Dott.
Gianluca Ciraci
Osteopata,
Chinesiologo
Altro
San Michele Salentino 3 indirizzi
Esperienze
Collaboro con Juventus per le attività italiane ed estere , con la FIGC come responsabile tecnico del programma di sviluppo territoriale e svolgo la mia libera professione in tre studi.
Sono tutor della scuola di osteopatia nella quale mi sono diplomato .
Esperto in:
- Chinesiologia
- Osteopatia in Gravidanza
- Massoterapia
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Trattamento osteopatico (descrizione) • 50 €
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654 recensioni
Punteggio generale
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PdG
Il Dottore è stato gentile, professionale e ha subito individuato quali erano le mie problematiche. Attento nell'ascolto e garbatissimo nei modi, ha consigliato la terapia da seguire. Ottima esperienza.
Alessandra P.
Dottore molto gentile, preparato e attento al paziente. Ha saputo consigliarmi al meglio per la risoluzione del mio problema. Ambiente curato e accogliente. Assolutamente consigliato . Grazie
M.P.
Lo consiglio a tutti. Sono parecchi anni che vado da Gianluca e mi sono trovata bene. Esercita il suo lavoro con scrupolosità ma soprattutto con professionalità, si rende disponibile in qualsiasi momento
Lavoro è molto
Serena Mingolla
Professionista serio, competente, chiaro e preciso nelle spiegazioni. Molto empatico, mette subito il paziente a proprio agio.
Risposte ai pazienti
ha risposto a 197 domande da parte di pazienti di MioDottore
buongiorno, ho 59 anni sono 3 mesi da quando una mattina mi sono alzato e ho iniziato ad avere dolore alla "sciatica", ho fatto punture di voltaren e muscoril e cortisone in seguito, senza nessun beneficio, ho effettuato un RM lombare (sotto allego risultato) e mi sono rivolto ad un fisioterapista, e visto lo scarso risultato mi sono rivolto ad un osteopata, e al momento sono alle 3 seduta. la prima e la seconda seduta mi hanno dato beneficio mentre la terza (vado una volta alla settimana) la situazione è peggiorata tornando come all'inizio. ho un dolore principalmente al polpaccio e al gluteo a momenti alterni. se cammino mi si alleggerisce tutto e sembra di non avere nulla, appena mi fermo in piedi mi arriva il dolore (polpaccio) sto bene solo in posizione orizzontale. non riesco a stare senza antidolorifico, sia l'osteopata che il fisioterapista mi hanno detto vedendo l'esito che era una cosa risolvibile, ma non riesco a venirne fuori. sono da 12 anni diabetico ma la glicemia è sotto controllo e mi curo con la pastiglia e non ho mai avuto picchi glicemici o altri problemi da diabete. normalmente (prima di questo problema) svolgevo attività fisica non intensa come camminata e bicicletta. vi chiedo e vi ringrazio per l'aiuto che mi darete, come detto sopra allego risultato RM lombare
RM lombare
Studio effettuato con acquisizioni multiplanari in varie pesature, in condizioni basali, anche con tecnica di soppressione del segnale dei tessuto adiposo Questo diagnostico/Raccordo anamnestico: persistente lombosciatalgia
Lordosi lombare tendente alla rettilineizzazione con allineamento corretto dei metameri e con discreti segni di spondilosi, senza cedimenti vertebrali, con diametri canalari lievemente ridotti soprattutto tra L3 ed L5. Si riconosce un aspetto disidratato dei dischi intersomatici del tratto lombare medio. In L2-L3 ed L3-L4 è possibile rilevare una bulging circonferenziale dell anello fibroso che restringe i forami ed impronta il sacco durale. In L4-L5 più circoscritta formazione erniana con sviluppo nella regione mediana e paramediana destra del canale che comprime il sacco durale e la tasca radicolare destra di L5 e contribuisce alla stenosi del forame di coniugazione. Piuttosto ipoplasico il disco L5-S1 caratterizzato da una piccola ernia mediana posteriore
Normale aspetto delle radici nervose nei tratti visualizzabili. Regolare rappresentazione del cono midollare alla altezza di L1
vi ringrazio
Il quadro che descrivi suggerisce una lombosciatalgia cronica, probabilmente causata dalla combinazione di:
Ernia discale in L4-L5: la più significativa, che comprime il sacco durale e la radice di L5.
Bulging discale in L2-L3 e L3-L4: restringe i forami e può contribuire alla sintomatologia.
Disidratazione dei dischi e segni di spondilosi: degenerazione discale e artrosi, comuni con l’età.
Analisi del problema:
Dolore che migliora con il movimento e peggiora stando fermi o in piedi è tipico della compressione radicolare.
La compressione di L5 spiega il dolore al polpaccio, al gluteo e anche al dorso del piede, poiché queste aree sono innervate dal nervo sciatico che origina dalla radice di L5.
Il miglioramento temporaneo con l'osteopatia e la fisioterapia è un buon segno, ma il peggioramento successivo indica che la compressione è ancora presente e persistente.
Cosa fare ora:
1. Gestione del dolore:
Farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS): Voltaren e Muscoril sono utili, ma puoi considerare alternative come ibuprofene o naprossene.
Gabapentin o Pregabalin: Se il dolore neuropatico è intenso, questi farmaci possono essere più efficaci degli antidolorifici tradizionali.
Miorilassanti leggeri: Per ridurre la tensione muscolare.
Consulta il medico per ottimizzare la terapia farmacologica, magari con farmaci più mirati.
2. Terapie fisiche:
Continua con l’osteopatia e fisioterapia, ma focalizzati su tecniche di trazione lombare o esercizi per ridurre la compressione nervosa.
Metodo McKenzie: è un approccio che spesso aiuta in caso di ernia, con esercizi di estensione lombare per ridurre la compressione radicolare.
Idroterapia: Camminare in acqua o fare esercizi leggeri in piscina per alleggerire la pressione sulla colonna.
3. Procedure mininvasive:
Se il dolore persiste nonostante la terapia conservativa, si potrebbe valutare:
Infiltrazioni epidurali di cortisone: Per ridurre l’infiammazione delle radici nervose.
Ozono terapia: Può ridurre la dimensione dell’ernia e l’infiammazione, con risultati promettenti in alcuni pazienti.
4. Chirurgia come ultima opzione:
La chirurgia è indicata solo se:
Il dolore persiste oltre 3-6 mesi senza miglioramento.
Vi è una compromissione della forza muscolare o della funzione neurologica (formicolii persistenti, debolezza).
L'intervento più comune sarebbe la microdiscectomia per rimuovere la compressione.
Conclusione:
Il tuo caso sembra essere ancora gestibile con terapie conservative. Ti consiglio di continuare con la fisioterapia mirata, di valutare l’utilizzo di farmaci specifici per il dolore neuropatico e di discutere con uno specialista la possibilità di infiltrazioni epidurali se la situazione non migliora. Resta importante monitorare attentamente eventuali segnali di peggioramento neurologico (debolezza muscolare, perdita di sensibilità).
buongiorno
dolore cronico all inguine inserzione pube da entrambi i lati che si estende alla parte anteriore della coscia A chi rivolgersi ? grazie e buona giornata
Buongiorno! Il dolore cronico che descrivi potrebbe essere legato a diverse condizioni, come tendinopatie, pubalgia, ernie inguinali, problemi articolari o nervosi. È importante rivolgersi allo specialista giusto per ottenere una diagnosi accurata. Ti consiglio questi passi:
Medico di base: Inizia consultando il tuo medico curante. Potrà fare una prima valutazione, escludere alcune cause e indirizzarti verso uno specialista appropriato.
Ortopedico: Se il problema è legato a muscoli, tendini, articolazioni o ossa, un ortopedico è lo specialista giusto.
Fisiatra: Per un approccio riabilitativo o per indagare dolori muscolari e articolari cronici, il fisiatra può essere utile.
Chirurgo generale: Se c'è il sospetto di un'ernia inguinale, il chirurgo generale è lo specialista che può confermare la diagnosi e proporre eventuali interventi.
Neurologo: Se il dolore potrebbe essere causato da un problema nervoso (ad esempio una compressione o un'irritazione), il neurologo può aiutare.
Fisioterapista: Dopo la diagnosi, potrebbe essere necessario un trattamento fisioterapico per alleviare il dolore e recuperare la funzione muscolare.
Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.
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