Gentili dottori ringrazio tutti e 3 per le vostre risposte, vorrei precisare alla dottoressa Maria L
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Gentili dottori ringrazio tutti e 3 per le vostre risposte, vorrei precisare alla dottoressa Maria Lastretti di essere maschio, l'ho specificato parlando al maschile; comunque la mia problematica è complessa e ovviamente non risolvibile a distanza qui vivo in generale una condizione di ansia e nervosismo che al momento mi è difficile invertire non riuscendo a trovare soluzioni ai problemi di base che potrebbero in parte lenire la situazione descritta. La mia domanda iniziale è se non riuscendo a cambiare nel tempo, ora ho 40 anni, possa in futuro accadere quello che ho accennato.Cordialità
Buonasera. Lavoro da vent'anni quasi con.la malattia di Alzheimer. Posso dirle che, ad oggi l'ipotesi Ezio patologica più accreditata è quella biochimica-infiammatoria. Il nesso ansia/Alzheimer nn trova riscontro in letteratura. Viceversa ansia / deficit di concentrazione Sì
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Salve, ho letto anche la sua precedente domanda, vorrei se è possibile rassicurarla, avendo parenti in famiglia e studiato questa patologia. Ancora non è stata trovata la vera causa ed una cura che possa curare e far guarire da questa malattia così invalidante, nonostante tante ricerche e studi . Non credo proprio che la sua eccessiva situazione stressante possa con il tempo farle venire questa malattia, forse il forte stress negli anni potrebbe portare altre malattie, ma non credo l'Alzheimer. Le consiglio di affrontare il suo momento così stressante, facendosi aiutare con delle sedute di psicoterapia o cercare una psicoterapeuta che pratica tecniche di meditazione la mindfulness, penso che sia una modalità molto utile per lei, la saluto cordialmente, dott. Eugenia Cardilli.
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Buongiorno, sono d'accordo con le colleghe. Affronti lo stress che sta vivendo, magari facendosi sostenere da un collega. Ma non ci sono collegamenti diretti. Per dirlo in modo semplice, non ci sono evidenze che lo stress provochi la malattia.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Salve, leggo solo la seconda domanda ma dalle risposte date ipotizzo che lei possa temere di sviluppare una possibile malattia di Alzheimer a causa dello stress e di una certa familiarità. (Mi corregga se non ho colto la sua domanda) Partendo da qui, le dico che lo stress talvolta può agire sui domini cognitivi provocando disturbi momentanei della memoria così come la depressione, ma si tratta di dimenticanze dovute ad un sovraccarico cognitivo e quindi passeggere ma non ci sono evidenze scientifiche che correlino la malattia di Alzheimer allo stress, avendo lavorato per alcuni anni in neurologia ho visto moltissime patologie di questo tipo. Ho anche potuto comprendere dalla sua seconda domanda che al momento é difficile sottrarsi fisicamente dalle fonti di stress, ok... provi almeno a farlo con la mente, a guardare le cose da un punto di angolazione differente, talvolta basta pochissimo per alleviare un forte e masticato stress. Spero di essere stata di aiuto.
Le auguro una buona giornata
Dott.ssa Sidari
Le auguro una buona giornata
Dott.ssa Sidari
Buongiorno, quello che lei descrive è una situazione molto generica ed è perciò difficile farsene un'idea precisa. Mi sembra che si trovi ad affrontare un periodo abbastanza lungo di malessere e un costante stato di angoscia accompagnato dalla preoccupazione di ammalarsi. Quindi, penso che per tranquillizzarsi potrebbe fare qualche controllo medico preventivo rivolgendosi a un neurologo. Comunque il sintomo ansioso va preso in considerazione anche se dovuto a cause esterne. Quando l'ansia o angoscia è così intensa è sempre bene rivolgersi a uno psicoterapeuta e cercare di poterne parlare per trovare un modo di riferirla alla propria personalità e storia. Cordiali saluti PG
Chiaramente caro utente l'ansia è lo stress non fanno altro che peggiorare una predisposizione organica. Molti sintomi di tipo cognitivo possono essere associati a patologie neurologiche, ma molto più spesso sono causati da aspetti psicopatologia. Spero di esserle stata d'aiuto visto che ho letto solo la seconda parte degli interventi
L'Alzheimer dipende dalla chimica del cervello!
La depressione,abbassando le difese immunitarie ,apre la strada a qualsiasi malattia,soprattutto l'Alzheimer.
Lavorando sulla depressione latente ,si alzano le difese immunitarie e si raddoppiano i neuroni e le sinapsi,combattendo dunque l'evolversi di una malattia di cui ormai si sa molto .La invito a collegarsi con me
per una proposta terapeutica in team con l'universita' di Genova!
a presto
alessandra lancellotti
La depressione,abbassando le difese immunitarie ,apre la strada a qualsiasi malattia,soprattutto l'Alzheimer.
Lavorando sulla depressione latente ,si alzano le difese immunitarie e si raddoppiano i neuroni e le sinapsi,combattendo dunque l'evolversi di una malattia di cui ormai si sa molto .La invito a collegarsi con me
per una proposta terapeutica in team con l'universita' di Genova!
a presto
alessandra lancellotti
Buongiorno; riesco a leggere solo la seconda domanda ma dalle risposte date dai colleghi mi sembra di capire che abbia il timore di sviluppare la malattia di Alzheimer. Dai miei studi e dalle mie esperienze (da anni lavoro in un ambulatorio per la diagnosi delle malattie neurodegenerative) vorrei dirle che la malattia di Alzheimer, se non in rari casi, non è una malattia genetica. L'aspetto depressivo l'ansia e lo stress possono essere sia dei campanelli d'allarme sia (vista età) anche di disturbi diversi (depressione, ansia…)che non riguardano la malattia di Alzheimer o altri tipi di malattie neurodegenerative.
Il consiglio è quello di rivolersi ad un centro che possa indirizzarla ai diversi specialisti, un percorso diagnostico per individuare il disagio.
Spero di esserle stata di aiuto.
Per qualsiasi domanda mi contatti telefonicamente o per email.
A presto Stefania
Il consiglio è quello di rivolersi ad un centro che possa indirizzarla ai diversi specialisti, un percorso diagnostico per individuare il disagio.
Spero di esserle stata di aiuto.
Per qualsiasi domanda mi contatti telefonicamente o per email.
A presto Stefania
Salve, sono riuscita a leggere solo la seconda domanda, concordo con le indicazioni che le hanno fornito i miei colleghi in merito alla paura di sviluppare la malattia di Alzheimer.
La malattia di Alzheimer è la forma più comune di una demenza degenerativa, causata da un’alterazione delle funzioni cerebrali.
I primi sintomi sono lievi problemi di memoria che nel tempo tendono ad aggravarsi causando gravi deficit cognitivi.
Mi sento di aggiungere che per la diagnosi di questa malattia sono necessarie visite specialistiche.
Da come riporta c'è la consapelezza di avere delle problematiche legate ad uno stato d'ansia pervasivo che sta andando ad influenzare il normale svolgimento della sua quotidianità.
Il disturbo d’ansia generalizzato è caratterizzato da un continuo e persistente stato di preoccupazione in diversi ambiti della vita del paziente.
Le preoccupazioni eccessive sono accompagnate da diversi sintomi:
-Irrequietezza
-Difficoltà a concentrarsi o vuoti di memoria.
-Tensione muscolare, che può portare a tremori, dolori o contratture muscolari.
-Disturbi del sonno.
Mi sento di consigliarle di prendere in considerazione la possibilità di un percorso psicoterapeutico che la possa aiutare a mettere in atto il cambiamento che le consenta di invertire il circolo d'ansia e nervosismo che sta caratterizzando la sua quotidianità.
Rimango a sua disposizione per ulteriori domande.
La malattia di Alzheimer è la forma più comune di una demenza degenerativa, causata da un’alterazione delle funzioni cerebrali.
I primi sintomi sono lievi problemi di memoria che nel tempo tendono ad aggravarsi causando gravi deficit cognitivi.
Mi sento di aggiungere che per la diagnosi di questa malattia sono necessarie visite specialistiche.
Da come riporta c'è la consapelezza di avere delle problematiche legate ad uno stato d'ansia pervasivo che sta andando ad influenzare il normale svolgimento della sua quotidianità.
Il disturbo d’ansia generalizzato è caratterizzato da un continuo e persistente stato di preoccupazione in diversi ambiti della vita del paziente.
Le preoccupazioni eccessive sono accompagnate da diversi sintomi:
-Irrequietezza
-Difficoltà a concentrarsi o vuoti di memoria.
-Tensione muscolare, che può portare a tremori, dolori o contratture muscolari.
-Disturbi del sonno.
Mi sento di consigliarle di prendere in considerazione la possibilità di un percorso psicoterapeutico che la possa aiutare a mettere in atto il cambiamento che le consenta di invertire il circolo d'ansia e nervosismo che sta caratterizzando la sua quotidianità.
Rimango a sua disposizione per ulteriori domande.
Salve. Non c’e un nesso tra la malattia e lo stress, certo è che potrebbe tornarle molto utile andare al cuore delle cause di stress e ansia per poter vivere al meglio e nel modo più sereno. In bocca al lupo
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