MioDottore.it: Cosa consiglieresti a un paziente che si reca in visita da te per la prima volta?
Di venire serena e rilassata perchè sarà accolta con la massima disponibilità e con il piacere di poter mettere le mie conoscenze e la mia esperienza ormai pluriennale al suo servizio.
Cosa ti ha spinto a scegliere la tua specializzazione?
In verità la conoscenza di un ginecologo amico di famiglia, occupato presso il Policlinico Umberto I°, che mi ha accolto sotto la sua ala protettrice alla fine del corso di laurea e poi per tutta la specializzazione, infondendomi lo stesso suo amore e dedizione.
Un momento speciale legato al tuo lavoro.
Quello in cui, dopo tanti anni di professione, inizio a seguire le attuali giovani ragazze che ho fatto nascere, figlie di pazienti ormai da tanti anni. E il momento della nascita di un nuovo piccolo essere in una delle tante coppie che seguo con problemi di infertilità, rappresentando il successo di un lungo percorso che inizia con due cellule e poi con il trasferimento in utero di un embrione e poi fino a conclusione della gravidanza.
Tre cose che ami del tuo lavoro.
Il contatto umano e la possibilità di risolvere problemi più o meno importanti. La nascita, che anche dopo tanti anni, rappresenta sempre un evento pieno di fascino e di emozione. La cura della sterilità che, anche se impegnativa, può dare tante soddisfazioni personali procurando anche gioia e serenità alle persone con problemi che a te si rivolgono.