Salve. Sto con il mio ragazzo da 1 anno e mezzo. Inizialmente la storia andava benissimo, nonosta
40
risposte
Salve.
Sto con il mio ragazzo da 1 anno e mezzo.
Inizialmente la storia andava benissimo, nonostante le tante difficoltà (ero stata lasciata da pochi mesi da un ragazzo dopo 4 anni di relazione e non avevo chiaramente ancora superato il tutto, e lui non aveva mai avuto storie serie). Inizialmente ero molto combattuta tra lui e il mio ex ragazzo è la cosa creó in me molto incertezza ma tramite l aiuto di una psicologa sono riuscita a scegliere.
Durante la nostra storia, il mio attuale ragazzo mi ha lasciata per 3 volte, l’ultima a dicembre.. ritornando sempre poi a cercarmi e io l’ho sempre riaccolto. Ovviamente sono stata molto male anche perché stavamo cercando casa insieme, ma ha sempre mostrato dubbi e insicurezza sul rapporto.
Dall’ultima separazione ad oggi la storia va molto bene, se non per un fatto che è il motivo scatenante per cui vi scrivo.
Dopo aver ricevuto la conferma di un appartamento in cui a breve andremo a vivere, in me sono iniziati dubbi assillanti e fortissima ansia. Le domande in testa sono mille e vanno dal “forse non lo amo più” a “forse sto con lui perché non so star sola” a spesso meditare su un’apatia che ora sento molto forte (mi sembra di non provare più emozioni). Razionalmente non avevo mai sentito l esigenza di lasciarlo ne l’ho mai pensato... ora alterno momenti di tranquillità a momenti di ansia che mi spinge a credere di volerlo lasciare. Non riesco a vivere la relazione serenamente nonostante ora potrei farlo perché come anticipato lui è cambiato in maniera molto positiva. Ho bisogno di aiuto ma ho tanta paura perché non vorrei arrivare alla fine della mia storia
Sto con il mio ragazzo da 1 anno e mezzo.
Inizialmente la storia andava benissimo, nonostante le tante difficoltà (ero stata lasciata da pochi mesi da un ragazzo dopo 4 anni di relazione e non avevo chiaramente ancora superato il tutto, e lui non aveva mai avuto storie serie). Inizialmente ero molto combattuta tra lui e il mio ex ragazzo è la cosa creó in me molto incertezza ma tramite l aiuto di una psicologa sono riuscita a scegliere.
Durante la nostra storia, il mio attuale ragazzo mi ha lasciata per 3 volte, l’ultima a dicembre.. ritornando sempre poi a cercarmi e io l’ho sempre riaccolto. Ovviamente sono stata molto male anche perché stavamo cercando casa insieme, ma ha sempre mostrato dubbi e insicurezza sul rapporto.
Dall’ultima separazione ad oggi la storia va molto bene, se non per un fatto che è il motivo scatenante per cui vi scrivo.
Dopo aver ricevuto la conferma di un appartamento in cui a breve andremo a vivere, in me sono iniziati dubbi assillanti e fortissima ansia. Le domande in testa sono mille e vanno dal “forse non lo amo più” a “forse sto con lui perché non so star sola” a spesso meditare su un’apatia che ora sento molto forte (mi sembra di non provare più emozioni). Razionalmente non avevo mai sentito l esigenza di lasciarlo ne l’ho mai pensato... ora alterno momenti di tranquillità a momenti di ansia che mi spinge a credere di volerlo lasciare. Non riesco a vivere la relazione serenamente nonostante ora potrei farlo perché come anticipato lui è cambiato in maniera molto positiva. Ho bisogno di aiuto ma ho tanta paura perché non vorrei arrivare alla fine della mia storia
Le relazione affettive, per quanto desiderate, sono anche un campo di prova che ci mette a confronto con le paure e i desideri più profondi ed inconfessati.
Fare un passo importante come iniziare una convivenza, soprattutto quando la storia è stata segnata da abbandoni del partner, è fonte di grande stress e questo può determinare l'insorgere di dubbi sui propri sentimenti.
Rinunciare alla convivenza per la paura dell'abbandono, sarebbe comunque una sconfitta dolorosa.
Non ci sono assicurazioni o cerrtezze, i rapporti d'amore si alimentano e si costruiscono giorno per giorno.
Fare un passo importante come iniziare una convivenza, soprattutto quando la storia è stata segnata da abbandoni del partner, è fonte di grande stress e questo può determinare l'insorgere di dubbi sui propri sentimenti.
Rinunciare alla convivenza per la paura dell'abbandono, sarebbe comunque una sconfitta dolorosa.
Non ci sono assicurazioni o cerrtezze, i rapporti d'amore si alimentano e si costruiscono giorno per giorno.
Risolvi i tuoi dubbi grazie alla consulenza online
Se hai bisogno del consiglio di uno specialista, prenota una consulenza online. Otterrai risposte senza muoverti da casa.
Mostra risultati Come funziona?
Gentilissima, comprendo fortemente che per lei non sia una situazione semplice e da quello che scrive capisco quanto possa averla turbata sia la fine della sua precedente relazione, che le "tante difficoltà" di quella attuale. Mi colpisce molto quando scrive di sentirsi apatica e soprattutto quando si domanda se riesce a stare da sola. Dalle sue parole credo che lei stia attraversando un momento conflittuale tra il desiderio di continuare la sua relazione e la consapevolezza che qualcosa in realtà la turba. L'accettazione è un processo estremamente difficoltoso, è normale evitarlo, la capisco benissimo. Si ascolti, ascolti le proprie emozioni e se può, si affidi nuovamente alla psicologa che l'ha seguita precedentemente. Vorrei esserle il più vicino possibile con queste poche righe, ma tenga bene a mente che quanto lei sente e vive al pensiero di iniziare questa convivenza non deve essere trascurato! Può scrivermi, rimango disponibile, un caro saluto
Buonasera. Da quello che lei scrive sembra stia attraversando un momento difficile in cui prendere delle decisioni, come anticipato dagli altri colleghi, la mette davanti a paure, sia consapevoli che non consapevoli. Fare una scelta che sia né troppo istintiva, né troppo razionale, chiaramente non è facile, ma provi a darsi del tempo e ad affidarsi alle persone a lei care, oltre che, se ne dovesse sentire di nuovo l'esigenza, ad un professionista che possa darle uno spazio di ascolto e dove poter riconoscere quali sono le vere paure che ci fanno sentire bloccati qualora da sola sentisse di non riuscire a pieno.
Buona sera. La decisione di una convivenza prevede un grande cambiamento individuale e di coppia. Come tutti i cambiamenti si produce una "crisi" che può mettere in difficoltà il proprio sistema. Dato che in passato le è servito il supporto psicologico potrebbe trarne vantaggio anche oggi. Provi a ricontattare il suo psicologo che già la conosce e di cui mi sembra lei si fidi e si affidi.
Cordiali saluti. Dott.sa Giulia Mattalia
Cordiali saluti. Dott.sa Giulia Mattalia
Buonasera, in questo particolare momento della relazione, mi pare di capire che si trova a prendere una decisione non più sostenuta dal desiderio del suo ragazzo che, se inizialmente appariva incerto, ora sembra deciso nel voler convivere. Credo sia importante per lei comprendere che cosa desidera, a prescindere da ciò che l'altro offre o non offre.
In questo una psicoterapia la può accompagnare.
Cordialmente,
Marianna Genitore
In questo una psicoterapia la può accompagnare.
Cordialmente,
Marianna Genitore
Buonasera,
concordo con le risposte fornite dai colleghi. La Sua ultima frase fornisce uno spunto interessante: "Ho bisogno di aiuto ma ho tanta paura perché non vorrei arrivare alla fine della mia storia". L'aiuto offerto da un professionista potrebbe non ostacolare, bensì agevolare un processo decisionale mirato alla comprensione di ciò che potrebbe farla stare meglio, non solo in questa ma in ogni dimensione di vita in cui può sussistere una condizione di disagio
concordo con le risposte fornite dai colleghi. La Sua ultima frase fornisce uno spunto interessante: "Ho bisogno di aiuto ma ho tanta paura perché non vorrei arrivare alla fine della mia storia". L'aiuto offerto da un professionista potrebbe non ostacolare, bensì agevolare un processo decisionale mirato alla comprensione di ciò che potrebbe farla stare meglio, non solo in questa ma in ogni dimensione di vita in cui può sussistere una condizione di disagio
Affrontare una convivenza sicuramente la pone di fronte a dubbi e paure che inevitabilmente la turbano. Essenziale è comprendere cosa desidera veramente e in questo percorso farsi aiutare da un professionista sarebbe molto utile. Spesso le risposte vanno cercate con calma dentro di noi, basta attingere alla tranquillità mentale per decifrarle.
Dr.ssa Daniela Benvenuti
Dr.ssa Daniela Benvenuti
Salve, capisco che l'attuale ragazzo non le dà molto affidamento, nonostante sia cambiato , l'ha lasciata per 3 volte. Quindi è chiaro che lei non si fida più e questa proposta di convivenza la sta preoccupando, forse l'ha desiderata tanto ma ora percepisce che per lei ha perso d'interesse. Potrebbe, come le hanno consigliato i miei colleghi, di rivolgersi nuovamente alla psicoterapeuta che già in passato l'ha aiutata, o decidere di rivolgersi ad una altra psicoterapeuta, che la potrebbe, tramite dei colloqui psicologici, a fare chiarezza dentro di sè. La convivenza è una decisione molto importante per il suo futuro. La saluto cordialmente, dott. Eugenia Cardilli.
Prenota subito una visita online: Primo colloquio individuale - 50 €
Per prenotare una visita tramite MioDottore, clicca sul pulsante Prenota una visita.
Per prenotare una visita tramite MioDottore, clicca sul pulsante Prenota una visita.
Buonasera, gli elementi che porta alla nostra attenzione, anche nelle brevi righe che scrive, sono molti e andrebbero approfonditi accuratamente. Così, anche le ipotesi possibili sono numerose, ma estrapolate dall'intera cornice della sua vita e della sua persona potrebbero risultare azzardate. Credo che debba ascoltare con attenzione questo suo bisogno d'aiuto, magari rivolgendosi nuovamente alla psicologa che l'ha seguita in passato o cercando un nuovo terapeuta se lo ritiene più opportuno. La possibilità di scegliere liberamente si costruisce con pazienza e impegno, sostenuti da un buon persorso potrebbe essere più semplice e meno dispendioso dal punto di vista delle energie psichiche. Un cordiale saluto Dott.ssa Elisa Galantini
Gentile, sembra oggi questo turbamento sia frutto delle precedenti esperienze con questo ragazzo. Nella sua domanda sono espresse già le sue paure, teme di prendere una decisione drastica e lasciarlo. Anche se così fosse, se è la sua decisione andrà bene così. Contatti il suo terapeuta e ne parli con lo stesso. Saluti
Gentilissima, mi sembra di capire che il progetto di una relazione che si tramuta in convivenza viene vissuto con ansia e non con eccitazione. Questo indica la presenza di un conflitto motivazionale che Lei nel suo scritto ha intuito quando afferma: "forse sto con lui perché non so star sola”. Sarebbe il caso di riallacciare i rapporti con la sua terapeuta tenendo presente che l'inconscio parla attraverso il corpo e che, di solito, non mente mai. Per star bene con gli altri, occorre star bene con se stessi, altrimenti l'altro è un qualcuno da usare, non un valore aggiunto. Cordialmente.
Buongiorno. Del suo racconto mi ha toccato il termine apatia perchè è proprio quella condizione, che quando ti incontra, tende a rimanere con te in modo prolungato e, allora, si impadronisce della vita, spegne la volontà e persino i sentimenti. La descrizione del suo stato d'animo, in cui la demotivazione collassa la mente, potrebbe certo far sparire le ambizioni, appunto anche in una dimensione di coppia. Mancano energia e volontà. Le consiglio vivamente di confrontarsi con uno specilista che l'aiuti a ritrovare l'equilibrio, necessario innanzitutto per lei ed in seguito, sul lungo periodo, alla coppia.
Cordialità
Massimiliano Trossello
Cordialità
Massimiliano Trossello
Gentile Utente,
Entrambe le relazioni sentimentali, quella con il suo attuale ragazzo e quella precedente, sono state segnate da abbandoni, in questo rapporto più recente anche ripetuti. Il passo della convivenza è molto importante, perché aiuta la coppia a definirsi ad un livello più alto di significato, ma la velocità con la quale il suo partner interrompe il rapporto, seppur presentandosi poi cambiato, continuano a lasciarvi in una grande incertezza. Questa viene riletta dalla sua mente come ipotetica carenza di sentimento, un disamoramento, ma resta un’emozione di paura, una spia che segnala un “allarme”, al quale forse potrebbe restituire significato e trattare chiedendo nuovamente il supporto di uno/una terapeuta, come già fatto in passato. Un caro augurio di buona fortuna
Entrambe le relazioni sentimentali, quella con il suo attuale ragazzo e quella precedente, sono state segnate da abbandoni, in questo rapporto più recente anche ripetuti. Il passo della convivenza è molto importante, perché aiuta la coppia a definirsi ad un livello più alto di significato, ma la velocità con la quale il suo partner interrompe il rapporto, seppur presentandosi poi cambiato, continuano a lasciarvi in una grande incertezza. Questa viene riletta dalla sua mente come ipotetica carenza di sentimento, un disamoramento, ma resta un’emozione di paura, una spia che segnala un “allarme”, al quale forse potrebbe restituire significato e trattare chiedendo nuovamente il supporto di uno/una terapeuta, come già fatto in passato. Un caro augurio di buona fortuna
Buonasera! La decisione di una convivenza segna un passo verso una famiglia propria. Un passaggio dalla condizione di figlia di famiglia ( anche nel caso in cui non vivesse più con i suoi) a quella di adulta ( a prescindere dalla sua età). Paure, dubbi e anestesia dei sentimenti verso il suo uomo possono essere una difesa a sentimenti più profondi. Potrebbe contattare la sua psicologa se vuole fare luce in tal senso.
Dott.ssa Valeria Randisi
Dott.ssa Valeria Randisi
gentilissima, è difficile capire a volte che cosa viene prima e cosa viene dopo nelle relazioni importanti. A volte viene per prima la paura dell'abbandono che ci porta a scegliere persone non veramente adatte a noi, a volte invece gli abbandoni che subiamo vanno ad accumulo e una serie di rifiuti o di abbandoni ci rendono sfiduciati e incapaci di affidarci veramente ad un'altra persona, ad intrecciare una relazione caratterizzata da intimità, libertà di esprimere i propri bisogni e desideri, di essere se stessi. A volte la paura della relazione nasce da antiche paure infantili mai affrontate. In ogni caso è sempre meglio affrontare questo percorso di indagine su se stessi con qualcuno di cui ci vediamo come mi sembra sia accaduto con la sua terapeuta. Meglio i dubbi affrontarli subito per non rischiare un'infelicità duratura. Un abbraccio e in bocca al lupo!
Carissima, spesso accade che nella relazione sentimentale proiettiamo le nostre paure e le nostre ansie personali. Andare a convivere è un passo importante nella vita di una persona e della coppia, ed è perciò normale che questo produca una certa quantità di incertezze e timori, come del resto fanno tutti i cambiamenti che attraversiamo nella nostra vita. Detto questo, è importante capire a fondo quali siano i sentimenti che la legano al suo ragazzo, a partire da una più ampia riflessione su sé stessa e il suo modo di vivere la relazione. Certo, l'idea di intraprendere un percorso di psicoterapia può portare alla consapevolezza di non voler stare con questa persona (cosa che comunque deciderà solo e soltanto lei), ma se la relazione è malsana, "tossica" come dicono alcuni, è meglio farla finita prima che sia troppo tardi e si resti intrappolati in una convivenza, un matrimonio ecc. D'altro canto, se il sentimento di coppia è sincero e genuino, è giusto lavorare sui propri dubbi e le proprie ansie per far sì che la relazione possa fiorire al massimo ed essere benefica e curativa per entrambi.
Salve,
nel leggere la sua domanda noto una serie di riflessioni e dubbi che mi sembrano ben posti e che aprono la strada ad un eventuale approfondimento nel momento in cui si decidesse a chiedere quel "fatidico aiuto" che esprime nell'ultima domanda/dubbio che esplicita nell'ultima riga del suo scritto: la contraddizione emerge tra il bisogno di aiuto e il timore che una eventuale maggiore consapevolezza di sè possa determinare la fine del rapporto che sta vivendo ora. Mi permetta di insinuare un altro paio di dubbi (spero terapeutici ;): l'aiuto che invoca non potrebbe farle cambiare le premesse e la prospettiva dalla quale sta osservando la sua storia in questo momento?; e sempre quell'aiuto non potrebbe essere una fonte di maggiore conoscenza di sè e delle sue dinamiche relazionali, prendendo per se stessa uno spazio e un tempo in cui comprendere che cosa faccia bene a lei in questo momento? Cordialmente, Alessandro Zanoni
nel leggere la sua domanda noto una serie di riflessioni e dubbi che mi sembrano ben posti e che aprono la strada ad un eventuale approfondimento nel momento in cui si decidesse a chiedere quel "fatidico aiuto" che esprime nell'ultima domanda/dubbio che esplicita nell'ultima riga del suo scritto: la contraddizione emerge tra il bisogno di aiuto e il timore che una eventuale maggiore consapevolezza di sè possa determinare la fine del rapporto che sta vivendo ora. Mi permetta di insinuare un altro paio di dubbi (spero terapeutici ;): l'aiuto che invoca non potrebbe farle cambiare le premesse e la prospettiva dalla quale sta osservando la sua storia in questo momento?; e sempre quell'aiuto non potrebbe essere una fonte di maggiore conoscenza di sè e delle sue dinamiche relazionali, prendendo per se stessa uno spazio e un tempo in cui comprendere che cosa faccia bene a lei in questo momento? Cordialmente, Alessandro Zanoni
Gentile,
mi spiace che questo momento e generalmente positivo come una convivenza sia sintomo di angosce e timori. Ed è proprio per questo che appaiono tali sentimenti, se già in una coppia stabile il giorno prima del grande evento ci si pone mille dubbi, figuriamoci in una coppia che, evidentemente, lei non sente molto solida. Probabilmente, inconsciamente si starà chiedendo se sta facendo il passo giusto con la persona giusta, dopotutto l'ha lasciata tre volte, immagino facendole sentimentalmente del male. I dubbi e l'apatia sono sentimenti più che normali nella sua situazione. Mi chiedo se lei teme di più il fidarsi di lui nuovamente e quindi aprirsi totalmente ad una persona e poter vivere serenamente (a volte la felicità spaventa di più dell'infelicità), o teme la paura di essere lasciata di nuovo e il dover superare il dolore che viene provocato dalla fine di una relazione. Ma prima bisognerebbe capire se ama questa persona, come la fa sentire nella coppia, cosa le piace di lui, ecc, capire anche quali sono le sue paure nel "stare da sola".
Concordo che sarebbe utile in questo momento avere un supporto psicologico per aiutarla a comprendere cosa vuole veramente da se stessa.
Cordialmente dott.ssa Guadagnin
mi spiace che questo momento e generalmente positivo come una convivenza sia sintomo di angosce e timori. Ed è proprio per questo che appaiono tali sentimenti, se già in una coppia stabile il giorno prima del grande evento ci si pone mille dubbi, figuriamoci in una coppia che, evidentemente, lei non sente molto solida. Probabilmente, inconsciamente si starà chiedendo se sta facendo il passo giusto con la persona giusta, dopotutto l'ha lasciata tre volte, immagino facendole sentimentalmente del male. I dubbi e l'apatia sono sentimenti più che normali nella sua situazione. Mi chiedo se lei teme di più il fidarsi di lui nuovamente e quindi aprirsi totalmente ad una persona e poter vivere serenamente (a volte la felicità spaventa di più dell'infelicità), o teme la paura di essere lasciata di nuovo e il dover superare il dolore che viene provocato dalla fine di una relazione. Ma prima bisognerebbe capire se ama questa persona, come la fa sentire nella coppia, cosa le piace di lui, ecc, capire anche quali sono le sue paure nel "stare da sola".
Concordo che sarebbe utile in questo momento avere un supporto psicologico per aiutarla a comprendere cosa vuole veramente da se stessa.
Cordialmente dott.ssa Guadagnin
Salve,
se lei si sta facendo queste domande, è bene che provi a cercare delle risposte dentro di lei con l'aiuto di uno psicoterapeuta che possa accompagnarla in questa fase della sua vita e della sua relazione.
Saluti.
se lei si sta facendo queste domande, è bene che provi a cercare delle risposte dentro di lei con l'aiuto di uno psicoterapeuta che possa accompagnarla in questa fase della sua vita e della sua relazione.
Saluti.
Buongiorno. Posso capire i suoi dubbi e ansie, che si fanno più pressanti proprio adesso che state per fare un passo così importante come la convivenza. Se in passato l'aiuto di una psicologa l'ha aiutata a capire cosa le stava succedendo e a prendere una decisione, probabilmente anche adesso potrebbe esserle utile. Posso capire che l'idea che la storia possa finire la spaventa, ma portare avanti una storia che non vogliamo più, per paura sicuramente non è meno doloroso. E con il sostegno di una psicologa e di amici e parenti, riuscirà a superare eventualmente anche questa delusione e il dolore. Se invece durante il percorso si rende conto che vuole portare avanti questa relazione, la psicologa potrà aiutarla a lasciare andare le sue paure.
Buona fortuna!
Buona fortuna!
Salve, ogni decisione prevede una scelta, altrimenti non lo sarebbe.
I suoi dubbi andrebbero esaminati in un setting protetto, ne parli con la sua psicologa.
Un saluto,
MMM
I suoi dubbi andrebbero esaminati in un setting protetto, ne parli con la sua psicologa.
Un saluto,
MMM
Gentile Utente, comprendo come possa essere difficile questo momento della sua vita, dove si trovano a coesistere molte domande e dubbi, così come lei pare alternarsi tra il suo vissuto relazionale e quello che le si sta "smuovendo" dentro, più intimamente. Prendersi del tempo e scoprire gli strumenti che lei possiede per poter attraversare questo momento con rinnovata chiarezza, può condurla verso soluzioni benevole per lei, in linea con ciò che genuinamente desidera per sé. Un caro saluto, Dott.ssa Giulia Grechi
Prenota subito una visita online: Prima visita - 30 €
Per prenotare una visita tramite MioDottore, clicca sul pulsante Prenota una visita.
Per prenotare una visita tramite MioDottore, clicca sul pulsante Prenota una visita.
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo che sta attraversando. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
Andare a convivere è un passo molto importante, ma anche molto difficile per una qualsiasi coppia, che porta con se stress, ansia, insicurezze. Se poi la relazione è stata segnata da momenti difficili, e da abbandoni da parte del partner, questa scelta è accompagnata da una grandissima dose di incertezza.
D'altra parte, la paura dell'abbandono non dovrebbe farle rinunciare alla scelta di andare a convivere. In una relazione non avremo mai delle certezze, e vanno costruiti giorno per giorno.
Penso che rivolgersi ad uno psicologo, in questo momento di indecisione, potrebbe aiutarla a fare chiarezza e a sondare dentro di se per comprendere i suoi reali sentimenti.
Un caro saluto
dott. Rodolfo Vittori
D'altra parte, la paura dell'abbandono non dovrebbe farle rinunciare alla scelta di andare a convivere. In una relazione non avremo mai delle certezze, e vanno costruiti giorno per giorno.
Penso che rivolgersi ad uno psicologo, in questo momento di indecisione, potrebbe aiutarla a fare chiarezza e a sondare dentro di se per comprendere i suoi reali sentimenti.
Un caro saluto
dott. Rodolfo Vittori
Gentile utente, capisco la difficoltà della situazione che sta affrontando. Sarebbe molto importante esaminare questi suoi dubbi con l'aiuto di una psicologa che la possa guidare. Cordialmente Dott.ssa Valentina Maccioni
Gentile utente, leggendo le sue parole e il racconto dell'andamento della relazione mi sembra legittimo possano esserci dei dubbi e delle paure nel compiere un passo importante. I ripensamenti e i dubbi non rappresentano necessariamente un problema, soprattutto se collocate nel giusto spazio di ascolto. Le consiglio di provare a trovare questo spazio per affrontare con maggiore serenità e consapevolezza le scelte che riguardano la sua relazione. Cordialmente, dott.ssa Anna Sensale
Buongiorno, mi dispiace molto per la situazione che sta vivendo, credo di comprendere bene quello che descrive, il conflitto interiore tra andare avanti proprio quando lei ha raggiunto il suo desiderio e la paura che non sia realmente quello che vuole. Può essere molto difficile, ma sicuramente questa lotta le sta comunicando qualcosa. Non credo si possa sapere in anticipo se la sua storia finirà o meno, è un processo che andrà avanti e seguirà il suo corso e rispetto al quale, nel caso dovesse accadere l'interruzione, può acquisire le giuste strategie per affrontarlo. Se se la sente, può provare a ricontattare la sua psicologa se si era trovata bene. In ogni caso rimango a disposizione e le mando un caro saluto.
Gentile utente, innanzitutto grazie per la condivisione. Sicuramente la situazione che riporta non è facile, sia da gestire che da esperire. Ha mai pensato di intraprendere un percorso di terapia? Parlare con uno specialista potrebbe aiutarla a esplorare e comprendere a fondo le motivazioni sottostanti le difficoltà relazionali che descrive.
Resto a disposizione
AV
Resto a disposizione
AV
Caro Utente, mi dispiace molto per quello che sta passando, nella richiesta che pone ci sono diversi elementi che meriterebbero senz'altro di attenzione. Potrebbe essere utile e prezioso esplorare il suo vissuto all'interno di un percorso psicologico.. ha provato a contattare la psicologa che l'aveva aiutata in passato?
Resto a disposizione,anche online, e le auguro una buona giornata
Dott.ssa Beatrice Taveggia
Resto a disposizione,anche online, e le auguro una buona giornata
Dott.ssa Beatrice Taveggia
Gentilissima, grazie per la Sua condivisione. Il fatto che lei si ponga quesiti in questo senso già è un primo passo importante per affrontare la questione. Le relazioni sono un banco di prova importante, spesso costringono a confrontarsi con desideri e realtà, con sentimenti, affetti, paure e a fare delle scelte. Se in passato ha tratto benefici da un aiuto professionale potrebbe riprovare in quella direzione, un nuovo percorso le permetterebbe di attraversare questo momento con un accompagnamento in grado di aiutarla ad indagare meglio i vissuti, i dubbi, le certezze e le risorse utili al suo vivere nel qui ed ora, ma anche nella progettazione futura. Auguro il meglio
Buongiorno, mi dispiace per questo momento difficile ma forse una consulenza psicologica potrebbe aiutarla a fare chiarezza, soprattutto dal momento che come ha visto già in passato le è staata utile a trovare la sua strada. Può essere un percorso difficile e nessuno può prevedere il finale ma si sentirà sicuramente più libera in ogni caso alla fine. Resto a disposizione qualora voglia indagare meglio i suoi sentimenti e le sue preoccupazioni. Un caro saluto
Prenota subito una visita online: Consulenza online - 60 €
Per prenotare una visita tramite MioDottore, clicca sul pulsante Prenota una visita.
Per prenotare una visita tramite MioDottore, clicca sul pulsante Prenota una visita.
Salve, questi momenti importanti sono sempre fonte di grandi attivazioni emotive sia positive che negative. La vostra storia è stata segnata da abbondi temporanei e ora lei è in questo spiacevole stato, io le consiglio di prendere del tempo per avere chiare le cose e di parlarne con un professionista. Cordiali saluti.
Buon pomeriggio, comprendo la situazione da lei riportata e le sono vicino. Le chiedo se per lei possa essere utile mettere sulla bilancia gli aspetti positivi e negativi di questa relazione. Credo potrebbe aiutarla a fare chiarezza soprattutto dei suoi bisogni!
Un saluto
Un saluto
Gentile Sig.ra,
grazie per la condivisione dettagliata di questo momento di confusione. Il passaggio ad una convivenza può generare degli interrogativi in merito alla relazione in essere, soprattutto se ci sono stati degli episodi in passato di criticità della coppia (le separazioni cui accennava). Le consiglio di intraprendere un percorso psicologico così che la possa aiutare nel comprendere l'origine di questa ansia e scegliere realmente ciò che vuole, come ha già effettuato in passato. L'inizio di un percorso, in questo caso, corrisponderebbe col mettere a fuoco i suoi bisogni e dare un significato alle sue paure.
Resto a disposizione per dubbi e/o domande. Dott.ssa Elisa Rocco
grazie per la condivisione dettagliata di questo momento di confusione. Il passaggio ad una convivenza può generare degli interrogativi in merito alla relazione in essere, soprattutto se ci sono stati degli episodi in passato di criticità della coppia (le separazioni cui accennava). Le consiglio di intraprendere un percorso psicologico così che la possa aiutare nel comprendere l'origine di questa ansia e scegliere realmente ciò che vuole, come ha già effettuato in passato. L'inizio di un percorso, in questo caso, corrisponderebbe col mettere a fuoco i suoi bisogni e dare un significato alle sue paure.
Resto a disposizione per dubbi e/o domande. Dott.ssa Elisa Rocco
Cara/o,
Mi dispiace sentire che stai attraversando un periodo così tormentato nella tua relazione. È comprensibile che dopo le esperienze passate con il tuo ex e le difficoltà incontrate con il tuo attuale ragazzo, tu possa provare ansia e incertezza riguardo al futuro della vostra relazione.
È positivo che tu stia cercando aiuto e supporto per affrontare questa situazione. È importante considerare alcuni punti chiave:
Esplora i tuoi sentimenti: È normale provare dubbi e incertezze in una relazione, soprattutto dopo esperienze difficili del passato. È utile esplorare i tuoi sentimenti in modo onesto e aperto, sia con te stessa che con il tuo partner.
Comunicazione: Parla apertamente con il tuo partner riguardo ai tuoi dubbi e alle tue preoccupazioni. La comunicazione sincera è fondamentale per affrontare le difficoltà e lavorare insieme per trovare soluzioni.
Auto-riflessione: Rifletti su ciò che vuoi davvero nella tua vita e nella tua relazione. Chiediti se i tuoi dubbi sono legati al tuo attuale partner o a questioni personali non risolte.
Supporto professionale: Continua a ricevere supporto dalla psicologa o da un professionista della salute mentale. Un terapeuta può aiutarti a esplorare i tuoi sentimenti, a comprendere le tue paure e a sviluppare strategie per affrontarle in modo costruttivo.
Prenditi del tempo: Non sentirti in fretta nel prendere decisioni importanti sulla tua relazione. Prenditi il tempo necessario per valutare i tuoi sentimenti e le tue opzioni in modo calmo e razionale.
Ascolta il tuo istinto: Alla fine, segui il tuo istinto e prendi decisioni che ritieni giuste per te. È importante ascoltare te stessa e fare scelte che promuovano il tuo benessere emotivo e la tua felicità a lungo termine.
Ricorda che è normale attraversare momenti di incertezza e ansia nelle relazioni, ma è possibile superarli con il giusto sostegno e la giusta riflessione. Spero che trovi la chiarezza e la pace interiore di cui hai bisogno per affrontare questa situazione.
In ambito psicologico sistemico relazionale, potremmo analizzare questa situazione considerando le dinamiche di coppia e l'interazione tra i due partner. È importante comprendere quale ruolo abbia avuto la relazione precedente e il trauma della separazione nel determinare la tua ansia e i dubbi attuali. Potrebbe essere utile esplorare con l'aiuto di uno psicologo anche il tuo rapporto con te stessa, e capire se la paura di essere sola o la paura del fallimento possano influenzare il modo in cui vivi la tua attuale relazione.
È importante prendersi del tempo per riflettere su questi sentimenti e trovare il coraggio di affrontarli, anche se può essere spaventoso. Potrebbe essere utile anche coinvolgere il tuo partner in questa riflessione e cercare di comunicare apertamente i tuoi dubbi e le tue paure. Lavorare insieme per rafforzare la vostra comunicazione e comprensione reciproca potrebbe aiutarvi a superare questa fase difficile.
Infine, è importante ricordare che la tua felicità e il tuo benessere sono fondamentali e che prendersi cura di te stessa è essenziale per avere relazioni sane e appaganti. Non esitare a cercare il supporto di uno psicologo per affrontare questi sentimenti e trovare una soluzione che sia positiva per te e per la tua relazione. Rimango a tua disposizione per un eventuale colloquio di consultazione.
Dott. Cordoba
È importante prendersi del tempo per riflettere su questi sentimenti e trovare il coraggio di affrontarli, anche se può essere spaventoso. Potrebbe essere utile anche coinvolgere il tuo partner in questa riflessione e cercare di comunicare apertamente i tuoi dubbi e le tue paure. Lavorare insieme per rafforzare la vostra comunicazione e comprensione reciproca potrebbe aiutarvi a superare questa fase difficile.
Infine, è importante ricordare che la tua felicità e il tuo benessere sono fondamentali e che prendersi cura di te stessa è essenziale per avere relazioni sane e appaganti. Non esitare a cercare il supporto di uno psicologo per affrontare questi sentimenti e trovare una soluzione che sia positiva per te e per la tua relazione. Rimango a tua disposizione per un eventuale colloquio di consultazione.
Dott. Cordoba
Buongiorno, la ringrazio per la condivisione. Sicuramente chiedere aiuto è un primo passo molto importante; in merito a questo si è confrontata con il suo partner? Sarebbe eventualmente disponibile a partecipare a un percorso di coppia che vi aiuti a comprendere meglio bisogni, fragilità, emozioni e punti di vista reciproci?
Un saluto
Dott.ssa Romina Cantarini
Un saluto
Dott.ssa Romina Cantarini
Gentilissima,
la sua domanda, le sue riflessioni e le sue sofferenze attuali mi hanno colpito molto. In particolare mi colpisce la sua capacità di cercare aiuto e supporto per affrontare situazioni che sono state o sono difficili e che le hanno fatto vivere molti momenti di ansia e di preoccupazione, come quello attuale. Aver già cercato in passato un aiuto psicologico è sicuramente una sua risorsa importante da considerare, non siamo obbligate/i ad affrontare queste situazioni da sole/i. Saper chiedere aiuto è una risorsa importantissima, da non sottovalutare. Sicuramente in questi anni, da quello che racconta, ha passato momenti difficili, di incertezza nella sua vita di coppia e nella sua relazione e questi vissuti possono lasciare il segno e farsi vivi di nuovo anche in momenti che percepiamo come del tutto positivi e sereni, sorprendendoci e facendoci preoccupare. Andare a convivere è un passo importante, un cambiamento che già di suo può attivare qualche ansia e la sua sensazione che descrive come "apatia" potrebbe anche essere un gesto protettivo verso sè stessa, in un momento in cui le emozioni possono essere molto fastidiose e ingombranti. Credo che possa essere utile per lei e per la vostra coppia, in un momento come questo, se lei cercasse, se se la sente, nuovamente il supporto di una psicologa, magari anche la stessa professionista con cui ha già affrontato queste tematiche, se si è trovata bene. Concordo poi con i colleghi che le suggeriscono di trovare una sua modalità di comunicare questi suoi vissuti al suo partner, capendo però quanto possa essere difficile. Anche in questo caso il supporto di una persona esterna potrebbe esserle utile per trovare con calma le sue modalità; la comunicazione in una coppia è molto importante e può essere allenata con l'aiuto di un/una professionista.
Un caro saluto,
Dott.sa Maria Serena Maierna
la sua domanda, le sue riflessioni e le sue sofferenze attuali mi hanno colpito molto. In particolare mi colpisce la sua capacità di cercare aiuto e supporto per affrontare situazioni che sono state o sono difficili e che le hanno fatto vivere molti momenti di ansia e di preoccupazione, come quello attuale. Aver già cercato in passato un aiuto psicologico è sicuramente una sua risorsa importante da considerare, non siamo obbligate/i ad affrontare queste situazioni da sole/i. Saper chiedere aiuto è una risorsa importantissima, da non sottovalutare. Sicuramente in questi anni, da quello che racconta, ha passato momenti difficili, di incertezza nella sua vita di coppia e nella sua relazione e questi vissuti possono lasciare il segno e farsi vivi di nuovo anche in momenti che percepiamo come del tutto positivi e sereni, sorprendendoci e facendoci preoccupare. Andare a convivere è un passo importante, un cambiamento che già di suo può attivare qualche ansia e la sua sensazione che descrive come "apatia" potrebbe anche essere un gesto protettivo verso sè stessa, in un momento in cui le emozioni possono essere molto fastidiose e ingombranti. Credo che possa essere utile per lei e per la vostra coppia, in un momento come questo, se lei cercasse, se se la sente, nuovamente il supporto di una psicologa, magari anche la stessa professionista con cui ha già affrontato queste tematiche, se si è trovata bene. Concordo poi con i colleghi che le suggeriscono di trovare una sua modalità di comunicare questi suoi vissuti al suo partner, capendo però quanto possa essere difficile. Anche in questo caso il supporto di una persona esterna potrebbe esserle utile per trovare con calma le sue modalità; la comunicazione in una coppia è molto importante e può essere allenata con l'aiuto di un/una professionista.
Un caro saluto,
Dott.sa Maria Serena Maierna
Gentile utente, grazie per aver scelto di condividere questo suo stato d'animo attuale! Certo che deve essere per lei un momento molto complesso! Ci sono in gioco tanti cambiamenti e questo sicuramente può essere fonte di ansia e stress. L'inizio di una convivenza porta con sé tanti dubbi e paure che sono normalissime. Nel suo caso, ancor di più forse proprio perchè lei sente poca stabilità rispetto alla relazione. Provi a parlarne con il suo partner: chi meglio di voi sa come poter affrontare questo momento? Si affidi alle sue sensazioni, a ciò che sente e le condivida. Vedrà che questo la aiuterà a trovare sicuramente la risposta che cerca. Per qualsiasi dubbio e/o perplessità in merito a quanto le ho detto resto a sua disposizione. Le auguro di trovare le risposte che cerca! Buona giornata!
Buongiorno, comprendo la sua paura e le sue insicurezze riguarda alla sua relazione che è stata segnata da continui abbandoni e poca certezza. Le consiglio di parlarne con il suo partner e allo stesso tempo se lo ritiene necessario affrontare un percorso psicologico per comprendere a fondo cosa la preoccupa e quali sono le cause più profonde delle sue preoccupazioni.
Resto a disposizione
Resto a disposizione
Esperti
Domande correlate
- Ho 53 anni, sposata con due figli adolescenti. In quattro anni ho perso mio padre in 4 mesi, mio marito è stato operato per tumore grave, ho perso mia mamma dopo averla curata per 7 anni di Parkinson.Mi sono buttata nel lavoro ma è un lavoro strssantissimo, pieno di scadenze e l'anno scorso dopo le ferie…
- Salve, sono una ragazza di 18 anni, è da un po di tempo che ho sempre mal di testa, mi sento stanca, debole, non sopporto nessuno, non riesco più a mostrare affetto come se non tenessi più a nessuno, voglio stare da sola, mi sento sempre giù di morale e molto spesso nervosa, non ho più fame mangio solo…
- Salve,per 5 anni ho preso talofen e felison per dormire 15 gocce e un cp da 30 mg di felison ..io soffro di ansia e attacchi di panico , dopo diché due anni fa ho deciso di dare una svolta è di non prendere più il talofen e sostituirlo con un ansiolitico lo Xanax che prendo ancora ora 15 gocce per dormire…
- Qualcuno mi può dare una spiegazione a questi atteggiamenti: Non riesco a riordinare, mettere a posto qualsiasi cosa, dalla biancheria da riporre negli armadi, da documenti che vanno riordinati, dai piatti, posate ecc tolte dalla lavastoviglie e rimesse al loro posto, senza che mi prenda un'ansia terribile?…
- è da circa un mese che soffro come preliminare forte ansia seguito da attacchi di panico, questo mi rende la vita impossibile : paura di morire di infarto ictus ecc.. ecc..arrivo ora ad avere anche 3 attacchi al di , emicrania paura di uscire di casa, e agorafobia, al pronto soccorso mi hanno prescritto…
- Buon pomeriggio, da due anni soffro di ansia e panico che ogni tanto mi portano ad avere, a riposo, cardiopalmo / extrasistole. Sono andata da un cariodolo per un controllo, lui mi ha detto che non ci sono problemi ma mi ha comunque dato Sequacor. Ora, io (giusto o sbagliato che sia) non ho mai voluto…
- Ho gravi problemi di ansia e panico debilitanti, che mi portano disturbi psicosomatici per me molto pesanti, tanto che ho paura di non riuscire a portare avanti la mia vita. Pensavo di aver combattuto e vinto, con tutte le mie forze, questo stato di cose. Purtroppo non è cosi, ho sempre dolori intestinali,…
- Salve sto assumendo degli antidepressivi da circa un anno tra cui brintellix e sono aumentata quasi di dieci kg negli ultimi 4 mesi, ma sostanzialmente è forte gonfiore ...vorrei sapere se dipende da questo grazie
- Buongiorno assumo escitalopram gocce da circa 30/35 giorni, per disturbo ansia generalizzato, da un paio di giorni soffiandomi il naso noto delle piccole gocce di sangue, può essere un effetto collaterale del farmaco? Grazie
- Buonasera gentili dottori, avrei una domanda riguardante gli psicofarmaci. Gli effetti che questi farmaci hanno sulle alterazioni dell’appetito e della sazieta, quindi in genere sull’’aumenti di fame, se si presentano in corso di terapia, sono reversibili alla sospensione dei farmaci? Oppure se tra…
Vuoi inviare una domanda?
I nostri esperti hanno risposto a 392 domande su Ansia
Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.