliche o sabbia, intrappolati nell'occhio.
2. Problemi visivi improvvisi:
* Perdita improvvisa o significativa della vista.
* Visione di lampi di luce o comparsa improvvisa di "mosche volanti" (possibile segno di distacco della retina).
* Visione doppia (diplopia) non spiegabile.
3. Dolore oculare intenso:
* Dolore acuto che non passa.
* Possibili cause: glaucoma acuto, infiammazione del nervo ottico, cheratiti.
4. Arrossamento e gonfiore grave:
* Congiuntivite infettiva o allergica severa.
* Cellulite orbitaria (grave infezione dei tessuti intorno all'occhio).
5. Esposizione a radiazioni o luci intense:
* Ustioni da raggi UV (es. saldature senza protezione o esposizione a luce intensa senza occhiali adeguati).
6. Patologie oculari preesistenti con sintomi acuti:
* Peggioramento improvviso di condizioni come uveiti, retinopatia diabetica o glaucoma cronico.
7. Sintomi neurologici associati:
* Disturbi visivi accompagnati da mal di testa intenso, nausea, difficoltà a muovere gli occhi (possibile segno di problemi neurologici o ictus).
Cosa aspettarsi al pronto soccorso oculistico
1. Accettazione e anamnesi:
* Ti verranno chiesti i sintomi e le circostanze che hanno causato il problema (trauma, esposizione a sostanze, ecc.).
2. Valutazione iniziale:
* Il medico oculista esaminerà l’occhio utilizzando strumenti come la lampada a fessura e l’oftalmoscopio.
3. Esami specifici (se necessari):
* Misurazione della pressione oculare: per escludere un glaucoma acuto.
* Colorazione con fluoresceina: per identificare abrasioni corneali o lesioni.
1. Trattamento immediato:
* Medicazioni, irrigazioni, rimozione di corpi estranei o somministrazione di farmaci (colliri, pomate, antidolorifici).
* Nei casi più seri, il paziente può essere ricoverato o inviato a un centro specializzato per ulteriori cure.
Consigli in caso di emergenza oculistica
* Non sfregare l’occhio: può peggiorare una lesione o spostare un corpo estraneo.
* Lavare immediatamente con acqua: se esposto a sostanze chimiche, sciacqua abbondantemente l’occhio con acqua o soluzione salina sterile.
* Non rimuovere oggetti penetranti: lascia il compito al personale medico per evitare ulteriori danni.
* Coprire l'occhio: usa una benda sterile o un panno pulito per proteggerlo durante il trasporto.
La rimozione di un corpo estraneo superficiale dall'occhio è una procedura medica eseguita per rimuovere oggetti che si sono depositati sulla superficie dell'occhio, solitamente sulla cornea o sulla congiuntiva. È una procedura comune negli ambulatori di pronto soccorso oculistico.
Quando si rende necessaria la rimozione di un corpo estraneo dall'occhio?
Cause comuni:
Schegge di metallo, legno, polvere, sabbia, vetro o sostanze chimiche.
Incidenti sul lavoro (es. saldature, lavorazione del legno o metallo).
Esposizione a vento o ambienti polverosi.
Sintomi tipici:
Sensazione di qualcosa nell'occhio.
Dolore, arrossamento e lacrimazione.
Difficoltà a tenere l'occhio aperto.
Visione sfocata o sensibile alla luce.
Gonfiore della palpebra.
Procedura per la rimozione
La rimozione del corpo estraneo viene effettuata da un medico, preferibilmente un oculista, per evitare complicazioni come infezioni o lesioni alla cornea.
1. Valutazione iniziale:
Il medico esamina l'occhio con una lampada a fessura (uno strumento che permette un'osservazione dettagliata).
In alcuni casi, viene utilizzato un collirio anestetico per ridurre il dolore e facilitare l'esame.
Si valuta la posizione del corpo estraneo: cornea, congiuntiva oculare o palpebrale.
2. Rimozione del corpo estraneo:
Corpi estranei mobili (es. polvere, sabbia):
Si utilizza una soluzione sterile di lavaggio per irrigare l'occhio. Questo metodo è spesso sufficiente per rimuovere detriti superficiali.
Corpi estranei aderenti (es. schegge di metallo):
Viene usato uno strumento sterile (es. un ago o un cotton fioc) per rimuovere delicatamente l'oggetto.
Se il corpo estraneo è metallico, potrebbe aver lasciato un "alone" di ruggine che richiede ulteriore pulizia.
3. Trattamento successivo:
Collirio antibiotico: Per prevenire infezioni.
Lubrificanti oculari: Per favorire il comfort e la guarigione.
Medicazioni: In alcuni casi, l'occhio viene coperto con una benda per proteggerlo.
4. Follow-up:
Se ci sono lesioni corneali, il medico può programmare un controllo per monitorare la guarigione.
Nei casi più gravi (es. corpo estraneo penetrante o infezione), potrebbe essere necessaria una valutazione più approfondita.
Cosa evitare dopo la rimozione?
Non strofinare l'occhio: Può aggravare eventuali lesioni.
Evitare lenti a contatto: Durante il periodo di guarigione, è meglio non indossare lenti a contatto.
Proteggere l'occhio: Usare occhiali protettivi in ambienti a rischio.
Complicazioni possibili se non trattato
Abrasioni corneali: Lesioni alla cornea che possono causare dolore e aumentare il rischio di infezione.
Infezioni oculari: Come cheratiti o congiuntiviti.
Perdita della vista: Nei casi più gravi, specialmente se il corpo estraneo è penetrante o causa infezioni profonde.
Prevenzione
Utilizzo di occhiali protettivi: Essenziali in ambienti di lavoro o attività con esposizione a materiali pericolosi.
Evitare il contatto diretto: Non strofinare gli occhi in ambienti polverosi o sporchi.
Manutenzione delle lenti a contatto: Per ridurre il rischio di irritazioni.
Lo studio del campo visivo è un esame diagnostico che valuta l'ampiezza e la sensibilità del campo visivo di una persona, ovvero l’area che l’occhio può percepire quando guarda un punto fisso. È fondamentale per diagnosticare e monitorare varie malattie oculari, neurologiche e sistemiche.
Cosa misura lo studio del campo visivo?
Ampiezza:
Quanto spazio l’occhio riesce a coprire lateralmente, sopra e sotto.
Sensibilità:
La capacità di percepire stimoli visivi di diversa intensità in varie aree del campo visivo.
Come si svolge l'esame?
Lo studio del campo visivo si esegue utilizzando un dispositivo chiamato campimetro o perimetro.
Preparazione:
Non è necessario alcun tipo di preparazione specifica.
L'esame viene svolto con il paziente seduto e con un occhio coperto alla volta.
Procedura:
Il paziente fissa un punto centrale su uno schermo o all’interno del campimetro.
L’apparecchio proietta luci o stimoli visivi in varie zone del campo visivo.
Ogni volta che il paziente percepisce una luce, preme un pulsante.
L'esame viene ripetuto per l'altro occhio.
Durata:
L'esame dura circa 5-15 minuti per occhio.
Risultati:
Il dispositivo crea una mappa visiva che evidenzia eventuali zone di perdita della sensibilità visiva (scotomi) o riduzioni del campo visivo.
Tipi di esame del campo visivo
Campo visivo computerizzato:
Più preciso e dettagliato, utilizzato per diagnosi e monitoraggio di malattie croniche (es. glaucoma).
Campo visivo manuale (perimetria di Goldmann):
Usato in casi particolari, per pazienti non collaborativi o con specifiche esigenze.
Perché si esegue?
Lo studio del campo visivo è indicato per diagnosticare o monitorare diverse condizioni:
Malattie oculari:
Glaucoma: una delle principali cause di riduzione del campo visivo periferico.
Patologie retiniche: come il distacco di retina o la retinite pigmentosa.
Malattie neurologiche:
Lesioni del nervo ottico (es. neurite ottica).
Tumori cerebrali che comprimono le vie ottiche.
Ictus: che può causare emianopsia (perdita di metà del campo visivo).
Malattie sistemiche:
Diabete: per monitorare la retinopatia diabetica.
Patologie ipertensive: che possono influire sulla retina e sulle vie ottiche.
Interpretazione dei risultati
Campo visivo normale:
Non ci sono aree di perdita visiva.
Campo visivo alterato:
Presenza di scotomi (aree cieche) o restringimenti, che possono indicare una patologia specifica.
Il medico utilizza i risultati per fare diagnosi o monitorare la progressione di una malattia.
Lo studio della topografia corneale è un esame diagnostico che consente di analizzare la curvatura e la forma della cornea, la parte trasparente e convessa dell’occhio. È uno strumento essenziale per individuare anomalie corneali, monitorare patologie e pianificare interventi chirurgici.
Cosa misura la topografia corneale?
Curvatura:
Misura la forma della superficie anteriore della cornea, evidenziando variazioni nella sua curvatura.
Irregolarità:
Identifica anomalie come astigmatismo irregolare o deformazioni specifiche.
Simmetria:
Valuta se la forma della cornea è simmetrica rispetto al centro.
Mappa della superficie corneale:
Genera una rappresentazione tridimensionale della cornea, utile per individuare zone più curve o più piatte.
Come si svolge l'esame?
Preparazione:
Non è richiesta una preparazione particolare.
Se utilizzi lenti a contatto, potrebbe essere necessario sospenderle per alcuni giorni prima dell’esame (il periodo varia in base al tipo di lente).
Procedura:
Ti siedi di fronte a un dispositivo chiamato topografo corneale o cheratoscopio.
Ti viene chiesto di fissare una luce o un punto centrale senza muovere gli occhi.
Lo strumento proietta una serie di anelli luminosi concentrici sulla superficie della cornea e cattura immagini riflesse.
L'elaborazione dei dati produce una mappa corneale dettagliata.
Durata:
L'esame è rapido e dura circa 5-10 minuti per occhio.
Tipi di mappe generate
Mappa assiale:
Mostra la curvatura generale della cornea, utile per rilevare astigmatismo.
Mappa tangenziale:
Più sensibile alle irregolarità locali della cornea.
Mappa elevazionale:
Mostra le differenze di altezza tra le zone della cornea, utile per identificare il cheratocono.
Mappa pachimetrica (spessore):
Alcuni strumenti avanzati misurano anche lo spessore della cornea.
Perché si esegue la topografia corneale?
Diagnosi di patologie corneali:
Cheratocono: una patologia progressiva che causa l’assottigliamento e deformazione della cornea.
Astigmatismo irregolare: che non può essere corretto con occhiali standard.
Valutazione pre e post-operatoria:
Per pianificare interventi di chirurgia refrattiva (LASIK, PRK).
Per monitorare la cornea dopo un trapianto o altri interventi oculari.
Adattamento di lenti a contatto speciali:
Necessaria per la progettazione di lenti a contatto rigide o scleraliche per occhi con forme irregolari.
Complicanze da lenti a contatto:
Identificazione di modifiche alla forma della cornea dovute a uso prolungato di lenti a contatto.
Monitoraggio di malattie sistemiche:
Alcune condizioni come il diabete o malattie autoimmuni possono influire sulla salute della cornea.
Vantaggi dell'esame
Non invasivo e indolore.
Diagnosi precoce: consente di individuare patologie corneali in fasi iniziali.
Monitoraggio accurato: utile per seguire l'evoluzione delle patologie corneali o valutare l'efficacia dei trattamenti.
Lo studio della topografia corneale è un esame diagnostico che consente di analizzare la curvatura e la forma della cornea, la parte trasparente e convessa dell’occhio. È uno strumento essenziale per individuare anomalie corneali, monitorare patologie e pianificare interventi chirurgici.
Cosa misura la topografia corneale?
Curvatura:
Misura la forma della superficie anteriore della cornea, evidenziando variazioni nella sua curvatura.
Irregolarità:
Identifica anomalie come astigmatismo irregolare o deformazioni specifiche.
Simmetria:
Valuta se la forma della cornea è simmetrica rispetto al centro.
Mappa della superficie corneale:
Genera una rappresentazione tridimensionale della cornea, utile per individuare zone più curve o più piatte.
Come si svolge l'esame?
Preparazione:
Non è richiesta una preparazione particolare.
Se utilizzi lenti a contatto, potrebbe essere necessario sospenderle per alcuni giorni prima dell’esame (il periodo varia in base al tipo di lente).
Procedura:
Ti siedi di fronte a un dispositivo chiamato topografo corneale o cheratoscopio.
Ti viene chiesto di fissare una luce o un punto centrale senza muovere gli occhi.
Lo strumento proietta una serie di anelli luminosi concentrici sulla superficie della cornea e cattura immagini riflesse.
L'elaborazione dei dati produce una mappa corneale dettagliata.
Durata:
L'esame è rapido e dura circa 5-10 minuti per occhio.
Tipi di mappe generate
Mappa assiale:
Mostra la curvatura generale della cornea, utile per rilevare astigmatismo.
Mappa tangenziale:
Più sensibile alle irregolarità locali della cornea.
Mappa elevazionale:
Mostra le differenze di altezza tra le zone della cornea, utile per identificare il cheratocono.
Mappa pachimetrica (spessore):
Alcuni strumenti avanzati misurano anche lo spessore della cornea.
Perché si esegue la topografia corneale?
Diagnosi di patologie corneali:
Cheratocono: una patologia progressiva che causa l’assottigliamento e deformazione della cornea.
Astigmatismo irregolare: che non può essere corretto con occhiali standard.
Valutazione pre e post-operatoria:
Per pianificare interventi di chirurgia refrattiva (LASIK, PRK).
Per monitorare la cornea dopo un trapianto o altri interventi oculari.
Adattamento di lenti a contatto speciali:
Necessaria per la progettazione di lenti a contatto rigide o scleraliche per occhi con forme irregolari.
Complicanze da lenti a contatto:
Identificazione di modifiche alla forma della cornea dovute a uso prolungato di lenti a contatto.
Monitoraggio di malattie sistemiche:
Alcune condizioni come il diabete o malattie autoimmuni possono influire sulla salute della cornea.
Vantaggi dell'esame
Non invasivo e indolore.
Diagnosi precoce: consente di individuare patologie corneali in fasi iniziali.
Monitoraggio accurato: utile per seguire l'evoluzione delle patologie corneali o valutare l'efficacia dei trattamenti.
La visita oftalmologica è un esame completo dell'occhio eseguito da un medico specialista in oftalmologia. Questo tipo di visita è fondamentale per diagnosticare, trattare e prevenire le malattie oculari e per monitorare la salute degli occhi.
Quando è consigliata la visita oftalmologica?
Anche senza sintomi evidenti: la visita di controllo è raccomandata periodicamente, specialmente dopo i 40 anni, per monitorare problemi come il glaucoma o la degenerazione maculare legata all'età.
Se hai sintomi: se avverti problemi visivi, dolore oculare, arrossamento, o altri segnali che preoccupano, è importante fare una visita.
Se hai una storia familiare di malattie oculari: patologie come il glaucoma, la retinopatia diabetica o altre malattie ereditarie possono giustificare controlli più frequenti.
Bambini: è fondamentale far controllare la vista dei bambini, specialmente per diagnosticare condizioni come lo strabismo o l'ambliopia ("occhio pigro").
Cosa si fa durante una visita oftalmologica?
Anamnesi e discussione dei sintomi:
Il medico ti chiederà informazioni sulla tua storia medica e familiare, sugli eventuali problemi visivi o oculistici e sulle abitudini (uso di occhiali o lenti a contatto, lavori al computer, ecc.).
Test dell'acuità visiva:
Misura quanto bene vedi da diverse distanze, utilizzando una tavola ottometrica (es. la Tavola di Snellen).
Questo serve per rilevare difetti refrattivi come miopia, ipermetropia, astigmatismo e presbiopia.
Esame con lampada a fessura:
Il medico esamina la parte anteriore dell'occhio (cornea, lente, iride e angolo dell'occhio) con uno strumento che fornisce una visione ingrandita. Questo esame è utile per diagnosticare malattie come cataratta, congiuntivite, o infezioni oculari.
Tonometria (misurazione della pressione oculare):
La pressione intraoculare è misurata per escludere o monitorare il glaucoma. Può essere misurata con un soffio d'aria o tramite un contatto diretto con la cornea.
Esame del fondo oculare (oftalmoscopia):
Il medico esplora la retina, il nervo ottico e i vasi sanguigni dell'occhio usando uno strumento chiamato oftalmoscopio. Questo aiuta a diagnosticare patologie come retinopatia diabetica, degenerazione maculare, o danni al nervo ottico.
Esame della refrazione:
Verifica se è necessario un trattamento con occhiali o lenti a contatto per correggere eventuali difetti visivi.
A volte si utilizza un collirio per dilatare la pupilla, consentendo di esplorare meglio la retina e il nervo ottico.
Esami complementari (se necessari):
OCT (Tomografia Ottica Computerizzata): per visualizzare dettagli della retina e del nervo ottico.
Perimetro (campo visivo): per esaminare la visione periferica e rilevare danni come quelli causati dal glaucoma.
Topografia corneale: per analizzare la curvatura della cornea, utile per chi porta lenti a contatto o per la chirurgia refrattiva.
Cosa aspettarsi dalla visita?
Durata: di solito dura circa 30-40 minuti, ma potrebbe essere più lunga se sono necessari esami aggiuntivi.
Diluizione delle pupille: in alcuni casi, verranno utilizzate gocce per dilatare la pupilla. In questo caso, la visione sarà temporaneamente sfocata e potresti essere sensibile alla luce per alcune ore, quindi è meglio non guidare subito dopo la visita.
Perché fare la visita oftalmologica?
Diagnosi precoce: per identificare malattie oculari in stadio precoce, quando il trattamento è più efficace.
Monitoraggio di patologie: per chi ha malattie come il glaucoma o la retinopatia diabetica, la visita aiuta a monitorare l'evoluzione della condizione.
Prevenzione: alcuni problemi oculari, se non trattati, possono portare a cecità. La visita aiuta a prevenire danni irreversibili.
Prenota senza telefonare e senza costi aggiuntivi, selezionando una data disponibile. Dopo la prenotazione riceverai email di conferma e promemoria tramite SMS.
La prima visita oculistica è un controllo completo che serve a valutare lo stato di salute degli occhi, la qualità della vista e l'eventuale presenza di difetti refrattivi o di altre patologie oculari. È una visita fondamentale per individuare problemi visivi o malattie oculari in fase iniziale.
Cosa aspettarsi durante la prima visita?
Anamnesi iniziale
Il medico raccoglie informazioni sulla tua storia clinica generale e familiare.
Ti verranno fatte domande su sintomi visivi, stile di vita (es. lavoro al computer), eventuali malattie sistemiche (diabete, ipertensione) e uso di occhiali o lenti a contatto.
Misurazione dell'acuità visiva
Verrà valutata la tua capacità di vedere a diverse distanze utilizzando una tavola optometrica.
Questo serve per rilevare difetti refrattivi come miopia, ipermetropia, astigmatismo o presbiopia.
Esame con lampada a fessura
Il medico esamina le strutture esterne e anteriori dell'occhio, come cornea, cristallino, iride e congiuntiva, utilizzando una luce speciale.
Esame della refrazione
Con strumenti come il forottero o il retinoscopio, l'oculista misura il grado di correzione necessario per migliorare la tua vista.
A volte si usa un collirio per dilatare la pupilla (soprattutto nei bambini o nei casi difficili da valutare).
Misurazione della pressione oculare (tonometria)
Questo test verifica la pressione all’interno dell’occhio, utile per prevenire o diagnosticare il glaucoma.
Può essere effettuato con un soffio d’aria (metodo non invasivo) o con strumenti a contatto.
Esame del fondo oculare (fundus oculi)
Utilizzando un oftalmoscopio, il medico osserva la retina, il nervo ottico e i vasi sanguigni.
È utile per diagnosticare malattie come retinopatia diabetica o degenerazioni retiniche.
Quanto dura la visita?
La visita oculistica completa dura in media dai 20 ai 40 minuti, ma potrebbe prolungarsi se sono necessari esami complementari.
Quando fare la prima visita?
Neonati e bambini piccoli: tra i 6 e i 12 mesi (screening iniziale).
Bambini in età scolare: intorno ai 3 anni e poi prima dell’ingresso a scuola.
Adulti: ogni 1-2 anni, anche in assenza di problemi, soprattutto dopo i 40 anni per monitorare presbiopia e rischio glaucoma.
Persone con patologie sistemiche (es. diabete): controlli più frequenti.
Raccomandazioni prima della visita
Porta eventuali occhiali o lenti a contatto che utilizzi.
Prepara una lista di sintomi o domande per il medico.
Se ti vengono instillate gocce per dilatare la pupilla, evita di guidare dopo la visita (la vista sarà offuscata per qualche ora).
La prima visita oculistica pediatrica è un controllo fondamentale per assicurarsi che gli occhi del bambino si sviluppino correttamente e per individuare precocemente eventuali problemi visivi o oculari. È consigliata in diversi momenti della crescita, anche in assenza di sintomi evidenti.
Il campo visivo computerizzato è un esame diagnostico che serve a valutare l'ampiezza e la qualità del campo visivo di una persona, ossia lo spazio che l'occhio riesce a percepire mentre guarda un punto fisso. Questo test è essenziale per rilevare eventuali difetti nel campo visivo causati da patologie oculari o neurologiche.
Come si svolge l'esame
Preparazione
Il paziente viene fatto sedere davanti a un apparecchio chiamato campimetro.
Viene chiesto di fissare un punto centrale all'interno dell'apparecchio.
Procedura
L'apparecchio emette piccoli punti luminosi in diverse parti del campo visivo.
Il paziente deve premere un pulsante ogni volta che percepisce uno di questi punti.
L'esame viene effettuato per un occhio alla volta, mentre l'altro viene coperto.
Durata
Ogni occhio richiede dai 5 ai 15 minuti circa.
Risultato
Al termine, il campimetro genera una mappa del campo visivo, evidenziando eventuali zone di ridotta sensibilità visiva o "scotomi" (aree cieche).
Perché si esegue?
Il campo visivo computerizzato è fondamentale per diagnosticare e monitorare varie condizioni, come:
Glaucoma: una delle principali cause di perdita del campo visivo periferico.
Patologie neurologiche: tumori cerebrali, ictus o lesioni che interessano il nervo ottico o le vie visive.
Neuropatia ottica: infiammazioni o danni al nervo ottico.
Malattie retiniche: come retinopatia pigmentosa.
Patologie ipofisarie: tumori che possono comprimere il chiasma ottico.
Vantaggi del test computerizzato
È molto preciso e standardizzato.
Permette di confrontare risultati nel tempo per monitorare l'evoluzione di una malattia.
È non invasivo e ben tollerato dalla maggior parte dei pazienti.
L'OCT (Tomografia Ottica Computerizzata) è un esame diagnostico non invasivo che utilizza onde di luce per ottenere immagini dettagliate, ad alta risoluzione, delle strutture oculari, in particolare la retina, la macula, e il nervo ottico. È fondamentale per la diagnosi e il monitoraggio di molte malattie oculari.
Come funziona l'OCT?
L'OCT impiega una tecnologia simile a quella di un’ecografia, ma utilizza luce infrarossa invece di ultrasuoni.
Genera una sezione trasversale (o tomografia) dei tessuti oculari, mostrando i vari strati della retina.
Questo permette al medico di analizzare in dettaglio eventuali anomalie.
Come si svolge l'esame?
Preparazione
L'esame non richiede dilatazione pupillare nella maggior parte dei casi, ma in alcune situazioni potrebbe essere necessaria.
Non è necessaria alcuna preparazione particolare.
Procedura
Il paziente si siede di fronte al dispositivo OCT e appoggia il mento e la fronte su appositi supporti.
Viene chiesto di fissare un punto luminoso all'interno del dispositivo.
Lo strumento scansiona l'occhio in pochi secondi utilizzando una luce invisibile e completamente indolore.
Durata
L'esame dura dai 5 ai 10 minuti per occhio.
Cosa si analizza con l'OCT?
Retina:
Valutazione di eventuali edemi maculari, fori maculari, o distacchi retinici.
Diagnosi e monitoraggio di degenerazione maculare legata all'età (AMD).
Nervo ottico:
Identificazione di danni da glaucoma o altre neuropatie ottiche.
Misurazione dello spessore dello strato delle fibre nervose.
Cornea e segmento anteriore (in alcuni casi):
Analisi delle strutture anteriori dell'occhio per diagnosi di patologie come cheratocono o valutazioni pre/post-operatorie.
Perché si esegue?
L'OCT è indicato per:
Malattie della retina:
Degenerazione maculare senile (AMD).
Retinopatia diabetica.
Fori o pucker maculari.
Glaucoma: per monitorare il danno al nervo ottico.
Neuropatie ottiche: per valutare cambiamenti dello spessore del nervo ottico.
Controlli post-operatori: dopo chirurgia oculare, come per distacco di retina.
Vantaggi dell'OCT
Non invasivo e indolore.
Immagini ad alta risoluzione.
Permette un monitoraggio preciso nel tempo delle patologie oculari.
La visita neuro-oftalmologica è un controllo medico specialistico che si occupa di diagnosticare e trattare problemi visivi legati a disfunzioni del sistema nervoso. Questo tipo di visita analizza sia gli aspetti oftalmologici (occhi e visione) sia quelli neurologici (nervi e cervello).
L'esame del fundus oculi (detto anche esame del fondo oculare) è un test diagnostico che permette di osservare la parte interna dell’occhio, in particolare la retina, il nervo ottico, i vasi sanguigni e altre strutture importanti come la macula e la fovea. È un esame fondamentale per rilevare patologie oculari, sistemiche e neurologiche.
Come si svolge
Preparazione
Spesso vengono somministrate gocce oculari per dilatare la pupilla (midriasi), così da permettere una visione più chiara delle strutture interne dell’occhio.
Questo può causare visione offuscata e maggiore sensibilità alla luce per alcune ore.
Procedura
Il medico utilizza uno strumento chiamato oftalmoscopio (manuale o montato su una lampada a fessura).
La luce dell’oftalmoscopio illumina il fondo dell’occhio, consentendo di osservare e valutare le sue condizioni.
Durata
L’esame dura pochi minuti ed è indolore, anche se la luce intensa potrebbe causare un leggero fastidio.
Cosa si osserva durante l’esame
Nervo ottico (papilla ottica): per identificare segni di edema, atrofia o anomalie come la papilledema.
Retina: per valutare la salute del tessuto retinico e rilevare eventuali lesioni, distacchi o degenerazioni.
Vasi sanguigni retinici: per identificare segni di retinopatie (ad esempio, retinopatia diabetica o ipertensiva).
Macula: per verificare la presenza di anomalie come degenerazione maculare o edema maculare.
Quando viene consigliato?
L'esame del fondo oculare è indicato per:
Patologie oculari: glaucoma, degenerazione maculare, distacco di retina.
Malattie sistemiche: diabete, ipertensione arteriosa, anemia, o malattie autoimmuni.
Patologie neurologiche: tumori cerebrali, sclerosi multipla, ipertensione endocranica.
Screening regolare: soprattutto in pazienti con fattori di rischio, come diabete o miopia elevata.
Esami complementari
Se l'esame del fundus rileva anomalie, possono essere richiesti approfondimenti, come:
Tomografia ottica computerizzata (OCT): per una valutazione dettagliata della retina e del nervo ottico.
Fluorangiografia: per studiare la circolazione nei vasi sanguigni retinici.
Come si esegue la pachimetria corneale?
L’esame può essere eseguito con due principali tecniche:
Pachimetria ad ultrasuoni:
Un dispositivo con una sonda a ultrasuoni viene posizionato sulla superficie corneale, previa applicazione di un collirio anestetico.
La sonda invia onde sonore che misurano lo spessore della cornea.
Pachimetria ottica:
Tecniche senza contatto come il Pentacam o la OCT (Tomografia Ottica Computerizzata) utilizzano la luce per misurare lo spessore corneale.
È un esame rapido e non invasivo.
Perché si esegue la pachimetria corneale?
Diagnosi e monitoraggio del glaucoma:
Lo spessore corneale influenza la misurazione della pressione intraoculare (PIO).
Una cornea più sottile può sottostimare la pressione, mentre una più spessa può sovrastimarla. Questo dato è cruciale per una corretta valutazione del rischio di glaucoma.
Valutazione per chirurgia refrattiva (LASIK, PRK):
Prima di sottoporsi a interventi chirurgici per correggere i difetti visivi, è fondamentale sapere se la cornea ha uno spessore sufficiente per supportare la procedura.
Diagnosi del cheratocono:
Una condizione in cui la cornea si assottiglia e si deforma in modo anomalo. La pachimetria aiuta a confermare la diagnosi e monitorare l’evoluzione della malattia.
Edema corneale:
In caso di gonfiore della cornea, come dopo un trauma o un intervento chirurgico, la pachimetria è utile per valutare il grado di ispessimento anomalo.
Monitoraggio di malattie corneali:
Patologie come la distrofia endoteliale di Fuchs possono causare variazioni dello spessore corneale, e la pachimetria è un test essenziale per il controllo.
Valori normali e interpretazione
Lo spessore corneale medio varia tra 500 e 550 micrometri (µm) al centro della cornea.
Cornea sottile (<500 µm): Può aumentare il rischio di glaucoma o rappresentare un segnale di patologie come il cheratocono.
Cornea spessa (>550 µm): Può mascherare un'eventuale ipertensione oculare.
Durata e preparazione
Durata: L'esame richiede solo pochi minuti.
Preparazione: Non è necessario alcun preparativo. Tuttavia, se si usano lenti a contatto, potrebbe essere richiesto di non indossarle per alcune ore prima dell'esame.
Vantaggi della pachimetria corneale
Non invasiva: Soprattutto con tecniche ottiche.
Indolore e sicura: Non comporta rischi significativi.
Informativa: Fornisce dati essenziali per la diagnosi e la gestione di molte patologie oculari.
Il pronto soccorso oculistico è un servizio medico specializzato che si occupa di gestire le emergenze legate alla salute degli occhi. È fondamentale in situazioni che richiedono un intervento immediato per prevenire danni permanenti alla vista o per alleviare sintomi gravi.
Quando rivolgersi al pronto soccorso oculistico?
Ecco alcune situazioni in cui è consigliabile recarsi al pronto soccorso oculistico:
1. Traumi oculari:
* Contusioni, ferite penetranti o lacerazioni.
* Esposizione a sostanze chimiche (es. acidi, solventi).
* Corpi estranei, come schegge metalliche o sabbia, intrappolati nell'occhio.
2. Problemi visivi improvvisi:
* Perdita improvvisa o significativa della vista.
* Visione di lampi di luce o comparsa improvvisa di "mosche volanti" (possibile segno di distacco della retina).
* Visione doppia (diplopia) non spiegabile.
3. Dolore oculare intenso:
* Dolore acuto che non passa.
* Possibili cause: glaucoma acuto, infiammazione del nervo ottico, cheratiti.
4. Arrossamento e gonfiore grave:
* Congiuntivite infettiva o allergica severa.
* Cellulite orbitaria (grave infezione dei tessuti intorno all'occhio).
5. Esposizione a radiazioni o luci intense:
* Ustioni da raggi UV (es. saldature senza protezione o esposizione a luce intensa senza occhiali adeguati).
6. Patologie oculari preesistenti con sintomi acuti:
* Peggioramento improvviso di condizioni come uveiti, retinopatia diabetica o glaucoma cronico.
7. Sintomi neurologici associati:
* Disturbi visivi accompagnati da mal di testa intenso, nausea, difficoltà a muovere gli occhi (possibile segno di problemi neurologici o ictus).
Cosa aspettarsi al pronto soccorso oculistico
1. Accettazione e anamnesi:
* Ti verranno chiesti i sintomi e le circostanze che hanno causato il problema (trauma, esposizione a sostanze, ecc.).
2. Valutazione iniziale:
* Il medico oculista esaminerà l’occhio utilizzando strumenti come la lampada a fessura e l’oftalmoscopio.
3. Esami specifici (se necessari):
* Misurazione della pressione oculare: per escludere un glaucoma acuto.
* Colorazione con fluoresceina: per identificare abrasioni corneali o lesioni.
1. Trattamento immediato:
* Medicazioni, irrigazioni, rimozione di corpi estranei o somministrazione di farmaci (colliri, pomate, antidolorifici).
* Nei casi più seri, il paziente può essere ricoverato o inviato a un centro specializzato per ulteriori cure.
Consigli in caso di emergenza oculistica
* Non sfregare l’occhio: può peggiorare una lesione o spostare un corpo estraneo.
* Lavare immediatamente con acqua: se esposto a sostanze chimiche, sciacqua abbondantemente l’occhio con acqua o soluzione salina sterile.
* Non rimuovere oggetti penetranti: lascia il compito al personale medico per evitare ulteriori danni.
* Coprire l'occhio: usa una benda sterile o un panno pulito per proteggerlo durante il trasporto.
La rimozione di un corpo estraneo superficiale dall'occhio è una procedura medica eseguita per rimuovere oggetti che si sono depositati sulla superficie dell'occhio, solitamente sulla cornea o sulla congiuntiva. È una procedura comune negli ambulatori di pronto soccorso oculistico.
Quando si rende necessaria la rimozione di un corpo estraneo dall'occhio?
Cause comuni:
Schegge di metallo, legno, polvere, sabbia, vetro o sostanze chimiche.
Incidenti sul lavoro (es. saldature, lavorazione del legno o metallo).
Esposizione a vento o ambienti polverosi.
Sintomi tipici:
Sensazione di qualcosa nell'occhio.
Dolore, arrossamento e lacrimazione.
Difficoltà a tenere l'occhio aperto.
Visione sfocata o sensibile alla luce.
Gonfiore della palpebra.
Procedura per la rimozione
La rimozione del corpo estraneo viene effettuata da un medico, preferibilmente un oculista, per evitare complicazioni come infezioni o lesioni alla cornea.
1. Valutazione iniziale:
Il medico esamina l'occhio con una lampada a fessura (uno strumento che permette un'osservazione dettagliata).
In alcuni casi, viene utilizzato un collirio anestetico per ridurre il dolore e facilitare l'esame.
Si valuta la posizione del corpo estraneo: cornea, congiuntiva oculare o palpebrale.
2. Rimozione del corpo estraneo:
Corpi estranei mobili (es. polvere, sabbia):
Si utilizza una soluzione sterile di lavaggio per irrigare l'occhio. Questo metodo è spesso sufficiente per rimuovere detriti superficiali.
Corpi estranei aderenti (es. schegge di metallo):
Viene usato uno strumento sterile (es. un ago o un cotton fioc) per rimuovere delicatamente l'oggetto.
Se il corpo estraneo è metallico, potrebbe aver lasciato un "alone" di ruggine che richiede ulteriore pulizia.
3. Trattamento successivo:
Collirio antibiotico: Per prevenire infezioni.
Lubrificanti oculari: Per favorire il comfort e la guarigione.
Medicazioni: In alcuni casi, l'occhio viene coperto con una benda per proteggerlo.
4. Follow-up:
Se ci sono lesioni corneali, il medico può programmare un controllo per monitorare la guarigione.
Nei casi più gravi (es. corpo estraneo penetrante o infezione), potrebbe essere necessaria una valutazione più approfondita.
Cosa evitare dopo la rimozione?
Non strofinare l'occhio: Può aggravare eventuali lesioni.
Evitare lenti a contatto: Durante il periodo di guarigione, è meglio non indossare lenti a contatto.
Proteggere l'occhio: Usare occhiali protettivi in ambienti a rischio.
Complicazioni possibili se non trattato
Abrasioni corneali: Lesioni alla cornea che possono causare dolore e aumentare il rischio di infezione.
Infezioni oculari: Come cheratiti o congiuntiviti.
Perdita della vista: Nei casi più gravi, specialmente se il corpo estraneo è penetrante o causa infezioni profonde.
Prevenzione
Utilizzo di occhiali protettivi: Essenziali in ambienti di lavoro o attività con esposizione a materiali pericolosi.
Evitare il contatto diretto: Non strofinare gli occhi in ambienti polverosi o sporchi.
Manutenzione delle lenti a contatto: Per ridurre il rischio di irritazioni.
Lo studio del campo visivo è un esame diagnostico che valuta l'ampiezza e la sensibilità del campo visivo di una persona, ovvero l’area che l’occhio può percepire quando guarda un punto fisso. È fondamentale per diagnosticare e monitorare varie malattie oculari, neurologiche e sistemiche.
Cosa misura lo studio del campo visivo?
Ampiezza:
Quanto spazio l’occhio riesce a coprire lateralmente, sopra e sotto.
Sensibilità:
La capacità di percepire stimoli visivi di diversa intensità in varie aree del campo visivo.
Come si svolge l'esame?
Lo studio del campo visivo si esegue utilizzando un dispositivo chiamato campimetro o perimetro.
Preparazione:
Non è necessario alcun tipo di preparazione specifica.
L'esame viene svolto con il paziente seduto e con un occhio coperto alla volta.
Procedura:
Il paziente fissa un punto centrale su uno schermo o all’interno del campimetro.
L’apparecchio proietta luci o stimoli visivi in varie zone del campo visivo.
Ogni volta che il paziente percepisce una luce, preme un pulsante.
L'esame viene ripetuto per l'altro occhio.
Durata:
L'esame dura circa 5-15 minuti per occhio.
Risultati:
Il dispositivo crea una mappa visiva che evidenzia eventuali zone di perdita della sensibilità visiva (scotomi) o riduzioni del campo visivo.
Tipi di esame del campo visivo
Campo visivo computerizzato:
Più preciso e dettagliato, utilizzato per diagnosi e monitoraggio di malattie croniche (es. glaucoma).
Campo visivo manuale (perimetria di Goldmann):
Usato in casi particolari, per pazienti non collaborativi o con specifiche esigenze.
Perché si esegue?
Lo studio del campo visivo è indicato per diagnosticare o monitorare diverse condizioni:
Malattie oculari:
Glaucoma: una delle principali cause di riduzione del campo visivo periferico.
Patologie retiniche: come il distacco di retina o la retinite pigmentosa.
Malattie neurologiche:
Lesioni del nervo ottico (es. neurite ottica).
Tumori cerebrali che comprimono le vie ottiche.
Ictus: che può causare emianopsia (perdita di metà del campo visivo).
Malattie sistemiche:
Diabete: per monitorare la retinopatia diabetica.
Patologie ipertensive: che possono influire sulla retina e sulle vie ottiche.
Interpretazione dei risultati
Campo visivo normale:
Non ci sono aree di perdita visiva.
Campo visivo alterato:
Presenza di scotomi (aree cieche) o restringimenti, che possono indicare una patologia specifica.
Il medico utilizza i risultati per fare diagnosi o monitorare la progressione di una malattia.
Lo studio della topografia corneale è un esame diagnostico che consente di analizzare la curvatura e la forma della cornea, la parte trasparente e convessa dell’occhio. È uno strumento essenziale per individuare anomalie corneali, monitorare patologie e pianificare interventi chirurgici.
Cosa misura la topografia corneale?
Curvatura:
Misura la forma della superficie anteriore della cornea, evidenziando variazioni nella sua curvatura.
Irregolarità:
Identifica anomalie come astigmatismo irregolare o deformazioni specifiche.
Simmetria:
Valuta se la forma della cornea è simmetrica rispetto al centro.
Mappa della superficie corneale:
Genera una rappresentazione tridimensionale della cornea, utile per individuare zone più curve o più piatte.
Come si svolge l'esame?
Preparazione:
Non è richiesta una preparazione particolare.
Se utilizzi lenti a contatto, potrebbe essere necessario sospenderle per alcuni giorni prima dell’esame (il periodo varia in base al tipo di lente).
Procedura:
Ti siedi di fronte a un dispositivo chiamato topografo corneale o cheratoscopio.
Ti viene chiesto di fissare una luce o un punto centrale senza muovere gli occhi.
Lo strumento proietta una serie di anelli luminosi concentrici sulla superficie della cornea e cattura immagini riflesse.
L'elaborazione dei dati produce una mappa corneale dettagliata.
Durata:
L'esame è rapido e dura circa 5-10 minuti per occhio.
Tipi di mappe generate
Mappa assiale:
Mostra la curvatura generale della cornea, utile per rilevare astigmatismo.
Mappa tangenziale:
Più sensibile alle irregolarità locali della cornea.
Mappa elevazionale:
Mostra le differenze di altezza tra le zone della cornea, utile per identificare il cheratocono.
Mappa pachimetrica (spessore):
Alcuni strumenti avanzati misurano anche lo spessore della cornea.
Perché si esegue la topografia corneale?
Diagnosi di patologie corneali:
Cheratocono: una patologia progressiva che causa l’assottigliamento e deformazione della cornea.
Astigmatismo irregolare: che non può essere corretto con occhiali standard.
Valutazione pre e post-operatoria:
Per pianificare interventi di chirurgia refrattiva (LASIK, PRK).
Per monitorare la cornea dopo un trapianto o altri interventi oculari.
Adattamento di lenti a contatto speciali:
Necessaria per la progettazione di lenti a contatto rigide o scleraliche per occhi con forme irregolari.
Complicanze da lenti a contatto:
Identificazione di modifiche alla forma della cornea dovute a uso prolungato di lenti a contatto.
Monitoraggio di malattie sistemiche:
Alcune condizioni come il diabete o malattie autoimmuni possono influire sulla salute della cornea.
Vantaggi dell'esame
Non invasivo e indolore.
Diagnosi precoce: consente di individuare patologie corneali in fasi iniziali.
Monitoraggio accurato: utile per seguire l'evoluzione delle patologie corneali o valutare l'efficacia dei trattamenti.
Lo studio della topografia corneale è un esame diagnostico che consente di analizzare la curvatura e la forma della cornea, la parte trasparente e convessa dell’occhio. È uno strumento essenziale per individuare anomalie corneali, monitorare patologie e pianificare interventi chirurgici.
Cosa misura la topografia corneale?
Curvatura:
Misura la forma della superficie anteriore della cornea, evidenziando variazioni nella sua curvatura.
Irregolarità:
Identifica anomalie come astigmatismo irregolare o deformazioni specifiche.
Simmetria:
Valuta se la forma della cornea è simmetrica rispetto al centro.
Mappa della superficie corneale:
Genera una rappresentazione tridimensionale della cornea, utile per individuare zone più curve o più piatte.
Come si svolge l'esame?
Preparazione:
Non è richiesta una preparazione particolare.
Se utilizzi lenti a contatto, potrebbe essere necessario sospenderle per alcuni giorni prima dell’esame (il periodo varia in base al tipo di lente).
Procedura:
Ti siedi di fronte a un dispositivo chiamato topografo corneale o cheratoscopio.
Ti viene chiesto di fissare una luce o un punto centrale senza muovere gli occhi.
Lo strumento proietta una serie di anelli luminosi concentrici sulla superficie della cornea e cattura immagini riflesse.
L'elaborazione dei dati produce una mappa corneale dettagliata.
Durata:
L'esame è rapido e dura circa 5-10 minuti per occhio.
Tipi di mappe generate
Mappa assiale:
Mostra la curvatura generale della cornea, utile per rilevare astigmatismo.
Mappa tangenziale:
Più sensibile alle irregolarità locali della cornea.
Mappa elevazionale:
Mostra le differenze di altezza tra le zone della cornea, utile per identificare il cheratocono.
Mappa pachimetrica (spessore):
Alcuni strumenti avanzati misurano anche lo spessore della cornea.
Perché si esegue la topografia corneale?
Diagnosi di patologie corneali:
Cheratocono: una patologia progressiva che causa l’assottigliamento e deformazione della cornea.
Astigmatismo irregolare: che non può essere corretto con occhiali standard.
Valutazione pre e post-operatoria:
Per pianificare interventi di chirurgia refrattiva (LASIK, PRK).
Per monitorare la cornea dopo un trapianto o altri interventi oculari.
Adattamento di lenti a contatto speciali:
Necessaria per la progettazione di lenti a contatto rigide o scleraliche per occhi con forme irregolari.
Complicanze da lenti a contatto:
Identificazione di modifiche alla forma della cornea dovute a uso prolungato di lenti a contatto.
Monitoraggio di malattie sistemiche:
Alcune condizioni come il diabete o malattie autoimmuni possono influire sulla salute della cornea.
Vantaggi dell'esame
Non invasivo e indolore.
Diagnosi precoce: consente di individuare patologie corneali in fasi iniziali.
Monitoraggio accurato: utile per seguire l'evoluzione delle patologie corneali o valutare l'efficacia dei trattamenti.
La visita oftalmologica è un esame completo dell'occhio eseguito da un medico specialista in oftalmologia. Questo tipo di visita è fondamentale per diagnosticare, trattare e prevenire le malattie oculari e per monitorare la salute degli occhi.
Quando è consigliata la visita oftalmologica?
Anche senza sintomi evidenti: la visita di controllo è raccomandata periodicamente, specialmente dopo i 40 anni, per monitorare problemi come il glaucoma o la degenerazione maculare legata all'età.
Se hai sintomi: se avverti problemi visivi, dolore oculare, arrossamento, o altri segnali che preoccupano, è importante fare una visita.
Se hai una storia familiare di malattie oculari: patologie come il glaucoma, la retinopatia diabetica o altre malattie ereditarie possono giustificare controlli più frequenti.
Bambini: è fondamentale far controllare la vista dei bambini, specialmente per diagnosticare condizioni come lo strabismo o l'ambliopia ("occhio pigro").
Cosa si fa durante una visita oftalmologica?
Anamnesi e discussione dei sintomi:
Il medico ti chiederà informazioni sulla tua storia medica e familiare, sugli eventuali problemi visivi o oculistici e sulle abitudini (uso di occhiali o lenti a contatto, lavori al computer, ecc.).
Test dell'acuità visiva:
Misura quanto bene vedi da diverse distanze, utilizzando una tavola ottometrica (es. la Tavola di Snellen).
Questo serve per rilevare difetti refrattivi come miopia, ipermetropia, astigmatismo e presbiopia.
Esame con lampada a fessura:
Il medico esamina la parte anteriore dell'occhio (cornea, lente, iride e angolo dell'occhio) con uno strumento che fornisce una visione ingrandita. Questo esame è utile per diagnosticare malattie come cataratta, congiuntivite, o infezioni oculari.
Tonometria (misurazione della pressione oculare):
La pressione intraoculare è misurata per escludere o monitorare il glaucoma. Può essere misurata con un soffio d'aria o tramite un contatto diretto con la cornea.
Esame del fondo oculare (oftalmoscopia):
Il medico esplora la retina, il nervo ottico e i vasi sanguigni dell'occhio usando uno strumento chiamato oftalmoscopio. Questo aiuta a diagnosticare patologie come retinopatia diabetica, degenerazione maculare, o danni al nervo ottico.
Esame della refrazione:
Verifica se è necessario un trattamento con occhiali o lenti a contatto per correggere eventuali difetti visivi.
A volte si utilizza un collirio per dilatare la pupilla, consentendo di esplorare meglio la retina e il nervo ottico.
Esami complementari (se necessari):
OCT (Tomografia Ottica Computerizzata): per visualizzare dettagli della retina e del nervo ottico.
Perimetro (campo visivo): per esaminare la visione periferica e rilevare danni come quelli causati dal glaucoma.
Topografia corneale: per analizzare la curvatura della cornea, utile per chi porta lenti a contatto o per la chirurgia refrattiva.
Cosa aspettarsi dalla visita?
Durata: di solito dura circa 30-40 minuti, ma potrebbe essere più lunga se sono necessari esami aggiuntivi.
Diluizione delle pupille: in alcuni casi, verranno utilizzate gocce per dilatare la pupilla. In questo caso, la visione sarà temporaneamente sfocata e potresti essere sensibile alla luce per alcune ore, quindi è meglio non guidare subito dopo la visita.
Perché fare la visita oftalmologica?
Diagnosi precoce: per identificare malattie oculari in stadio precoce, quando il trattamento è più efficace.
Monitoraggio di patologie: per chi ha malattie come il glaucoma o la retinopatia diabetica, la visita aiuta a monitorare l'evoluzione della condizione.
Prevenzione: alcuni problemi oculari, se non trattati, possono portare a cecità. La visita aiuta a prevenire danni irreversibili.
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• Presso: STUDIO OCULISTICO DR.HAITHAM MESSELHI • prima visita oculistica
Il Dottor Messelhi spiega molto bene ad ogni domanda, studio con macchinari all'avanguardia
M
marta
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• Presso: STUDIO OCULISTICO DR.HAITHAM MESSELHI • rimozione di corpo estraneo superficiale dall'occhio
ottima visita, completa e dettagliata. Dottore molto gentile, paziente, scrupoloso e professionale. Rimozione corpo estraneo (ciglia) dall'occhio e verifica condizione generale occhi. Essere visitata la domenica mattina (prenotando la stessa domenica mattina) da sicuramente un valore aggiunto, oltre all'ottima prestazione. Da consigliare sicuramente. Grazie ancora
L
Lp
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Presso: STUDIO OCULISTICO DR.HAITHAM MESSELHI • Visita di controllo
Visita di controllo per ulcera corneale. Miglioramento rispetto a una settimana fa. Continua la terapia.
G
GDV
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Ottimo dottore, meticoloso, preciso e dotato di apparecchiature molto valide. Lo consiglio.
M
Morena
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• Presso: STUDIO OCULISTICO DR.HAITHAM MESSELHI • prima visita oculistica
Ottimo medico professionista scrupoloso
Visita approfondita
Con tutti gli esami strumentali
Risolto il problema .
Ricevuta anche in giorno festivo.
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Verdiana olivieri
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• Presso: STUDIO OCULISTICO DR.HAITHAM MESSELHI • esame OCT (tomografia ottica computerizzata)
Visita oculistica più che scrupolosa, il Dottore è riuscito a tranquillizzarmi in merito alla mia visita, è stato molto professionale e meticoloso.
R
Rosario
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La visita è stata accurata. Il Dottor Messelhi è scrupoloso.
S
Simone
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Molto gentile, accurato, e interessato al benessere immediato del paziente. Visita scrupolosissima.
L
L.S.
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Visita di controllo accurata con serie di esami fatti durante la visita . Consigliato.
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Maria Concetta V.
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Professionale e molto attento, far la visita ad un bimbo di 20 mesi non è facile ! Eppure ha effettuato la visita accuratamente. Lo consiglio
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