Salve soffre di attacchi di panico x i cambi di stagione, mi sento malissimo tremori, paure di attra

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Salve soffre di attacchi di panico x i cambi di stagione, mi sento malissimo tremori, paure di attraversare,la strada, per quanto sto male , ora prendo da 2 anni brillantex pensavo che passassero, invece ritornano sempre ogni cambio stagione e poi mi ritocca prendere xanax ,la mattina perché nn potrei neanche andare a lavorare. Cosa mi consigliate
Buongiorno, Mi dispiace molto per la situazione che sta vivendo, e capisco quanto possa essere difficile gestire attacchi di panico, soprattutto con la ricorrenza legata ai cambi di stagione. È positivo che stia cercando un modo per affrontare la situazione e, da un punto di vista cognitivo-comportamentale, ci sono alcune cose che possiamo considerare per aiutarla. Innanzitutto, è importante comprendere che gli attacchi di panico sono spesso innescati da pensieri automatici e percezioni distorte del pericolo. Potrebbe non esserne sempre consapevole, ma prima di un attacco, possono esserci pensieri del tipo: "Non riuscirò a gestire questa situazione" o "Sto per perdere il controllo". Una parte del lavoro potrebbe concentrarsi proprio sull’identificazione di questi pensieri e sulla loro ristrutturazione. Questo processo comporta imparare a riconoscere quali pensieri sono irrazionali o esagerati, e sostituirli con interpretazioni più realistiche e meno allarmistiche. Un altro aspetto importante è lavorare sui sintomi fisici del panico, come i tremori e la sensazione di perdere il controllo. Quando si presenta un attacco di panico, il corpo attiva il sistema nervoso simpatico, scatenando la cosiddetta "risposta di lotta o fuga". Una delle tecniche che possono aiutare in questo caso è il rilassamento muscolare progressivo o la respirazione diaframmatica, entrambe efficaci per abbassare i livelli di attivazione fisiologica. Praticare queste tecniche regolarmente può migliorare la capacità di gestire le situazioni stressanti prima che il panico si scateni. Riguardo al trattamento farmacologico, l'uso del Brintellix (che è un antidepressivo) e dello Xanax (un ansiolitico) può certamente aiutare a gestire i sintomi acuti, ma come sta notando, i farmaci da soli spesso non risolvono completamente il problema, soprattutto perché non affrontano la causa sottostante del panico. Il mio consiglio sarebbe di integrare il trattamento farmacologico con una terapia cognitivo-comportamentale (CBT). La CBT si è dimostrata molto efficace nel trattamento degli attacchi di panico. In particolare, potremmo lavorare insieme per sviluppare strategie a lungo termine per affrontare i cambi di stagione, riconoscere i segnali precoci del panico e sviluppare un piano d’azione per intervenire prima che l’ansia diventi insostenibile. Un'altra parte del lavoro potrebbe riguardare l'esposizione graduale alle situazioni che ora trova più difficili, come attraversare la strada o affrontare la giornata lavorativa. L'evitamento di queste situazioni, purtroppo, rafforza la paura. Attraverso un'esposizione controllata e graduale, potrebbe invece ridurre l'ansia legata a queste situazioni e sentirsi nuovamente in controllo. Infine, potrebbe essere utile monitorare i suoi sintomi tenendo un diario quotidiano, in cui annotare i momenti in cui si sente più ansiosa, i sintomi fisici che prova e i pensieri che li accompagnano. Questo può aiutarci a identificare schemi o triggers specifici, permettendo di sviluppare strategie mirate per affrontarli. Il percorso per ridurre l'impatto degli attacchi di panico può richiedere un po' di tempo, ma con il giusto supporto, è possibile ottenere un miglioramento significativo. Sarebbe utile anche coordinare il lavoro di psicoterapia con il suo medico o psichiatra per una valutazione completa e per gestire al meglio il trattamento farmacologico. Le auguro il meglio. Dott. Andrea Boggero

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Buongiorno, grazie per questa condivisione. Io credo che possa essere molto utile in questa situazione affiancare ad una terapia contenitiva dei sintomi, che la aiuti a ridurne l'intensità e la frequenza (quindi magari una terapia cognitivo comportamentale mirata sui sintomi) un lavoro di senso su questi sintomi. I nostri sintomi ci comunicano sempre qualcosa, ci dicono che qualcosa non va e ci chiedono di essere decifrati: c'è bisogno di capire il significato di questi sintomi, comprendere la causa e arrivare alla radice ci aiuta a risolvere il problema alla base. Perchè proprio durante i cambi di stagione? è possibile che sia il cambiamento in generale ad atterrirla? Le consiglio di cominciare un percorso che possa aiutarla a capire i suoi sintomi, dopo averli precedentemente contenuti e ridotti in intensità, in modo che possa recuperare l'equilibrio che merita. Se avesse bisogno di ulteriore supporto mi trova a disposizione, anche online. Un caro saluto, dott.ssa Elena Gianotti
Salve, sicuramente è utile che continui la terapia farmacologica, ma contemporaneamente le suggerisco di intraprendere un percorso psicoterapico per poter lavorare sulle cause (più che i sintomi), che le causano questi disturbi. Sarà un'occasione per ricontattare se stesso, la sua storia e cosa l'ha portata ad avere questi problemi. Rimango a disposizione, la saluto cordialmente, dott.ssa Silvia Ragni
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Gentile utente, i cambi di stagione sono almeno 4 volte l'anno ogni anno della sua vita. Assecondare questo malessere come un normale "male di stagione" , pur essendo una strategia per fronteggiarlo, è una strategia che rende lei vittima di se stessa e del suo dolore. Sicuramente chi le avrà prescritto lo Xanax avrà trovato contesto idoneo per tale prescrizione e sicuramente aiuta a sopperire all'immobilismo provocato da un disagio come quello causato dagli attacchi di panico. Forse, tuttavia, merita di essere meglio approfondito, cercando di capire il meccanismo che ha causato il sintomo e che ora crea questo impiccio nel suo quotidiano. Le consiglio pertanto di rivolgersi ad uno psicologo che possa affiancarla in questo percorso. Qualora volesse approfondire possiamo vederci per un primo colloquio online che può prenotare direttamente tramite il mio profilo di MioDottore.
Cordialmente, Dott.ssa Sara Torregrossa
E' molto importante che lei si prenda cura di sè e avvii un percorso terapeutico. I farmaci, seppur importanti in alcuni casi, da soli non bastano a curare le ferite ben più profonde. Ciò che prova è l'espressione di un malessere, pertanto sopprimere il sintomo non ne eliminerà la causa. Le auguro di trovare la forza per elaborare tutto ciò che ha dentro
Gentile utente, è importantissimo che lei intraprenda un percorso di supporto psicologico per vedere le cause di ciò che ha descritto.
Sarei felice di accompagnarla in questo percorso.
Se dovesse avere dei dubbi, può scrivermi premendo il tasto 'messaggio' sul mio profilo.
Resto a disposizione attraverso consulenze online.
Dott. Luca Rochdi
Salve
Mi dispiace molto per il disagio che sta vivendo, e capisco quanto gli attacchi di panico possano essere debilitanti, specialmente quando si ripresentano in modo ciclico, come nei cambi di stagione. È importante notare che, anche se i farmaci come il Brintellix e lo Xanax possono alleviare i sintomi nel breve termine, è altrettanto essenziale affrontare le cause profonde di questi attacchi attraverso un percorso terapeutico.

Oltre ai trattamenti farmacologici, mi sono trovata molto bene a lavorare su questi temi con l’EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing), una tecnica particolarmente efficace per risolvere disturbi legati all’ansia e al panico. L’EMDR lavora in modo profondo su traumi e blocchi emotivi che possono essere alla base degli attacchi di panico, aiutando a ridurre sensibilmente i sintomi e a sviluppare una maggiore resilienza.

Insieme all’EMDR, anche le Tecniche di rilassamento e di mindfulness possono, inoltre, aiutarla a gestire meglio i sintomi ansiosi quando si presentano.

Le consiglio quindi di valutare un percorso terapeutico che possa integrare questi approcci, per affrontare la questione non solo dal punto di vista sintomatico, ma anche da quello emotivo e psicologico più profondo.

Spero che queste riflessioni possano esserle d’aiuto e le auguro di trovare presto un po’ di sollievo.
Sono disponibile anche online.
Cordialmente
Dott. Tiziana Vecchiarini
Salve. Intanto mi dispiace molto per la sua condizione che deve essere davvero difficile da gestire. Quel che posso dirle è che gli psicofarmaci non sono, a volte, una soluzione unica. Per quanto si possa intervenire sul fattore "chimico", bisognerebbe anche affrontare l'aspetto psicologico ad esso connesso per raggiungere una completa "guarigione".
Ho una certa esperienza con gli attacchi di panico e le consiglio caldamente di analizzare la loro "radice" per migliorare il suo benessere.
Resto a disposizione.
Dott. Valeri
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Buona sera,
a titolo informativo la terapia breve strategica ha protocollo di intervento specifici per l'attacco di panico. Nello specifico potrebbe essere utile un confronto rispetto alla ciclicità. Spesso, inoltre, in queste situazioni si mettono strategie per cercare di tamponare, che tuttavia peggiorano sia i sintomi che il vissuto.
Le consiglio una presa in carico professionale,
saluti
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buonasera, capisco benissimo la sofferenza e lo stato d'animo che prova. L'attacco di panico è un fenomeno psicopatologico che può mettere a rischio molti aspetti della vita e rendere difficoltoso il suo normale svolgimento, per la sua insorgenza improvvisa, generalmente senza una motivazione apparente particolare. Alcune strategie possono aiutare: riconoscere i sintomi , imparare esercizi di respirazione, distogliere la concentrazione, chiedere aiuto a specialisti.
Per questo tipo di disturbo è molto utile un percorso psicoterapico associato a tecniche di rilassamento.
Buonasera, mi dispiace molto che stia attraversando questo periodo difficile. Gli attacchi di panico possono essere molto debilitanti e influire in modo significativo sulla qualità della vita. È importante che ne parli con il suo medico o uno specialista in salute mentale.

Inoltre, potrebbe essere utile adottare alcune tecniche di rilassamento, come la respirazione profonda, la meditazione o lo yoga, che possono aiutare a ridurre i sintomi dell'ansia. mantenere uno stile di vita sano, con un'alimentazione equilibrata e attività fisica regolare, può anche contribuire al benessere generale.

Non esiti a cercare supporto professionale per affrontare questi sintomi e trovare la soluzione più adatta alle sue esigenze.

Le auguro il meglio.
Gentile Utente, la terapia farmacologica può essere da supporto ad un percorso psicologico per gestire i momenti critici, almeno inizialmente, ma non è risolutiva se non si arriva a rendere consapevole la causa.
Resto a disposizione.
Dott.ssa Michela Cinti
Gentile utente, premettendo che è importante avere maggiori elementi per formulare una qualsiasi diagnosi e che è sempre importante escludere prima eventuali cause organiche, cercherò di descrivere alcuni sintomi e il meccanismo del disturbo di panico. L'attacco di panico tipicamente si presenta per la prima volta come un fulmine "a ciel sereno", quindi è normale sperimentarlo anche in momenti di calma apparente. Successivamente, Il panico si sviluppa perché c’è stato un primo attacco che viene percepito come un pericolo. Inoltre, le paure tipiche che emergono durante un attacco di panico possono essere quella di svenire, morire (di infarto o soffocamento), perdere il controllo o impazzire. A fronte di queste paure avviene un aumento sempre maggiore della percezione di pericolosità verso i sintomi interni. L'aumento della paura innesca a sua volta una ipervigilanza sempre maggiore verso ogni cambiamento percepito nel corpo e tale cambiamento non fa che alimentare la paura. Si crea quindi un circolo vizioso del panico. E' importante poter affrontare tramite un percorso terapeutico queste paure e sviluppare la consapevolezza che si tratta, appunto, solo di paure e imparare a gestirle. Quando si parla di disturbo di panico è importante capirne il meccanismo al fine di imparare a gestire gli attacchi di panico sviluppando maggiore consapevolezza e successivamente trovare delle strategie funzionali per fronteggiarli. Le suggerisco di intraprendere un percorso psicologico che possa aiutarla innanzitutto a capire se si tratta effettivamente di ansia e/o di panico.
Nell'ansia, a differenza del panico, la paura è rivolta verso l'esterno (non verso l'interno cioè il nostro corpo). L'ansia non è di per sè qualcosa di negativo o pericoloso, bensì è un meccanismo fisiologico del tutto normale. Tuttavia, anche l'ansia, se eccessiva, diventa invalidante e intacca la qualità della nostra vita e diventa importante imparare a gestirla. Talvolta l'ansia si presenta perchè non ci sentiamo all'altezza delle aspettative e si crea un gap troppo grande tra la nostra aspettativa e la nostra percezione di poterla raggiungere. E' quindi importante lavorare sulla fiducia in noi stessi e nelle nostre risorse imparando ad affrontare la vita e le difficoltà facendo appello a tutte le nostre capacità.
Uno psicoterapeuta può fornire gli strumenti per comprendere che cosa sono l'ansia e il panico e come imparare a gestirli. Ci sono diverse tecniche di rilassamento, respirazione, meditazione e mindfulness ma prima di passare alle tecniche è importante sviscerare la natura del sintomo, che è sempre la voce di un malessere che merita di essere ascoltato. L'approccio cognitivo-comportamentale propone i trattamenti e le tecniche più efficaci per la gestione dell'ansia e degli attacchi di panico. Lei è giovane, ha tutta la vita davanti a sè e merita di viverla in uno stato di serenità e benessere. Le auguro il meglio e resto a disposizione. Dott.ssa Arianna Savastio
Gentile, sarebbe opportuno esplorare il legame tra i cambi di stagione e le sue emozioni. Spesso, questi momenti di transizione possono portare a un incremento dell’ansia in quanto il corpo e la mente si adattano ai nuovi stimoli ambientali e climatici. Potrebbe essere utile, quindi, dedicare del tempo all’osservazione di come il suo stato d’animo cambia con il passare delle stagioni, annotando i propri pensieri e sentimenti in un diario. Questo esercizio potrebbe aiutarla a individuare eventuali schemi ricorrenti e a comprenderne meglio le cause.
In parallelo, valutare un supporto psicologico potrebbe essere un passo importante. La terapia cognitivo-comportamentale, ad esempio, ha dimostrato di essere efficace nella gestione degli attacchi di panico. Un professionista potrebbe aiutarla a sviluppare strategie per affrontare le paure e a lavorare sulla sua ansia in un ambiente sicuro e supportivo.
Resto a sua disposizione qualora lo desiderasse, un caro saluto
Buongiorno, ha mai pensato di intraprendere un percorso di psicoterapia? i farmaci sono molto importanti, ma la loro azione combinata con la terapia è ancora più forte perchè la terapia la può aiutare a sviluppare strategie adeguate di fronteggiamento dell'ansia e degli attacchi di panico.
Cordiali Saluti
Gentile utente,
Mi dispiace molto per la sua condizione di sofferenza. Dalle sue parole non si evince se stia attualmente seguendo un percorso di psicoterapia. La terapia farmacologica è fondamentale, ma in combinazione con la psicoterapia è certamente più efficace. Per questo, se non lo ha già fatto, le consiglio di contattare un professionista della salute mentale.
Un caro saluto
Salve, mi spiace molto per la situazione che sta vivendo. Le consiglierei di affiancare alla terapia farmacologica un sostegno psicologico
Rimango a disposizione
Buongiorno,
le consiglio vivamente di intraprendere un percorso psicologico per apprendere le risorse necessarie a gestire gli attacchi di panico e indagarne le eventuali cause. In questo modo, se non sono assolutamente indispensabili per motivi clinici, potrà anche fare a meno dei farmaci.
Un caro saluto,
Dr.ssa Giorgia Ferrucci
Buongiorno, chissà che fatica sta facendo, mi spiace molto!
Quello che mi sento di dirle è che questi sintomi hanno sicuramente delle cause e credo sia arrivato il momento di andarle a trovare e risolvere, facendo un percorso psicologico.
Se vuole sono disponibile anche online.
Cordiali saluti
Dott.ssa Grazia Chianetta
Gentile Utente, mi spiace apprendere che sta attraversando un periodo caratterizzato da frequenti attacchi di panico che le generano una profonda sofferenza e una compromissione della qualità della sua vita. Soffrire di attacchi di panico è un’esperienza molto difficile e disturbante e comprendo che abbia fatto richiesta per essere supportato farmacologicamente per riuscire a svolgere le sue attività quotidiane. Purtroppo però, in presenza di problematiche di ansia, la terapia farmacologica da sola non è curativa né risolutiva del malessere, ma ha solo una funzione sedativa temporanea. Le consiglio caldamente di iniziare un percorso psicologico per guardare a ciò che questo vissuto così difficile le sta comunicando. Insieme ad uno specialista potrà certamente comprendere le origini e i fattori attivi che mantengono la sua sintomatologia, così come potrà apprendere strategie utili ed efficaci per gestire l’ansia e riappropriarsi del suo benessere. Vorrei rassicurarla che ciò sta vivendo è molto comune e che cambiare è possibile, seppur richieda impegno e coraggio di guardarsi dentro e di stare a contatto con le proprie vulnerabilità. Sarei felice di accompagnarla in questo percorso. Resto a disposizione tramite consulenze online. Cordialmente, dott.ssa Ambra Marzoli.
Gentile utente, viste le classi di farmaci che ha citato, sarebbe opportuno coinvolgesse il suo psichiatra curante circa la terapia farmacologica in essere e, qualora lei lo desideri, consigliarle un professionista per quella psicoterapeutica.
Rimango a disposizione qualora desiderasse svolgere una consulenza online o essere ricevuto in studio.
Cordialmente MDL
Buongiorno,
il periodo che sta affrontando non deve essere semplice e condividere i vissuti che sente è quindi molto importante. Affiancare un percorso di supporto psicologico al supporto farmacologico già in corso potrebbe quindi esserle utile per esplorare la sua esperienza di vita e il significato che attribuisce a questi sintomi.
L'utilità di un percorso di questo tipo si ravvede spesso anche nel porsi alcune domande fondamentali su di sè e sul problema che sta affrontando, che è un primo passo verso una migliore comprensione di quanto le sta accadendo per riconoscerlo, gestirlo e raggiungere una condizione di benessere.
Resto a disposizione eventualmente qualora fosse interessata ad approfondire questi temi anche tramite una consulenza online.
Cordialmente,

Dott. Gianluca Evangelista
Buongiorno,
Capisco perfettamente quanto possa essere difficile affrontare gli attacchi di panico, specialmente quando si manifestano ciclicamente, come nel caso dei cambi di stagione. Gli attacchi di panico possono avere un impatto significativo sulla qualità della vita e sulla capacità di svolgere le attività quotidiane, come il lavoro. Mi rendo conto che la situazione che descrive è complessa e merita attenzione. Sta assumendo Brintellix (vortioxetina) da circa due anni, ma sembra che non riesca a prevenire completamente gli episodi di panico, e di conseguenza deve ricorrere allo Xanax (alprazolam) nei periodi più difficili. Potrebbe essere utile discutere con il suo medico o psichiatra per valutare l'efficacia del Brintellix e capire se è necessaria una modifica nel dosaggio o l'eventuale introduzione di un altro tipo di farmaco. A volte, è necessario aggiustare il piano terapeutico in base alla risposta del paziente. Oltre al trattamento farmacologico, è fondamentale considerare strategie complementari per la gestione dell'ansia e del panico attraverso una terapia psicologica.
Cordiali saluti, dott. Simone Feriti
Salve, capisco quanto possa essere difficile affrontare questi attacchi di panico legati ai cambi di stagione. Anche se sta già seguendo una cura con Brintellix e Xanax, sembra che l'ansia torni ciclicamente. Le consiglierei di parlarne con il suo medico per rivedere la terapia, e di considerare tecniche come la respirazione profonda o il grounding per gestire meglio l'ansia acuta. Potrebbe essere utile anche esplorare il supporto psicoterapeutico, se non lo sta già facendo. Rimango a disposizione per qualunque cosa.
Un caro saluto,
Erika Livia
Gentile utente, grazie per aver condiviso la sua esperienza. È comprensibile sentirsi sopraffatti dagli attacchi di panico, specialmente quando si manifestano in modo ricorrente, come nel suo caso durante i cambi di stagione. È importante riconoscere che le emozioni e le sensazioni che prova sono valide e che non è solo in questo percorso.
L’uso di farmaci come il Brillantex e lo Xanax può essere utile per gestire i sintomi, ma se nota che gli attacchi di panico ritornano con frequenza, potrebbe essere utile esplorare anche altre strategie di supporto. La incoraggio a considerare un approccio integrato che includa:

1.Terapia Cognitivo-Comportamentale (CBT): Questa forma di terapia è efficace nel lavorare su pensieri e comportamenti legati all'ansia e agli attacchi di panico. Aiuta a sviluppare strategie pratiche per affrontare le situazioni che ti spaventano.
2. Supporto sociale: Parlare delle sue paure con amici o familiari fidati può alleviare il peso emotivo. Consideri anche l'opzione di un gruppo di supporto.
3. Monitoraggio dei sintomi: Tenga un diario per annotare i suoi attacchi di panico, le situazioni che li scatenano e come ti senti. Questo può fornirle informazioni utili per sé e per il suo terapeuta.
Ricordi che ogni persona è diversa, e trovare la strategia giusta può richiedere tempo e pazienza. Le consiglio di parlarne con il medico o un professionista della salute mentale, in modo da poter esplorare insieme le opzioni più adatte alle sue esigenze.

Se ha bisogno di supporto, non esitare a contattarmi. Prendersi cura della propria salute mentale è un passo fondamentale verso il benessere.
Un caro saluto,
Dr.ssa Marta Landolina
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Gentilissimo/a, mi dispiace tanto per la Sua situazione, immagino debba essere davvero molto spiacevole e invalidante, soprattutto per lo stato emotivo che le determina e i bei momenti che inevitabilmente le porta a non vivere. Sicuramente la terapia farmacologia è un ottimo alleato nei casi più gravi ma, se posso, le consiglierei parallelamente un percorso di psicoterapia cognitivo-comportamentale. E' bene ricordare che non è lo stimolo in sé a scaturire l'attacco di panico, in quanto lo stimolo o evento/situazione che lo precede è di per sé neutro; ad essere disfunzionale è l'interpretazione che lei dà, il suo dialogo interiore rispetto allo stimolo stesso. Su questo è molto importante lavorare. Per altre informazioni resto a disposizione. Un carissimo saluto!
Buon pomeriggio, comprendo il suo problema purtroppo gli attacchi di panico possono essere molto invasivi. Oltre all'uso del farmaco le consiglio di intraprendere un percorso psicologico per comprendere la motivazione alla base degli attacchi di panico che presenta. Resto a disposizione, buona giornata
Buongiorno, le parlo da psicologa. Nei cambi di stagione, primavera e autunno, è normale che si acutizzino fragilità emotive di base. Se la sua problematica è così invalidante da non riuscire ad andare a lavoro, sarebbe utile e interessante per lei intraprendere una psicoterapia in cui indaghi a fondo l'origine del suo malessere stagionale. Spero di esserle stata utile, una buona giornata
Salve, mi dispiace per questi disagi che sente, poiché sono molto impegnativi da gestire, soprattutto perché il più delle volte limitano la vita sociale e lavorativa. Al di là dei farmaci, ha mai provato a parlarne con qualcuno? Potrebbe essere utile sentirsi rassicurata e aiutata a poter gestire qualcosa che si ha la percezione sia tanto grande e complesso, tuttavia nella realtà è qualcosa che è possibile imparare a conoscere, accogliere e gestire. Resto a disposizione.
Capisco perfettamente quanto possa essere difficile affrontare gli attacchi di panico, soprattutto quando si presentano con la regolarità dei cambi di stagione. È importante sapere che non sei sola e che ci sono molte persone che sperimentano sintomi simili.
Prima cosa da chiedersi: "Cosa sta succedendo?": i cambi di stagione possono influenzare il nostro equilibrio ormonale e il nostro umore, scatenando o intensificando l'ansia. I sintomi che Lei descrive, come i tremori, la paura di attraversare la strada e la difficoltà a svolgere le attività quotidiane, sono tipici degli attacchi di panico.
"Cosa puoi fare?" Consulta uno specialista: È fondamentale rivolgersi a uno psicoterapeuta esperto in disturbi d'ansia. Potrebbe essere utile valutare se la terapia cognitivo-comportamentale (CBT) possa essere efficace per te. La CBT ti insegnerà delle strategie per gestire l'ansia e modificare i pensieri negativi che la alimentano;
Revisiona la tua terapia farmacologica: Parlane con il tuo medico. Potrebbe essere necessario modificare la dose o il tipo di farmaco, o affiancare altri trattamenti. È importante ricordare che i farmaci sono uno strumento utile, ma non risolvono da soli il problema.
"Adotta uno stile di vita sano:"
Attività fisica regolare: Anche una semplice passeggiata quotidiana può aiutare a ridurre lo stress e migliorare l'umore.
Tecniche di rilassamento: Prova tecniche come la respirazione profonda, la meditazione o lo yoga.
Alimentazione equilibrata: Evita cibi eccessivamente elaborati e bevande stimolanti come caffè e tè.
Dormi a sufficienza: Un sonno ristoratore è fondamentale per il benessere psicologico.
Limita l'uso di sostanze: Alcol e nicotina possono peggiorare l'ansia.
Supporto psicologico: Parlare con amici, familiari o un gruppo di supporto può essere molto utile. Condividere le tue esperienze e ricevere comprensione può farti sentire meno sola.

Cosa evitare?

Automedicarti: Non interrompere o modificare la terapia farmacologica senza il parere del medico.
Isolarti: Mantenere i contatti sociali è importante per il benessere psicologico.
Negare il problema: Riconoscere e affrontare il problema è il primo passo verso la guarigione.
È importante sottolineare che la guarigione richiede tempo e impegno. Non scoraggiarti se non vedi miglioramenti immediati. Con l'aiuto giusto, puoi imparare a gestire l'ansia e migliorare la tua qualità di vita.
Ricorda!!!
Non sei sola.
Ci sono trattamenti efficaci.
Se hai bisogno di ulteriori informazioni o vorresti fissare una consulenza online, non esitare a chiedere.
Buonasera per i disturbi di attacchi di panico occorre affiancare alla terapia farmacologica, una terapia Psicoterapeutica per ridurre gli attacchi di panico ed affrontare al meglio le situazioni temute ed iniziare delle esposizioni graduali delle sensazioni connesse agli attacchi di panico.
Mi dispiace tanto sentire che stai attraversando un momento così difficile. Gli attacchi di panico e l'ansia legata ai cambi di stagione possono essere davvero debilitanti, e capisco che possano sembrare più forti proprio in determinati periodi dell'anno. È importante ricordare che non sei sola in questa esperienza, e che ci sono delle strategie che possono aiutarti a gestirli meglio.
Prima di tutto, è positivo che tu stia seguendo una terapia farmacologica con Brillantex (un antidepressivo), ma visto che i sintomi ritornano ciclicamente, potrebbe essere utile rivedere insieme al tuo medico o psichiatra il trattamento attuale, per capire se c'è bisogno di una modifica del piano terapeutico o un'integrazione di altre forme di supporto.
Ecco alcune cose che ti consiglio di considerare:
1. Revisione del trattamento farmacologico
- È possibile che il Brillantex non sia completamente sufficiente a controllare gli attacchi di panico legati ai cambi stagionali. Parla con il tuo medico per valutare se è necessario aggiungere o cambiare farmaci, o magari esplorare altri antidepressivi o ansiolitici. Gli attacchi di panico richiedono spesso un trattamento specifico, che a volte può includere una combinazione di farmaci.
2. Psicoterapia
- La terapia cognitivo-comportamentale (CBT) è molto efficace nel trattamento degli attacchi di panico. Ti aiuta a riconoscere e modificare i pensieri e i comportamenti che alimentano l'ansia. Inoltre, la CBT ti insegna delle tecniche di esposizione graduata, che ti permettono di affrontare gradualmente le situazioni che ti spaventano, come attraversare la strada, senza provare un attacco di panico.
3. Tecniche di rilassamento e gestione dello stress:
- La respirazione profonda e lamindfulness (consapevolezza) sono ottimi strumenti per ridurre i sintomi di panico in tempo reale. Quando senti che sta per iniziare un attacco, provare a fare respirazioni lente e profonde può aiutarti a calmare il corpo e la mente.
- La meditazione o lo yoga possono essere molto utili anche nel lungo periodo per ridurre il livello generale di ansia.
4. Alimentazione e stile di vita
- Uno stile di vita sano, che includa un’alimentazione equilibrata, esercizio fisico regolare e il miglioramento della qualità del sonno, può influire positivamente sulla gestione dell’ansia. Inoltre, evitare l'uso eccessivo di caffeina, alcol o altre sostanze stimolanti può prevenire l’insorgere di attacchi di panico.

5. Monitoraggio dei cambiamenti stagionali
- Poiché i tuoi attacchi di panico si presentano in modo ciclico, potrebbe essere utile tenere un diario in cui annoti i tuoi sintomi, la loro intensità e le eventuali cause scatenanti, come i cambi di stagione. Questo può darti una visione più chiara e aiutarti a gestire meglio il problema quando senti che sta per arrivare un episodio.
6. Supporto sociale:
- Parla con familiari o amici di ciò che stai vivendo. Avere una rete di supporto può ridurre la sensazione di isolamento e di solitudine che spesso accompagna gli attacchi di panico.
Infine, ti consiglio di continuare a consultare il tuo medico o psichiatra per trovare il trattamento più adatto. I cambi di stagione possono influire sulla salute mentale, a volte con fenomeni simili al disturbo affettivo stagionale (SAD), che potrebbe richiedere un approccio terapeutico specifico.
Non arrenderti, ci sono molte soluzioni possibili, e con il supporto giusto, puoi imparare a gestire meglio i sintomi. Se hai bisogno di ulteriori informazioni o di chiarimenti, sono qui per aiutarti.
Gentile utente, grazie per aver condiviso la sua difficoltà. La terapia farmacologica può essere certamente utile per la gestione dei sintomi che lei riporta; dal messaggio tuttavia non sembra aver intrapreso percorsi psicologici di nessun genere. Quindi, le consiglio di affiancare la terapia farmacologica ad un percorso con uno specialista al fine di lavorare attivamente sugli attacchi di panico e sulle radici delle sue difficoltà. Comprenderne il funzionamento e gestire il tutto la porterebbe certamente ad un miglioramento!
Buongiorno,
sarebbe indicativo capire meglio l'origine dei sintomi e se lei è seguito o meno da un professionista, anche in vista della prescrizione dei medicinali. Consideri il supporto di un gruppo terapeutico o l’aiuto di un terapeuta per una consulenza anche solo nei momenti di maggiore difficoltà.

Dott.ssa Evelina Andreeva

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