Ho gravi problemi di ansia e panico debilitanti, che mi portano disturbi psicosomatici per me molto

37 risposte
Ho gravi problemi di ansia e panico debilitanti, che mi portano disturbi psicosomatici per me molto pesanti, tanto che ho paura di non riuscire a portare avanti la mia vita. Pensavo di aver combattuto e vinto, con tutte le mie forze, questo stato di cose. Purtroppo non è cosi, ho sempre dolori intestinali, gastrici e nausea , non so se causa o conseguenza della mia costante ansia. Mon so piu' cosa fare, se non pensare a cose molto brutte. Fortunatamente sono solo pensieri brutti, che rimangono pensieri. Ma è pesante vivere cosi. Esiste cura?
Salve
quella che lei sta descrivendo sembra quasi l'esperienza di una persona che fa fatica a sentire. Talvolta la strategia che sembra più funzionale sembra quella del "combattere" questo stato di cose, ma poi succede che si sente più ansiosa e debilitata nelle sue forze.
La conseguenza è una sorta di riflesso nel corpo della dimensione emozionale che fa fatica ad emergere e questo determina ulteriormente la sua sofferenza.
La cura potrebbe innanzi tutto consistere in una valutazione clinica, per poi verificare la possibilità di effettuare una psicoterapia per imparare a gestire la dimensione psicosomatica.

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Salve signora. Lei chiede se esiste una cura e la risposta a questa domanda è molto soggettiva nel senso che dipende da come la persona si approccia al problema. Sicuramente l'ansia e il panico rappresentano dei segnali di allarme che il nostro corpo ci invia legati ad una paura di perdere il controllo; un percorso di psicoterapia può far comprendere innanzitutto come affrontare l'ansia e il panico apprendendo tecniche adatte per la gestione e il superamento ma, può soprattutto far capire da dove arriva e dove nasce questa ansia e panico.
Un lavoro su se stessi di elaborazione delle difficoltà e rafforzamento personale e delle proprie risorse permette di uscire dal problema e ritornare a vivere il quotidiano con più serenità ma bisogna avere tanta pazienza. E la difficoltà maggiore con l'ansia è proprio allenarsi ad avere pazienza e a sfidare le paure. In bocca al lupo.
Salve, mi sembra consapevole di tutto quello che le sta accadendo e della difficoltà a controllare la sua ansia che è sempre presente e si manifesta attraverso sintomi fisici.
Iniziare un percorso di psicoterapia potrebbe supportarla a comprendere il motivo per cui la sua vita è dominata dall'ansia ed il panico ed imparare a gestirla.
Un saluto
A intuito e’ piu’ depressa che ansiosa ! Ha bisogno di una cura, direi in primis farmacologica, efficace !
Gentile Utente,
è certamente difficile convivere con l’ansia, gli attacchi di panico e le manifestazioni organiche che descrive che mi fanno pensare a un accantonamento che porta a sintomi psicosomatici. L’ansia, il panico sono segnali di dinamiche, conflitti che reclamano una conoscenza, una consapevolezza che si realizza con un lavoro terapeutico in cui è possibile comprendere l’origine, la natura di tutto ciò e di altro.
Scrive di aver combattuto, vinto e immagino abbia cercato di affrontare con le sue forze tali condizioni, mi sembra non basti pertanto chieda un aiuto psicoterapeutico e si faccia aiutare a conoscere e comprendere in profondità ciò che la riguarda. Io ci penserei.
Un cordiale saluto
Elisabetta Ciaccia
Salve, concordo con quanto scritto precedentemente dai colleghi, a volte non è possibile affrontare con successo le proprie problematiche ed è importante chiedere aiuto ad uno specialista.
nel suo caso un percorso psicoterapeutico sarebbe fondamentale per consapevolizzare la causa dei suoi disturbi d'ansia che si stanno manifestando anche a livello spicosomatico.
Le consigliio quindi un percorso di psicoterapia per contattare le reali emozioni che sottostanno ai sintomi ansiosi, per elaborale.
Cordiali saluti
Buongiorno signora. Ciò che lei descrive è un'associazione che io chiamo loop ansioso-depressivo. Spesso si compensa la depressione e prevale l'ansia, altre volte accade esattamete il contrario. All'origine di questo meccaniso esistono vari fattori, che in combinazione tra loro, danno origine a questo faticoso asse. Come scrivono i colleghi è bene scoprire quali meccanismi mantengono tale funzionamento e, se ad oggi c'è un grande sforzo per mantenere questo precario equilibrio, rivolgersi anche ad uno specialista psichiatra per un piccolo aiuto farmacologico, potrebbe risultare un buon alleato alla terapia psicologica. Tra le righe si coglie molta fatica e la necessità di essere sostenuta
La cura può essere rappresentata da una decisione di volersi veramente vedere dentro e intraprendere un percorso psicoterapeutico significativo con un'impostazione umanistico-fenomenologica relazionale (non interpretativa). In un numero relativo di sedute/colloqui ho personalmente risolto situazioni cliniche analoghe a quelle che lei ha descritto. La invito a contattarmi attraverso la sezione Mostra contatti del mio profilo.
Buonasera,
Esiste la possibilità di stare meglio, esistono percorsi differenti e conciliabili quali la psicoterapia e la terapia farmacologica, strumenti utili e mirati, ed esistono professionisti in grado di sostenerla in questo suo momento.
Non disperi.
I migliori saluti
Salve, i sintomi sono l'espressione di un disagio, in questo caso emotivo. É possibile che lei non sia consapevole della causa di tutta questa sofferenza e che abbia bisogno di qualcuno che la guidi nella giusta direzione. Il sintomo non va via se non risolve il conflitto alla base. I farmaci possono aiutarla ma non rappresentano una soluzione a lungo termine. Le consiglio di affidarsi ad uno psicoterapeuta che possa accompagnarla in un percorso di consapevolezza che le fornirá i giusti strumenti per far fronte al suo disagio. Un grande in bocca al lupo! Cordialmente, N.A. Losignore.
Buonasera, come correttamente evidenzia, questo stato emozionale le produce una serie di sintomi psicosomatici, che sono quindi il sintomo e non il problema. A loro volta anche ansia e panico sono un sintomo, non sono il problema!!
Quando non siamo consapevoli di emozioni e conflitti o tendiamo a reprimere ciò che sentiamo invece di esprimerlo, ecco che ansia e panico diventano il modo in cui "tiriamo fuori" ciò che sta dentro e che preme per uscire.
Anche in considerazione della presenza dei disturbi psicosomatici, le consiglio certamente una psicoterapia corporea reichiana (di W. Reich) che lavora molto anche con la respirazione ed è davvero efficace.
In bocca al lupo!
Buongiorno . La psicoterapia e' sicuramente un metodo valido per la cura dei disturbi d'ansia. Molte persone incorrono nel pensiero di potercela e volercela fare da soli, ma spesso questo è fallimentare e si rischia di cronicizzare o peggioriare il complesso sintomatologico. La psicoterapia invece permette di comprendere la motivazione del malessere e di combatterlo.
Saluti
Buongiorno, esiste la possibilità di curare farmacologicamente in maniera efficace i suoi sintomi;
se non l'ha fatto si rechi anche da un medico internista che la visiti fisicamente per escludere patologie organiche associate.
Cordiali saluti, Maurizio Luppi.
Salve, nella sua domanda non ci scrive molto di sè per poterla aiutare, sarebbe bene che lei ci scrivesse che età ha ed è importante sapere che cosa le stava succedendo quando sono iniziati i suoi sintomi. Quindi sarebbe importante per lei scoprire le cause che creano i sintomi, solo così potrà risolvere i suoi malesseri. Tutto ciò potrà risolverlo con una psicoterapia ed anche inizialmente con l'aiuto di farmaci per l'ansia e gli attacchi di panico, cordiali saluti, dott. Eugenia Cardilli.
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Buonasera, certo, deve rivolgersi ad uno psicoterapeuta, vedrá che le sarà molto di aiuto.
Ottime cose, Dott. Andrea De Simone
Salve sig.ra,
certo che è possibile una cura! Da quello che emerge lei sta vivendo una situazione in cui l'ansia ha preso il sopravvento sui suoi pensieri e sul suo modo di vivere, quindi credo sia utile chiedere un aiuto psicologico, perchè l'ansia è solo un sintomo, una manifestazione di qualcosa di più profondo, che nel suo caso si sta manifestando anche a livello corporeo.
Sono a disposizione.
Saluti.
Buongiorno. Ansia e panico sono certamente debilitanti, e come giustamente sottolinea, quando importanti impediscono la progettualità e la realizzazione di sè, in quanto portano a chiusura esistenziale: non esce, non cerca contatti, riduce gli spazi fisici di azione sul mondo. E' necessario comprendere perché Lei si muova facendo esperienza di un mondo pressante, minaccioso, sempre oltre la soglia di allerta. Deve contattare uno psicoterapeuta con cui indagare i modi di essere nel mondo, il contesto attuale, la storia di vita e la progettualità (ad oggi negata ma non per questo impossibile e soprattutto assente); ricordi che siamo sempre presso il futuro, e la risoluzione del malessere passerà da lì. Non perda ulteriore tempo, le consulenze online sono un valido metodo in questo periodo di emergenza. In bocca al lupo! DMP
Buonasera, i sintomi psicosomatici sono fortemente debilititanti ed incidono sulla qualità della vita. Sarebbe opportuno che lei si rivolga ad uno psicoterapeuta per migliorare la sua vita e per capire insieme la natura dei suoi disturbi. Resto a sua disposizione. Dottoressa Barbara Gizzi
Buonasera, concordo con i colleghi nel suggerirle un percorso psicoterapeutico con affiancato un percorso medico che le permetta di analizzare il suo stato batterico intestinale che gioca un ruolo importante nel sostenere le sue espressioni comportamentali e psicologiche. Cordiali saluti
Certamente che esiste una cura. Occorre portare alla consapevolezza i motivi profondi dei suoi disturbi; occorre dunque affidarsi ad uno psicoterapeuta; meglio che sia medico e che quindi possa potenziare la psicoterapia con rimedi naturali come omeopatia, fiori di Bach e Nutraceutici.
Buongiorno, non è mai stato in cura da un professionista psichiatra o psicoterapeuta per questo intenso malessere? Lo faccia, merita di trovare sollievo!
Buongiorno, deve essere molto faticoso oltre che doloroso vivere costantemente con questo malessere fisico che lei riconduce all'ansia, quindi immagino che per affermarlo abbia già fatto indagini mediche che ne escludano una causa organica. Se la causa è di natura psicosomatica un percorso di psicoterapia potrebbe essere di aiuto per comprendere meglio l'origine della sua ansia. Potrebbero essere utili anche alcune tecniche di rilassamento come la mindfulness o il training autogeno che possono aiutarla ad alleviare alcune tensioni. Naturalmente i percorsi non sono necessariamente uno alternativo all'altro ma possono integrarsi.
Cordiali saluti dottoressa Michela Campioli
Buongiorno! Certo, esiste una cura, non si preoccupi! L'importante però è fare prima una corretta diagnosi. Dai sintomi che riferisce riterrei opportuno rivolgermi ad uno psichiatra e ad uno psicologo. Entrambi i professionisti possono offrirle più soluzioni terapeutiche e, collaborando, possono lenire la sua sofferenza in tempi brevi. Faccia il primo passo, chieda aiuto, vedrà che tutto si risolve! Cordiali saluti. Dott. Roberti
Buongiorno, sembra che il suo corpo stia utilizzando tutte le energie e strategie possibili, per invitarla a fermarsi ed a prestargli ascolto!
Di quali bisogni e difficoltà parlano i suoi sintomi? Da quanto tempo sono comparsi? In quale fase della vita si trova in questo momento?
Forse darsi la possibilità di chiedere un aiuto psicologico le potrà consentire di guardare i sintomi con lenti differenti.
Saluti
Gentile utente, la situazione che descrive sembra assolutamente gravosa, ed è comprensibile che alla fine, esasperati, ci si abbandoni a pensieri ancora più gravosi, come un tentativo di trovare sollievo. Purtroppo, certi circoli viziosi non si riescono a superare con le proprie sole forze, anche perché attuando sempre le uniche strategie che conosciamo, rischiamo di far nutrire quel malessere di altro malessere. È importante spezzare questi circoli viziosi. La cosa bella è scoprire di non doverlo fare da soli. C’è una certa quantità di colleghi che le ha risposto, ne scelga uno che l’accompagni in questo percorso. Si conceda di essere “fragile” per una volta, affidandosi, smettendo di combattere in solitudine.
Cordialmente, Dott.ssa Pipitó
Gentilissima, capisco la frustrazione e lo stato che lei descrive. Spesso il nostro corpo prova ad esprimere quello che noi a parole non riusciamo o ignoriamo. Il consiglio che mi sento di darle è di cominciare un percorso di terapia, in modo da poter comprendere ed elaborare le motivazioni sottostanti ai suoi stati ansiosi.
Resto a disposizione!
AV
Salve, prendersi cura di se è possibile percorrendo la strada più corretta per quelle che sono le sue esigenze. Affidarsi ad un professionista che sappia guidarla e sostenerla in questo momento di vita difficile può rappresentare per Lei un valido aiuto. Quando poi subentrano disturbi psicomatici l'ansia aumenta perchè le preoccupazioni per la salute caricano ulteriormente l'animo di pesi. Mi occupo di psicoterapia da tempo e lavoro molto sia con pazienti con patologie organiche sia con quelli con problematiche di natura psicosomatica nell'ottica di un lavoro integrato tra corpo e mente. Potrebbe cominciare a rivolgersi ad uno psicoterapeuta e poi valutare se è necessario fare altro. L'importante è cominciare, c'è sempre qualcosa che si può fare. Resto a disposizione. Un caro saluto. Dott.ssa Ajovalasit
I sintomi affettivi rabbia, ansia e depressione sono tentativi di adattamento alla realtà, sono quindi un tentativo sano da parte dell'organismo di reagire all'ambiente ostile.
In particolare, l’ansia mobilita la persona a concentrarsi sulla minaccia percepita e a trovare un modo efficace e possibile per reagire a questa. L’ansia però provoca molto disagio e rimane attiva fino a quando non si trova una soluzione alla minaccia. Questo disagio rende impossibile ignorare la minaccia che se non si risolve del tutto mantiene la persona in un costante stato di allerta.
Bisogna perciò individuare la minaccia e disattivarla, renderla innocua nonché fortificarsi attraverso la consapevolezza di sé.
Inizi un percorso terapeutico, la aiuterà moltissimo!
E se invece di combattere, parlare di minacce e allarmi, pensassimo che c'è qualcosa che si è perso (o che non c'è mai stato?) qualcosa che non ha parole e va cercata o forse costruita e significata? spesso la metafora del combattimento fa di noi dei soldati sotto bombardamento, con relativi vissuti. Lei ha bisogno di un compagno di viaggio che la aiuti nella ricerca del significato, che la aiuti nel tessere una trama di emozioni e parole che per adesso non le è possibile intessere e che viene, dunque, parlata dal suo corpo.
Le auguro di trovare un competente compagno di viaggio!
Escluse le eventuali cause organiche, la cura per i sui sintomi esiste, è una buona psicoterapia, è importate che scelga di farsi aiutare piuttosto che continuare a lottare contro se stesso. Buona Giornata.
Gentile utente, certo, la psicoterapia può aiutare a sorpassare le difficoltà che ci ha descritto.

Cordialmente

Dottor Mauro Vargiu
Gentile utente, comprendo che non sia facile fare i conti, nel quotidiano, con vissuti di ansia e panico. Sa, la nostra mente dialoga sempre col nostro corpo… e, spesso, il corpo diventa il luogo dove tutto ciò che è inespresso (una paura, un’emozione intensa), trova una sua espressione. Pensare ad un percorso psicoterapia, può essere utile per darsi la possibilità di usare/far nascere nuove risorse a servizio del suo benessere. Resto disponibile, Dott.ssa Chiara Giovinazzo
Gentilissima,
corpo e mente sono un tutt'uno e può capitare che il nostro corpo urli dolore psicologico inviando dei messaggi attraverso una sintomatologia che sta a noi interpretare nel modo giusto. La medicina e la psicoterapia possono in tal senso contribuire parallelamente per indagare e sostenere la persona
Cordiali saluti
Dott.ssa Aida Faraone
Mi dispiace molto per la Sua sofferenza. Capisco quanto possa essere difficile convivere con ansia, panico e i disturbi psicosomatici che ne derivano. Le suggerirei di considerare la Terapia Breve Strategica, un approccio terapeutico mirato che si concentra sulla risoluzione rapida di problemi specifici come quelli che descrive. Questa terapia lavora su tecniche pratiche per interrompere i circoli viziosi dell'ansia e ridurre i sintomi psicosomatici, portando sollievo in tempi relativamente brevi. Potrebbe aiutare a modificare le reazioni automatiche di ansia e panico e migliorare la qualità della Sua vita. Le consiglio di rivolgersi a un terapeuta specializzato in Terapia Breve Strategica per valutare questa opzione e iniziare un percorso di cambiamento efficace.
Salve, con la corretta combinazione di farmaci e psicoterapia potrebbe senz’altro stare meglio.
Vada dal suo medico di famiglia per capire come potersi muovere.
Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
L’ ansia è la regina delle emozioni quando la nostra mente percepisce la presenza di un pericolo prende avvio un processo che serve per permettere al corpo di fuggire il più velocemente possibile il cervello ordina un repentino aumento del battito cardiaco e del ritmo del respiro che pertanto si fa affannoso per portare tramite il sangue energia e ossigeno ai muscoli che servono per fuggire via e che quindi saranno più tesi e sudaticci. Quella sensazione di mancanza d’ aria e di giramento di testa che avvertiamo quando ci spaventiamo ha a che fare con questo processo.
Ma di quale pericolo stiamo parlando? Eventi potenzialmente destabilizzanti cambiamenti sia negativi che positivi nella nostra vita ma che mettono in crisi quello che è stato il nostro mondo fino a quel momento. Eventi stressanti, momenti di crisi in cui il nostro corpo ci chiede talvolta ci impone di fermarci e ascoltare .Generalmente gli attacchi di panico hanno un trigger cioè qualcosa che viene interpretato come negativo e che di conseguenza genera la cascata che porta il panico però il trigger non è la causa del panico il trigger è un qualcosa che attiva è uno stimolo ciò che causa il panico è l’ ansia di avere l’ ansia
Qualsiasi sia il trigger che attiva la reazione ricordatevi che l’ ansia è solo un sintomo e non serve cercare scorciatoie per eliminarla frettolosamente va ascoltato è un segnale che il corpo ci manda.
Allora tipiche reazioni fisiologiche legate alla paura possono spaventarci: la testa gira, i muscoli si tendono, il respiro si fa affannoso e quando i muscoli sono tesi e la temperatura sale sono pensieri che non possiamo controllare
spaventarci è una reazione naturale e fisiologica è il modo in cui gestiamo la paura che fa la differenza una differenza che va dall’ essere completamente sopraffatti dalle nostre paure ad imparare a gestirle in maniera adeguata
Il primo obiettivo della terapia è riconoscere e rispettare le proprie ansie
senza cercare freneticamente una soluzione
è questo che rende problematica l’ ansia non cercate subito di mandarla via non va via così
tutto quello che fa stare subito bene col tempo diventerà disastroso: ricorrere all’ alcol, alle droghe, ai farmaci senza prescrizione così come evitare di affrontare le nostre paure potrà momentaneamente rilassarci, ma col tempo aumenterà a dismisura le nostre ansie
imparare a
ascoltarsi
allentare
rallentare
lasciare andare
il problema è legato al rapporto con l’ ansia e in generale con tutte le proprie emozioni se hai sempre considerato l’ ansia come un nemico un pericolo come qualcosa da evitare è altamente probabile che questo atteggiamento evolva in panico poichè stai mandando un messaggio al tuo corpo e al tuo cervello che dentro di te c’è un nemico l’ ansia che deve essere combattuto e il modo migliore per combatterlo è attaccarlo peccato che questo meccanismo è fallimentare perché le nostre emozioni non possono essere controllate non sono interruttori che accendiamo e spegniamo on off e quindi iniziamo una battaglia estenuante contro noi stessi magari potresti pensare devo fare di tutto per far sì che non mi venga quindi alimentiamo il meccanismo di avere l’ ansia dell’ ansia alimentando l’ idea che le tue emozioni tra cui l’ ansia sono sbagliate più cerchi di controllare il panico più si alimenta
tutto nasce dal rapporto che hai con le tue emozioni e quanto ti ascolti ascolti i tuoi bisogni e le tue emozioni come questo meccanismo si è costruito e alimentato nel tempo il ciclo del panico si può interrompere non con una tecnica specifica ciò che cura è la relazione tra terapeuta e paziente
pensare di spegnere l’ ansia come si fa con un interruttore della luce aumenterà ancora di più la nostra disperazione e ci farà perdere fiducia in noi stessi
è una scelta che facciamo di fronte alle nostre paure fare un passo avanti nonostante l’ ansia e così il momento di crisi diventerà un ‘occasione per riconcepire la propria dimora

Il mio consiglio è quello di rivolgersi a un medico specializzato in psichiatra che saprà indicarle il giusto trattamento farmacologico nonché ulteriori accertamenti da effettuare.

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