Esperienze
Sono una biologa e da oltre 10 anni svolgo l'attività di nutrizionista.
Studio la dieta adatta per ogni persona in base ai suoi fabbisogni, al suo stile di vita, alle sue abitudini familiari, ma soprattutto in base alle condizioni fisiologiche (adolescenza, menopausa, gravidanza, allenamento sportivo...) o patologiche (diabete, ipertensione, obesità...).
Un perfezionamento universitario triennale in fitoterapia mi permette di avere le competenze per utilizzare integratori a supporto della dieta.
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Consulenza online
In questa fase di emergenza, la consulenza online permette di seguire le persone che devono cambiare il loro regime alimentare senza aumentare i rischi per la salute.
Gli appuntamenti dovranno comunque essere confermati perché non sempre ho la disponibilità delle cartelle con i dati raccolti nelle precedenti visite.
Tieniti pronto 10 minuti prima della consulenza. Assicurati che la batteria del tuo dispositivo sia carica. Per i videoconsulti: controlla la tua connessione internet e il corretto funzionamento di camera e microfono. Tieni a portata di mano eventuali referti medici (es. il risultato degli esami).
5 recensioni
Punteggio generale
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Milena
Dottoressa disponibile, gentile e professionale. Si sono sentita da subito a mio agio.
Consigliatissima!
Rita
Sono arrivata sl terxo appuntamento .Molto professionale, affabile ,preparata......sa ascoltare.Che dire ...mi piace. Penso che sarà facile perdere peso
Roberto S.
Ho effettuato oggi la prima visita e la dottoressa mi è sembrata molto preparata e sicuramente molto attenta e gentile. Per ora non posso esprimere altri pareri.
Bc
Buona esperienza, la dottoressa e'attenta e ascolta le diverse esigenze delle persone che incontra.
Gerardo
Oggi io e mia moglie abbiamo conosciuto la dottoressa Elisabetta Iafrate, per avere una dieta per cercare di perdere un pò di peso. Mi complimento con la dottoressa per la sua gentilezza e professionalità nel spiegare nei minimi particolari la dieta che dovremo fare. Ringrazio la dottoressa Rosita per avermela fatta conoscere. Gerardo
Risposte ai pazienti
ha risposto a 20 domande da parte di pazienti di MioDottore
Buongiorno, sono una ragazza di 29 anni.
Mi sono state diagnosticate colite e proctite. Diagnosi "provvisoria" perché il medico chirurgo mi ha detto che se con la cura non guarisco, tra un mese facciamo biopsia per capire se si tratta di colite ulcerosa o Crohn.
Nel frattempo non ho idea di cosa posso mangiare e tutte le ricerche che ho fatto danno per scontato che io abbia anche diarrea, invece sono stitica e ho lo stomaco pieno di aria che non se ne va. Mi sembra un palloncino pronto per scoppiare.. perciò chiedo qui cosa devo assolutamente evitare e cosa posso mangiare tranquillamente. Nel caso di pasta/pane/pizza, posso mangiarle integrali o devo evitarli del tutto? Purtroppo tra la nausea che mi viene quasi con qualsiasi alimento e la stitichezza (ad esempio al momento sono passati 3 giorni da quando ho fatto la colonscopia e non sono più andata in bagno), molto spesso salto i pasti e non so cosa ingerire o meno. Carne, pesce, crostacei, latte, fibre, frutta, verdura, pizze, gelato, yogurt, tutto da evitare? Grazie.
Buonasera,
Ovviamente si tratta di consigli temporanei, in attesa della diagnosi definitiva. Questo senso di tensione gastrica, infatti, non dovrebbe essere correlato con il disturbo principale.
Le sue domande sono abbastanza specifiche :
*Nel caso di pasta/pane/pizza, posso mangiarle integrali o devo evitarli del tutto? Per il momento eviterei di fare ricorso massiccio agli alimenti integrali che sono sconsigliati per alcune patologie intestinali. Io eviterei per qualche settimana la pizza e sostituirei il pane con pane "secco", anche azzimo più digeribile.
*Purtroppo tra la nausea che mi viene quasi con qualsiasi alimento e la stitichezza (ad esempio al momento sono passati 3 giorni da quando ho fatto la colonscopia e non sono più andata in bagno), molto spesso salto i pasti e non so cosa ingerire o meno.
Se ha fatto la colonscopia, con la preparazione ha svuotato completamente l'intestino perciò è normale che abbia difficoltà per qualche giorno.
Un integrazione di fibre morbide come psyllium le può essere utile. Chieda in farmacia. Chieda anche per un'integrazione con probiotici, specifici per il suo caso.
*Carne, pesce, crostacei, latte, fibre, frutta, verdura, pizze, gelato, yogurt, tutto da evitare
Carne bianca e pesce ok; latte, latticini solo se li ha sempre mangiati: meglio formaggi stagionati come parmigiano o emmenthal.
Gelato e yogurt possono dare fastidio allo stomaco, se sono troppo freddi.
Frutta e verdura: inizierei con pere, mele (meglio cotte), zucchine, fagiolini, carote, insalatina da taglio, patate lessate. Evitare melone e cocomero.
No crostacei e molluschi, della pizza ho già parlato. No alcolici, bibite zuccherate e acqua gassata, bevande fredde. Si a tisane con finocchio, malva e camomilla, anche a temperatura ambiente.
In bocca al lupo.
Salve dottori, vorrei avere una risposta ad una mia curiosità e anche un po' una preoccupazione. Sono una ragazza che soffre di insulino resistenza anche se abbastanza lieve ad oggi, dovuta a PCOS. Seguendo una dieta ipocalorica che mi ha fatto perdere circa 18 chili (pensavo 65 e sono arrivata a pesare 47/48 chili per 1,61 di altezza) sono riuscita a migliorare un po' la mia situazione, tanto che il valore dell'insulina a 120 non è più segnato in neretto nelle ultime analisi. A questo punto mi è stato detto di dover mantenere il mio peso e sono seguita da un bravo nutrizionista che mi ha messa subito a mio agio, dandomi una dieta che mi soddisfa molto, basata sullo stile mediterraneo e tenendo in conto dell'insulino resistenza. Mi è stato permesso di fare un pasto libero a settimana, che sia una cena in pizzeria con dessert o una cena al ristorante con amici, ma mai nulla di molto esagerato, giustamente. Per tre settimane non ho "sgarrato" perché non ne ho sentito il bisogno, ma ieri, avendo avuto un compleanno sono andata con amici in un fast food ordinando un panino molto grande con salse, carne, uova, formaggi ecc e un vassoio di frittura di pesce. Ho mangiato anche mezza torta Sacher e come se non bastasse abbiamo deciso di andare al supermercato per comprare patatine ed altri dolci. Ho mangiato barrette di cioccolato, pacchi interi di merendine, sfoglie con la marmellata, prodotti Kinder a più non posso. Non sono riuscita a regolarmi e non me la sono sentita di "rovinare" l'occasione di convivialità. Facendo un calcolo ho assunto circa 8000 calorie in una sola serata e circa 500 tra colazione e pranzo per un totale di circa 8500 e forse anche di più. Ho mangiato veramente molte cose assai caloriche e per nulla buone per il mio organismo soprattutto considerando il mio problema. So che l'insulino resistenza è correlata anche all'aumento di grasso e so che per prendere un chilo di grasso ci vogliono 7000 calorie in più circa rispetto al fabbisogno calorico. Ho un metabolismo basale di circa 1440 e non so quanto precisamente io debba mangiare. Ho una grande paura di reingrassare perché non vorrei aumentare di peso e di conseguenza peggiorare l'insulino resistenza che con tanti sacrifici ho cercato di migliorare. Vorrei sapere se avendo mangiato per un solo giorno più di 8000 calorie, e riducendo i carboidrati a colazione e a pranzo in cui ho dato la priorità proteine e verdure, io possa essere ingrassata di un chilo. Si può ingrassare di un chilo in una sola serata assumendo quelle calorie che servono effettivamente per guadagnare un chilo di grasso oppure il corpo non è in grado di trasformare tutte quelle calorie di una sola sera in grasso? Può uno sgarro di 8000 e passa calorie avermi fatta ingrassare di un chilo o serve che io sgarri più giorni per far si che questo avvenga? Come funziona, in questo senso, il nostro corpo? Riesce a sopportare uno sgarro così se avviene una sola volta dopo molto che non sgarravo o trasforma tutto in grasso facendo prendere un chilo? Ovviamente quando parlo di chilo mi riferisco al grasso puro e non all'aumento che potrei vedere sulla bilancia il giorno dopo, dato che so che quello è normale ed è dovuto a ritenzione, cibi ricchi di sale e grandi quantità di cibo ingeriti la sera prima ad esempio. Non ho toccato dolci né sgarrato per tre settimane e ho seguito sempre la dieta bilanciata datami dal mio nutrizionista praticando moderato esercizio fisico tre volte la settimana. Questa è la mia curiosità. Vi ringrazio!
Buonasera, visto che è seguita da una nutrizionista, credo che sia opportuno che si confronti con lei.
Un piano alimentare non deve limitarsi al conto delle calorie giornaliere, ma deve aiutarla a gestire anche queste situazioni.
P.S. Che dopo un periodo impegnativo capitino episodi di discontrollo, non è un'anomalia, ma è prevedibile
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