Esperienze
Durante la formazione ha maturato esperienza sulle diverse fasi dell'età evolutiva svolgendo osservazioni presso asili nido, scuole dell'infanzia e scuole primarie e offrendo supervisioni a supporto di educatori e insegnanti.
Ha tenuto sportelli d'ascolto per preadolescenti e adolescenti presso la Scuola Secondaria "A. Volta" di Borgo Panigale e presso IIS "Malpighi" di Bologna. Ha prestato servizio presso il Consultorio Spazio Giovani di Bologna e all'interno dei Reparti di Neuropsichiatria Infantile presso la Casa della Salute "Porto Saragozza", "Navile" e presso l'Ospedale Sant'Orsola.
Lavora in particolare con adolescenti, studenti universitari e giovani adulti, accompagnandoli nell'analisi e nel trattamento del disagio e nel sostegno alle loro sfide evolutive. Si occupa inoltre di sostegno alla genitorialità.
Esperto in:
- Psicoterapia
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7 recensioni
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Giovanni
La Dottoressa Magnani mi ha seguito per un breve periodo durante il congedo di maternità della mia terapeuta abituale. Ero in cura già da 5 anni sempre con la stessa terapeuta, quindi è stata una cosa molto particolare cambiare dottoressa solo per un breve periodo. La dottoressa Magnani è riuscita a rendere questa esperienza molto interessante e costruttiva, è stata inoltre molto professionale e rispettosa del paziente: pur sapendo che sarebbe stata una esperienza con un termine era informata sulla mia storia e non si è "risparmiata". Mi ha dato tanto anche se sono un veterano. Grazie!
P. I.
Al momento posso condividere l'impressione avuta dalle prime sedute con la dottoressa, molto positive. Dal periodo di quarantena mi porto dietro un forte sentimento di angoscia e solo di recente ho deciso di affrontarlo parlandone con qualcuno. Sono stato aiutato a tracciare dei traguardi all'interno del mio percorso per aiutarmi a superare questo momento gradualmente. Sento di essere ascoltato e compreso e questo è per me lo stimolo maggiore.
Victoria
Sono Victoria, e ho avuto una positiva esperienza con la Dott.ssa Giada Magnani come psicoterapeuta. La sua valenza e preparazione professionale, insieme all'empatia dimostrata, hanno contribuito a risolvere i miei importanti problemi familiari.
La Dott.ssa Magnani è stata in grado di fornirmi un supporto fondamentale e di agevolarmi nel gestire e risolvere le dinamiche complesse all'interno della mia famiglia. La sua competenza dimostra quanto sia ben preparata nel campo della psicoterapia, mentre la sua empatia ha creato uno spazio sicuro e confortevole per me.
Dott.ssa Giada Magnani è una risorsa preziosa per coloro che cercano un supporto psicologico per questioni familiari.
La mia esperienza potranno sicuramente aiutare anche altri persone a trovare un supporto professionale con la Dott.ssa.
Grazie di mille
Dott.ssa Giada Magnani
Cara Victoria, la ringrazio tanto. Inseguire i suoi sogni avendo il coraggio di cambiare, prendere consapevolezza di se stessa, dei suoi bisogni e del suo benessere è stato il più grande regalo e insegnamento che potesse dare alla sua famiglia e ai suoi figli, anche se difficile. Sono felice di averla sostenuta in questo. Un abbraccio
Giulia L
Professionista con grande capacità di ascolto, comprensione e gentilezza. Consiglio la Dott.ssa a mani basse a chiunque possa averne bisogno.
A.M.
Abbiamo conosciuto la dottoressa Giada tramite il passaparola e ci siamo rivolti a lei ricercando una figura professionale che ci sostenesse in qualità di consulente familiare per l'arrivo del nostro primo figlio: una professionista gentile ed empatica, attenta e premurosa, ci ha fatti sentire accolti e ci ha sempre fornito utili spunti di riflessione con cui piano piano abbiamo costruito le basi per la nostra nuova famiglia. Consigliatissima!
M.C.
La Dott.ssa Magnani sta accompagnando mio figlio Luca con competenza,comprensione ed empatia verso la risoluzione delle sue difficoltà. La consiglio a chiunque necessiti di una figura in questo ambito. Ottima professionista
Risposte ai pazienti
ha risposto a 1 domande da parte di pazienti di MioDottore
Buongiorno, mi chiamo Cristina e scrivo, nonostante la vergogna che provo (i veri problemi, mi dico, sono ben altri) perché mi sento bloccata in una sorta di spirale tossica dalla quale, da sola, non riesco ad uscire. Ho 47 anni, fino a 9 anni fa ho vissuto in una città dove avevo amicizie, genitori, lavoro, seppur precario e non sempre appagante. Un posto dove era facile spostarsi attraverso i mezzi di trasporto pubblici. Poi ho conosciuto il mio attuale compagno e, quindi, mi sono trasferita nel suo paese, dove i mezzi pubblici di trasporto sono scarsi, dove non ho amicizie, dove la gente è chiusa, fredda e indifferente, diversissima dal luogo da cui provengo, per cui è difficile fare amicizia, specie dai 40 anni in su. La mia famiglia ovviamente è rimasta dove vivevo prima, nella mia città natale. Inoltre, qui, non un lavoro, un po' per la difficoltà di trovarlo e, negli ultimi anni, perché non ho più cercato, volendo avere la libertà di andare e tornare dalla mia città natale per aiutare i miei genitori ormai anziani. Dunque, a intervalli mensili faccio la pendolare tra la mia città natale e dove vivo con il mio compagno. Quando torno nella mia città natale va tutto bene. Sto benissimo. Quando, invece, mi ritrovo nel paese del mio compagno sto male. Soffro di solitudine, e vivo praticamente di noia. Una noia che mi soffoca e mi spegne. Somatizzo feroci mal di testa dalle troppe letture e feroci mal di stomaco. Non mi fido della gente del posto che ho constatato sulla mia pelle essere, appunto, fredda e indifferente. Non ho amici. Non amo la palestra. E ogni cosa mi sembra irraggiungibile, in quanto si trova in città, costringendomi a guidare, per giunta in strade che non conosco, quando prima, nel mio paese, bastavano un treno o un autobus. Qui, in questo posto, tutto è spento, grigio, povero. Povere, culturalmente, le persone e poveri i luoghi, privi di stimoli e occasioni. Un trasferimento del mio compagno nel mio paese è impossibile, al momento, non è fattibile. Un mio ritorno nel mio paese, idem, dato che dovrei andare a vivere con i miei genitori. Non so come uscirne. Mi sento sbagliata io. Sento che la noia che provo mentre aspetto che il mio compagno torni dal lavoro è sempre più un muro. Ho come perso quello slancio interiore, la curiosità di vedere come sarà ogni giorno nuovo, che ho sempre avuto, l'entusiasmo, l'allegria. Leggo compulsivamente, è la mia unica salvezza. Cerco stimoli, slancio, vitalità, contro tutto il grigiore che sento circondarmi. Solo spesso non basta. La testa mi scoppia... e mi ritrovo a guardare una stanza circondata di solitudine, di noia, di nostalgia. Ricordando gli anni della scuola, pieni di voci, di scoperte, di attività. Come posso uscire da questa spirale? Grazie.
Buongiorno Cristina, leggo la sua fatica e la sua ricerca di un posto giusto in cui poter mettere radici, che la possa nutrire e far crescere. Nel paese nuovo in cui si è trasferita sperimenta una delusione delle aspettative; aspettative riguardo al luogo ma forse anche nei confronti della relazione col suo compagno, che non riesce a riempire il suo vuoto in questo momento. Nella città natale mi chiedo se anche lì la situazione sia cambiata rispetto a quando è partita, vista l'anzianità dei suoi genitori e il bisogno che sia lei in questo momento a prendersi cura di loro. In una città c'è un vuoto e nell'altra città c'è un pieno. In entrambe, forse, sente di non riuscire a esprimere le sue reali potenzialità, a realizzarsi. Una sua grande risorsa, Cristina, è quella di chiedere aiuto e di provare a cercare soluzioni. La psicoterapia può esserle di grande sostegno nell'elaborare questi cambiamenti, nel comprendere le emozioni che sente contrastanti e nell'intraprendere un percorso verso una maggiore soddisfazione personale. Cordiali saluti
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