Salve, espongo brevemente il mio problema. Ho 33 anni e da sempre sono molto ansiosa,tanto da non im

112 risposte
Salve, espongo brevemente il mio problema. Ho 33 anni e da sempre sono molto ansiosa,tanto da non impedire però lo svolgimento delle attività quotidiane;riesco infatti a lavorare,viaggiare,guidare e stare tra la gente. Da un po' di tempo però ho notato che svolgendo attività che mi riguardano in prima persona(tipo leggere davanti a una platea,scrivere o bere da un bicchiere soprattutto se osservata )attività,in pratica,
dove sono al centro dell attenzione,mi viene la tachicardia e mi tremano visibilmente le mani. Non so se è solo emotività o bassa autostima,ma la paura che possa ripresentarsi ogni qualvolta mi crea molto disagio.
Si può guarire?a chi rivolgermi?
Saluti
Dott. Matteo Monego
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Milano
Buongiorno,
credo che la sensazione di cui ha parlato sia una conseguenza dell'ansia. L'ansia è un meccanismo che la nostra mente mette in atto nel momento in cui percepisce qualcosa al di fuori del proprio controllo. Essere al centro dell'attenzione può essere emotivamente coinvolgente e quindi diventare una situazione fortemente ansiogena.
Penso che lei possa sicuramente migliorare: il mio consiglio è di provare a parlare della sua ansia con uno specialista in modo da capire come gestirla al meglio ed eventualmente come fare a contrastarla.

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Dott.ssa Fiammetta Favalli
Psicologo clinico, Psicologo
Roma
Salve, come lei descrive, sembra che, quando svolge attività in cui è coinvolta in prima persona,, prevale la sua emotività e non riesca più a concentrarsi su quello che sta facendo.
Si concentra sui sintomi che la spaventano e confondono.
Chieda aiuto ad uno psicoterapeuta ed inizi un percorso per essere supportata ad imparare ad avere meno paura e a gestire quello che le accade.
Un saluto
Dott.ssa Nunzia Alessandra Losignore
Psicologo, Psicoterapeuta
Bari
Salve, i disagi che lei descrive sembra siano dovuti ad una forma di fobia sociale semplice. Come lei racconta riesce a svolgere normalmente le sue attivitá tranne quando deve farlo in pubblico dove teme di sbagliare e di essere giudicata. La paura che gli altri notino il tremore delle mani o il suo imbarazzo la portano a mettere in atto un'ansia anticipatoria che mantiene e alimenta il disturbo. Certamente si può intervenire e le consiglio di farlo prima che il disturbo di cronicizzi. Una buona psicoterapia potrá aiutarla a superare questo disagio. Un cordiale saluto. N.A.Losignore.
Dott.ssa Martina Bigoni
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Ferrara
Salve, l'ansia è data dal fatto che lei percepisce la situazione come "pericolosa". Sarebbe interessante capire però da dove viene questa sensazione di pericolo. Ha mai pensato di affrontare la questione con un professionista per potersene liberare?
Buona giornata
Dott.ssa Ilaria Nacciarone
Psicologo, Psicoterapeuta
Napoli
Buongiorno ! Dall'ansia o dalla scarsa autostima "si può guarire" eccome .
La psicoterapia è L unica strada che permette di scandagliare nel profondo la motivazione dell'ansia. Saluti !
Dott.ssa Liliana Barbus
Psicologo, Psicoterapeuta
Tagliacozzo
Le consiglio un percorso psicoterapeutico, sono sicura che l'aiuterà a stare meglio. Saluti!
Dott. Giuseppe Armezzani
Psicologo, Psicoterapeuta
Roma
Buongiorno. Da quello che lei scrive c’è da rilevare innanzitutto il fatto positivo che l’ansia di cui lei parla non le impedisce di avere un “normale” rapporto con gli altri: lei lavora, viaggia, guida, sta tra la gente. Solo da poco tempo il fenomeno ansioso si accentua quando si trova al centro dell’attenzione. Intanto voglio rassicurarla col dirle che certamente questo stato di agitazione forte, che è generato da tanti fattori, può essere attenuato e sciolto con un percorso psicoterapeutico che ne indaghi le cause e intervenga su di esse. Quando si presentano queste occasioni e l’ansia cresce, un modo per attenuarla è questo: senta bene l’appoggio dei piedi in terra, inspiri lentamente attraverso il naso ed espiri, sempre lentamente, dalla bocca. Stia bene.
Dott.ssa Maria Luisa Tosi
Psicologo, Professional counselor
Porto Mantovano
Buongiorno,vista la sua difficolà a parlare in pubblico che penso faccia parte del suo lavoro,potrebe essere utile seguire un corso di tecniche manegeriali che la abitui a stare davanti a una platea;oppure di tecniche di visualizzazioni,dove può immaginare e sperimentre anticipatamente la situazione che le procura disagio.Un'altra alternativa è il training autogeno per diminuire l'ansia da prestazione e aumentare la concentrazione.Potrebbe essela d'aiuto naturalmente prendere in considerazioni tali suggerimenti con uno psicologo che possa indirizzarla e capire se il problema non sia a imputare ad altro.
Dott.ssa Giuliana Melandri
Psicologo, Sessuologo, Psicoterapeuta
Roma
Vorrei partire da una delle sue ultime domande..."si può guarire?". Guarire presuppone che lei abbia una malattia, ma lei non ha una malattia, è solo che probabilmente il suo corpo risponde in maniera esagerata ad alcuni stimoli esterni e interni, forse perché le vuole dire qualcosa, vuole che lei si concentri su alcune cose che magari finora ha trascurato. Si, l'ansia fa questo a volte, ma se lei se ne è accorta così presto, prima cioè che interferisca in modo più grave sulle sue normali attività, con un buon percorso mirato e breve può risolvere sicuramente il suo problema! Si affidi ad un bravo psicoterapeuta e ne uscirà alla grande. In bocca al lupo!
Dott.ssa Indra Cheli
Psicologo, Psicoterapeuta
Livorno
Gentile utente,
ciò che descrive è molto comune.
La figura che può accompagnarla nella risoluzione di questa difficoltà è quella dello Psicoterapeuta.
Un caro saluto.
Dr. Ciro Aurigemma
Psicologo
Roma
buongiorno, certo un ansia probabilmente da fobia sociale si puo' risolvere, con un percorso riabilitativo con uno psicologo o psicoterapeutico con uno psicoterapeuta, saluti cordiali
Dott. Alessandro Generoso
Psicologo, Psicoterapeuta
Roma
Salve, da quello che scrive mi sembra che sia stata molto "brava" in questi anni a mantenere il suo stile di vita, nonostante queste difficoltà. Credo tuttavia che se sente nonostante ciò ancora una forma di disagio, può scegliere di iniziare una psicoterapia, in modo da poter "conoscere ed elaborare" il conflitto che sta alla base di questa sua sofferenza. Buona serata
Dott. Emanuele Grilli
Psicologo, Psicoterapeuta
Roma
Salve. L'ansia è una risposta globale dell'organismo che si può smantellare. Le sue reazioni la mettono certamente a disagio. La paura(in questo caso sana) la inducono a chiedere aiuto ad uno specialista. Lo faccia e le sue condizioni certamente miglioreranno. Imparerà un nuovo modo di vivere. Cordiali Saluti.
Dott.ssa Ilaria Capaccioli
Psicologo, Psicoterapeuta, Professional counselor
Arezzo
gentilissima, la ringrazio della sua domanda. Nella sua richiesta si descrive ansiosa un pò da sempre e che ciò non l'ha limitata. Adesso cosa sta succedendo nella sua vita? le chiedo questo perché nei periodi di stress possono riemergere vecchie difficoltà in maniera accentuata mettendo a dura prova. L'aspetto che mi fa pensare ad una buona possibilità di risoluzione del suo problema è che la situazione che descrive è molto specifica. La invito a riflettere nel suo passato in quali altre situazioni si è trovata al centro dell'attenzione ed ha sentito che "è andata male" che "qualcosa è andato storto" andando così a costruire l'idea che lei ha di se stessa. Sente che certi episodi del suo passato l'hanno segnata in tal senso? Che ricaduta hanno oggi su alcune aree della sua autostima? Le consiglio di rivolgersi ad uno psicoterapeuta per un trattamento mirato alla riparazione della causa del sintomo, che integri il trattamento con il metodo EMDR. Ne sarà soddisfatta. Rimango a disposizione per eventuali chiarimenti. Un cordiale saluto D.ssa Capaccioli
Dott.ssa Eugenia Cardilli
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Roma
Salve, nella sua domanda scrive, che da sempre ha questo disagio in presenza di altri che l'osservano quando compie delle azioni che si compiono normalmente. Forse in passato, nell' adolescenza fase della vita molto delicata, le è successo qualcosa che le ha procurato disagio, si è sentita criticata o giudicata e quindi le ha procurato un trauma. Anche ora a 33 anni, tali ricordi incamerati e non dimenticati, si ripresentano in ogni atto in cui è in presenza di altri che la osservano, però accompagnati da tanta ansia. Quindi se è impossibile gestire tale ansia, le consiglio di farsi prescrivere un ansiolitico, anche dal suo medico generico, ed inoltre contattare una psicoterapeuta per eseguire un lavoro psicologico su di sè, è importante elaborare qual'è la causa dei suoi sintomi per andare a risolvere il suo malessere, la saluto cordialmente, dott. Eugenia Cardilli.
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Buonasera, ha sicuramente già fatto il primo passo per se stessa: chiedere aiuto!! Si rivolga a uno psicologo per svolgere un percorso che le permetta di superare e comprendere questo suo disagio.
Resto a disposizione, cordiali saluti
Dott.ssa Paola De Martino
Dr. Salvatore De Costanzo
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
San Giorgio a Cremano
Certo con un pizzico di buona volontà si può risolvere.
Si rivolga a uno psicologo a orientamento cognitivo comportamentale.
Cordialmente
Dott.ssa Andrea Carta
Psicologo, Psicologo clinico
Garbagnate Milanese
Buongiorno,
posso comprendere come queste sensazioni le provochino disagio ma, rispondendo alla sua domanda, è possibile imparare a gestire questi stati ansiosi. Da quello che descrive, l'ansia compare in specifiche situazioni. Risulta importante approfondire con lei cosa sente e quali sono i pensieri che l'accompagnano prima e durante queste situazioni e se ci sono state in passato situazioni simili che richiamano quella attuale. Le consiglio un percorso di sostegno psicologico finalizzato sia a comprendere più approfonditamente cosa scatena questa ansia, sia a imparare strategie di regolazione emotiva più funzionali. L'ansia non è una nemica, ma anzi una fedele alleata. Diventa però importante saperla gestire e non esserne sopraffatti.
Resto a disposizione
Un caro saluto
Dott.ssa Andrea Carta
Dott. Daniel Michael Portolani
Psicoterapeuta, Sessuologo, Psicologo clinico
Milano
Gentile utente, la risposta alla Sua domanda è si, si può guarire. Si tratta evidentemente di una forma di ansia. Deve rivolgersi a uno psicologo psicoterapeuta per intraprendere un percorso finalizzato alla comprensione dei suoi modi di essere nel mondo e di emozionarsi con gli Altri, al fine di risolvere la sintomatologia. Insieme esplorerete le situazioni e i contesti nei quali Lei prova queste difficoltà e darete un significato coerente con la Sua storia di vita e con i Suoi orizzonti d'attesa, che sono unici e irripetibili e necessitano quindi di una terapia personalizzata, centrata sulle Sue modalità di essere-con. Per questo stesso motivo nessuna "diagnosi online" è eticamente e professionalmente sensata. Si rivolga con fiducia a un collega che saprà aiutarLa al meglio. In bocca al lupo! Cordialità, DMP.
Dott. Andrea De Simone
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Salerno
Buongiorno, da quello che descrive si tratta di una forma di ansia (leggera), quindi si tranquillizzi, le conviene rivolgersi ad uno psicoterapeuta per poter comprendere meglio e gestire queste situazioni.
In bocca al lupo, Dott. Andrea De Simone
Dott.ssa Iris Mattera
Psicologo, Psicoterapeuta
Roma
Salve. Ho fatto caso che, solo da poco tempo, dice di aver notato il sintomo di cui parla, questo mi fa pensare che qualche situazione negli ultimi tempi possa aver influito, seppur non in maniera così grave, sul crescere del suo stato ansioso in situazioni sociali. Dalle attività che svolge (guidare, viaggiare..) lei mi sembra una persona intraprendente, con voglia di mettersi in gioco. Alcune tecniche di psicodramma ("la scacchiera" tra le più innovative) usate in terapia sia individuale che di gruppo, potrebbero essere particolarmente adatte ad affrontare il suo disagio in maniera dinamica e interattiva. Se desidera ulteriori informazioni mi contatti pure privatamente. Iris Mattera, Psicologa Clinica, esperta in tecniche psicodrammatiche.
Dott. Massimo Zedda
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Torino
Buongiorno, un percorso psicoterapeutico le sarà di grande aiuto. Saluti
Dott.ssa Giulia Maria Filippa
Psicologo, Psicoterapeuta
Nichelino
Buonasera, potrebbe esserle d'aiuto rivolgersi ad uno psicoterapeuta. Che cosa è cambiato nella sua vita ultimamente?
Si sta esponendo a situazioni che possono scatenarle una maggiore ansia rispetto al passato?
Provi ad "ascoltare" questa ansia e cerchi di comprendere che cosa le vuole "dire", che cosa le vuole fare capire. Cordiali saluti
Dott.ssa Marcella Maria Spirito
Psicologo, Psicoterapeuta
Albenga
Gentile utente,
le sensazioni che descrive possono essere chiamate anche "sintomi". I sintomi sono fastidiosi, spesso invalidanti e il primo desiderio che si ha nei loro confronti è che spariscano al più presto!!! Spesso però arrivano quando per troppo tempo non abbiamo ascoltato i nostri bisogni (per esempio: di riposo, di intimità, di condivisione...). Il fastidio che ci fanno provare, a volte, ci aiuta a tirare fuori anche le nostre risorse. Per esempio in questo caso ha attivato una sua preziosa risorsa: chiedere aiuto.
Il primo passo per camminare verso l'obiettivo di farli "tacere" è quello di ascoltarli e comprendere cosa ci stanno comunicando. Potrà fare questo con un professionista che le ispiri fiducia.
Un abbraccio,
Marcella
Dott.ssa Ambra Salustri
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Milano
Gentile utente, le manifestazioni che lei riporta sono probabilmente ascrivibili a un quadro ansioso. Lei stessa sottolinea come l'ansia, sebbene sia sua compagna da tempo, non interferisca significativamente con le attività quotidiane. Penso sarebbe importante per lei riflettere su quanto l'ansia, al di là dei suoi recenti effetti visibili (quali il tremore), costituisca una fonte di malessere soggettivo, in quanto la sua presenza costante le permette sì di svolgere le attività ma senza godere pienamente della soddisfazione e della pienezza di emozioni che esse potrebbero darle. Se sente in lei la motivazione a esplorare le origini e i significati dell'ansia nella sua vita psichica, consultare un professionista può essere una scelta opportuna. Cordialmente, Dott.ssa Salustri
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Dott.ssa Federica Rossi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Formigine
Salve,
La situazione che descrive potrebbe essere correlata ad una fobia sociale, può rivolgersi ad uno psicoterapeuta che saprà esserle d'aiuto aiuto nell' aiutarla a gestire l' ansia.
Cordiali saluti,
Federica Rossi
Dr. Manuel Marco Mancini
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, l'ansia può avere varie cause scatenanti, si rivolga ad uno psicoterapeuta che possa aiutarla ad indagare in questo ambito, sicuramente le sarà di aiuto.
MMM
Dott. Alessandro D'Agostini
Psicologo, Psicoterapeuta
Roma
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo che sta attraversando. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
Dott.ssa Annalisa Lombardi
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Ravenna
Buongiorno, le difficoltà legate all'ansia possono essere legate alla percezione di sé come "inadeguata" e la percezione degli altri come "giudicanti". Sicuramente potrebbe esserci aspetti legati all'autostima e nello specifico legati alla percezione che ha di sé, che non corrisponde necessariamente alla realtà. Lei infatti potrebbe essere molto brava nelle prestazioni ma la percezione negativa che ha di sé le impedisce di viverle in modo sereno. Nelle situazioni in cui si espone al giudizio dell'altro può quindi provare molta ansia la quale comporta una reazione fisiologica e dunque si esprime attraverso il corpo sentendo ad esempio tremore, sudorazione e battito accelerato. Le consiglio di iniziare un percorso psicologico per avere consapevolezza sul suo funzionamento e lavorare per aumentare il suo benessere.
Resto a sua disposizione.
Un saluto
Dott.ssa Annalisa Lombardi
Dott.ssa Antea Viganò
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Pessano con Bornago
Buongiorno, il mio consiglio potrebbe essere sicuramente quello di contattare uno specialista nella sua Zona. In questo modo, attraverso un percorso concordato e stabilito insieme al suo terapeuta potrà esplorare le motivazioni intrinseche alla sua ansia.
Cordiali saluti
AV
Dott.ssa Melania Filograna
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Lequile
Salve, è stata precisa nel dettagliate ciò che la fa sentire in ansia. Nonostante ciò per formulare una valutazione occorre sostenere dei colloqui con uno psicologo e conoscerla meglio. Così in prima battuta, potrebbe essere un'ansia sociale : paura di essere esposti al giudizio altrui e di essere valutati negativamente. In generale l'ansia sociale è associata ad una bassa autostima personale. Provi a fare attenzione quando è vicino a delle persone e si sente osservata cosa pensa? Farò una brutta figura? Cosa staranno pensando di me? . Buona giornata
Salve,
L’ansia in connessione con la paura in prima istanza possono rappresentare una forma di difesa dinanzi al pericolo, spesso può trasformarsi in un’attivazione generalizzata che prescinde dalla reale e concreta presenza di un pericolo diventando uno stato emotivo persistenze che mantiene l’individuo in una costante condizione di allerta. Dal suo racconto pare sia divenuta molto brava a tenerla a bada nella sua quotidianità ad eccezione dei momenti in cui è esposta in prima persona dinanzi ad un pubblico osservante per cui risulta più complicato per lei domarla, è una condizione che può essere sicuramente affrontata è superata attraverso un lavoro terapeutico con uno psicologo che l’aiuti a comprenderne la natura e l’origine così da poterne elaborare il senso e costruire un nuovo significato alla fonte del disagio.
Un caro saluto
Dott.ssa Francesca Filardi
Dott. Arno Landini
Psicologo, Psicologo clinico
Anghiari
Buongiorno. Il quadro che lei ben descrive è un quadro che si inserisce all' interno dei disturbi causati dal' ansia. Il fatto che questo venga amplificato in situazioni in cui lei si trova al centro dell' attenzione è molto coerente e frequente in questo tipo di situazione . Per rispondere alle sue domande :Si può guarire ? L'ansia e la sintomatologia ansiosa è (purtroppo) oggigiorno una delle situazioni più diffuse e più trattate in psicologia, e lo dimostra l' abbondante letteratura presente su questa spiacevole condizione di costante iperattivazione e preoccupazione. quindi...si si può guarire, assolutamente, ma ovviamente è necessario un serio impegno ed una costanza nel proseguire la terapia con il professionista da lei scelto. A chi rivolgersi? La scelta dello specialista spetta a lei, ci sono diversi tipi di qualifiche e diversi tipi di professionisti. Personalmente le consiglio di scegliere la persona più adatta a lei in base (oltre alle qualifiche che sono altrettanto importanti) alle proprie sensazioni: quando si intraprende un percorso è importante trovare una persona che sappia metterci a proprio agio e che sappia farci sentire al sicuro ,una persona che non ci faccia sentire giudicati e che sappia mettersi a completa disposizione. Le faccio i migliori auguri
Dott. Mauro Vargiu
Psicoterapeuta, Sessuologo, Psicologo
Milano
Gentile utente, certamente con una buona motivazione è possibile affrontarla. Si rivolga a uno psicologo anche online.

Cordialmente

Dottor Mauro Vargiu
Dott.ssa Fabiana Schilliro
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Milano
Gentile Signora, con l'aiuto di uno specialista potrebbe comprendere il perché di tale disagio e travare delle strategie per affrontarlo.
Resto a disposizione,
Cordiali Saluti
Dott.ssa Fabiana Schillirò
Dott.ssa Erica Farolfi
Psicologo, Psicologo clinico
Forlì
Buongiorno, sicuramente il pensare a questi episodi le crea più ansia. Mi spiace tanto per la situazione che riporta, soprattutto se è da anni che la vive. Essendo tempo che vive con l'ansia che sta aumentando nell'ultimo periodo le consiglierei di intraprendere un percorso di supporto psicologico per affrontarla al meglio e poter enfatizzare le sue risorse. Resto a disposizione, a presto.
Dr. Lorenzo Giacomi
Psicologo, Psicologo clinico, Sessuologo
Roma
Salve, il suo problema potrebbe essere facilmente trattato in un percorso psicologico per affrontare e superare le sue difficoltà. Se è questa è la sua intenzione, sono disponibile a fornirle il mio supporto professionale. Le porgo i miei saluti. Dr. Giacomi
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Dott.ssa Sara Bachiorri
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Gentilissima,Il trattamento dell'ansia è tanto più efficace quanto più precisa è la diagnosi del disturbo; è quindi di grande importanza pervenire ad una diagnosi accurata di tutte le condizioni emotive che possono contribuire al disturbo d’ansia lamentato da lei, per determinare quale ne sia la causa primaria: questa informazione ci aiuterà a stabilire il piano di trattamento più adeguato.
Per rendere questi pensieri più funzionali è necessario modificarli, e ciò sarà possibile mediante la psicoterapia, la quale annovera tra i suoi obiettivi primari proprio la trasformazione delle credenze disfunzionali per favorire il benessere della persona.
Inoltre qualora dopo questi brevi appuntamenti non trovasse benessere la strategia che le proporrei è l'utilizzo dell'EMDR.
Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Cordialmente dott.ssa Bachiorri Sara
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Buongiorno, sicuramente qualche seduta da uno psicologo o psicoterapeuta può essere d'aiuto per capire da dove nasce esattamente la problematica.
Possono essere situazioni transitorie, ma sicuramente degne di essere attenzionate.
Per cui non parlerei di cura quanto piuttosto di gestione della problematica.
Cordialità.
Gentile utente, comprendo quanto sia difficile sentirsi come descrive. Sicuramente un percorso psicologico potrà aiutarla ad affrontare queste difficoltà, che sembrerebbero in qualche modo connesse al circuito dell'ansia che si attiva in lei in occasione delle situazioni sociali. Vi è una complessa relazione fra emozioni, pensieri e comportamenti e molto spesso l'ansia e altri problemi della sfera emotiva possono essere il prodotto di credenze disfunzionali che si alimentano nel tempo. Le auguro di stare meglio al più presto, resto a disposizione. Un caro saluto
Dott.ssa Beatrice Taveggia
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Arese
Caro Utente, mi dispiace molto per quello che sta passando, nella richiesta che pone ci sono diversi elementi che meriterebbero senz'altro di attenzione. Potrebbe essere utile e prezioso esplorare il suo vissuto all'interno di un percorso psicologico.
Resto a disposizione,anche online, e le auguro una buona giornata
Dott.ssa Beatrice Taveggia
Dott.ssa Maria Giovanna Melella
Psicologo, Psicologo clinico
Bellizzi
Buongiorno gentile utente, l'ansia si può assolutamente gestire. Chieda aiuto ad un professionista! Resto a disposizione, un caro saluto! Dott.ssa Maria Giovanna Melella
Dott.ssa Barbara Garofalo
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
San Pietro in Cariano
Buongiorno, posso comprendere il disagio che l’accompagna a causa delle difficoltà che riferisce e ritengo sia importante che intervenga quanto prima per migliorare la sua qualità di vita. Sono fiduciosa che in un lavoro di psicoterapia lei potrebbe capire da dove originino queste sue difficoltà e intervenire su di esse. Auguri di buon lavoro. Dott.ssa Barbara Garofalo
Dott.ssa Ilaria De Pretto
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Salve,

Mi fa piacere che tu abbia deciso di condividere il tuo problema legato all'ansia e alla sensazione di essere al centro dell'attenzione. È importante affrontare queste sfide per trovare un maggior benessere emotivo.

Basandoci sulla tua descrizione, sembra che tu stia vivendo un'ansia specifica legata a situazioni in cui sei al centro dell'attenzione, come leggere davanti a una platea o essere osservata mentre svolgi determinate attività. È importante sottolineare che molti individui possono sperimentare una certa dose di ansia in queste situazioni, ma se questa ansia diventa significativamente invalidante o causa disagio, potrebbe essere utile cercare supporto.

La buona notizia è che l'ansia specifica può essere trattata con successo. Un professionista della salute mentale, come uno psicologo o uno psicoterapeuta, può aiutarti a esplorare i fattori sottostanti che contribuiscono alla tua ansia e a sviluppare strategie per gestirla in modo più efficace. La terapia cognitivo-comportamentale (CBT) è un approccio comune ed efficace per l'ansia specifica, che può aiutarti a modificare i pensieri negativi e ad affrontare gradualmente le situazioni temute.

Ti consiglierei di rivolgerti a uno psicologo specializzato in disturbi d'ansia o ad uno psicoterapeuta per una valutazione approfondita e un trattamento personalizzato. Questo professionista sarà in grado di lavorare con te per comprendere meglio i tuoi sintomi, identificare i fattori scatenanti specifici e sviluppare un piano di trattamento adeguato alle tue esigenze.

Ricorda che il percorso di guarigione è un processo individuale e richiede tempo e impegno. Con l'assistenza di uno specialista qualificato e la tua determinazione personale, puoi imparare a gestire l'ansia e ad affrontare con maggior sicurezza le situazioni in cui ti senti al centro dell'attenzione.

Ti auguro il meglio nel tuo percorso di guarigione e nella conquista di una maggiore fiducia in te stessa.
Dott.ssa Manuela Mignani
Psicologo, Psicologo clinico
Vertova
Gentile utente, l'esperienza che riporta è sicuramente un argomento che può approfondire in un percorso di sostegno psicologico, per comprendere l'origine di questi sentimenti ed imparare ad affrontare al meglio certe situazioni.
Rimango a disposizione anche online.
Cordialità
dott.ssa Manuela Mignani
Dott. Luca Rochdi
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Gentile utente, innanzitutto la ringrazio per aver raccontato queste dinamiche. È importante che lei intraprenda un percorso di supporto psicologico per vedere meglio le situazioni che ha descritto.
Resto a disposizione attraverso consulenze online.
Le auguro Buone Festività.
Dott. Luca Rochdi
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Dott. Diego Emmanuel Cordoba
Psicologo, Psicologo clinico
Bergamo
Salve, mi dispiace sentire che stai affrontando questo problema di ansia e tachicardia in situazioni in cui sei al centro dell'attenzione. È importante capire che queste reazioni possono essere legate a diversi fattori, tra cui l'ansia, la bassa autostima o anche eventuali disturbi psicologici come il disturbo d'ansia sociale.
La buona notizia è che esistono diverse forme di terapia e supporto che possono aiutarti a gestire e superare questa ansia. Ti consiglierei di rivolgerti a uno psicologo o a uno psicoterapeuta specializzato nell'ansia e nei disturbi legati all'autostima. Questi professionisti saranno in grado di aiutarti a comprendere le radici dell'ansia, a sviluppare strategie di gestione e a lavorare su eventuali pensieri negativi che possono alimentare la paura di essere al centro dell'attenzione.
Inoltre, potresti valutare l'opportunità di parlare con un medico per escludere eventuali cause fisiche della tachicardia, anche se sembra più legata a fattori psicologici.
Ricorda che è normale provare ansia in certe situazioni, ma è importante affrontarla e cercare aiuto quando diventa limitante nella tua vita. Non avere paura di chiedere supporto e di iniziare un percorso di guarigione. Spero che tu possa trovare il sostegno di cui hai bisogno per superare questa sfida. A presto. Rimango a tua disposizione per un eventuale colloquio di conoscenza.
Dott. Cordoba
Dott.ssa Pinella Chionna
Psicologo clinico, Psicologo, Professional counselor
Mesagne
Salve,quello che lei descrive è una manifestazione comune di ansia sociale, che può causare fastidi significativi in situazioni specifiche come quelle che ha menzionato. È positivo notare che riesce comunque a gestire le attività quotidiane, ma è comprensibile che situazioni che la mettono al centro dell'attenzione possano generare ansia e sintomi fisici.
È importante capire che queste reazioni possono essere dovute a vari fattori, tra cui emotività e autostima, come ha menzionato. La buona notizia è che esistono approcci terapeutici efficaci per gestire e superare queste difficoltà. Rivolgersi a uno psicologo specializzato in ansia e disturbi legati alla socialità può essere un passo significativo verso il miglioramento della situazione. Lo psicologo può lavorare con lei per comprendere meglio le cause sottostanti della sua ansia e sviluppare strategie personalizzate per gestirla in modo più efficace.
Le incoraggio quindi a prendere in considerazione una consulenza psicologica. Affrontare questo problema può portare ad un aumento del benessere emotivo e della fiducia in se stessa. Saluti." Dott.ssa Pinella Chionna





Dott.ssa Floriana Ricciardi
Psicologo, Psicologo clinico
Venegono Inferiore
Gentile utente, certo che si può guarire. Si rivolga ad uno psicologo e capirà la natura di questa ansia, che la sta facendo entrare in un circolo vizioso. Se ne può uscire.
Cordialmente
dott.ssa Floriana Ricciardi
Dott.ssa Aurora Quaranta
Psicologo, Psicologo clinico
Vimodrone
Salve, capisco perfettamente quanto possa essere difficile gestire l'ansia, soprattutto quando questa interferisce con situazioni sociali specifiche. Quello che descrivi potrebbe essere una forma di ansia sociale, una condizione in cui la paura di essere giudicati o osservati negativamente dagli altri può causare sintomi fisici come tachicardia e tremori.

Si può guarire?
Sì, è possibile gestire e ridurre significativamente i sintomi dell'ansia sociale con il giusto supporto e trattamento. Molte persone trovano sollievo attraverso diverse forme di terapia e, in alcuni casi, attraverso l'uso di farmaci.

A chi rivolgersi?
Ecco alcune figure professionali che possono aiutarti:

Psicologo: Un professionista che può aiutarti a comprendere le cause della tua ansia e a sviluppare strategie per gestirla. La terapia cognitivo-comportamentale (CBT) è particolarmente efficace per l'ansia sociale.

Psicoterapeuta: Similarmente allo psicologo, il psicoterapeuta può offrire diverse forme di terapia che possono aiutare a trattare l'ansia sociale. Possono utilizzare tecniche diverse a seconda delle loro specializzazioni.

Psichiatra: Se i sintomi dell'ansia sono molto intensi, un psichiatra può valutare se è necessario un intervento farmacologico per aiutare a gestire l'ansia.

Approcci e strategie
Terapia Cognitivo-Comportamentale (CBT): La CBT ti aiuta a identificare e cambiare i pensieri negativi e i comportamenti che contribuiscono alla tua ansia. Spesso include l’esposizione graduale alle situazioni che causano ansia.

Terapia dell’Accettazione e dell’Impegno (ACT): Questa terapia si concentra sull'accettazione delle emozioni e dei pensieri negativi mentre si impegnano in comportamenti che riflettono i propri valori.

Tecniche di rilassamento: Esercizi di respirazione, meditazione e rilassamento muscolare progressivo possono aiutare a ridurre i sintomi fisici dell'ansia.

Farmaci: In alcuni casi, i medici prescrivono antidepressivi o ansiolitici per aiutare a gestire i sintomi. Questo dovrebbe essere valutato attentamente con un medico.

Gruppi di supporto: Partecipare a gruppi di supporto può aiutarti a sentirti meno sola e a condividere esperienze con persone che affrontano problemi simili.

Passi pratici da prendere
Consultare il medico di base: Il primo passo potrebbe essere parlare con il tuo medico di base, che può fare una prima valutazione e indirizzarti a uno specialista.

Ricerca di un professionista: Puoi cercare psicologi, psicoterapeuti o psichiatri nella tua zona. Molti offrono consulenze online, che possono essere una buona opzione se preferisci iniziare in un ambiente più confortevole per te.

Autoeducazione: Leggere libri sull’ansia sociale e sulle tecniche di gestione può essere utile. Libri come "La trappola della felicità" di Russ Harris, che si basa sull'ACT, o "Liberi dall'ansia" di Robert Leahy, che si concentra sulla CBT, possono offrire strumenti pratici.


L'ansia sociale è una condizione comune e trattabile. Rivolgersi a un professionista della salute mentale è un passo importante verso la gestione e la riduzione dei sintomi. Con il giusto supporto e le giuste strategie, puoi imparare a gestire l'ansia e a vivere una vita più serena e appagante. Buona fortuna e non esitare a cercare l'aiuto di cui hai bisogno.
Dott.ssa Arcangela Guadagno
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Portici
Gentile Utente, che rapporto ha con la sua storia personale? Racconta di essere sempre stata una persona ansiosa senza però farsi limitare da questa sua ansia. Dalle sue parole sento la paura del giudizio, dell'idea che l'altro possa avere di lei.
L'ansia si amplifica nel momento in cui s'incontra una situazione difficile da gestire. Le consiglio uno spazio dove poter entrare in connessione con se stessa.
Saluti, Dott.ssa Arcangela Guadagno.
Dott.ssa Carmen Fortino
Psicologo, Sessuologo, Psicologo clinico
Nocera Inferiore
Salve, capisco il suo disagio. Quello che descrive sembra ansia sociale, che può essere gestita. Consultare uno psicologo o psicoterapeuta potrebbe aiutarla a capire le cause e a trovare strategie per affrontarla. Tecniche di rilassamento, esposizione graduale e lavorare sull'autostima sono utili. Prendere il tempo per curare la propria salute mentale è fondamentale ed è un atto di amore verso se stessi. Le auguro il meglio nel suo percorso. Saluti.
Dott. Daniele Morandin
Psicologo, Psicologo clinico
Monfalcone
Buongiorno,
quando è iniziato il problema, di cui riferisce?
Quella che descrive sembra essere una fobia sociale, che attiva in lei un'intensa ansia, anche anticipatoria. Quest'ultima è quella che si manifesta al pensiero che si possa ripresentare l'ansia nelle situazioni che teme (leggere in pubblico, ...). Tutto ciò, solitamente, viene mantenuto dall'evitamento delle situazioni ansiogene, con una conseguente diminuzione dell'attivazione ansiosa, senza tuttavia risolvere il problema alla base.

L'ansia non è necessariamente una nostra nemica da combattere. Invece, è molto spesso un segnale che ci informa che c'è qualcosa che ci spaventa, facendo convogliare tutte le energie e la concentrazione sulla risoluzione del problema.

Le suggerisco di chiedere aiuto, qualora la situazione diventasse ingestibile. Il tutto, al fine che Lei comprenda meglio il problema e si focalizzi su degli obiettivi e delle soluzioni.

Un caro saluto, Dott. Daniele Morandin.
Dott. Antonello Deriu
Psicoterapeuta, Sessuologo, Psicologo clinico
Firenze
Gentile utente, rivolgersi a uno psicologo potrebbe esserle sicuramente di aiuto per fare chiarezza e individuare il percorso più adatto a lei nella gestione dell'ansia. Saluti, Dott. Antonello Deriu
Dott.ssa Monica Mugnai
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Montevarchi
Gentile Utente, la ringrazio per la sua condivisione. Quello che descrive è una sintomatologia molto tipica. Le consiglio di rivolgersi ad un professionista, in modo da chiarire gli elementi che caratterizzano la sua ansia e iniziare un lavoro mirato su di essa.
Saluti, Dottoressa Monica Mugnai
Dott.ssa Simona Palma
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Orbassano
Buongiorno, condividendo la sua esperienza ha già fatto un passo importantissimo. Continui a prendersi cura di queste emozioni e del disagio che sperimenta. Nel farlo valuti attentamente la possibilità di essere affiancata da un professionista che la supporterà lungo il suo cammino di conoscenza e di cambiamento. Un caro saluto.
Dott.ssa Sandra Petralli
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Pontedera
Salve, la sua condizione ansiosa merita di essere trattata in sede di psicoterapia.
Prima bloccherà il sintomo con le sue cause, tanto più troverà soluzione rapida al problema, lasciarlo evolvere non sarebbe opportuno.
Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
Dott.ssa Tatiana Cosci
Psicologo clinico, Professional counselor, Psicologo
Città di Castello
Gentilissima, grazie di aver condiviso il tutto con noi. A mio avviso, per il problema che ci sta supponendo, rivolgersi ad uno specialista è sicuramente un'ottimo modo per aiutarsi e capire come gestire quest'ansia.
Sembrerebbe una piccola fobia sociale che però andrebbe poi sviscerata per capire da dove viene quest'ansia e quando è iniziata. Provi a pensare se c'è stato qualche avvenimento o evento negli ultimi periodi che le ha generato questo tipo di ansia o paura.
Dott.ssa Desirèe Pesce
Psicologo, Psicologo clinico, Neuropsicologo
Pavia
Gentile, grazie per aver condiviso la sua esperienza. Dai fatti che racconta sembra che lei abbia sintomi riconducibili alla fobia sociale. Da quanto tempo sono iniziati i sintomi? E' successo qualche episodio sociale che l'ha messa particolarmente in difficoltà e che adesso ha paura a rivivere?
Le consiglierei di rivolgersi ad uno psicoterapeuta per cercare di rispondere a queste domande e capire quali siano le situazioni che la mettono maggiormente in ansia e per osservare quale sia il meccanismo che mantiene la sua ansia e ne genera una di tipo anticipatorio (nel momento in cui sa di essere al centro dell'attenzione oppure osservata).
Se avesse bisogno di altri chiarimenti sono a sua disposizione, Dott.ssa Desirèe Pesce

Dott.ssa Ester Piras
Psicologo, Neuropsicologo, Psicoterapeuta
Ghilarza
Buongiorno, la situazione che descrive si può affrontare con un percorso di psicoterapia che l'aiuti ad essere più sicura di se stessa, affrontare e saper gestire l'ansia legata all'esposizione in pubblico e la paura del giudizio. Per maggiori informazioni, sono a disposizione. Cordiali saluti, dott.ssa E. Piras
Dott.ssa Daniela Voza
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Milano
Carissima,
allo scopo di imparare a regolare l'ansia sociale che lamenta, le sarebbe utile intraprendere un percorso di psicoterapia ad orientamento Cognitivo-Comportamentale.

Rimango a disposizione.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Daniela Voza
Dott.ssa Paola Ferrazzi
Psicologo, Psicologo clinico
Busto Arsizio
Buongiorno, capisco bene il disagio che stai vivendo. I sintomi di tachicardia e tremori possono essere indicativi di ansia, specialmente in situazioni in cui ti senti al centro dell'attenzione. Quello che stai descrivendo sembra una forma di ansia da prestazione, che è piuttosto comune e può essere gestita con diverse strategie.
Rivolgerti a uno psicologo può essere un ottimo inizio. La terapia cognitivo-comportamentale (TCC) è particolarmente efficace per gestire l'ansia. Un professionista potrebbe aiutarti a identificare e modificare i pensieri irrazionali che possono esacerbare i tuoi sintomi.
Pratiche come la meditazione, lo yoga o la respirazione profonda possono aiutarti a gestire l'ansia e a ridurre i sintomi fisici associati.
Esporsi gradualmente a situazioni che ti causano ansia, partendo da contesti meno impegnativi, può aiutarti a costruire fiducia e a ridurre l'ansia nel tempo.
E' possibile migliorare e, in molti casi, "guarire" dall'ansia, anche se può richiedere tempo e impegno.
Se hai bisogno di ulteriori informazioni o per fissare un appuntamento, non esitare a chiedere. Cordiali saluti.
Dott.ssa Paola Ferrazzi
Dott.ssa Giulia Napoli
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Baronissi
È comprensibile che queste reazioni fisiche in situazioni di esposizione possano crearle disagio e ansia anticipatoria. È importante sapere che quello che sta vivendo è più comune di quanto si pensi, e con il giusto supporto può migliorare.
Le sue difficoltà potrebbero essere legate a un’ansia da prestazione o a un’insicurezza che emerge quando si sente al centro dell’attenzione. Un percorso psicologico potrebbe aiutarla a comprendere meglio l’origine di queste sensazioni e a sviluppare strategie per gestirle. Tecniche come la mindfulness, il rilassamento o l’esposizione graduale possono essere molto utili in questi casi.
Le consiglio di rivolgersi a uno psicologo o a uno psicoterapeuta, preferibilmente con esperienza nel trattamento dell’ansia. Un primo colloquio le permetterà di valutare il percorso più adatto alle sue esigenze.
È importante ricordare che con il giusto approccio è possibile superare queste difficoltà e ritrovare maggiore serenità.
Resto a disposizione
Dott.ssa Martina Giordano
Psicologo, Psicologo clinico
Salerno
Buongiorno.
Ciò che descrivi sembra essere un tipo di ansia sociale, che può manifestarsi con sintomi fisici (tachicardia, tremori) quando sei al centro dell'attenzione. Anche se l’ansia non impedisce le tue attività quotidiane, questi episodi possono creare disagio e stress. È possibile migliorare molto con un percorso terapeutico, in particolare con la psicoterapia cognitivo-comportamentale (CBT), che aiuta a gestire l’ansia e a lavorare sulla percezione di sé e sull’autostima. Con il giusto supporto, puoi ridurre significativamente questi sintomi e sentirti più a tuo agio in queste situazioni.
Dott.ssa Silvia Parisi
Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo
Torino
Salve,
grazie per aver condiviso la sua esperienza. Ciò che descrive potrebbe essere collegato a una forma di ansia situazionale o di ansia sociale, condizioni che si manifestano quando ci si sente sotto osservazione o giudizio, soprattutto in situazioni che richiedono prestazioni pubbliche. Il tremore delle mani, la tachicardia e il disagio anticipatorio che sperimenta sono sintomi molto comuni in questi casi.
La buona notizia è che è assolutamente possibile lavorare su questi aspetti e migliorare significativamente il proprio benessere. Interventi come la psicoterapia cognitivo-comportamentale (CBT), l'uso della consapevolezza per la gestione dell'ansia e tecniche specifiche come l'EMDR (se ci sono eventi passati che alimentano l'ansia attuale) possono essere molto utili.
Il consiglio di rivolgersi a uno psicoterapeuta per un approfondimento: un professionista potrà aiutarla a comprendere meglio le radici di questo disagio e a sviluppare strategie per affrontarlo in modo efficace.
Sarebbe utile e consigliato approfondire con uno specialista.

Dottoressa Silvia
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
Dott. Giovanni Paolo Mangano
Psicologo, Psicologo clinico
Misterbianco
Gentilissima,
non si tratta necessariamente di bassa autostima.
Sembrerebbe, piuttosto, esserci una questione legata all'essere "vista dall'Altro".
Sarebbe interessante approfondire quale sia il ruolo dell' "Altro" nel suo mondo, e perché lei ha timore di essere vista da lui.
Sciogliendo questi nodi, sono certo che ne trarrà molti benefici.
Si conceda di scioglierli.
Saluti.
Dott.ssa Arianna Forcelli
Psicologo, Neuropsicologo
Forlì
Gentile utente, le manifestazioni di cui parla andrebbero esplorate meglio in uno spazio di ascolto più ampio che solo dei colloqui di valutazione potrebbero fornire. Pensi alla possibilità di contattare uno specialista ed iniziare un percorso che potrebbero aiutarla a trovare un significato e una soluzione rispetto a quanto le accade.
Resto a disposizione, anche online.
Un caro saluto
Dott.ssa Arianna Forcelli
Carissima paziente, i sintomi che descrive sembrano riconducibili ad un'ansia sociale in quanto è molto forte la paura di esporsi in pubblico. Le consiglio un supporto psicologico: stare meglio è possibile, comprendendo le cause di questo disagio e che significato hanno nella sua vita. Nel momento in cui impediscono le nsotre attività quotidiane il disagio diventa intollerabile. Se vuole può contattarmi qui su mio dottore, possiamo parlarne insieme e affrontare la problematica se lei si sente pronta, la saluto e le auguro una buona serata. dott.ssa Alessia Muscas
Dott.ssa Arianna Marzella
Psicologo, Terapeuta, Psicologo clinico
Udine
Buongiorno, ha descritto molto bene i suoi sintomi e spesso questi sono riconducibili ad un evento accaduto nella nostra vita. Si ricorda quanto sono iniziati e cosa è successo in quel periodo? Resto a disposizione. Dott.ssa Arianna Marzella
Dott.ssa Valentina De Chiara
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Brescia
Gentile utente, grazie per aver condiviso il suo vissuto. La sensazione di tachicardia e le mani che tremano, specialmente in situazioni dove è percepito un aumento dell’attenzione su di sé, possono essere sintomi legati all'ansia sociale o alla sensibilità emotiva in contesti di espressione pubblica, ma ciò non significa che non possano essere gestiti efficacemente. L'ansia sociale può manifestarsi in vari modi e, anche se non impedisce lo svolgimento delle attività quotidiane, può certamente limitare il benessere emotivo. È comprensibile che la preoccupazione che questi episodi si ripetano possa generare disagio e frustrazione. Per affrontare questa situazione le consiglio di rivolgersi a uno psicoterapeuta per valutare insieme il miglior percorso per lei. Queste difficoltà possano essere superate con il giusto supporto, e il fatto che lei riconosca la situazione è già un primo passo importante verso il miglioramento.
Resto a disposizione.
Un caro saluto Dott.ssa Valentina De Chiara
Dott.ssa Sara Baraccani
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Cesena
Una delle terapie d'elezione per il trattamento di disturbi d'ansia è la cognitiva e comportamentale. Si rivolga ad un terapeuta della sua zona con questo approccio e lavorerà sul comprendere e gestire la sua angoscia
Dott.ssa Matilde Ciaccia
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Padova
Buonasera, sembrerebbe un sintomo di ansia sociale, che potrebbe certamente associarsi ad una bassa autostima o alla paura di essere giudicati negativamente. E' importante in questi casi comprenderne il motivo e che cosa lo mantiene per poter impostare un percorso adatto alla natura del problema. In questi casi è possibile rivolgersi ad uno psicologo e solitamente è una problematica abbastanza comune che può essere superata senza troppe complicanze, con pazienza e costanza! Le auguro un in bocca al lupo!!
Dott.ssa Lopiano Daniela
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Caltanissetta
Certo che si può guarire ed è giusto che lei prenda consapevolezza della sua persona, se è un problema di autostima, oppure se riguarda l' ansia, il mio miglior modo è fare una psicoterapia che le possa dare risposte ai suoi dubbi...spero di esserla stata di aiuto
Dott.ssa Ambra Assunta Caruso
Psicologo, Psicologo clinico
Napoli
Salve signora, sicuramente costruire un'autostima più solida potrebbe essere di grande aiuto, ma anche lavorare su altre skills potrebbe giovare alla sua situazione. Le consiglio di affidarsi ad uno psicologo in modo da poter studiare un percorso psicologico e delle strategie volte a migliorare la qualità della sua vita.
Dott.ssa Melania Freni
Psicologo, Psicologo clinico
Aversa
Salve capisco perfettamente il tuo disagio. L'ansia è un'esperienza comune, ma quando inizia a influenzare la tua vita, è importante affrontarla. I sintomi che descrivi, come tachicardia e tremore alle mani in situazioni di "attenzione", suggeriscono una possibile ansia sociale o disturbo di performance. L'ansia sociale è una paura intensa di essere giudicati negativamente in situazioni sociali. Può manifestarsi in vari modi, come parlare in pubblico, mangiare o bere davanti ad altri, o semplicemente interagire in contesti sociali.
L'ansia di performance è simile, ma si concentra sulla paura di fallire o essere valutati negativamente durante un compito specifico, come parlare in pubblico o scrivere. Ti consiglio di parlarne con il tuo medico curante. Potrà valutare la situazione e indirizzarti verso uno psicologo specializzato nel trattamento dell'ansia.
Molte persone sperimentano ansia sociale o di performance. Con il trattamento adeguato, puoi imparare a gestire l'ansia e vivere una vita piena e soddisfacente.
Dr. Michele Martino
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Monteroni di Lecce
Buonasera, ne varrebbe certamente la pena approfondire la sintomatologia.
Dott.ssa Daniela Fiorenzi
Psicologo, Psicoterapeuta, Neuropsicologo
L'Aquila
Buongiorno, gli episodi che descrive sembrano quelli di ansia sociale. Naturalmente per fare diagnosi occorrono molti più elementi, quello che mi sento di dirle è che con una buona psicoterapia può trovare le cause del suo disagio. La psicoterapia cognitivo-comportamentale è tra le più efficaci nella cura del disturbo d’ansia e garantisce risultati stabili a lungo termine. Generalmente dopo qualche settimana dall’inizio della terapia il paziente avverte subito che sta recuperando molti aspetti della sua vita e si sente in grado di proseguire con la terapia così impostata, in modo graduale, fino alla risoluzione della problematica.
Dott.ssa Anna Bruti
Psicologo clinico, Psicologo, Psicoterapeuta
San Benedetto del Tronto
salve, comprendo il disagio che sta vivendo. Le difficoltà che descrive, come la tachicardia e il tremore delle mani durante attività in cui è al centro dell'attenzione, potrebbero essere legate a un'ansia sociale o a una difficoltà nell'affrontare situazioni di auto-esposizione. Questi sintomi sono piuttosto comuni e, sebbene possano sembrare invalidanti, è possibile affrontarli con un percorso terapeutico mirato. La psicoterapia cognitivo-comportamentale è particolarmente utile per trattare l'ansia sociale, lavorando sulle paure, migliorando l'autostima e fornendo strategie per gestire meglio queste situazioni.
Se pensa di voler iniziare un percorso che possa aiutarla a superare gradualmente questi momenti di disagio mi contatti.
Dott.ssa Ambra Bottari
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Salve, grazie per aver condiviso la tua esperienza. Quello che descrivi sembra essere una forma di ansia sociale, che si manifesta principalmente quando sei al centro dell'attenzione, come nel caso di leggere davanti a una platea, scrivere o semplicemente bere da un bicchiere mentre sei osservata. La tachicardia e il tremore delle mani sono sintomi comuni dell'ansia, in particolare in situazioni che generano apprensione o paura di essere giudicata.

Il fatto che tu sia in grado di svolgere le attività quotidiane senza grandi difficoltà suggerisce che, sebbene l'ansia faccia parte della tua vita, hai trovato un modo per gestirla in molti contesti. Tuttavia, il disagio che provi in situazioni specifiche, dove l'attenzione è su di te, può essere molto debilitante, e il timore che la situazione si ripresenti può creare un circolo vizioso che alimenta ulteriormente l'ansia.

L'ansia sociale può essere collegata a diverse cause, come bassa autostima, paura del giudizio o semplicemente una reazione emotiva più intensa a determinati stimoli. Anche l'anticipazione della situazione stessa, cioè il pensiero che possa succedere di nuovo, può essere fonte di disagio. Tuttavia, è importante sapere che è possibile lavorare su questi sentimenti e trovare delle soluzioni.

Ci sono diversi approcci terapeutici che potrebbero aiutarti a gestire meglio l'ansia, come:

1. **La terapia cognitivo-comportamentale (TCC):** Questo tipo di terapia è molto efficace per trattare l'ansia sociale. Ti aiuterà a identificare e modificare i pensieri e le convinzioni disfunzionali che alimentano la tua ansia, e ti fornirà tecniche pratiche per affrontare le situazioni temute con maggiore calma e sicurezza.

2. **La terapia di esposizione graduale:** In alcuni casi, esporsi progressivamente a situazioni che causano ansia, in modo controllato e sicuro, può aiutarti a desensibilizzarti e ridurre il livello di paura che provi.

3. **Tecniche di rilassamento e mindfulness:** Pratiche come la meditazione, il respiro profondo e il rilassamento muscolare progressivo possono essere molto utili per calmare il corpo e la mente in situazioni stressanti.

Rivolgersi a un professionista della salute mentale, come uno psicoterapeuta o uno psicologo, sarebbe un passo importante per comprendere meglio le cause di questa ansia e imparare a gestirla in modo più efficace. Un professionista potrà lavorare con te per esplorare la radice del tuo disagio e sviluppare strategie per affrontarlo.

Se non lo hai ancora fatto, potrebbe essere utile iniziare con una valutazione psicologica per ottenere una diagnosi più chiara e un piano terapeutico personalizzato.

Se hai bisogno di ulteriori chiarimenti o supporto, sono qui per aiutarti. Ti auguro di trovare il supporto che ti serve per affrontare questa difficoltà e migliorare il tuo benessere.
Dott. Gianluigi Torre
Psicologo clinico, Psicologo
Terracina
Gentile l'ansia legata a ciò che riguarda l'essere al centro dell'attenzione è un'ansia sana fintanto che non supera un certo limite. Le cose che ha elencato come leggere davanti a una platea, scrivere o bere un bicchiere osservata riesce comunque a farle o si blocca e non riesce più a svolgerle come vorrebbe?

Se si blocca, valuti di rivolgersi a un professionista.

Saluti.
Dott.ssa Federica Giudice
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Capisco il tuo disagio con l'ansia in situazioni di attenzione. da queste poche tue informazioni potrei dirti che magari si potrebbe trattarsi di ansia sociale, spesso legata anche a bassa autostima. Sì, si può migliorare con un percorso psicologico, in particolare un supporto psicologico incentrato su terapia cognitivo-neuropsicologica e comportamentale risultano efficaci. Per capire meglio la tua situazione specifica e poterti nel caso aiutare con un percorso personalizzato, sapresti dirmi:
Ricordi se c'è stato un evento o un periodo particolare in cui hai notato per la prima volta queste reazioni fisiche nelle situazioni di attenzione pubblica?
Quali sono i pensieri che ti attraversano la mente quando ti trovi in queste situazioni che ti creano ansia? Cosa temi esattamente che possa succedere?
Come tendi a reagire o a comportarti quando senti che sta per manifestarsi questa ansia? Cerchi di evitare la situazione, adotti delle strategie particolari?
Dott. Febbraro Jacopo
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Parma
Ciao, credo che anzitutto sia da valorizzare che tu abbia voluto condividere tutto ciò qui. Credo che quel che racconti circa la tua difficoltà a sentirti 'al centro dell'attenzione' possa in qualche modo riguardare il senso di autoefficacia e l'autostima. Da quanto ti capita? Associ questo tipo di sintomo ad un evento particolare? Credo che possa essere un focus di indagine per ritagliarti un tuo spazio personale, così come hai voluto prenderti cura di te scrivendo qui, per esempio.
Dott.ssa Erica Russo
Psicologo, Psicologo clinico
Padova
Gentile paziente anonima,
ha provato a rivolgersi a uno psicologo?
Direi che il suo corpo glielo sta richiedendo a modo suo.

Un caro saluto
Dott.ssa Erica Russo
Dott.ssa Martina Simeone
Psicologo, Psicoterapeuta
Roma
Salve, quello che lei descrive sembra essere un tipo di ansia sociale, che si manifesta in situazioni in cui si sente al centro dell'attenzione. Se non lo ha già fatto, le consiglio di rivolgersi a un medico, per escludere che i suoi sintomi siano dovuti ad una patologia organica. Se così non fosse, spesso l'ansia sociale è legata alla paura del giudizio altrui. Lavorare sull'autostima potrebbe ridurre la pressione che sente. Rivolgersi a un terapeuta per lavorare su questo aspetto potrebbe essere un passo importante per imparare a gestire la sintomatologia.
Dr. Federico Ginesi
Psicologo clinico, Psicologo
Roma
Buonasera, da ciò che descrive, sembra che l’ansia che ha sempre gestito stia emergendo in situazioni di esposizione al giudizio altrui. I sintomi che avverte sono comuni e affrontabili. Un percorso con un professionista potrebbe aiutarla a comprenderne le cause e a sviluppare strategie di gestione. Si può migliorare con il giusto supporto.
Cordiali saluti
Dott.ssa MONIA MICHELINI
Psicologo, Psicologo clinico, Sessuologo
Nonantola
Salve, grazie per la condivisione.
Sicuramente andando a vedere che cosa c'è sotto a quell'ansia e andando a identificare i pensieri sottostanti, la sua situazione migliorerebbe.
La sua bassa autostima sembrerebbe collegata.
Un percorso psicologico lo consiglierei vivamente,
Cordiali saluti.
Dott.ssa Monia Michelini
Buongiorno, da quello che mi racconti lo stare davanti a un pubblico ti procura dei sintomi che possono essere riconducibili all'ansia. Ci sono delle tecniche che possono aiutarti a monitorare questa emotività aiutandoti a leggere in pubblico o bere davanti agli altri senza preoccuparti del loro giudizio, che magari senti pensante in quel momento. Insieme possiamo pensare a un percorso che ti permetta di conoscerti meglio e imparare delle strategie pratiche e utili per monitorare questo tuo stato. Dott.ssa Alessandra Corti
Dr. Jacopo Modoni
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Roma
Salve,
quello che descrive è un fenomeno molto comune in chi soffre di ansia da performance o ansia sociale circoscritta: il corpo reagisce con sintomi come tremori, tachicardia, tensione quando ci si sente osservati o valutati, anche se si è perfettamente in grado di affrontare le situazioni della vita quotidiana.

Questa reazione non ha nulla a che vedere con la fragilità o l’incapacità, ma con un condizionamento appreso tra attenzione, prestazione e paura del giudizio. Il timore che “possa succedere ancora” (cioè l’ansia anticipatoria) tende a rinforzare il problema, creando un circolo vizioso.

La buona notizia è che si può assolutamente guarire. Il trattamento più indicato è un percorso di psicoterapia cognitivo-comportamentale, che lavora in modo pratico su:

gestione dei sintomi fisici (ad es. tremori);

riduzione dell’ansia anticipatoria;

ristrutturazione dei pensieri legati al giudizio e all’autostima;

esposizione graduale alle situazioni temute, in modo guidato.

Le consiglio di rivolgersi a uno psicoterapeuta con approccio cognitivo-comportamentale, con cui potrà iniziare a lavorare su questi aspetti. Il disagio che sente non deve diventare un limite permanente: ci sono strumenti molto efficaci per affrontarlo.

Un caro saluto,
Dott. Jacopo Modoni
Dott. Giovanni Pagnini
Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo
Prato
Gentile Utente,
Mi dispiace che stia vivendo un momento di difficoltà. Sicuramente è importante distinguere tra la timidezza e quello che potrebbe essere una questione maggiormente afferente all'area dell'ansia sociale, entrambe non necessariamente con un chiaro significato psicopatologico. Sicuramente, però, è importante considerare il grado di disagio che questa condizione può comportarle. Credo che la cosa migliore sia rivolgersi ad un professionista, preferibilmente cognitivo-comportamentale, per comprendere insieme l'origine della sua ansia (che di base è una fisiologica risposta dell'organismo davanti ad una minaccia, reale o percepita tale) e apprendere strategie di comprovata efficacia metodologica per affrontarla. Le auguro il meglio, saluti a presto
Dott.ssa Silvia Nava
Psicologo, Sessuologo, Psicologo clinico
Brugherio
Buongiorno, grazie per aver condiviso queste sensazioni. Quello che racconta è molto più comune di quanto si pensi, e il fatto che lei riesca a descriverlo così chiaramente è già un buon segno. Dice che riesce a vivere normalmente, ma che in certe situazioni – quando è osservata, quando è al centro dell’attenzione – il corpo reagisce con tremori, batticuore e disagio. Non è qualcosa da sottovalutare, ma nemmeno da temere.

Io non credo che questi segnali siano solo un “difetto” da correggere. Penso invece che stiano cercando di dirle qualcosa. Quando ci tremano le mani o il cuore accelera, spesso è perché una parte profonda di noi si sta muovendo, vuole essere ascoltata. Forse c’è una parte di lei che teme il giudizio, o che non si sente sicura di poter essere sé stessa davanti agli altri. Ma forse, allo stesso tempo, c’è anche una parte che vuole esprimersi, che vuole essere vista.

Lei chiede se si può guarire. Le rispondo: sì, ma guarire non significa eliminare tutto ciò che ci dà fastidio. Significa imparare a conoscerlo, a capirlo, a viverci insieme in modo più libero. Significa anche scoprire, passo dopo passo, chi si è davvero, e cosa si desidera.

Può essere molto utile iniziare un percorso con uno psicologo, qualcuno che l’aiuti non solo a calmare i sintomi, ma anche a capire cosa si nasconde dietro quel tremore. Perché spesso è proprio lì che si trova qualcosa di importante su di noi.
Dott.ssa Chiara Focetola
Psicologo clinico, Psicologo, Sessuologo
Aprilia
Salve, grazie per la sua condivisone.
Cosi come lei racconta l'ansia è una condizione che può vincolarla e influenzare le sue esperienze in molti ambiti.
Per poter agire su questo aspetto è necessario un percorso diagnostico approfondito che la aiuti, grazie al supporto di uno specialista, ad analizzarne le radici e le cause profonde.
In un secondo tempo, acquisita la giusta consapevolezza potrà agire sul problema in maniera efficace.
La invito quindi a muoversi in questo senso per il suo bene.
Rimango a disposizione per un eventuale supporto.
Dott.ssa Francesca Torelli
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Buongiorno, un percorso psicologico la potrebbe aiutare a capire meglio come mai siano iniziati questi sintomi, visto che si evince da quanto scritto che prima non si verificavano. Una volta capiti diventa più facile trovare il modo per affrontarli e superarli.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Francesca Torelli
Dott.ssa Giulia Prinzis
Psicologo, Psicologo clinico
Olbia
Salve, da quello che lei descrive sembra stia parlando di sintomi ansiosi, riferibili ad una forma di ansia sociale. Ovviamente non si puo' effettuare una diagnosi da un messaggio e con cosi pochi riferimenti, da quello che le consiglio, se ne ha la possibilita', e' di intraprendere un percorso psicologico per comprendere meglio la situazione che sta vivendo e riuscire ad affrontare con naturalezza situazioni di diverso tipo. La saluto
Salve, spesso le azioni che portano a stare al centro dell'attenzione sono proprio quelle che ci causano più ansia. Ci sono diverse spiegazioni a questo fenomeno, una tra tutte è la paura del giudizio e l'ansia da prestazione rispetto alle altre persone. Si può risolvere assolutamente questo disagio lavorando su sè stessa, abbassando il suo livello di ansia in queste situazioni specifiche con l'aiuto di uno psicologo.
Buonasera,
la ringrazio per aver condiviso con tanta lucidità ed equilibrio quello che sta vivendo. È del tutto comprensibile che situazioni in cui ci si sente “esposti” possano generare disagio, soprattutto quando coinvolgono l’attenzione degli altri.

Il fatto che riesca a gestire molte attività quotidiane è un punto di forza, ma è altrettanto importante ascoltare quelle reazioni fisiche ed emotive che iniziano a creare disagio. Tremori, tachicardia e il timore che si ripresentino sono segnali che meritano attenzione, ma anche fiducia: si può lavorare su tutto questo.

Un percorso psicologico può aiutarla a comprendere meglio cosa si attiva in quei momenti e, soprattutto, a trovare strategie per affrontare queste situazioni con maggiore sicurezza e serenità.

Se desidera, può contattarmi: sarò felice di accoglierla e accompagnarla in questo percorso.

Un caro saluto,
Dott. Francesco Di Maggio
SI rivolga ad una psicoterapeuta :)
Buonasera,
grazie per aver condiviso le sue sensazioni.
Ciò che lei descrive immagino possa arrecarle disagio nella vita quotidiana o nei momenti nei quali deve svolgere simili compiti. Nel caso in cui queste sensazioni fossero ricorrenti e faticose da gestire potrebbe approfondire insieme ad uno specialista, in modo da comprenderne la causa e lavorarci attivamente.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Giada Martorelli
Dott.ssa Greta Mantovanelli
Psicologo, Psicologo clinico
Seriate
Buongiorno. Uno psicoterapeuta cognitivo-comportamentale può aiutarla a indagare e lavorare sulla sintomatologia (ansia, manifestazioni, contesti in cui compare, contesti che evita per la paura delle manifestazioni di ansia). Certamente, si può guarire.
Dr. Massimo Chiappini
Psicologo, Psicologo clinico
Empoli
Salve,dalla sintomatologia che lei riferisce, le consiglio di rivolgersi a un percorso psicoterapeutico per capire non tanto come curare i sintomi, ma invece capire cosa li scatena. Saluti
Salve, nonostante, le difficoltà, riesca a lavorare, guidare, viaggiare e relazionarti normalmente indica che l’ansia non è generalizzata.
Tuttavia, quello che sta vivendo sembra rientrare nell’ambito dell’ansia da prestazione o ansia sociale situazionale, una forma d’ansia che si manifesta in contesti in cui si è osservati, valutati o esposti al giudizio altrui.
Si potrebbe imparare a gestirla, grazie all'aiuto di un professionista, quale psicologo/psicoterapeuta ad indirizzo cognitivo-comportamentale.
Un caro saluto!
Dott.ssa Claudia Carrara
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Salve e intanto grazie per aver condiviso questa esperienza.
La reazione descritta è abbastanza comune in situazioni in cui ci si sente osservati o al centro dell’attenzione. Tachicardia e tremore sono manifestazioni fisiche dell’ansia che, in certi contesti, possono risultare fastidiose e limitanti. Questi sintomi possono derivare da un insieme di emozioni come emotività, insicurezza o paura del giudizio, e non indicano necessariamente qualcosa di grave. È importante sapere che, attraverso un percorso di supporto psicologico è possibile lavorare su queste difficoltà, migliorando la gestione delle emozioni e delle situazioni che causano disagio, aiutando a comprendere meglio le cause di tali vissuti, a sviluppare strategie per affrontare l’ansia e a rafforzare l’autostima, per vivere con maggiore serenità e sicurezza.

Resto a disposizione,
un caro saluto!
Dott.ssa Silvia Ferraro
Psicologo, Psicologo clinico, Professional counselor
Faenza
Buongiorno, quanto descrive rientra nelle reazioni di ansia da prestazione, molto comuni quando ci si trova al centro dell’attenzione. È normale che il corpo reagisca con tachicardia, tremori o tensione: sono segnali fisiologici di attivazione emotiva. Questo non significa che ci sia qualcosa di “sbagliato” in lei, né che non possa migliorare.
Un percorso psicologico mirato può aiutare a comprendere meglio le cause di queste reazioni, a gestire l’ansia e a sviluppare strategie per affrontare con maggiore sicurezza situazioni in cui si è osservati. Tecniche di rilassamento, esposizione graduale e lavoro sul dialogo interno sono strumenti efficaci per ridurre il disagio e acquisire fiducia.

Cordiali saluti
Dott.ssa Ferraro Silvia
Buongiorno,
la ringrazio per aver condiviso la sua esperienza. Da quanto descrive, sembra che le sue difficoltà emergano soprattutto in situazioni in cui si sente osservata. I sintomi fisici che riporta – tachicardia, tremore alle mani – sono tipici di manifestazioni d’ansia legate all’esposizione a situazioni sociali, e non indicano necessariamente qualcosa di grave, ma sicuramente possono essere fastidiosi e spesso limitanti.
La buona notizia è che è possibile lavorarci per stare meglio.
Può rivolgersi a uno psicologo che la aiuti innanzitutto a comprendere da dove nascono queste paure e come si mantengono nel tempo ma anche imparare tecniche di gestione dell’ansia (ad esempio respirazione, rilassamento, esposizione graduale...).
Il fatto che lei riesca comunque a svolgere la sua vita quotidiana è un ottimo punto di partenza: significa che ha già risorse personali su cui poter contare. Con il giusto supporto potrà certamente ridurre questo disagio e vivere più serenamente.
Resto a disposizione.
Dott.ssa Francesca Squizzato
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Cassano Magnago
gentile paziente,
l'ansia potrebbe diventare invalidante alcune volte e questo porta a bloccare le attività quotidiane. Nel suo caso non è così, ma la sua ansia non le fa vivere con serenità alcuni momenti della sua vita.
può approfondire i suoi sintomi con un percorso psicologico


cordiali saluti
Dott.ssa Francesca Squizzato
Dott.ssa Eleonora Tosto
Psicologo clinico, Psicologo
Roma
Salve,
quello che descrive è un vissuto molto comune e può rientrare in una forma di ansia da performance o fobia sociale situazionale: si manifesta solo in contesti specifici, soprattutto quando ci si sente osservati o giudicati. Il fatto che lei riesca comunque a condurre una vita attiva è un segnale positivo.

Sì, si può assolutamente lavorare su questi vissuti e migliorare significativamente. Le consiglio di rivolgersi a uno psicologo o psicoterapeuta, meglio se con esperienza in disturbi d’ansia e tecniche come la terapia cognitivo-comportamentale o la mindfulness: approcci molto efficaci per imparare a gestire questi momenti.

Con un percorso mirato, è possibile ridurre il disagio e ritrovare sicurezza anche nelle situazioni che oggi le causano difficoltà. Ha già fatto il primo passo chiedendo aiuto.
Dott.ssa Laura Montanari
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Buongiorno,
dalle sue parole mi sembra di cogliere una tendenza ansiosa di base che si amplifica in momenti in cui l’attenzione è catalizzata su di lei, che siano contesti con grande esposizione all’altro (quando scrive di fronte alla platea) o che siano momenti più riservati come il bere o scrivere e c’è qualcuno che la osserva.
Ci tengo a sottolineare quanto scrive in merito al fatto che, nonostante questa tendenza ansiosa di base, il suo funzionamento generale non è mai andato in compromissione e questo è un ottimo fattore protettivo ed un ottimo punto di partenza per poter riassestare la situazione, anche in contesti in cui il disagio sembra amplificarsi.
Come le suonano i concetti di ansia da prestazione e/o una sorta di ansia sociale/situazionale? Che sembrerebbero descrivere quanto narrato nella sua domanda. Questa sintomatologia è, in ogni caso, affrontabile ed è possibile ridurla in modo significativo, intervenendo sia sulla questione emotiva e sulla propria autostima che lavorando anche su meccanismi interni appresi di gestione di autoregolazione e coping rispetto a certe situazioni.
Consapevole di poter essere parzialmente esaustiva in queste righe, spero comunque di averle dato degli strumenti per poter riflettere.
Un caro saluto,
Dottssa LM
Dott.ssa Giulia Spilli
Psicologo, Psicologo clinico
Firenze
Salve signora, penso che le sue problematiche possano essere trattate se nelle mani di persone giuste. Quello che le posso consigliare è di trovare un/una psicologo/a con cui si sente a suo agio e cominciare a raccontare quello che le sta accadendo, sono sicura che le saprà dare la giusta mano.
Dott.ssa Susanna Brandolini
Psicologo, Psicologo clinico
Treviso
Gentile Utente,

capisco molto bene ciò che descrive, e la ringrazio per aver condiviso con sincerità la sua esperienza. Quello che racconta è un disagio piuttosto comune, ma non per questo meno importante: si tratta di una forma di ansia da prestazione o ansia sociale situazionale, che si manifesta proprio quando ci si sente “osservati” o messi al centro dell’attenzione. In quei momenti il corpo reagisce come se fosse in pericolo, attivando tachicardia, tremori o tensione muscolare, sintomi che non sono segno di debolezza, ma di un meccanismo automatico del sistema nervoso.
Con il tempo, questa reazione può generare un circolo vizioso: la paura che i sintomi si ripresentino aumenta l’attenzione su di essi, e proprio questo li amplifica. La buona notizia è che si può stare meglio, e che esistono percorsi efficaci per affrontare e superare questo tipo di ansia.
Le suggerisco alcuni passi utili:
1)Affidarsi a un professionista.
Un percorso psicologico può aiutarla a comprendere le radici della sua ansia e a gestire meglio le situazioni che oggi le creano disagio.
2)Rinforzare l’autostima e la sicurezza interiore.
Dietro l’ansia spesso si nasconde la paura di non essere “abbastanza” o il timore del giudizio altrui. Lavorare sull’autostima significa imparare ad accettarsi anche nelle proprie fragilità, a ridurre l’autocritica e a costruire un senso di fiducia più solido.
3)Praticare la consapevolezza corporea.
Tecniche come la mindfulness, il grounding o semplici esercizi di respirazione quotidiana possono aiutarla a calmare il corpo e a interrompere l’attivazione ansiosa prima che prenda il sopravvento.
4)Non affrontare tutto da sola.
Spesso chi vive con l’ansia tende a sopportare in silenzio, ma chiedere aiuto è un atto di forza e di cura verso sé stessi. Il lavoro con uno psicologo non è solo “terapia”, ma anche un percorso di conoscenza personale e di crescita emotiva.
Le confermo che si può guarire o comunque ritrovare un equilibrio stabile, imparando a gestire questi momenti con più fiducia e serenità.
Se desidera, possiamo parlarne insieme: sarò lieta di ascoltarla, comprendere meglio la sua storia e accompagnarla passo dopo passo in un percorso mirato di gestione dell’ansia e rafforzamento dell’autostima. Può contattarmi direttamente qui su MioDottore per un primo colloquio conoscitivo, anche online, sarà un momento tranquillo in cui potremo capire insieme da dove partire e come aiutarla a ritrovare il suo benessere.

Un caro saluto,
Dott.ssa Susanna Brandolini
La situazione che descrive è molto comune e comprensibile. Anche persone che nella vita quotidiana funzionano bene possono sperimentare tachicardia, tremore alle mani o forte attivazione quando si trovano al centro dell’attenzione. Si tratta spesso di una risposta ansiosa situazionale, legata al timore del giudizio o a un’elevata pressione che si esercita su se stessi. Con il tempo può accadere che la paura che i sintomi si ripresentino contribuisca ad aumentarli, creando un circolo poco utile.
La buona notizia è che questo tipo di difficoltà si può affrontare con ottimi risultati. Un percorso psicologico può aiutarla a comprendere meglio l’origine dell’ansia, a lavorare sulla fiducia in sé e sulla gestione dell’emotività e a sviluppare strategie pratiche per calmare il corpo quando compaiono tremore o tachicardia.
Per questo tipo di problematiche può rivolgersi a uno psicologo o psicoterapeuta, che potrà offrirle uno spazio di valutazione e un percorso personalizzato. Il fatto che nella sua vita quotidiana riesca comunque a svolgere tutte le attività è un elemento molto positivo, significa che c’è già una buona base su cui lavorare per raggiungere una maggiore sicurezza e tranquillità. Resto a disposizione se desidera approfondire o orientarsi meglio su come iniziare, la saluto
Dott. Armando Masucci
Psicologo, Psicoterapeuta
Avellino
Salve,
le manifestazioni che descrive sono espressione dello stato d'ansia che
racconta all' inizio della domanda. Potrebbe essere anche un problema di autostima
e senso di inadeguatezza
Può rivolgersi ad uno psicologo per una consulenza
Dott.ssa Giulia Raiano
Psicologo, Psicologo clinico
Bologna
Buongiorno, da ciò che descrivi, sembra che l’ansia si attivi soprattutto in situazioni di esposizione, cioè quando ti senti osservata o giudicata. Il fatto che nella vita quotidiana tu riesca a fare tutto indica che le tue capacità di gestione sono buone.
Le manifestazioni fisiche che noti (tachicardia, tremore alle mani) sono reazioni fisiologiche molto comuni dell’ansia da prestazione o ansia sociale situazionale. La mente entra in “modalità allerta”, come se dovesse affrontare un pericolo, anche se il contesto è in realtà innocuo. Non è un segno di debolezza o di scarsa autostima: è un meccanismo appreso che può essere modificato. Sicuramente un percorso di supporto psicologico può aiutarti, gradualmente, a ridurre significativamente i sintomi fisici, a sentirsi più sicure in pubblico e a interrompere la paura anticipatoria. Se vorrai approfondire resto a disposizione.
Buona giornata.
Dott.ssa Giulia Raiano
Dott.ssa Valentina Di Nunzio
Psicologo, Psicologo clinico
Monselice
Da quello che racconta si percepisce quanto questa situazione le stia creando disagio, soprattutto perché si presenta in momenti in cui sente su di sé l’attenzione degli altri. È comprensibile che sintomi come tachicardia e tremore, anche se circoscritti a specifiche situazioni, possano generare preoccupazione e il timore che si ripresentino. Non si tratta di una debolezza personale né di semplice emotività, ma di una risposta ansiosa piuttosto comune, legata all’esposizione e al timore del giudizio.
La buona notizia è che su questi aspetti è possibile lavorare in modo efficace. Un percorso psicologico, in particolare di orientamento cognitivo-comportamentale, può aiutare a comprendere cosa attiva e mantiene l’ansia, imparare a gestire i sintomi fisici e ridurre il disagio nelle situazioni temute. Rivolgersi a uno psicologo può essere un primo passo importante per ritrovare maggiore serenità.

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