Qualcuno mi può dare una spiegazione a questi atteggiamenti: Non riesco a riordinare, mettere a pos

100 risposte
Qualcuno mi può dare una spiegazione a questi atteggiamenti:
Non riesco a riordinare, mettere a posto qualsiasi cosa, dalla biancheria da riporre negli armadi, da documenti che vanno riordinati, dai piatti, posate ecc tolte dalla lavastoviglie e rimesse al loro posto, senza che mi prenda un'ansia terribile? Grazie
Buongiorno, sarebbe utile se lei descrivesse il tipo di educazione che ha ricevuto. Se qualche genitore aveva atteggiamenti simili ai suoi oppure se veniva imposta una regola severa rispetto all'ordine. Se non si approfondisce è difficile dare una risposta definitiva. Cordiali saluti

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Buongiorno, bisognerebbe capire quanto è invalidante il problema che riporta, valutando se non sia necessario affrontare un colloquio con uno psicoterapeuta. Inizierei a confrontarmi con il mio medico di medicina generale (medico di base).
Saluti
Buonasera. Da quando è presente questa terribile ansia? Provi a iniziare a pensare ai primi esordi, se è avvenuto qualcosa di diverso, se c'è stato un cambiamento nella sua vita, se sta affrontando un periodo di forte stress. Se troverà delle difficoltà nel compito e se valuterà questa situazione come intollerante e debilitante, allora rifletta sulla possibilità di farsi accompagnare da un terapeuta in questo percorso
Buongiorno, per affrontare la problematica dell'ansia, ed avere anche una possibile spiegazione del disagio che prova, è necessario un approfondimento sulla storia di vita; un colloquio con un professionista potrebbe essere il primo passo per fare luce. Purtroppo le importanti informazioni che ha fornito sono carenti per poterla aiutare. Saluti.
Buongiorno. Il tema sembra essere quello del "dover riordinare" delle cose che hanno un loro posto, come il vecchio vittoriano "ogni cosa al suo posto e un posto per ogni cosa". Chiaramente occorrono più elementi per capire questa sua ansia. Spiegare come mai lei scriva proprio ora, e quindi senta l'urgenza, piuttosto che anni fa, oppure scelga di andare avanti come ha sempre fatto, sono altri elementi che aiuterebbero ad analizzare meglio la sua richiesta. Ad ogni buon conto, l'ideale per avere un beneficio sarebbe il confrontarsi personalmente con un medico o uno psicoterapeuta
Salve, effettivamente come dicono i miei colleghi che con così poche notizie sulla sua vita, non è possibile aiutarla. Lei ha un ansia così alta che non riesce a fare ordine fuori di sè forse non ce l'ha neanche dentro di sè. Cerchi prendere un appuntamento con una psicoterapeuta e cominci a fare un lavoro su di sè, cercando di capire che cosa le sta comunicando questo sintomo e cosa c'è dietro, le auguro di capire cosa le sta succedendo. Cordiale saluti, dott. Eugenia Cardilli.
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Immagino che ci sia un collegamento fra il bisogno di fare ordine ed una qualche forma di controllo o autocontrollo. Credo possa essere utile per lei fare alcuni incontri per comprendere in che modo ansia e riordino vadano insieme nella sua psiche. Una volta compresa la natura di questo legame potrá decidere come intervenire e se intervenire.
Buona guarigione. Dott.ssa Melania Fanello
Buonasera, come già detto dai colleghi non è possibile dare un significato alla sua ansia senza conoscere nulla di lei e della sua storia. Sicuramente i suoi sintomi vogliono comunicarle qualcosa che potrà comprendere facendosi aiutare da uno specialista che la guiderà in un percorso di conoscenza e approfondimento. Fissi un appuntamento con uno psicoterapeuta,solo così potrà avere una o più risposte alle sue domande. Cordiali saluti
Buonasera. Il sintomo che lei denuncia , ossia l'insorgenza di ansia in concomitanza delle operazioni di "riordinare" potrebbe simbolicamente derivare da una necessità ed una conseguente "paura" di mettere a posto situazioni e dinamiche della sua esistenza. A volte L ansia ci serve a capire cosa non va dentro di noi.
Un colloquio psicologico potrebbe aiutarla a fare chiarezza
Sarebbe interessante capire se l'ansia compare quando le cose da riordinare le sembrano numericamente troppe oppure quando intorno a lei c'è troppo disordine e avverte il timore di non riuscire a tenere tutto sotto controllo ...
Buongiorno,
quello che lei descrive è un'emozione associata ad un comportamento, ma mancano molte informazioni per poterle dare davvero un significato più profondo: spesso dietro ai nostri comportamenti si celano significati simbolici che veicolano vissuti importanti, anch'essi correlati ad eventi vissuti e probabilmente non del tutto consapevoli ed elaborati.
Il consiglio, visto che questo aspetto che lei descrive, si rivela problematico in quanto arrecante malessere e disagio, è quello di contattare un professionista psicoterapeuta, per poter esplorare insieme possibili significati ora celati.

Un caro saluto,
Dott.ssa Elisabetta Giuli
Buongiorno, sono poche le informazioni da lei fornite per poter dare una valida spiegazione. Le consiglio di prendere un appuntamento per un colloquio psicologico. Cordiali saluti
Dott.ssa Sabrina Isola
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Buongiorno, probabilmente visto quello che prova, sta affrontando un periodo difficile e la sua mente sta cercando di comunicare che qualcosa non va. Come indicato dai miei colleghi, non è possibile dare una spiegazione con questi elementi. Provi a prendere contatto con un terapeuta della sua zona.
Arrivederci
Buongiorno a lei,
descrive un'ansia terribile e quotidiana relativa al non riuscire a fare ordine. Immagino la sua sofferenza sia intensa, perciò le consiglio di fissare con uno psicoterapeuta un ciclo di colloqui di valutazione preliminare. Tali colloqui permettono al terapeuta di avere maggiori informazioni su di lei e sulle sue condizioni di vita presenti e passate in modo da darle una restituzione rispetto ai sintomi descritti e al modo migliore per affrontarli. A sua disposizione per ulteriori chiarimenti, dottoressa Margherita Maggioni.
Buongiorno, non è semplice da quello che riporta comprendere i motivi della sua ansia, potrebbe pensare ad una consulenza psicologica per iniziare a fare chiarezza nella sua situazione attuale e poi cercare di superarla con l'aiuto giusto.
Ottime cose, Dott. Andrea De Simone
Salve. Per poterLe dare una risposta che sia tecnicamente ed eticamente sensata dal punto di vista professionale è necessario inquadrare tali comportamenti - e l'ansia che ne deriva - all'interno del contesto di vita in cui Lei si trova in questo momento, alla luce della storia delle Sue esperienze e dei Suoi progetti futuri. Ecco perché per poterLa aiutare è fondamentale ottenere queste informazioni attraverso un primo colloquio anamnestico, guidato dalle giuste domande, per comprendere Chi è Lei e perché soffre in questa situazione. Perché La mette in scacco? Quali sono i significati che Lei attribuisce a questi eventi? Senza un colloquio volto a comprendere tutto questo, ogni ipotesi resta tale - e priva di fondamento teorico sufficiente - ma soprattutto, privata dell'esperienza che fa di Lei la persona che è, è applicabile a chiunque (e quindi, a nessuno). Contatti un terapeuta! In bocca al lupo! Cordialità, DMP.
Salve,
non avendo molti elementi della sua vita è difficile dare un significato alla sua ansia; rappresenta comunque un campanello d’allarme, come a voler comunicarci qualcosa. Ad ogni modo dovrebbe provare a parlarne più dettagliatamente con uno specialista per approfondire le dinamiche legate alla sua “ansia terribile”.

EF
Buongiorno, per trovare un senso a questa sua ansia che le impedisce di fare anche i gesti più comuni dei comportamenti quotidiani bisognerebbe capire meglio quando sono cominciati questi sintomi, come ha finora convissuto con esse, e per fare questo e per tracciare una sorta di anamnesi e comprendere la sua storia e il suo vissuto sarebbe necessaria una consultazione psicologica che potrà fare presso un terapeuta di sua fiducia.
Solo quando si darà la possibilità di capire meglio la sua storia potrà fare dei passi significativi verso un maggior benessere.
i miei migliori auguri
Dr.ssa Iulia Murrocu
Gentile utente, le sue parole lasciano emergere un senso di ansia molto forte, che sembra essere per lei fonte di sofferenza significativa. Non è possibile nè eticamente sostenibile dare una spiegazione definitiva alla condizione che lei descrive, prescindendo dalla sua storia personale, dai suoi pensieri e affetti, dal suo contesto di vita. Se le manifestazioni ansiose che descrive sono per lei fonte di malessere importante e presente da tempo e se è per lei rilevante dare un senso a queste sue modalità di funzionamento, le suggerisco di contattare un professionista per lavorare insieme al fine di poter cercare una risposta al quesito che lei pone. Cordiali saluti, Dott.ssa Salustri
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Buongiorno, sarebbe necessario avere ulteriori informazioni. Ad esempio sull'emergere di questa ansia che descrive e sui pensieri che accompagnano questo stato. Sarebbe indicato fissare una consultazione con uno psicoterapeuta per mettere a fuoco la questione e approfondire le ragioni di questo suo stato d'animo.
Salve, sarebbe opportuno indagare maggiormente su questi aspetti della sua vita, consiglio di prendere in considerazione l'aiuto di un professionista.
Con le giuste informazioni e con una buona motivazione riuscirà a far luce su queste sensazione che l'affliggono.
MMM
Buongiorno,
probabilmente varrebbe la pena di comprendere qual è il suo rapporto con l'ordine interiore ed esteriore della sua quotidianità, per comprendere anche qual è il suo rapporto con l'essere attivo e l'essere inattivo.
Caro utente. Non può esistere un risposta standard per quello che riporta. Certo si possono fare molte ipotesi che possono guidare approfondimenti, riflessioni e azioni strategiche, ma il significato di questi fenomeni può essere costruito solo con un’analisi che coinvolga lei come attore attivo del sapere che lei ricerca. Comprenderà e potrà migliorare la sua situazione se intraprenderà un percorso di psicoterapia. Ci pensi. Un saluto
Buonasera, condivido le osservazioni dei colleghi, da quanto riporta potrebbe essere che lei stia sviluppando un'ansia "protettiva" rispetto a delle dinamiche ossessive, ma senza il suo coinvolgiomento in un percorso psicologico, queste restano solo ipotesi abbozzate. Consideri seriamente l'opportunità. Un caro saluto. DC
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo che sta attraversando. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
Buongiorno,
forse sono cose che non ama fare... forse per qualche motivo legato alle esperienze passate non sopporta di dover riordinare... forse sente di dover tenere tutto in ordine e sotto controllo, ma teme di non riuscire a star dietro a tutto...
Occorrerebbe parlarne, per vedere che cosa prova di fronte a queste normali azioni quotidiane e come ritrovare serenità.
Cordiali saluti e buona giornata!
Buongiorno,
mi trovo d'accordo con i colleghi sulla difficoltà di valutare la situazione sulla base delle informazioni che fornisce. Di certo molto spesso l'ansia non riguarda, in realtà, l'oggetto che in quel momento sembra essere in questione (nel suo caso, il 'riordinare'). Infatti, la contingenza apparente è spesso simbolica e rappresentativa di altro. Senza sapere cosa rappresenti per lei il 'riordinare' è difficile capire l'origine e il significato di questo disturbo, e quindi anche come affrontarlo. Ne parli con un terapeuta per esplorare cosa questa ansia le stia dicendo.
Buongiorno , i comportamenti che ha descritto saranno la conseguenza di un disagio che sta provando. Per fornirle una spiegazione di tali condotte, è necessario effettuare dei colloqui di definizione del problema e assessment. Dalla mia prospettiva teorica le posso dire che data una situazione x , i pensieri che "frullano" nella nostra mente sono la causa delle emozioni negative e dei comportamenti disfunzionali che mettiamo in campo. Pertanto agire sul contenuto dei pensieri è il primo passo per ristabilire il proprio equilibrio psicofisico. La saluto
Buongiorno, grazie per averci chiesto aiuto. L’ansia è un disturbo complicato e può portare a diverse conseguenze invalidanti per la vita quotidiana, come nel suo caso. Purtroppo, come già detto da vari colleghi, abbiamo troppe poche informazioni per poterla aiutare nel concreto. Sembrerebbe, come dice, che la sua ansia sia per lo più collegata ad una “fatica nel fare ordine”, che poi si trasforma in un vero e proprio blocco. Se ha voglia, può provare a dirmi qualcosa di più rispetto a questo suo vissuto: quando ha iniziato a sentirsi così? A
cosa può essere collegato l’esordio, da quanto tempo dura il suo malessere, é costatante o dipende dai periodi?
Penso che parlarne con un terapeuta le farebbe bene, la aiuterebbe a circoscrivere questa ansia e a trovare un nuovo equilibrio . Il primo passo nel chiedere aiuto l’ha fatto: non esiti a compiere il secondo!
Resto a disposizione,
Un caro saluto
Dott.ssa Francesca Pieri
Gentile utente, sarebbe utile capire quando è iniziato questo comportamento e se si presenta solo in alcuni periodi particolarmente stressanti. Chieda un consulto a uno psicologo della sua città.

Cordialmente
Dottor Mauro Vargiu
Buongiorno, il fatto che abbia collegato l'arrivo di questa ansia terribile a questa serie di azioni e mansioni è molto importante, per lei è già un piccolo passo in avanti. Infatti spesso ci troviamo a sperimentare emozioni che non sappiamo bene definire o attribuire ad eventi specifici.
Penso però che possa essere importante per lei prendersi cura di questa ansia e di queste sue osservazioni. Per fare ciò una strada potrebbe essere quella di iniziare un suo percorso psicologico che vada a comprendere cosa si cela dietro queste mansioni e che significato hanno per lei e per la sua storia, personale e familiare.
Rimango a disposizione nell'eventualità in cui decida di percorrere questa strada. Cordiali saluti, Alice Boschiroli
Buongiorno,
Grazie della sua condivisione.
La procrastinazione è un comportamento che porta spesso a rimandare scadenze, compiti spesso noiosi e in generale si concretizza in una fatica nel compiere azioni routinarie e noiose (sistemare, mettere in ordine, rispettare delle scadenze ecc). Di solito il comportamento è associato a dei vissuti d'ansia e il non portare a termine i suddetti compiti genera maggiore ansia e inadeguatezza.
Ci sono diversi fattori che spiegano questo comportamento: l'autostima, dei vissuti di ansia generale, mancanza di motivazione.
Un percorso di supporto psicologico può sicuramente aiutare a capire in un primo step quali sono le situazioni che generano questi comportamenti e quali strategie adottare per inserire queste azioni nella propria routine senza aumentare l'ansia percepita.

A disposizione per ulteriori approfondimenti

Cordiali saluti

Dott.ssa La Rocca Stefania
Buongiorno, gli elementi che emergono dalla sua domanda fanno ipotizzare la presenza di pensieri parassiti che le impediscono di concentrarsi sulla normale routine domestica. Anzitutto ci sarebbe da capire se in questo periodo è costretta ad affrontare particolari problematiche lavorative, o sentimentali, o di salute, ciò spiegherebbe la sua distrazione continua. Le consiglio un percorso terapeutico che possa identificare l'origine di queste condotte disfunzionali e che ostacoli l'emergere della sintomatologia ansiosa. Rimango a disposizione. Cordialmente. dr. Parri
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Gentile utente, mi trova d'accordo con tutti i miei colleghi che mi hanno preceduto. Credo che per lei sarebbe opportuno parlare con uno psicologo/psicoterapeuta per indagare sulle sue causa del suo problema.
Un caro saluto
Buongiorno,
cosa succede dentro di lei quando è lì lì per riordinare ed è presa dall’ansia? Provi ad ascoltarsi semplicemente, senza giudizio, come se fosse “un’antropologa/o” di se stesso/a. Esplori curiosamente questa angoscia.
Faccia caso a dove la sente nel corpo. C’è qualche altra emozione? Dove la sente nel corpo? pensieri cosa dicono in quel momento? Riuscirebbe a stare semplicemente lì con la sua sensazione, senza volerla scacciare, solo “respirandoci dentro”. A questo punto arriva un’immagine? Se sì, le fa venire in mente qualcosa?

Queste sono le domande che le porrei per iniziare, se cominciassimo a lavorare insieme.
Con l’augurio di star presto meglio,
un saluto
Giada Bossi
Gentilissimo grazie per la condivisione, a volte può succedere che dietro alla scarsa motivazione ci sia in realtà un blocco psicologico. Il nostro disordine diventa in qualche maniera rassicurante: niente è al proprio posto eppure tutto è a posto, la casa resta viva, in movimento, e non ci costringe a confrontarci con un ordine asettico e impersonale, all’interno del quale stenteremmo a riconoscerci. Riordinare diventa un po’ come il disinfettare una ferita: per poterlo fare bisogna andare a toccare la parte dolente, per poi, finalmente, lasciarla guarire. E’ molto più facile lasciarla lì, non toccarla, non guardarla e magari fare finta che non esista. Essere consapevoli di questo e voler uscire da una fase di stagnazione può essere abbastanza motivante per trovare la spinta per iniziare un percorso per cercare le reali motivazioni.
Se volesse affrontare con me questo disagio mi rendo disponibile in presenza e on line, cordialmente dott.ssa Bachiorri Sara
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Buongiorno gentile utente, per affrontare problematiche relativa all'ansia ed avere una possibile spiegazione del disagio riportato ed eventualmente poter lenire il malessere che lei descrive è necessario un approfondimento sulla sua storia di vita e sulla storia del sintomo descritto. Le consiglio pertanto un colloquio con un professionista al fine di poter insieme far luce sulle le problematiche da lei descritte. Se volesse affrontare con me questo disagio mi rendo disponibile in presenza e on line, cordialmente dott.ssa Federica Cascasi
Buongiorno, per trovare una spiegazione a questi fenomeni ansiosi servirebbero altre informazioni, come ad esempio cosa intende con ansia terribile, da quando accade tutto ciò e così via, per provare a costruire una narrazione più chiara attorno al sintomo. Potrebbe essere utile rivolgersi ad un professionista che possa offrirle uno spazio d'ascolto e di intervento in merito.
Cordialmente,
Dott. Francesco Conti
Caro Utente, mi dispiace molto per quello che sta passando, nella richiesta che pone ci sono diversi elementi che meriterebbero senz'altro di attenzione. Potrebbe essere utile e prezioso esplorare il suo vissuto all'interno di un percorso psicologico.
Resto a disposizione,anche online, e le auguro una buona giornata
Dott.ssa Beatrice Taveggia
Buonasera,
comprendo il disagio che sta vivendo. Sarebbe utile, a mio parere, approfondire la sua difficoltà e il suo stato d'animo all'interno di una terapia psicologica che possa dare un significato al suo vissuto e che possa fornirgli degli strumenti per gestirlo al meglio.
Resto a disposizione,
Cordialmente
Dott.ssa Filippi
Salve, non è possibile darle le risposte che cerca con questi elementi. Il suo sintomo di dice qualcosa di lei se inserito all'interno di una storia, della sua storia personale, familiare, relazionale. Le consiglio, se vuole, di approfondire il suo malessere
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Gentile utente, comprendo il suo disagio ma fornisce troppi pochi elementi per poterla aiutare. Quali pensieri le vengono in mente mentre riordina?
Resto a disposizione qualora lo ritenesse opportuno. Buona giornata
Buongiorno, sarebbe utile un'approfondimento sulla sua storia e sulla sua vita, sicuramente attraverso un colloquio con un professionista della salute psicologica, così da poter fare più chiarezza su se stessi.
Importante questo per poter affrontare la problematica dell'ansia, comprendere meglio il perché del disagio che prova e trovare la via di uscita utile e funzionale.

Saluti
Dott. Maurizio Di Benedetto
Gentile utente, sarebbe opportuno valutare nel complesso la sua storia, le consiglio di intraprendere un percorso di supporto psicologico.
Resto a disposizione attraverso consulenze online.
Dott. Luca Rochdi
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Buongiorno, sarebbe opportuno intraprendere un percorso di sostegno psicologico al fine di comprendere cosa abbia indotto questa risposta ansiosa e comprendere insieme come fronteggiare la situazione.
Buongiorno, non penso sia possibile dare una risposta esaustiva non avendo altri elementi rispetto alla sua vita presente e passata. Sicuramente questa profonda ansia che lei descrive può essere sintomo di fatiche e ferite che si porta dietro e che trovano modo di manifestarsi in queste modalità. Potrebbe essere legato ad un blocco nel chiudere qualche esperienza della sua vita, a modelli genitoriali particolarmente insistenti sull'ordine, ad una paura a far chiarezza e ordine su alcune situazioni personali.
Le consiglio di approfondire l'argomento con un professionista per la sua serenità. Rimango a disposizione
Dott.ssa Elisabetta Colombo
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Non è semplice rispondere, le miglior risposte in questi casi sono domande. Qual è la tua relazione con il disordine? ( disordine interiore e esterno) in cosa stai facendo ordine oggi in te e nella tua vita? In cosa hai bisogno di sovvertire l'ordine?
Buongiorno,
le spiegazioni possibili sono pressoché infinite e probabilmente anche poco utili nel medio lungo termine della gestione del problema che riporta, al più potrebbero avere l'effetto di una momentanea e moderata riduzione dell'ansia. Se oltre alla spiegazione è in cerca di una risoluzione del problema le consiglio di prenotare una visita con un professionista della salute mentale.
Rimanendo a disposizione la saluto cordialmente
Buongiorno, per rispondere al suo quesito andrebbe indagato meglio ciò che accade nei momenti da lei citati. In particolare il comportamento e l'emozione di ogni individuo dipendono da quelli che sono i suoi pensieri, derivati da credenze più o meno consapevoli. Sicuramente i suoi comportamenti e l'ansia hanno delle ragioni che possono essere indagate e scoperte durante dei colloqui con un professionista. Rimango a disposizione, Cordialmente
Gentile Utente,
Il mio consiglio è quello di rivolgersi a un terapeuta, nel caso non avesse già intrapreso un percorso psicologico. Solo attraverso una conoscenza più puntuale del suo contesto di vita e dei suoi modi di muoversi nel mondo e con gli altri è possibile comprendere e dare un senso alle difficoltà che riporta.
Un caro saluto.
Gentile utente, comprendo le sue preoccupazioni. Sarebbe interessante provare a capire quale significato lei attribuisce a questi comportamenti e che cosa le impedisce di compiere queste azioni. A volte l’ansia è un segnale di qualcosa di più profondo, che può essere analizzato insieme a uno psicologo. Rimango a disposizione. Dott.ssa Giorgia Checchino
Buongiorno, intraprendendo una terapia potrá indagare i pensieri e le credenze che associa mentre sta compiendo quelle azioni e modificarli per affrontare tali situazioni con più serenità.
É un percorso che può spaventare, ma le assicuro che il suo problema è risolvibile, non sarà da solo/a.
Resto a disposizione.
Dott.ssa Sara Passavanti
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Salve. Sarebbe da indagare, in un percorso di supporto psicologico, cosa davvero le crea ansia, cosa non desidera “riordinare” nella sua casa/vita. Cosa desideri avere un posto differente nel suo mondo?
Buongiorno gentile Utente, dalle sue parole traspare un senso di sofferenza che penso sia esteso ad una buona fetta delle sue giornate, per uscire da questa situazione sicuramente un percorso che esplori nel profondo la consapevolezza che ha di sé potrebbe essere la soluzione più idonea.
Per darle una spiegazione a questi atteggiamenti è necessario un percorso di autoanalisi che potrebbe intraprendere con un professionista adeguatamente formato. Un professionista può guidarla nella comprensione del significato personale (quindi un significato che venga dal suo profondo essere e non semplicemente dettato dalla visione del terapeuta) che hanno questi atteggiamenti. Ma può essere anche supportato nella gestione emotiva e dell'ansia che emerge da questa spiacevole condizione.
Sperando che si risolva al più presto questa condizione, le porgo cordiali saluti e resto a disposizione per consigli o per intraprendere un percorso di supporto psicologico.
Dott. Luca Vocino
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Gentilissimo/a utente
Questo tipo di ansia legata al riordinare e mettere a posto le cose può essere correlata a diversi fattori. Potrebbe trattarsi di un disturbo ossessivo-compulsivo (DOC), caratterizzato da pensieri ricorrenti e comportamenti rituali che vengono eseguiti per ridurre l'ansia. In questo caso, potresti beneficiare di una valutazione da parte di uno psicologo o psichiatra per determinare se è presente un DOC e pianificare un trattamento appropriato.
Altri fattori che potrebbero contribuire a questo tipo di ansia possono includere problemi legati al controllo, all'autostima o all'ansia generale. In ogni caso, è importante affrontare questo problema in modo da ridurre l'ansia e migliorare il benessere psicologico.
Ti consiglio di parlare con un professionista della salute mentale per esplorare le cause della tua ansia legata al riordinare e trovare strategie di gestione efficaci. Potrebbe essere utile anche praticare tecniche di rilassamento, come la respirazione profonda o la meditazione, per ridurre l'ansia in situazioni di questo tipo.
Dott. Cordoba

Caro, è difficile capire una certa ansia senza esplorare i vissuti e il significato nella persona. Di conseguenza, se questo la turba ne parli con qualcuno che la possa aiutare. Per qualsiasi info sono a disposizione.
Gentile utente, le sue parole lasciano emergere un senso di ansia molto forte, che sembra essere per lei fonte di sofferenza significativa. Per affrontare problematiche relativa all'ansia ed avere una possibile spiegazione del disagio riportato ed eventualmente poter lenire il malessere che lei descrive è necessario un approfondimento sulla sua storia di vita e sulla storia del sintomo descritto. Se volesse affrontare con me questo disagio mi rendo disponibile in presenza e on line, un saluto
Gentile utente, per poterle dare una risposta adeguata sarebbe necessario approfondire la modalità con cui si verifica questo disagio, le emozioni che prova quando si trova di fronte a queste "sfide" ed il suo vissuto personale perchè l'ansia che prova potrebbe derivare da una serie di fattori, inclusi pensieri catastrofici riguardanti il disordine, il timore di non essere in grado di sistemare le cose in modo perfetto o il timore di non riuscire a farlo in tempo.
Spesso però, il senso di disordine potrebbe rappresentare anche un riflesso di disagio interiore o confusione emotiva.
Sarebbe necessario dunque esplorare più approfonditamente le radici di questa ansia attraverso la terapia psicologica con la quale potrebbe identificare i pensieri e le credenze irrazionali legate al riordino e sviluppare strategie per gestire l'ansia in modo più efficace. La terapia cognitivo-comportamentale, ad esempio, potrebbe aiutarla a riconoscere e modificare i pensieri distorti riguardanti l'ordine e la pulizia, mentre le tecniche di rilassamento come la respirazione profonda potrebbero aiutarla a ridurre la tensione e l'ansia durante le attività di riordino.
Saluti





Gentile utente, la sua domanda può sicuramente trovare risposta in un percorso psicologico, in cui raccontare e condividere ciò che le accade in quei momenti.
dott.ssa Floriana Ricciardi
Buonasera. Molto probabilmente, Lei collega il fare ordine con qualche ricordo serbato dentro di sé, un ricordo inconscio che nasce dall'educazione ricevuta nell'infanzia, secondo il principio dell'associazionismo o condizionamento. Sembrerebbe un chiaro segnale di ansia legato a un disturbo ossessivo- compulsivo che affonda le sue radici nell'età infantile e nel modello genitoriale in cui ha vissuto. Mi sono permessa di dare questa opinione ma chiaramente sarebbe necessaria qualche informazione aggiuntiva al fine della comprensione / risoluzione del caso. Un caro saluto. Dott.ssa Piera Anello
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Buongiorno, ho letto con attenzione la sua richiesta, se ho compreso bene quello che ha scritto, il fare ordine le scatena ansia. Se desidera possiamo approfondire iniziando da una prima consulenza online o in studio. Io utilizzo tecniche di mindfulness, rilassamento e gestione dello stress, dell’ansia e della depressione che possono aiutarla a ridurre i sintomi legati a questi aspetti. Grazie per la ricchezza della sua condivisione. Dott.ssa Valentina Zoccali
Buongiorno, purtroppo con questi elementi non è possibile dare un'interpretazione del significato di questa sua difficoltà che le genera un'ansia così forte. C'è necessariamente bisogno di approfondire la sua storia personale e i vissuti per lei significativi per poter capire quale possa essere la funzione della sua ansia. Come già altri colleghi le hanno suggerito, le consiglierei di prendere appuntamento con uno psicoterapeuta, questo la aiuterà a chiarire quello che le accade e col tempo a risolvere il disagio. Cordialità, dott.ssa Francesca Ghio.
Buongiorno, ci sono diverse ragioni per cui potresti sentirti così. Alcune potrebbero essere:
Ansia e Perfezionismo: Molte persone provano ansia nel mettere a posto perché temono di non riuscire a farlo nel modo "giusto" e l'idea di dover fare le cose perfettamente crea una pressione intensa che poi si traduce in ansia.
Stanchezza Mentale: A volte, quando siamo già mentalmente affaticati da altre preoccupazioni o stress, anche i compiti più semplici possono sembrare opprimenti.
Disorganizzazione Emozionale: Il disordine esterno può riflettere uno stato di disordine interno. Se stai affrontando emozioni complesse o situazioni difficili, può diventare difficile trovare l'energia e la motivazione per mantenere l'ordine fisico.
Disturbo d'Ansia: In alcuni casi, l'ansia eccessiva legata a specifiche attività potrebbe essere parte di un disturbo d'ansia più ampio.


Ad ogni modo sarebbe bene esplorare più a fondo le cause della tua ansia e a sviluppare strategie personalizzate per affrontarla.
Ricorda, non sei solo in questo. Molte persone sperimentano sfide simili, e con il giusto supporto, è possibile trovare modi efficaci per gestirle.

Per qualsiasi cosa sono a disposizione.
Dott. Paolo Galassi
Buongiorno,
non dev'essere facile convivere con questo problema e se lei sta scrivendo forse è arrivato il momento di risolverlo mettendo a posto prima qualcos'altro nella sua vita, ma di certo non lo si può elaborare in una chat.
Rimango a disposizione
Dr. Grazia Chianetta
Quello che descrivi sembra essere un'esperienza di ansia legata all'organizzazione e alla gestione delle attività domestiche. Questo tipo di ansia può avere diverse cause e ci sono strategie che possono aiutarti a gestirla meglio. Ecco alcune possibili spiegazioni e suggerimenti su come affrontare la situazione:

Possibili Cause
Ansia Generalizzata:

L'ansia generalizzata può manifestarsi in diversi aspetti della vita quotidiana, inclusi compiti di routine come riordinare e organizzare.
Perfezionismo:

Il desiderio di fare tutto in modo perfetto può causare ansia quando ti senti sopraffatta dalla necessità di svolgere i compiti in modo impeccabile.
Disordine Cognitivo:

Può essere difficile concentrarsi su compiti specifici se si ha una mente molto attiva o se si è sopraffatti da pensieri ansiosi.
Problemi di Procrastinazione:

La procrastinazione spesso deriva dall'ansia. Rinviare compiti può creare un ciclo di ansia crescente quando questi compiti vengono inevitabilmente affrontati.
Condizioni Mediche o Psicologiche:

Disturbi come il disturbo ossessivo-compulsivo (OCD) o il disturbo da deficit di attenzione/iperattività (ADHD) possono influenzare la capacità di organizzare e riordinare senza ansia.
Strategie per Gestire l'Ansia
Dividere i Compiti in Piccoli Passi:

Scomponi i compiti in attività più piccole e gestibili. Concentrati su un passo alla volta per evitare di sentirti sopraffatta.
Creare una Routine:

Stabilisci una routine giornaliera o settimanale per i compiti domestici. Una routine prevedibile può ridurre l'ansia associata alla gestione del tempo e dei compiti.
Tecniche di Rilassamento:

Pratica tecniche di rilassamento come la respirazione profonda, la meditazione o lo yoga per ridurre l'ansia generale.
Tempo Limitato:

Imposta un timer per dedicare un tempo specifico a un compito. Sapere che hai un limite di tempo può aiutarti a iniziare e completare il compito senza sentirti sopraffatta.
Chiedere Aiuto:

Non esitare a chiedere aiuto a familiari o amici per gestire i compiti domestici. Avere un supporto può alleviare parte dell'ansia.
Self-Compassion:

Pratica l'auto-compassione. Ricorda che nessuno è perfetto e che è normale avere difficoltà in certi ambiti. Evita di essere troppo critica con te stessa.
Considerare l'Aiuto Professionale
Se l'ansia continua a interferire significativamente con la tua vita quotidiana, potrebbe essere utile consultare un professionista della salute mentale. Uno psicologo o un terapeuta può aiutarti a identificare le radici dell'ansia e a sviluppare strategie personalizzate per affrontarla. La terapia cognitivo-comportamentale (CBT) è particolarmente efficace nel trattamento dell'ansia e dei problemi di organizzazione.


Ricorda che non sei sola in questa esperienza e che molte persone affrontano ansie simili. Con il giusto supporto e le strategie appropriate, è possibile gestire l'ansia e migliorare la tua capacità di affrontare i compiti quotidiani. Prendere il primo passo verso la comprensione e la gestione dell'ansia è già un grande progresso.
Salve, Capisco quanto possa essere frustrante vivere questa situazione. L'ansia che prova nel riordinare e organizzare potrebbe essere collegata a vari fattori e merita attenzione. Intraprendere un percorso psicologico potrebbe aiutarla a comprendere meglio le radici di questa ansia e a sviluppare strategie per gestirla. Questo percorso rappresenta un gesto di amore verso se stessi, mirato a migliorare la qualità della sua vita quotidiana. Chiedere aiuto è un segno di forza e un passo importante verso il benessere e la serenità.
Buongiorno,
Credo sia essenziale comprendere la natura del problema, il che è davvero difficoltoso online.
Le suggerisco di fissare un colloquio o di rivolgersi a uno/a professionista qualificato/a.

Dal testo che ha scritto, non si capisce cosa nello specifico le provochi ansia nel fare le cose che dice. Forse il fatto di sentire che non siano state completate in un modo adeguato?
Ritengo necessario approfondire la vicenda.

Un caro saluto, Dott. Daniele Morandin
Buongiorno, grazie per aver condiviso la sua esperienza. Quello che descrive potrebbe essere legato a una forma di ansia associata a specifiche attività quotidiane, come riordinare o mettere a posto le cose in casa. L'ansia che prova può essere molto debilitante e interferire con la sua routine e il suo benessere.

Le suggerisco di considerare un percorso psicologico per comprendere meglio le cause di questa ansia e per sviluppare strategie per gestirla. Un professionista potrebbe aiutarla a esplorare i motivi per cui queste attività scatenano un tale disagio e a trovare modi per affrontare queste situazioni con maggiore calma e serenità.

Affrontare queste difficoltà con il supporto di un esperto può fare una grande differenza, aiutandola a migliorare la qualità della sua vita quotidiana. Le auguro di trovare il sostegno necessario per superare questi momenti di ansia e ritrovare una maggiore tranquillità.
Buongiorno, la ringrazio per la sua condivisione anche se gli elementi che riporta sono insufficienti per avere un quadro completo della situazione.
Sicuramente quello che le succede merita attenzione, pertanto la invito a valutare l'inizio di un percorso di psicoterapia che potrebbe aumentare la sua consapevolezza e promuovere un arricchimento personale.
Un saluto.
Buongiorno,
La sintomatologia che lei descrive, affinché assuma un senso da Lei condiviso, va ricostruita all'interno delle situazioni e dei contesti di vita.
Qualsivoglia interpretazione effettuata senza aver colto prima queste informazioni, si rivela fuorviante e senza fondamento scientifico.
Le consiglio di affidarsi ad uno psicologo che possa guidarla e, insieme a lei, ricostruire le modalità in cui questo suo malessere insorge o si fa più intenso e forte. Io sono la dott.ssa Laura Servidio, trova i miei contatti sul mio profilo. Rimango a disposizione.
Cordiali saluti.

Dott.ssa Laura Servidio
Gentile utente, è molto difficile riuscire a inquadrare la sua situazione in poche righe. Le suggerisco di rivolgersi a un professionista che la possa aiutare. Saluti, Dott. Antonello Deriu
Gentile Utente,
quello che racconta meriterebbe un approfondimento ed è difficile darle una risposta basandosi solo su quello che descrive, rischierei di semplificare troppo o di darle anche delle risposte che non rispecchiano la sua esperienza e il suo vissuto. Non sono infatti tanto gli atteggiamenti in sè ciò verso cui è importante porre il focus, ma come vive questi momenti e questa difficoltà nel riordino, come è per lei vivere quest'ansia, da quali pensieri e sensazioni corporee è accompagnata, per poter stare meglio e trovare delle modalità con cui si senta più tranquilla nel poter affrontare questi compiti quotidiani.
Resto a disposizione,
Dott.ssa Maria Serena Maierna
Gentile,
varrebbe la pena approfondire di cosa è fatta l'ansia che la sovrasta quando si ritrova a riordinare nei contesti più svariati e quali sono le convinzioni che si attivano. Per poterlo fare, sarebbe necessaria un'anamnesi esaustiva e poi eventualmente la pianificazione di un intervento mirato. Resto a sua ocmpleta disposizione. Un saluto cordiale. Dott.ssa Michelle Borrelli
Buongiorno! Quello che riporta sembra essere riconducibile a un possibile atteggiamento ossessivo compulsivo. La paura di non riuscire a stare nell'ordine predefinito probabilmente le genera quell'ansia dovuta non sentirsi a posto con sé stessi, temere possa capitare qualcosa di brutto, ecc...
Le consiglio, ogni giorno, di lasciare qua e là una piccola imperfezione nel suo ordine. Questo lavoro le permetterà di uscire pian piano da questa sorta di "prigionia" riaprendo progressivamente a piccoli spazi di libertà.
Salve, evidentemente per lei rimettere in ordine richiama ad alcuni aspetti di vita che le danno angoscia in modo importante.
Forse avrebbe qualcosa da elaborare all’interno di un percorso di psicoterapia. Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
Gentilissimo, dalla sua narrazione sembra emergere una sofferenza che trova origine in quella sensazione di ansia che descrive. Le sono vicina. Posto che è difficile attribuire un significato univoco e una relazione causa-effetto senza conoscere la sua storia di vita, sarebbe utile comprendere in che modo e quando ha avuto inizio tale sintomo. Attraverso un percorso che la accompagni nella formulazione di domande come "quali sono i pensieri che accompagnano tale ansia?", "quali sono le sensazioni corporee in quei momenti?", "quando ha avuto inizio?", "c'è qualcosa che in quei frangenti la aiuta , e se sì, cosa la aiuta a combattere quell'ansia?". Resto disponibile qualora volesse approfondire la questione. Dott.ssa Silvia Fava
Gentile Utente, la ringrazio per la richiesta. Per capire il suo disagio sarebbe opportuno approfondire la sua ansia e questo è possibile solo in una consulenza psicologica. L'azione del riordinare potrebbe essere solo la punta dell'iceberg e potrebbe non essere la causa diretta della sua ansia ma solo un trigger. Le consiglio di approfondire per poter migliorare la qualità della sua vità. Mi rendo disponibile per un colloquio psicologico.
Cordiali Saluti Dott.ssa Helena Afflitto
Gentile utente, potrebbe essere utile comprendere i primi episodi in cui ha sperimentato tale ansia e individuare le situazioni di stress vissute in questo periodo di vita. Dunque rivolgersi ad un terapeuta potrebbe essere utile per comprendere il sintomo e ripristinare uno stato di equilibrio e benessere.
L'ansia intensa legata al riordino o alla sistemazione di oggetti potrebbe avere diverse spiegazioni. Potrebbe trattarsi di una forma di ansia situazionale , in cui il compito appare sopraffacente o troppo impegnativo, oppure essere legato a un bisogno di perfezionismo, che rende difficile agire senza il timore di "sbagliare". Un'altra possibilità è che ci siano difficoltà nell'organizzazione mentale, che si riflettono poi nell'ambiente esterno, o che questi sentimenti siano associati a esperienze passate o stati emotivi non elaborati.
In alcuni casi, questi atteggiamenti possono rientrare in quadri più complessi, come il disturbo d'ansia generalizzato , il disturbo ossessivo-compulsivo (DOC) , o altre condizioni che influenzano la capacità di affrontare compiti quotidiani.
Sarebbe utile e consigliato approfondire questi vissuti con l'aiuto di uno specialista , come uno psicologo o psicoterapeuta, per esplorare a fondo le cause sottostanti e individuare strategie per gestire l'ansia in modo efficace.

Dottoressa Silvia Parisi Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
Salve, magari c’è qualcosa nel suo inconscio o nelle proprie emozioni da sistemare principalmente. Se lei ha un fastidio che la tiene in ansia è sempre in disordine psicologicamente e anche emotivamente, tende a far diventare tutto ciò che c’è intorno a lei allo stesso modo. Provi a parlare con uno specialista e a risolvere qualche piccolo fastidio dentro di lei, il resto verrà da se! In bocca al lupo!
Buongiorno gentile utente,
l'ansia che lei dice di provare viste le difficoltà durante la vita quotidiana da lei descritte è abbastanza comprensibile.
Visto che poi la definisce un'ansia terribile, credo che sia giusto suggerirle di rivolgersi ad un professionista che possa indagare quali possono essere le motivazioni che provocano le difficoltà da lei evidenziate visto che sulla base di quanto descritto non è sicuramente possibile esprimere un giudizio professionale.
Resto a disposizione per eventuali chiarimenti
Dott. Marco Albertoni
Buongiorno,

capisco il grande dubbio e la confusione che possono generare una situazione simile. Non penso si possa trovare una risposta semplice, purtroppo.
Generalizzando e semplificando un po', il modo in cui ci rapportiamo con gli oggetti del nostro mondo può talvolta essere specchio di quello che ci sta accadendo internamente. Può ad esempio essere un periodo di vita in cui non sta riuscendo a trovare una sua collocazione, a progettare chiaramente il suo futuro, sentendo confusione ed emozioni un po' alla rinfusa. Questo è solo un esempio, per suggerire come possa esserci un collegamento tra mondo esterno ed emozioni interne.
Quello che sembra opportuno fare in questo caso è andare ad approfondire lo stato ansioso, comprendere cosa possa esserci dietro a questa difficoltà nel riordinare. È un compito però difficile da portare avanti in solitaria, per cui potrebbe essere d'aiuto chiedere un supporto ad un professionista che possa accompagnarla in questo approfondimento.

Un saluto
Dr. Luca Bacchiega
Gentile utente,
dalla sua domanda si coglie il malessere legato alla difficile situazione in cui si trova. Per poterle rispondere, occorrerebbe approfondire meglio attraverso una consulenza psicologica in quanto possono esserci varie ragioni per cui sperimenta questo stato ansioso. Inoltre, attraverso un percorso psicologico potrebbe anche trovare gli strumenti per stare meglio e ridurre il suo stato d'ansia. Se lo desidera, sono a disposizione.
Cordiali saluti
Dott.ssa Marta Romano
Buonasera, consiglio un percorso terapeutico abbinato all'auto ipnosi.
vp
Gentile,
Questi comportamenti meritano sicuramente attenzione, ma soprattutto comprensione. L’ansia è un’emozione che svolge una funzione precisa: ci segnala qualcosa e ci invita a prestare attenzione a un aspetto della nostra vita. Ti suggerisco di riflettere sui momenti in cui sperimenti questa sensazione: ci sono situazioni specifiche o pensieri ricorrenti che la scatenano?
Condividi queste osservazioni con il tuo terapeuta. Insieme lavorare per affrontare e risolvere il problema alla radice. Con il giusto supporto, riuscirai a capire meglio cosa l’ansia vuole comunicarti e a gestirla in modo più sereno.
Buongiorno, Ci possono essere diverse spiegazioni che andrebbero approfondite per valutare correttamente la sua situazione. Si potrebbe ipotizzare un disturbo da perfezionismo, un disturbo di tipo più ossessivo oppure una difficoltà alla prestazione con conseguente procrastinazione che porta a livelli elevati di ansia.
Mi permetto una breve digressione sul concetto di “procrastinazione”: vi è concordanza nel ritenere che la procrastinazione sia un problema motivazionale che coinvolge più dimensioni oltre a quella di una scarsa capacità di gestione del tempo. Allo stesso tempo diverse ricerche considerano la procrastinazione il risultato dell’influenza di fattori meno stabili e più situazionali, correlati ad aspetti motivazionali e cognitivi come la presenza di una costante paura di fallire, di sentimenti di incompetenza e di ansia di stato (come sembrerebbe dalla sua domanda). Altri fattori che possono influenzare negativamente il comportamento sono la bassa autostima e la tendenza a considerare i propri successi determinati da fattori instabili e/o esterni piuttosto che dalle proprie capacità o sforzi con conseguenze importanti sul tono dell’umore e sull’ansia che ne deriva ad ogni nuovo compito. Le consiglio vivamente di parlarne con un terapeuta così da poter iniziare un lavoro cognitivo/comportamentale che la aiuti a migliorare la sua condizione. Un caro saluto.
Buongiorno, il disagio che descrivi, caratterizzato da un'ansia intensa di fronte a compiti di riordino o organizzazione quotidiani, potrebbe essere collegato a diversi fattori psicologici o emotivi. Potrebbe avere una forma di ansia legata all'idea di "non fare bene" o "non essere all'altezza". E'come una sorta di perfezionismo paralizzante o come una sensazione di sopraffazione? Mi sento di consigliarti: invece di affrontare tutto in una volta, dividi l'attività in passi più piccoli? Esplora il tuo dialogo interiore e chiedi supporto ad uno psicoterapeuta.
Ciao, l'ipotesi da considerare e nel caso da validare è che questo 'ordine' e quindi disordine che si ripercuote nella tua routine forse possa avere un significato più profondo, per cui si potrebbe spiegare la sintomatologia ansiosa connessa. Cosa c'è da ordinare nella tua vita oltre la biancheria, i documenti, i piatti e le posate? Probabilmente rispondendosi a questa domanda possono aprirsi nuove porte di consapevolezza per te, andando più nel profondo.
Buongiorno, capisco come si sente. Prova ansia per delle mansioni che normalmente non dovrebbero destare preoccupazione. Bisognerebbe quindi capire da dove quest'ansia ha realmente origine. Cordiali saluti.
Buongiorno, si tratta di un quesito meritevole di approfondimento clinico in colloquio. Purtroppo non è possibile fornire una spiegazione con così poche informazioni. Per qualsiasi dubbio resto a disposizione, un saluto
Gentile utente immagino sia difficile gestire questa situazione e il forte disagio che può provocare il disordine. Di che disordine stiamo parlando? Fisico o emotivo? Il bisogno di ordine, sia interno che esterno, è fondamentale per il nostro benessere. Potrebbe essere utile esplorare questo tema.
Un percorso di psicoterapia potrebbe aiutarla a ritrovare un equilibrio e a vivere con maggiore serenità.
Resto a disposizione.
Un caro saluto Dott.ssa Valentina De Chiara
Buonasera, è abbastanza fondamentale capire se quest'ansia terribile precede la pulizia oppure appare dopo che ha messo in ordine. C'è probabilmente un motivo ma bisognerebbe capire insieme con un'indagine fatta a dovere. Se è interessat* mi contatti pure. Grazie a lei
Buongiorno, mi verrebbe spontaneo domandarle che significato ha nella sua vita il "riordinare". Nel suo percorso di vita, quando qualcuno riordinava cosa accadeva? Come veniva gestito il momento del riordino dalle sue figure di riferimento, mamma, papà o nonni. L'ansia che lei riporta nel suo messaggio mi tramette un grande conflitto interno, sarebbe interessante capire quali parti, eventualmente, lottano tra loro in questa dinamica. Le auguro di poter trovare il suo percorso per poter affrontare e superare questa situazione di malessere. Un caro saluto
Salve, quello che lei descrive sembra legato a una forma di ansia anticipatoria o a difficoltà nel gestire attività organizzative. Questo tipo di disagio può avere diverse spiegazioni, sia pratiche che emotive, e affrontarlo è possibile grazie alla comprensione dei meccanismi ad esso sottostanti. Può rivolgersi ad uno psicoterapeuta, con il supporto del quale potrà migliorare la comprensione e gestione delle sue difficoltà emotive.
Buonasera, è molto complicato dare una spiegazione senza conoscere il vissuto e la storia della persona. Ha mai fatto una valutazione per Adhd? Potrebbe essere utile. Un saluto
Dott.ssa Paola Marinelli
Con le informazioni a disposizione, è possibile solo ipotizzare diverse possibili cause, che necessitano, obbligatoriamente, di approfondimenti clinici.
Potrebbero derivare da ansia legata al perfezionismo, sovraccarico decisionale, evitamento o difficoltà organizzative.
Tuttavia, non è escluso che possano rientrare tra i sintomi di una neurodivergenza, quale ADHD, in particolare nella sua forma inattentiva, che include difficoltà di pianificazione, blocco decisionale e una tendenza alla procrastinazione.
Una valutazione approfondita da parte di un professionista sarebbe utile per chiarire meglio la situazione e individuare strategie di gestione adeguate.
Buongiorno, questa ansia si manifesta solo in occasione del riordino domestico? Ci sono altre attività che non riesce a portare a termine? Per dare una spiegazione bisognerebbe indagare meglio sulla manifestazione di questo sintomo. Resto a disposizione. Dott.ssa Arianna Marzella
Grazie per aver condiviso la sua esperienza. Quello che descrive potrebbe essere legato a una reazione emotiva intensa che si manifesta attraverso l'ansia, un fenomeno che può verificarsi in risposta a situazioni che percepiamo come difficili o che sembrano fuori dal nostro controllo. Il bisogno di riordinare e mettere a posto oggetti come la biancheria, i documenti o i piatti, ma il fatto di provare ansia mentre lo fa, potrebbe essere associato a una difficoltà nell'affrontare attività che, pur sembrando ordinarie, evocano un senso di disagio o incompleto controllo. Questo tipo di ansia può essere collegato a perfezionismo, paura di commettere errori o a una difficoltà nell'accettare la "perfezione" nelle attività quotidiane. Talvolta, può essere utile esplorare più a fondo questi sentimenti, soprattutto se si ripresentano frequentemente, per comprendere se ci sono schemi di pensiero sottostanti che amplificano l'ansia. La terapia può essere un'opportunità per affrontare queste dinamiche, aiutando a sviluppare strategie per gestire il carico emotivo legato a questi compiti. Se volesse ulteriori chiarimenti, non esiti a contattarmi. Cordialmente,
Quello che descrive – l'ansia intensa che prova nell'affrontare attività quotidiane come riordinare o organizzare – merita un'attenzione approfondita per comprenderne meglio le cause e individuare strategie mirate. Una valutazione neuropsicologica potrebbe essere un passo importante per fare chiarezza su questa difficoltà.

Perché fare una valutazione neuropsicologica?
Esplorare le cause sottostanti:

Durante la valutazione, analizzeremo se questa ansia è legata a difficoltà di gestione dello stress, perfezionismo, o altri fattori cognitivi o emotivi.
Potremo anche capire se esistono componenti legate all’ansia generalizzata, a un disturbo ossessivo-compulsivo (DOC) lieve o a una difficoltà organizzativa.
Individuare strategie personalizzate:

La valutazione ci aiuterà a identificare punti di forza e aree di miglioramento per sviluppare strumenti pratici su misura per gestire queste difficoltà.
Trovare sollievo:

Capire perché queste attività generano ansia e lavorare su strategie concrete può aiutarla a vivere queste situazioni con maggiore serenità.
Cosa faremo insieme durante la valutazione:
Esploreremo le sue difficoltà in dettaglio: Analizzeremo come percepisce il riordino e quali pensieri o emozioni emergono.
Valuteremo il suo funzionamento cognitivo ed emotivo: Questo ci permetterà di comprendere meglio il suo stile di pensiero e le possibili cause della sua ansia.
Lavoreremo su un piano di intervento personalizzato: Le fornirò strumenti pratici e tecniche per gestire l’ansia e affrontare i compiti quotidiani senza disagio.
Perché fissare una valutazione ora?
È il primo passo per comprendere a fondo la sua situazione e ridurre il peso dell’ansia nella sua vita.
Con un percorso mirato, possiamo lavorare insieme per ritrovare la serenità anche nelle attività quotidiane.
Non esiti a contattarmi per fissare un appuntamento: sono qui per aiutarla a trovare chiarezza e benessere. Affrontiamo insieme questa difficoltà e lavoriamo per un futuro più sereno!
Gentile utente, le spiegazioni potrebbero essere molte poiché le ragioni sottostanti a questo comportamento di evitamento dipendono dai pensieri che lei elabora in quei momenti. Esplorare la catena di pensieri che si presenta in quei momenti potrebbe permetterle di capire da dove si origina e che funzione ha per lei questo comportamento. Rimango a sua disposizione Dott.ssa Alessia D'Angelo

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