Sono Giovanni Tozzi,
psicologo clinico iscritto alla scuola di psicoterapia IACP di Milano.
Ho effettuato il tirocinio post lauream presso il centro Dedalus e l’associazione Rivivere di Bologna, approfondendo gli aspetti prettamente clinici legati alla professione.
Lavorando come educatore di comunità e a domicilio, ho maturato e affinato le mie competenze relative all’età evolutiva, approfondendo in particolar modo i compiti evolutivi che caratterizzano l’adolescenza ed il passaggio alla giovane età adulta, competenze che ora posso mettere a disposizione nel lavoro in studio.
Le profonde trasformazioni che coinvolgono il corpo e, al tempo stesso, le relazioni con amici, partner, genitori e sé stessi, sono le sfide che mi hanno visto affiancare questa delicata quanto affascinante fascia d’età chiamata ad affrontare, tra gli altri, anche il compito di raggiungere un senso di sé più maturo, caratterizzato da un’ampia gamma di inclinazioni, gusti e valori.
In questa fase si fa sempre più urgente la ricerca di una propria indipendenza nel delineare la personale e unica traiettoria di vita, ponendo interrogativi che si estendono e contraddistinguono anche la fase di vita successiva, quella della gioventù.
Questo processo, affascinante e faticoso, eccitante e incerto, talvolta rapido e spontaneo ed altre volte lento e confuso, influenza il modo che ciascuno costruisce e affina di fare esperienza del mondo e dell’altro.
È infatti nel mondo relazionale che si formano le risorse che facilitano il compimento dei propri progetti di vita e, al tempo stesso, il luogo ove si sperimentano i propri limiti che possono talvolta causare un senso di disagio, impotenza o stagnazione.
Credo che ogni essere umano abbia in sé la propensione a svilupparsi e a progredire nel proprio percorso di vita e che, proprio attraverso il rapporto con gli altri, abbia l’occasione di definire, direzionare e aggiustare la natura e l’intensità dei propri sforzi.
La relazione è dunque per me il principale strumento di cambiamento; il lavoro in studio permette di fare l’esperienza di un clima di ascolto, di uno spazio sicuro in cui sentirsi liberi di esprimere la propria fatica senza che questa diventi occasione di giudizio e, attraverso l’incontro, sviluppare una comprensione sempre più profonda del proprio modo di affrontare le difficoltà e la vita in generale.