Salve dottori. Sono un ragazzo di 26 anni, indipendentemente che convive fuori casa con la ragazza
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Salve dottori.
Sono un ragazzo di 26 anni, indipendentemente che convive fuori casa con la ragazza da 2 anni.
In seguito ad un trauma per la salute della mia ragazza (ansia - attacchi di panico) mi sono ritrovato a somatizzare il tutto attraverso un stress accumulato nel tempo anche per un lavoro poco soddisfacente dal punto di vista sia personale che lavorativo, ma che ho sempre continuato per gestire le spese extra ordinarie. Anche la vita familiare che avevo è che ho a casa mi ha sempre spinto ad uscire e trovare una mia vita dopo che mia madre ha sofferto si ansia per 10 anni credo che mi abbia condizionato essendo un ragazzo molto sensibile. Nel giro di 2 mesi mi sono ritrovato ad avere dolori Intercostali, che poi sono spariti dopo che un osteopata mi ha detto che era un forte accumulo di stress. Mi sento sempre accelerato e mai stanco e ho capito che questa cosa è dovuta all adrenalina che produce il corpo in caso di ansia.. Per dormire uso delle semplici gocce alla valeriana,che quando fanno effetto vedo uscire fuori le preoccupazioni e le ansie. Ho paura che questa situazione possa degenerare avendo visto mia madre e la mia ragazza soffrire per ansia e quindi assorbire queste cose. La domanda è se devo rivolgermi ad una figura professionale in particolare o semplicemente ad un psicologo? Mi trovo ad essere perennemente in stato di allerta e paura, cosa che sta condizionando il mio futuro. Grazie per la comprensione.
Sono un ragazzo di 26 anni, indipendentemente che convive fuori casa con la ragazza da 2 anni.
In seguito ad un trauma per la salute della mia ragazza (ansia - attacchi di panico) mi sono ritrovato a somatizzare il tutto attraverso un stress accumulato nel tempo anche per un lavoro poco soddisfacente dal punto di vista sia personale che lavorativo, ma che ho sempre continuato per gestire le spese extra ordinarie. Anche la vita familiare che avevo è che ho a casa mi ha sempre spinto ad uscire e trovare una mia vita dopo che mia madre ha sofferto si ansia per 10 anni credo che mi abbia condizionato essendo un ragazzo molto sensibile. Nel giro di 2 mesi mi sono ritrovato ad avere dolori Intercostali, che poi sono spariti dopo che un osteopata mi ha detto che era un forte accumulo di stress. Mi sento sempre accelerato e mai stanco e ho capito che questa cosa è dovuta all adrenalina che produce il corpo in caso di ansia.. Per dormire uso delle semplici gocce alla valeriana,che quando fanno effetto vedo uscire fuori le preoccupazioni e le ansie. Ho paura che questa situazione possa degenerare avendo visto mia madre e la mia ragazza soffrire per ansia e quindi assorbire queste cose. La domanda è se devo rivolgermi ad una figura professionale in particolare o semplicemente ad un psicologo? Mi trovo ad essere perennemente in stato di allerta e paura, cosa che sta condizionando il mio futuro. Grazie per la comprensione.
Caro ragazzo 26 enne,
Da quello che scrive mi sembra che la situazione vissuta con la sua fidanzata abbia dato vita allo stress, alla somatizzazione e all’ansia. Forse tutto ciò ha risvegliato il suo vissuto famigliare, l’esperienza di sua madre e il suo tentativo di fuga. Proverei a soffermarmi su cosa voglia dire la sua ansia, accelerazione e la sua paura. Credo debba rivolgersi a uno Psicoterapeuta.
Un cordiale saluto
Elisabetta Ciaccia
Da quello che scrive mi sembra che la situazione vissuta con la sua fidanzata abbia dato vita allo stress, alla somatizzazione e all’ansia. Forse tutto ciò ha risvegliato il suo vissuto famigliare, l’esperienza di sua madre e il suo tentativo di fuga. Proverei a soffermarmi su cosa voglia dire la sua ansia, accelerazione e la sua paura. Credo debba rivolgersi a uno Psicoterapeuta.
Un cordiale saluto
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Buonasera. Condivido il suggerimento della collega. Mi pare che questa sua situazione abbia origini, e fonti di mantenimento, che la comprensione di uno psicologo non potrebbe, vista la complessità, soddisfare. La figura più indicata è quello dello psicoterapeuta. Poi esistono vari orientamenti, più o meno lunghi anche in termini di lavoro personale, che lei può valutare e scegliere.
Buonasera,
La psicoterapia è un ottimo strumento di comprensione delle radici che sottendono i disturbi che lei racconta.
Cordialmente
La psicoterapia è un ottimo strumento di comprensione delle radici che sottendono i disturbi che lei racconta.
Cordialmente
Buon 26enne .Credo vista la situazione descritta che il supporto di uno psicologo non potrà essere sufficiente a uscire da questa tua situazione invece credo che L inizio di un percorso di Psicoterapia possa esserti utile ad elaborare e ad aiutarti pian piano a gestire il tuo stato ansioso è tutta L aspetto di somatizzazione che sembra ancora di più acuire le tue angoscia e ansie.Buona giornata .
Salve! Condivido anche io il pensiero dei colleghi che hanno già risposto in merito alla scelta della figura professionale. Potrei suggerirle una psicoterapia ad indirizzo strategico, molto efficiente ed efficace in casi come il suo. Le auguro una buona giornata.
Carissimo buongiorno.
Le consiglio di rivolgersi ad un buon terapeuta ed augurandole il meglio la saluto!
Dr Costa
Le consiglio di rivolgersi ad un buon terapeuta ed augurandole il meglio la saluto!
Dr Costa
Buonasera, mi sembra di capire che la paura dell'ansia la perseguita già da diversi anni. Ha provato ad allontanarsene diventando indipendente dalla sua famiglia di origine. Lei si è comunque ripresentata sotto altre vesti. Per comprenderla fino in fondo le consiglio di rivolgersi ad uno psicoterapeuta che possa aiutarla a meglio comprendere quello che le sta accadendo.
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Buongiorno. Come lei ha sapientemente già identificato , molti dei suoi sintomi e sensazioni sono derivanti dal "carico emotivo", probabilmente eccessivo, che lei trasporta. Lei sembra assorbire l'ansia della sua compagna come probabilmente in passato ha assorbito quella di sua madre.
La sua giovane età ci dice che a volte si è molto maturi, ma i carichi pesanti fanno male alla nostra psiche e fanno venire fuori alcuni sintomi che ci stanno solo avvisando che dobbiamo prenderci cura di noi stessi.
Un percorso terapeutico potrebbe aiutarla per comprendere come "smaltire" ciò che la danneggia .
Saluti!
La sua giovane età ci dice che a volte si è molto maturi, ma i carichi pesanti fanno male alla nostra psiche e fanno venire fuori alcuni sintomi che ci stanno solo avvisando che dobbiamo prenderci cura di noi stessi.
Un percorso terapeutico potrebbe aiutarla per comprendere come "smaltire" ciò che la danneggia .
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Buonasera, pensa che sarebbe il caso che contattasse uno psicoterapeuta. Le consiglio, però, di controllare la funzionalità tiroidea e quella cardiaca. E' importante che non usi sostanze eccitanti di alcun tipo, compresa la caffeina e bevande energetiche (per non parlare della cocaina).
Spero di esserle stata utile
Spero di esserle stata utile
La dedizione di particolari con cui descrive la sua situazione rimanda un immagine di lei già alla ricerca di un aiuto psicoterapico. Se posso consigliare un minimo, la spingerei a cercare un collega che abbia un orientamento psicoanalitico o comunque psicodinamico dalle sue parti. Se posso esserle d'aiuto nella ricerca mi contatti.
Bisognerebbe capire da quanto tempo persiste il disturbo, in particolare anche l’intensità e le conseguenze dei sintomi tipo dolore e delle somatizzazioni.
Se particolarmente disturbanti bisognerebbe fare una prima visita con un medico psichiatra al fine di inquadrare bene il problema dal punto di vista clinico.
In seguito valuterei senz’altro la possibilità di un supporto psicoterapeutico.
A disposizione
Se particolarmente disturbanti bisognerebbe fare una prima visita con un medico psichiatra al fine di inquadrare bene il problema dal punto di vista clinico.
In seguito valuterei senz’altro la possibilità di un supporto psicoterapeutico.
A disposizione
Buongiorno, la prima visita da fare è quella psichiatrica perchè consente di fare la diagnosi del suo disturbo, successivamente, se necessario, farà la psicoterapia.
Cordiali saluti, Maurizio Luppi.
Cordiali saluti, Maurizio Luppi.
Buongiorno. suggerisco, come molti colleghi, di rivolgersi ad uno psicoterapeuta, di qualsiasi indirizzo, importante rimane la relazione terapeutica. Cordiali saluti.
Salve, sicuramente ha dovuto affrontare una situazione molto pesante, data la sua giovane età, l'ansia della sua ragazza ed anche essere cresciuto con una mamma ansiosa. Quindi ha assorbito tutte queste situazioni che ora la fanno stare male, è arrivato il momento di pensare a sè stesso prendendosi cura sia a livello fisico che psicologico. Per la sua ansia se non riesce a contenerla, potrebbe consultare uno psichiatrica ed assumere una cura farmacologica per un periodo, contemporaneamente potrebbe intraprendere un percorso psicologico per farsi aiutare ad elaborare questo momento difficile per lei e capire le radici del suo malessere, la saluto cordialmente, dott. Eugenia Cardilli
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Buonasera, il disagio che sta vivendo è molto forte ed è importante che ne sia consapevole. La domanda che si pone è lecita ed è un suo bisogno. Valuti la possibilità di prendere contatto sia con uno psicologo che con un psicoterapeuta.
Cordiali saluti. dr.ssa Marina Gori
Cordiali saluti. dr.ssa Marina Gori
Buonasera, provi a rivolgersi ad uno psicoterapeuta, vedrà che troverà la soluzione alla sua condizione.
Ottime cose, Dott. Andrea De Simone
Ottime cose, Dott. Andrea De Simone
Buonasera. Mi pare che rivolgersi ad un bravo psicoterapeuta, di orientamento psicoanalitico, potrebbe essere un efficace aiuto alle difficoltà che l'affliggono.
Il terapeuta saprà anche consigliarle, nel caso fosse necessario, un consulto psichiatrico. Cordiali saluti.
Il terapeuta saprà anche consigliarle, nel caso fosse necessario, un consulto psichiatrico. Cordiali saluti.
Buongiorno,
come sta oggi? Situazione complicata ma raccontata in maniera lucida. Questo mi fa pensare ad una buona capacità introspettiva che, utilizzata in terapia, può dare dei buoni risultati per imparare a gestire lo stress (possibile anche grazie all'utilizzo di tecniche di rilassamento) e comprendere come mai si lasci così influenzare dalle situazioni altrui.
La saluto caramente,
Dott.ssa Patrizia Provasi
come sta oggi? Situazione complicata ma raccontata in maniera lucida. Questo mi fa pensare ad una buona capacità introspettiva che, utilizzata in terapia, può dare dei buoni risultati per imparare a gestire lo stress (possibile anche grazie all'utilizzo di tecniche di rilassamento) e comprendere come mai si lasci così influenzare dalle situazioni altrui.
La saluto caramente,
Dott.ssa Patrizia Provasi
Gentile utente,
l'ansia è una reazione di paura di fronte a una minaccia spesso indefinita e vaga; il corpo si attiva e l'organismo si prepara a reagire. Lo stato di perenne allerta e attivazione sembra proprio richiamare ciò che le ho appena descritto. La sua storia sembra anche raccontare di una certa familiarità con l'ansia (sua madre, la sua fidanzata), familiarità che oggi le fa temere che la situazione possa per lei peggiorare e condizionare negativamente il suo futuro. Potrebbe essere quindi opportuno intraprendere un percorso psicologico che la aiuti ad esplorare questa familiarità con l'ansia e la sua paura per il futuro. Imparare a gestire le proprie emozioni, significa non temerle e non considerarle pericolose. Un percorso psicologico tornerebbe utile nell'indagare le origini i fattori di mantenimento della sua ansia, imparando a gestire al meglio anche questa emozione.
Un caro saluto
Dott.ssa Andrea Carta
l'ansia è una reazione di paura di fronte a una minaccia spesso indefinita e vaga; il corpo si attiva e l'organismo si prepara a reagire. Lo stato di perenne allerta e attivazione sembra proprio richiamare ciò che le ho appena descritto. La sua storia sembra anche raccontare di una certa familiarità con l'ansia (sua madre, la sua fidanzata), familiarità che oggi le fa temere che la situazione possa per lei peggiorare e condizionare negativamente il suo futuro. Potrebbe essere quindi opportuno intraprendere un percorso psicologico che la aiuti ad esplorare questa familiarità con l'ansia e la sua paura per il futuro. Imparare a gestire le proprie emozioni, significa non temerle e non considerarle pericolose. Un percorso psicologico tornerebbe utile nell'indagare le origini i fattori di mantenimento della sua ansia, imparando a gestire al meglio anche questa emozione.
Un caro saluto
Dott.ssa Andrea Carta
Gentile utente, dalle sue parole emerge uno stato di sofferenza ma anche una buona capacità di introspezione e riconoscimento delle proprie fragilità. Questi elementi, uniti al suo desiderio di conoscere le sue modalità di funzionamento mentale per raggiungere un maggiore benessere psicologico, farebbero propendere per la possibilità di suggerirle una psicoterapia, piuttosto che un sostegno psicologico. Ovviamente tale possibilità dovrebbe essere valutata in seguito a una prima consultazione con un professionista.
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Buongiorno,
consiglierei vivamente di intraprendere un percorso di psicoterapia con uno psicoterapeuta, con il quale eventualmente potrebbe valutare se al bisogno possa essere utile l'intervento medico per un'eventuale assunzione farmacologica.
consiglierei vivamente di intraprendere un percorso di psicoterapia con uno psicoterapeuta, con il quale eventualmente potrebbe valutare se al bisogno possa essere utile l'intervento medico per un'eventuale assunzione farmacologica.
Senza dubbio intraprenda una psicoterapia integrata con medicinali naturali: Fiori di Bach per agevolare il percorso di consapevolezza, Omeopatia e Fitoterapia per regolarla da un punto di vista funzionale, Integratori nutraceutici per supplire alle carenze di vitamine-oligoelementi-minerali- aminoacidi essenziali; carenze che sono l'effetto dello stress prolungato e che producono a loro volta altro stress. Per informazioni sono disponibile telefonicamente e effettuo questa psicoterapia potenziata da rimedi naturali anche on line. Salve!
Buongiorno, mi sembra di capire che ci sia una familiarità con l’ansia. Il trauma deve aver riacceso una situazione latente o per così dire sopita. Certo una farmacoterapia può aiutare e per questo è imprescindibile che si rivolga ad un professionista, medico psichiatra, affinchè le imposti una terapia dopo un’attenta valutazione. Tuttavia mi sembra molto importante nel suo caso poter anche analizzare la situazione sul piano psicologico in termini di antecedenti e del significato che il trauma ha impresso nella sua esperienza di vita. Per questo l’indicazione che posso darle è di mettersi in contatto con uno psicoterapeuta della sua zona. Un saluto
Buonasera, condivido il suggerimento dei colleghi, penso sia importante rivolgersi ad uno psicoterapeuta. Probabilmente la condizione della sua ragazza ha risvegliato un vissuto familiare e il suo bisogno di fuga; accogliere l’ansia e trovare il suo significato profondo le permetterà di superarla.
Un cordiale saluto
Dott.ssa Paola Trombini
Un cordiale saluto
Dott.ssa Paola Trombini
Gentilissimo,
credo sia utile rivolgersi ad uno psicologo, meglio psicoterapeuta, con il quale rielaborare le esperienze vissute e individuare i modi migliori per affrontare le problematiche legate ad ansia e stress, magari con l'utilizzo di tecniche di rilassamento come il Training Autogeno.
credo sia utile rivolgersi ad uno psicologo, meglio psicoterapeuta, con il quale rielaborare le esperienze vissute e individuare i modi migliori per affrontare le problematiche legate ad ansia e stress, magari con l'utilizzo di tecniche di rilassamento come il Training Autogeno.
Buongiorno,
concordo con i colleghi, potrebbe esserle molto utile rivolgersi ad uno psicoterapeuta. Il punto sarebbe quello di lavorare sul corpo (rilassamento e tecniche di gestione dei sintomi ansiosi, per esempio), ma anche e soprattutto sul suo vissuto e le sue emozioni. E' giovane, ha ampio margine per scoprire e costruire le risorse per una vita più serena. Si dedichi al suo benessere.
In bocca al lupo
Olivia Marchese
concordo con i colleghi, potrebbe esserle molto utile rivolgersi ad uno psicoterapeuta. Il punto sarebbe quello di lavorare sul corpo (rilassamento e tecniche di gestione dei sintomi ansiosi, per esempio), ma anche e soprattutto sul suo vissuto e le sue emozioni. E' giovane, ha ampio margine per scoprire e costruire le risorse per una vita più serena. Si dedichi al suo benessere.
In bocca al lupo
Olivia Marchese
Buongiorno, credo che i n questa situazione uno psicologo possa aiutarla ad affrontare meglio il periodo stressante che sta passando. Una terapia che inizia come supporto può diventare poi una terapia più profonda se si capisce che ci sono alcuni aspetti della propria vita su cui lavorare come le relazioni sociali, le relazioni famigliari, analizzare come si vive la reponsabilità verso le cose e le persone ecc. Credo che sia una cosa buona sempre e per tutti, in caso di forte stress non può che aiutare un pò di supporto.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Buonasera, la situazione in cui lei ha iniziato a somatizzare il tutto, attraverso uno stress accumulato nel tempo anche per un lavoro poco soddisfacente dal punto di vista sia personale che lavorativo, potrebbe esserle di aiuto un un percorso di psicoterapia per risolvere alcuni aspetti della propria vita su cui lavorare, come le relazioni sociali, le relazioni famigliari, analizzare come si vive la propria responsabilità e migliorando la propria qualità di vita.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Carla Otilia Sno
Cordiali saluti,
Dott.ssa Carla Otilia Sno
Buongiorno, grazie per la sua condivisione. La psicoterapia è certamente il percorso più intelligente e utile che possa intraprendere. Valuti con il/la sua Psicoterapeuta la possibilità di un supporto farmacologico, qualora possa essere utile. Giusto per non lasciare porte chiuse. un caro saluto.
Gentilissimo, il consiglio è quello di rivolgersi ad uno psicoterapeuta, in modo da poter indagare e comprendere nel profondo le motivazioni sottostanti all'ansia stessa. Magari esperto in disturbi d'ansia!
resto a disposizione
AV
resto a disposizione
AV
Buona sera,
Inizierei con un consulto psicologico per valutare l'opportunità di un percorso psicoterapeutico. Sarebbe importante individuare gli strumenti per gestire l'iperattivazione fisiologica all'origine delle somatizzazioni, assieme ai pensieri negativi che accompagnano le manifestazioni ansiose. Una volta stabilizzata la situazione, potrebbe lavorare sulla ricerca dei significati sottostanti i sintomi, alla luce della sua storia attuale e passata e delle dinamiche presenti nelle sue relazioni più significative. Cordiali saluti
Inizierei con un consulto psicologico per valutare l'opportunità di un percorso psicoterapeutico. Sarebbe importante individuare gli strumenti per gestire l'iperattivazione fisiologica all'origine delle somatizzazioni, assieme ai pensieri negativi che accompagnano le manifestazioni ansiose. Una volta stabilizzata la situazione, potrebbe lavorare sulla ricerca dei significati sottostanti i sintomi, alla luce della sua storia attuale e passata e delle dinamiche presenti nelle sue relazioni più significative. Cordiali saluti
Forse ha bisogno di sentirsi sempre occupato e di non doversi fermare; in molte persone l'arrestarsi e il semplice stare con se stessi provoca e acuisce uno stato di ansia ed angoscia di fondo. Penso che lei meriti di essere aiutato a utilizzare la sua sensibilità in modo conveniente e a gestirla, trattandola come un'utile risorsa e non come uno spauracchio. Le consiglio senz'altro di farsi aiutare da una psicoterapia, credo che ne trarrebbe grandi risultati. Buone cose.
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Gentilissimo, dalla lettura del suo generoso racconto sembrerebbero coesistere diversi fattori ed eventi che possono aver dato origine ai sintomi e al disagio che sperimenta. Le suggerisco di intraprendere un percorso di consulenza psicologica e, solo successivamente, valutare se e come proseguire attraverso un percorso psicoterapico. Potrà così meglio approfondire e arricchire quanto ha qui condiviso oltre a riflettere sui suoi bisogni e sugli obiettivi che intende raggiungere. È giovane, esprime una buona consapevolezza e appare motivato al miglioramento: vedrà che queste tre risorse la guideranno positivamente. Augurandole il meglio, La saluto cordialmente
Gentilissimo, le consiglierei un lavoro psicologico basato sul Biofeedback. Il biofeedback è un training che va a valutare e gestire lo stress attraverso una misurazione oggettiva (l'indice di variabilità cardiaca) al fine di favorire una migliore autoregolazione emotiva ed autonomica. L'equilibrio tra accelerazione e rallentamento è modulato dal nostro sistema parasimpatico che è molto influenzato dal nervo vago che agisce come "freno" dei nostri livelli di attivazione interni. Le consiglio altresì di inserire il training in un percorso di psicoterapia per lavorare sulle cause che le provocano l'ansia e se possibile di trovare uno psicologo che lavora in una logica di medicina integrata, magari con un medico funzionale, perché a volte ci possono essere anche squilibri organici che possono contribuire allo squilibrio del tono simpatico/parasimpatico.
Gentile utente, il mio consiglio è di contattare uno psicoterapeuta.
Cordialmente
Dottor Mauro Vargiu
Cordialmente
Dottor Mauro Vargiu
Buongiorno e intanto complimenti per le risorse che ha attivato in questi anni. Nonostante la fatica in ambito familiare ha proceduto nei suoi obiettivi di vita.
Si, credo che le ansie e le difficoltà della sua ragazza abbiano funzionato in qualche modo da stimolo per riacutizzare vecchi traumi e ora il suo corpo lo avverte di più tramite meccanismi di somatizzazione.
Per evitare che il tutto si cronicizzi le consiglio di intraprendere un percorso psicoterapeutico per gestire i sintomi e, soprattutto, per elaborare un passato ancora attivo nella mente e nel corpo.
a disposizione.
Dott.ssa Carmen Rizzuti
Si, credo che le ansie e le difficoltà della sua ragazza abbiano funzionato in qualche modo da stimolo per riacutizzare vecchi traumi e ora il suo corpo lo avverte di più tramite meccanismi di somatizzazione.
Per evitare che il tutto si cronicizzi le consiglio di intraprendere un percorso psicoterapeutico per gestire i sintomi e, soprattutto, per elaborare un passato ancora attivo nella mente e nel corpo.
a disposizione.
Dott.ssa Carmen Rizzuti
Gentilissimo, grazie innanzitutto per la generosa condivisione. Credo che lei abbia fatto già un'interessante connessione tra la sua somatizzazione e le problematiche legate all'ansia che ha vissuto la sua fidanzata e tra le sue caratteristiche personologiche e i disturbi d'ansia si sua madre. È probabile che le difficoltà della sua fidanzata abbiano riattivato antichi vissuti legati alla sua esperienza di figlio.
Rivolgersi ad un professionista, come ha già pensato di fare, è un'ottima idea. Credo che le informazioni fornite nella sua domanda siano tutte da approfondire. Uno psicologo psicoterapeuta è la figura giusta. Anche l'utilizzo del metodo EMDR può essere indicato per la sua situazione, al fine di trattare la sintomatologia e individuare le connessioni con le esperienze passate e più recenti.
Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Cordiali saluti
Dott.ssa Brunella Mobrici
Rivolgersi ad un professionista, come ha già pensato di fare, è un'ottima idea. Credo che le informazioni fornite nella sua domanda siano tutte da approfondire. Uno psicologo psicoterapeuta è la figura giusta. Anche l'utilizzo del metodo EMDR può essere indicato per la sua situazione, al fine di trattare la sintomatologia e individuare le connessioni con le esperienze passate e più recenti.
Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Cordiali saluti
Dott.ssa Brunella Mobrici
Buongiorno, io mi occupo di Disturbi d'ansia in giovani adulti, sono una Psicoterapeuta in formazione di stampo Cognitivo-Comportamentale: lavoro sull'aspetto emotivo, comportamentale e sui pensieri che portano alla manifestazione di determinati disturbi.
Un percorso terapeutico è quello più indicato nella sua situazione, se ha bisogno di ulteriori chiarimenti resto a disposizione.
Buona serata,
Dott.ssa Sara Passavanti
Un percorso terapeutico è quello più indicato nella sua situazione, se ha bisogno di ulteriori chiarimenti resto a disposizione.
Buona serata,
Dott.ssa Sara Passavanti
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Buonasera e grazie per aver condiviso la sua esperienza. È uno spezzone della sua storia da cui si evince che lei, in questi anni, ha fatto un gran lavoro.. ha cercato di essere forte e sostenere tutti e gestire un forte stress, a scapito delle sue emozioni che non hanno trovato un canale di sfogo e di elaborazione e quindi sono state interiorizzate. I sintomi che sta manifestando sono il segnale che lei ha bisogno di elaborare e superare ciò che è successo e rinsaldare le sue sicurezze.
Una buona psicoterapia può guidarla a guardarsi dentro e ritrovare la serenità che cerca.
Una buona psicoterapia può guidarla a guardarsi dentro e ritrovare la serenità che cerca.
Salve, vista la situazione descritta, il supporto psicologico non potrà essere sufficiente a uscire da questa tua situazione. Un percorso di psicoterapia potrà essere utile. Buona giornata .
Buongiorno e grazie per aver condiviso la sua esperienza. Dalle cose che scrive, faccio l'ipotesi che l'evento della salute della sua ragazza con la situazione lavorativa che stava vivendo in quel momento fossero eventi che lei doveva gestire e di cui aveva una grande responsabilità. In quel momento questi eventi erano così perturbativi che il suo organismo e il suo corpo hanno dovuto fare uno sforzo extra facendo un grande lavoro, creando allo stesso tempo uno stato di allarme che come ha detto correttamente, esiste ancora. Collegandolo all'esperienza familiare, l'ipotesi che si può fare è che forse il suo organismo interpreta le situazioni come una minaccia. Probabilmente il suo dolore era il messaggio del suo corpo che era arrivato ai suoi limiti? Ha detto che la valeriana aiuta a scacciare i pensieri di ansia. Che tipo di pensieri sono, riguardano qualcuno in particolare ecc.
Come hanno detto i colleghi, sono d'accordo che forse un aiuto da uno psicoterapeuta potrebbe essere utile
Spero di essere stata utile.
Buona giornata
Dottoressa Karliampa Eleni
Come hanno detto i colleghi, sono d'accordo che forse un aiuto da uno psicoterapeuta potrebbe essere utile
Spero di essere stata utile.
Buona giornata
Dottoressa Karliampa Eleni
Salve, comprendo quanto sia difficile gestire lo stress e l’ansia che sta vivendo, specialmente con la pressione di un lavoro insoddisfacente e l'influenza del passato familiare. La Terapia Breve Strategica potrebbe essere una soluzione efficace per Lei. Questo approccio si concentra su interventi pratici e mirati per gestire e ridurre rapidamente l'ansia e i sintomi associati.
Potrebbe aiutarLa a sviluppare tecniche per interrompere i circoli viziosi di pensieri e preoccupazioni e a trovare strategie per affrontare lo stress accumulato. Iniziare con uno psicologo specializzato in Terapia Breve Strategica potrebbe essere un buon passo. Questo professionista potrà fornirLe un supporto pratico e diretto, mirato a migliorare la Sua qualità di vita e a ridurre il senso di allerta costante.
Buonasera,
da quello che ha descritto e dalla sua domanda mi sembra di cogliere che ha ben presente il bisogno di rivolgersi a qualcuno che la aiuti a risolvere la situazione di sofferenza affinché non sia condizionato il suo futuro. Certamente, se si rivolge ad un/una psicoterapeuta, potrà avere notevoli benefici indagando le cause del malessere e soprattutto trovando nuovi modi, più efficaci, di affrontare i carichi emotivi della vita.
Un caro saluto
da quello che ha descritto e dalla sua domanda mi sembra di cogliere che ha ben presente il bisogno di rivolgersi a qualcuno che la aiuti a risolvere la situazione di sofferenza affinché non sia condizionato il suo futuro. Certamente, se si rivolge ad un/una psicoterapeuta, potrà avere notevoli benefici indagando le cause del malessere e soprattutto trovando nuovi modi, più efficaci, di affrontare i carichi emotivi della vita.
Un caro saluto
Buongiorno, è evidente che ha attraversato e sta attraversando situazioni emotivamente intense, sia sul piano personale che familiare, e che queste esperienze hanno avuto un impatto sul suo benessere psicofisico. La sua consapevolezza riguardo al legame tra stress, ansia e sintomi fisici come i dolori intercostali è già un passo molto importante verso la comprensione di ciò che sta vivendo.
Quello che sta descrivendo – la sensazione di perenne allerta, il senso di responsabilità verso le persone care e la paura che la situazione possa peggiorare – è comprensibile data la sua sensibilità e il contesto che ha vissuto. L'ansia, come ha notato, può essere una risposta a molte pressioni esterne, ma anche interne, e spesso si manifesta a livello fisico.
Rivolgersi a un professionista può essere un’ottima scelta, e la figura dello psicoterapeuta può sicuramente supportarla in questo percorso. Un terapeuta esperto di disturbi legati all'ansia potrebbe aiutarla a esplorare non solo come gestire meglio lo stress e l'ansia, ma anche a comprendere più profondamente i meccanismi che potrebbero averla portata a somatizzare. In alcuni casi, potrebbe essere utile anche valutare la consulenza di uno psichiatra, qualora si ritenesse necessario un supporto farmacologico, anche temporaneo.
Considerando la sua esperienza e il desiderio di prevenire un peggioramento della situazione, prendere in mano la sua salute mentale con l'aiuto di un professionista non è solo consigliato, ma anche un segno di grande forza e coraggio. È importante ricordare che chiedere aiuto non significa essere deboli, ma al contrario, significa volersi bene e voler investire nel proprio futuro e nel proprio benessere.
Le auguro di trovare il supporto di cui ha bisogno e la serenità che merita. Se ha altre domande o dubbi, non esiti a chiedere.
Un caro saluto.
Quello che sta descrivendo – la sensazione di perenne allerta, il senso di responsabilità verso le persone care e la paura che la situazione possa peggiorare – è comprensibile data la sua sensibilità e il contesto che ha vissuto. L'ansia, come ha notato, può essere una risposta a molte pressioni esterne, ma anche interne, e spesso si manifesta a livello fisico.
Rivolgersi a un professionista può essere un’ottima scelta, e la figura dello psicoterapeuta può sicuramente supportarla in questo percorso. Un terapeuta esperto di disturbi legati all'ansia potrebbe aiutarla a esplorare non solo come gestire meglio lo stress e l'ansia, ma anche a comprendere più profondamente i meccanismi che potrebbero averla portata a somatizzare. In alcuni casi, potrebbe essere utile anche valutare la consulenza di uno psichiatra, qualora si ritenesse necessario un supporto farmacologico, anche temporaneo.
Considerando la sua esperienza e il desiderio di prevenire un peggioramento della situazione, prendere in mano la sua salute mentale con l'aiuto di un professionista non è solo consigliato, ma anche un segno di grande forza e coraggio. È importante ricordare che chiedere aiuto non significa essere deboli, ma al contrario, significa volersi bene e voler investire nel proprio futuro e nel proprio benessere.
Le auguro di trovare il supporto di cui ha bisogno e la serenità che merita. Se ha altre domande o dubbi, non esiti a chiedere.
Un caro saluto.
Buongiorno! Quello che lei sta descrivendo mi sembra essere a tutti gli effetti un disturbo d'ansia. Indipendentemente da quanto si pensi disturbi di questo genere si risolvono bene e piuttosto rapidamente con la terapia adeguata. Le consiglio di leggere della Terapia Breve Strategica di Giorgio Nardone, e di affidarsi a un terapeuta selezionato della sua scuola.
L'ansia non è mai un disturbo insormontabile, ma occorre conoscere le tecniche che negli anni si sono dimostrate le più efficaci per poterne uscire con successo.
L'ansia non è mai un disturbo insormontabile, ma occorre conoscere le tecniche che negli anni si sono dimostrate le più efficaci per poterne uscire con successo.
buongiorno,
La cattiva notizia è che l'Ansia può essere una reazione appresa, mi duole confermare che vivere in un ambiente ansiogeno favorisce l'insorgere di questo disturbo.
La buona notizia è che, trattandosi appunto di una reazione appresa, si può altresì DISAPPRENDERE, e le modalità con cui farlo sono più di una.
E' necessario però inquadrare la più congeniale a lei ed alle sue risorse (parlo in particolare di risorse cognitive ed emotive).
Il consiglio accorato è di procedere ad un percorso psicologica ASSIEME alla sua compagna, poiché dalla sua descrizione emerge una chiara intersezione tra gli affanni di entrambi.
Dalle esperienze da me raccolte ho notato che moltiplicare per due l'impegno al benessere può triplicare i benefici.
Se vi concedete di dialogare assieme sull'opportunità di svolgere entrambi un tale percorso, e ne sarete convinti, i margini di miglioramento potranno essere assolutamente raggiunti. Buona giornata a voi
La cattiva notizia è che l'Ansia può essere una reazione appresa, mi duole confermare che vivere in un ambiente ansiogeno favorisce l'insorgere di questo disturbo.
La buona notizia è che, trattandosi appunto di una reazione appresa, si può altresì DISAPPRENDERE, e le modalità con cui farlo sono più di una.
E' necessario però inquadrare la più congeniale a lei ed alle sue risorse (parlo in particolare di risorse cognitive ed emotive).
Il consiglio accorato è di procedere ad un percorso psicologica ASSIEME alla sua compagna, poiché dalla sua descrizione emerge una chiara intersezione tra gli affanni di entrambi.
Dalle esperienze da me raccolte ho notato che moltiplicare per due l'impegno al benessere può triplicare i benefici.
Se vi concedete di dialogare assieme sull'opportunità di svolgere entrambi un tale percorso, e ne sarete convinti, i margini di miglioramento potranno essere assolutamente raggiunti. Buona giornata a voi
Carissimo, comprendo perfettamente le tue paure e vado subito al punto! Non esistono "figure professionali in particolare" a cui rivolgersi. I professionisti deputati al lavoro sulla salute emotiva sono psichiatra e psicologo/a. Il primo ha una formazione di base in medicina ed è autorizzato alla prescrizione di farmaci. La seconda figura ha una formazione universitaria specifica in ambito psicologico. Entrambe queste tipologie di professionisti possono avere una specializzazione in psicoterapia. Altra informazione che credo possa esserti utile, è che il lavoro degli specialisti in salute mentale in generale si basa comunque sulla relazione, e sulla relazione di cura. Questo vuol dire che è fondamentale la fiducia reciproca che può costruirsi in un rapporto di cura, sin dall'inizio. Tutto questo per dire che, se lo reputi utile alla tua situazione, puoi anche richiedere un consulto breve e - se non ti soddisfa - richiederne un altro. Un pò come faresti se dovessi sottoporti ad un intervento chirurgico: non credo che ti faresti operare se non ti fidassi del tuo curante e del suo parere! Ricorda che come persone dobbiamo poter essere coinvolte e informate nel processo di cura che ci riguarda, è un nostro diritto! Non ti manca, mi pare di capire, la capacità di discriminare cosa sia più utile a te. Buona fortuna! resto a disposizione
Se ha notato che questo stato d'ansia sta fortemente impattando sulla sua sfera di vita privata, sociale e professionale, le consiglio di rivolgersi a un medico specialista in psichiatria e, in seguito, con l'attenuarsi della sintomatologia, a uno psicoterapeuta.
Salve,
grazie per aver condiviso la sua esperienza. Dalle sue parole emerge una situazione di stress cronico legato a diversi fattori, tra cui il lavoro poco soddisfacente, le responsabilità economiche e le difficoltà vissute in ambito familiare. Il suo corpo sta segnalando che questo accumulo di tensione sta avendo un impatto importante sul suo benessere, come dimostrano i dolori intercostali e la sensazione di essere costantemente in allerta.
La sensibilità che descrive e il suo vissuto accanto a persone care che hanno problemi d'ansia possono avere reso più intenso il suo stato di preoccupazione. È naturale, quindi, che le venga il dubbio su come gestire tutto questo.
Per affrontare al meglio la situazione, rivolgersi a uno psicologo o uno psicoterapeuta sarebbe sicuramente un passo consigliabile. Un professionista potrà aiutarla a comprendere meglio le cause del suo stato di allerta, a gestire le emozioni e a sviluppare strategie per ridurre lo stress e migliorare la qualità della sua vita. Se l'ansia è significativa, potrebbe anche essere utile valutare percorsi di trattamento specifici, come tecniche di rilassamento, Mindfulness o, se necessario, approcci come l' EMDR per lavorare su eventuali aspetti traumatici.
Investire nel suo benessere con il supporto di uno specialista è il miglior modo per prevenire un eventuale peggioramento della situazione e costruire un equilibrio duraturo.
Dottoressa Silvia Parisi Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
grazie per aver condiviso la sua esperienza. Dalle sue parole emerge una situazione di stress cronico legato a diversi fattori, tra cui il lavoro poco soddisfacente, le responsabilità economiche e le difficoltà vissute in ambito familiare. Il suo corpo sta segnalando che questo accumulo di tensione sta avendo un impatto importante sul suo benessere, come dimostrano i dolori intercostali e la sensazione di essere costantemente in allerta.
La sensibilità che descrive e il suo vissuto accanto a persone care che hanno problemi d'ansia possono avere reso più intenso il suo stato di preoccupazione. È naturale, quindi, che le venga il dubbio su come gestire tutto questo.
Per affrontare al meglio la situazione, rivolgersi a uno psicologo o uno psicoterapeuta sarebbe sicuramente un passo consigliabile. Un professionista potrà aiutarla a comprendere meglio le cause del suo stato di allerta, a gestire le emozioni e a sviluppare strategie per ridurre lo stress e migliorare la qualità della sua vita. Se l'ansia è significativa, potrebbe anche essere utile valutare percorsi di trattamento specifici, come tecniche di rilassamento, Mindfulness o, se necessario, approcci come l' EMDR per lavorare su eventuali aspetti traumatici.
Investire nel suo benessere con il supporto di uno specialista è il miglior modo per prevenire un eventuale peggioramento della situazione e costruire un equilibrio duraturo.
Dottoressa Silvia Parisi Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
Buongiorno, comprendere la differenza tra psicologo e psicoterapeuta può essere un primo passo per scegliere in maniera consapevole a chi rivolgerti. La differenza tra psicologo/a e uno psicoterapeuta risiede nella formazione e nell'approccio terapeutico: lo/la psicologo ha una laurea in psicologia e può occuparsi di valutazioni, sostegno e consulenza; lo/la psicoterapeuta, oltre alla laurea, ha una specializzazione che gli/le consente di intervenire con tecniche specifiche per la cura di problematiche emotive e psicologiche più complesse. Nel tuo caso, considerando la storia personale, il vissuto legato all'ansia e il bisogno di un intervento strutturato, ti consiglierei di rivolgerti a uno/a psicoterapeuta, che possa aiutarti a comprendere e gestire il tuo stato d'allerta cronico e le preoccupazioni. Buona giornata, e buona scelta :)
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