Esperienze
Nel 1974 ottiene la laurea in Medicina e chirurgia a Sassari . Tesi di laurea sul "REFLUSSO VESCICO RENALE" discussa con il Prof. Mario Polito. Consegue la specializzazione in Urologia a Sassari il 03/07/1979. Durante questi anni ricopre il ruolo di Medico interno, titolare di borsa di studio universitaria, presso la Cattedra di Urologia dell'Università di Sassari e partecipa attivamente all'attività clinica e chirurgica del Reparto. Nel 1979 si trasferisce presso gli "SPEDALI CIVILI " di Brescia avendo vinto il concorso per assistente ospedaliero di ruolo. E' in questo Reparto che la sua formazione chirurgica ha avuto il maggiore sviluppo sotto la guida del Dr. Augusto Giongo aiuto del Prof. Pagano, uno dei fondatori della prestigiosa scuola urologica padovana. Nel 1981 vince il concorso di aiuto ospedaliero presso l'ospedale di Atri e lì si trasferisce fino al 1996 quando, abbandonando l'ospedale, crea il Reparto di Urologia presso la Casa di Cura Privata Pierangeli di Pescara dove attualmente, da pochi mesi, presta la sua opera, in convenzione, come libero professionista.
Durante la sua carriera si è sempre distinto per aver adottato tecniche chirurgiche miniinvasive, vale a dire senza il classico taglio chirurgico. E stato uno dei primi a praticare la Resezione endoscopica della Prostata e dei tumori vescicali, interventi che sfruttano le vie naturali e permettono una ripresa immediata dell'attività lavorativa.Ma è nel campo della calcolosi renale che si è particolarmente distinto dopo aver frequentato corsi di specializzazione soprattutto in Germania dal Prof. Marberger. La frantumazione dei calcoli senza intervento chirurgico prende il nome di Chirurgia Percutanea e permette con una incisione di 1 cm. di introdurre nel rene uno strumento ottico mediante il quale sotto visione si pratica la frantumazione e l'aspirazione del calcolo. Questo tipo di intervento ha subito negli anni infinite evoluzioni sia per la tecnica di esecuzione che per le fonti di energia che permettono la distruzione del calcolo. Recentissimamente è stata utilizzata un'apparecchiatura chiamata Trilogy che riunisce in un unico strumento l'energia balistica e quella ad ultrasuoni permettendo così l'aspirazione di calcoli di qualunque dimensione in pochi minuti. Nella sua casistica non mancano anche esperienze di laparoscopia come si può vedere dai filmati di You Tube
Indirizzi (2)
Pazienti con assicurazione sanitaria e pazienti senza assicurazione sanitaria
Prima visita urologica • 150 €
Prestazioni e prezzi
I prezzi indicati sono quelli per pazienti senza assicurazione sanitaria
Prestazioni suggerite
Prima visita urologica
Via Michelangelo 14, Pescara
150 €
Studio Medico - CHIAMARE TELEFONICAMENTE PER LE PRENOTAZIONI
Piazza Luigi Pierangeli, 1, Pescara
150 €
Casa Di Cura Pierangeli
Visita urologica
Via Michelangelo 14, Pescara
Studio Medico - CHIAMARE TELEFONICAMENTE PER LE PRENOTAZIONI
Altre prestazioni
Cistoscopia
Via Michelangelo 14, Pescara
Da 180 €
Studio Medico - CHIAMARE TELEFONICAMENTE PER LE PRENOTAZIONI
Uroflussometria
Via Michelangelo 14, Pescara
Studio Medico - CHIAMARE TELEFONICAMENTE PER LE PRENOTAZIONI
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71 recensioni
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GP
Molto professionale e tempi brevi, molto soddisfatto
Ricordi Giorgio
Cortesia e sicurezza nell'esposizione del problemi,attenzione nell'ascolto del paziente. Chiarezza e Sicurezza nella risoluzione del problema.
VN
Professionalità difficilmente riscontrabile, chiarezza nelle spiegazioni mediche, eccellente rapporto professionale e rispetto del paziente. Sono molto soddisfatto di essere un suo paziente.
A.L.
Specialista molto professionale, preparato ed esperto della materia,disponibile,umano nel capire i pazienti .
Aureliano
Molto puntuale e disponibile, spiegazioni esaustive e professionalità al massimo.
Frank
Professionalità, cortesia, pronta disponibilità, puntualità e tanto altro. Grazie
Domenico
Chiarezza e sicurezza nella diagnosi e comunicazione. Attenzione anche alla qualità delle parole usate per la diagnosi.
Alessandro
Ottimo staff, il dottore è stato paziente a spiegare tutto quanto, ed è un vero esperto nel suo campo con i suoi 50 anni di servizio.
Matteo R
Visita scrupolosa, spiegazione chiara, puntualità
Silvano
Ottimo studio molto cortesi e professionali. Puntuali e molto disponibili
Risposte ai pazienti
ha risposto a 9 domande da parte di pazienti di MioDottore
Gentili dottori buongiorno,
scrivo per chiarire in merito alla mia domanda antibiotici in presenza di fistola, rendendosi conto di non essere stata chiara.Questa la situazione: 55 anni affetta da sindrome di rokitanschi...ovaie presenti utero no, vagina di 3cm a fondo chiuso.Due mesi fa noto perdite giallo marroni senza alcun sintomo,mi reco dal ginecologo che dopo eco transrettale fa diagnosi di vaginite, ovuli x 10 giorni ...nessun miglioramento, eseguo in accordo con medico curante tampone vaginale, negativo.Ritorno dal ginecologo, mi visita ( solo manualmente... Inserendo dito) secondo lui il pus esce dall'uretra, diagnosi diverticolo parauretrale fistolizzato. Passo dall'urologo, tampone su pus e poi effettua cistoscopia...nessun diverticolo o tratto fistoloso, vescica nella norma nessuna lesione focale. A questo punto ispeziona con cura i genitali e riscontra piccolo foro appena sotto meato uretrale.Esegue toilette..con acqua ossigenata betadine e gentamicina. Secondo lui trattasi di recesso a fondo chiuso tra pavimento uretrale e parete vaginale.Mi vede anche il primario, che parla di possibile cisti parauretrale... Non si accenna ad interventi o quant'altro, si attende referto del tampone...mi rivedranno tra due settimane.Il dubbio sulla terapia antibiotica l'ha posto il medico curante...dicendomi che se c'è una fistola assumere antibiotico si rischia di farla aprire e proseguire. Urologo non concorda perché adduce che non è una fistola patologica non comunica né con la vescica né con la vagina.Chiedo scusa se mi sono dilungata...sperando di essere stata un pò più chiara. Grazie cordiali saluti.
Per fare diagnosi di diverticolo uretrale si deve fare la cistouretrografia a doppio palloncino. In ogni caso di qualunque cosa si tratti (diverticolo o cisti) va asportata chirurgicamente.
Sempre a seguito della TURP sto avendo dolori nella zona perineo, dolori che aumentano dopo la minzione e quando cammino. Inoltre è un dolore alla base del pene, proprio dove si innesta nel pube. Dovrebbe essere in prossimità della zona resacata, giusto ? Sono trascorsi 20 giorni dall’intervento, capisco che è ancora presto,ma questi dolori e la difficoltà ad urinarie, mi stravolgono. Ho fatto le analisi delle urine e urinocoltura, nessuna infezione.
Cosa può causare questi dolori, che a volte si placano solo sdraiandomi a letto ? Capisco che non c’è una visita diretta, pertanto è difficile dare un responso. Grazie comunque.
Il decorso post operatorio della TURP è molto variabile. Si può arrivare ad avere fastidì per molti mesi. Oltre agli antinfiammatori classici e/o cortisone io uso di solito con successo ECHINACEA PURPUREA T. M. 30 gocce 3 volte al dì fino a scomparsa dei sintomi.
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