Salve, gradirei, se possibile, avere un parere, stante il fatto che ora mi sta seguendo il medico di

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Salve, gradirei, se possibile, avere un parere, stante il fatto che ora mi sta seguendo il medico di famiglia anzichè il nutrizionista cui mi ero affidato (per seri motivi ora non più disponibile).
Il mio medico (mi sono recato da lui due giorni fa) mi consiglia ora, anzi mi ha prescritto una capsula di Creon 10000 a pasto, e la cosa non mi convince affatto. Il problema che affronto è che non riesco ancora a capire, dopo aver letto e riletto articoli e discussioni varie sulla PC (c'è molto disaccordo, alcuni dicono una cosa, altri dicono l'opposto). Non riesco a capire quale sia il dosaggio a me confacente di questo benedetto creon 10000. Vero è che occorrerebbe (credo di aver capito) quantificare la perdita di grassi ma è pur vero, come ho già fatto presente, che non soffro più, da due anni, di steatorrea della quale, il primo anno, mi ero fatto una "cultura", mi si passi l'espressione. Posso affermare, ora, anche visivamente, di non avere perdite di grassi (alla mia età non sono uno sciocco che si illude che tutto vada bene). Dunque, se così è, diciamo pure "se fosse così", è possibile avere una indicazione sul numero di capsule di Creon 10000 da assumere durante la giornata? Il mio primo nutrizionista, all'esordio della malattia, mi prescrisse 2 capsule ai pasti principali ed 1 capsula per ogni spuntino di mezzo. Il che farebbe una bella differenza, considerato che ora ne dovrei prendere soltanto 1 a pranzo e 1 a cena. Il dosaggio "corretto" è per me un problema serio (forse esagero) in quanto, e semplicemente, perchè ad un mio conoscente, col mio stesso, identico problema, la dietologa fa assumere 4 capsule per ogni pasto (non so se ha problemi evidenti di .......perdite di grassi....)


Cordialità
Raffaele
Buongiorno Raffaele,

come avrà avuto modo di documentarsi, l'assunzione degli enzimi pancreatici è previsto per i casi di insufficienza pacreatica sintomatici e/o con steatorrea.
Una volta verificatesi tali condizioni il dosaggio, come giustamente da lei osservato, varia da paziente a paziente. Motivo per cui non è utile confrontarsi con il suo conoscente.
Il dosaggio viene influenzato dal peso corporeo, dalla quantità di cibo che assume, e dalla funzione residua del suo pancreas (in genere infatti vi è una quota di enzimi ancora prodotta dal pancreas).

In genere, per le persone che ne hanno necessità, si suggerisce un dosaggio di partenza tra i 25000 e 40000 unità per pasto, ed opportune aggiunte se si fanno spuntini. Spesso la correzione avviene in maniera empirica in base alla risposta alla terapia.

Nel suo caso, visto che il dosaggio ottimale è una questione che le interessa molto, le converrebbe verificare se effettivamente oltre che visivamente anche nelle feci non vi sono più grassi dopo la loro assunzione, e se presenti, fare una stima di ciò che mangia e quanto pesa.

Non è da escludere che lei non abbia in realtà bisogno di assumere tali enzimi.

Sul fatto di assumerli per "mettere a riposo" il pancreas, è una questione ancora più complessa e che sicuramente esula da questo contesto.
Si rivolga ad un gastroenterologo nella sua zona dedicato a tale settore.

Cordiali saluti,

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Concordo con il collega. Appurata la diagnosi di pancreatite cronica si valuta il funzionamento dell'organo dosando l'elastasi fecale (campione di feci). Il dosaggio e' standard..dettatodalle linee guida italiane e europee (25.000 Ui a spuntino e 40.000 ai pasti), indipendentemente dal valore di elastasi fecale (sotto valore di riferimento). Si faccia seguire da un pancreatologo. Purtroppo la PC porta con se altro: diabete, deficit vitamile liposolubili, osteoporosi,...
Cordiali saluti
i colleghi sopra hanno già risposto a dovere. La posologia va adattata in base alle necessità e dipende dalla gravità della malattia e dalla composizione della dieta nonché dalle condizioni fisiologiche del paziente. L'andamento e la correzione della terapia si deve fare insieme allo specialista che lo ha in cura. Distinti saluti
Confermo quanto già detto dai colleghi che mi hanno preceduto. Come esperto in fitoterapia, posso aggiungere che esistono piante utili a sostenere il pancreas di cui esistono lavori scientifici recenti pubblicati su PubMed (data base dei lavori scientifici pubblicati). Naturalmente sono da aggiungere al Creon e da usare per lunghi periodi sotto controllo medico.
Saluti
Le risposte già fornite sono esaustive, ma mi sento di fare una raccomandazione a Raffaele: è molto rischioso decidere da sè se la quantità di creon è giusta o no. Bisogna sempre affidarsi ad un serio professionista, che fa una valutazione su basi scientifiche della sua situazione. Per quanto si possa attingere informazioni sui siti internet, non si può raggiungere una preparazione tale da decidere da sè il dosaggio di un farmaco, nè tanto meno di fare il confronto con un amico, poichè ogni caso va valutato singolarmente e su basi scientifiche. Pertanto faccia attenzione a non improvvisare dosaggi o terapie sbagliate: il pancreas è un organo troppo importante! Con affetto
Buonasera Raffaele, sono d'accordo con i colleghi, faccia sempre riferimento al suo specialista di fiducia perchè i dosaggi dei farmaci come anche i risultati di efficacia variano a seconda della tipologia del paziente. Quindi non vanno paragonati i dosaggi del farmaco tra paziente e paziente. Solo per falre qualche esempio, se consideriamo gli studi clinici pubblicati, anche qui possiamo trovare differenze riguardo ai dosaggi dei farmaci poichè sono studi condotti su coorti di pazienti differenti sia per durata dello studio sia per tipologia dei pazienti reclutati.....
Saluti
dottoressa Rossi
Salve condivido pienamente le risposte dei colleghi,le terapie vanno sempre modulate da paziente a paziente, quindi le consiglio di rivolgersi ad un professionista.
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Buonasera, condivido a pieno le risposte date dai miei colleghi precedentemente. Qualsiasi terapia si faccia, qualsiasi integrazione si assume va concordata con un professionista. Quindi mi sento di consigliarle di rivolgersi ad un professionista. cordiali saluti
Salve ,semplicemente le direi che la posologia del farmaco va adattata in base alle esigenze individuali del paziente in funzione della gravità della malattia e dalla composizione della dieta.In caso di assunzione di una dose eccessiva del farmaco potrebbe verificarsi un aumento della quantità di ac.urico eliminato con le urine e una iperuricemia.Ascolti il suo medico di fiducia e si tranquillizzi.Cordiali saluti
Buon pomeriggio Raffaele,
In accordo con quanto detto dai miei colleghi le confermo che la posologia Creon 10000 dipende da diversi fattori come gravità della malattia, condizioni fisiologiche, dallo stile di vita e alimentare. Si affidi ad uno specialista di fiducia che possa darle la terapia idonea per le sue esigenze.
Cordiali saluti
Condivido pienamente le risposte dei colleghi, le terapie non sempre sono uguali per tutti e di conseguenza variano da paziente a paziente. La soluzione migliore che mi sento di consigliare è di rivolgersi ad un professionista di fiducia e capire bene il dosaggio adatto alla sua situazione. Cordiali saluti
Buonasera gentile utente, mi associo alle risposte date dai miei colleghi. Qualsiasi terapia si faccia, qualsiasi integrazione si assume va concordata con un professionista. Cordiali saluti
buon giorno, concordo con quanto detto dai colleghi .
saluti
Gentile paziente, concordo con quanto detto dai miei colleghi. Qualsiasi terapia si assuma va sempre concordata con un professionista esperto, senza effettuare confronti con altri pazienti, che presenteranno sicuramente una situazione diversa dalla sua, considerati numerosi fattori che intervengono.

Cordiali saluti
Io mi fiderei del medico di base, oppure se vuole un secondo parere il gastroenterologo, il Creon è un farmaco e la sua somministrazione ed effetti vanno monitorarti

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