Cosa fare durante un attacco di ansia?
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Cosa fare durante un attacco di ansia?
Sicuramente la respirazione può aiutare a ritrovare il momentaneo equilibrio, attraverso un percorso individuale sarà però importante cominciare a comprendere che fuggire dall'ansia non ci può permettere di superare il timore di questi attacchi. La respirazione e la riduzione immediata del livello di ansia può sicuramente calmare la persona nel momento ma rischia di non essere la 'soluzione' del problema.
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In aggiunta a quanto detto dai colleghi, è fondamentale focalizzarsi sui pensieri automatici che si stavano facendo prima dell'attacco. Tali pensieri non sono consapevoli ma neanche inconsci, per cui, prestandovi attenzione, è possibile coglierli: si verificherà che si tratta di pensieri irrazionali negativi, che quindi possono essere confutati. Ad es. molte persone hanno ansia o panico all'idea di guidare in autostrada, perché pensano di poter stare male e di non riuscire a uscire: il primo pensiero irrazionale è l'idea di star male (il fatto che sia capitato una volta non vuol dire che debba ricapitare); il secondo è tener presente che soprattutto in autostrada è sempre possibile fermarsi accostando in corsia d'emergenza. Confutati tali pensieri (di solito occorre l'aiuto di uno psicoterapeuta), scompare anche l'ansia. Inoltre va tenuto presente che, per quanto angosciante, un attacco di panico dura poco, al massimo 10-15 minuti e poi scompare da solo.
E' difficile dare una risposta breve a questa domanda. Le tecniche di gestione dell'ansia sono molte. Due di queste sono la respirazione consapevole e il rilassamento muscolare. Dott. Casamaggi Marco
Come dice Charlie Brown..."Persino le mie ansie hanno l'ansia". Credo innanzitutto sia bene comprendere se stiamo parlando di "attacchi d'ansia" o di "attacchi di panico". L'ansia nasce come una sana difesa dell'essere umano...ma quando diventa ansia di avere ansia o attacco di panico è bene farsi aiutare. Le strategie, come riferito dai colleghi possono essere molte, è importante trovare quella che fa per noi: la respirazione diaframmatica, la ristrutturazione cognitiva, il rilassamento, la gestione delle preoccupazioni, un training che vada a contrastare i comportamenti che mantengono le preoccupazioni e quindi l'ansia, la minfulness...Un collega specializzato in disturbi d'ansia, dopo una valutazione, la saprà consigliare all'approccio che più fa per lei.
Credo che una terapia con ipnosi potrebbe arrecarle beneficio. L'o stato ipnotico è un meccanimo fisiologico naturale che si verifica anche durante la giornata, quando si porta la propria attenzione dentro si sé, lasciando spazio alla propria immaginazione per sperimentare uno stato di profondo rilassamento fisico e psicologico. Questo stato di intenso benessere le permetterà di apprendere a gestire stati di stress e ansie. Auguri.
Per gestire un attacco d'ansia le tecniche da poter utilizzare sono molte: esercizi di rilassamento, respirazione, immaginazione attiva, mindfulness. A mio parere quello che funziona di più è comprendere emotivamente da quale dolore antico l'ansia derivi e desensibilizzare quel tipo di dolore antico, permettendosi di "lasciare il passato nel passato". L'EMDR può essere una metodologia efficace. Si rivolga con fiducia ad uno psicologo specializzato in questi disturbi al fine di concettualizzare la problematica e iniziare un trattamento adeguato. Con i migliori auguri Cordialmente Dr. Luisa Morassi
Gli attacchi d'ansia ci colgono sempre (apparentemente) in modo inaspettato. Innanzitutto riconosciamo che l'ansia non è nostra nemica, bensì una reazione fisiologica a situazioni di pericolo o presunte tali, per le quali il corpo si attiva in modo preservativo. è importante riconoscere, in modo osservativo, quali situazioni o stimoli evocano in noi tali reazioni. In tal modo, ai primi segnali, possiamo gestire le manifestazioni corporee associate. Focalizzarsi sul respiro in pancia (respiro diaframmatico non toracico) connettendosi sulle sensazioni corporee, permette, passo dopo passo, di riequilibrare il nostro stato. Ciò richiede allenamento e una guida psicoterapica esperta in ambito. Così facendo, il soggetto riesce a gestire tali reazioni, acquisendo maggior fiducia, sicurezza e efficacia di se stesso. Successivamente è opportuno riuscire ad affrontare, esprimendole e dando un significato nuovo, le circostanze che attivano in noi queste reazioni.
Generalmente concentrarsi sul respiro è una buona soluzione. Io consiglio di utilizzare un orologio con le lancette od un cronometro (presente in molti modelli di cellulare) ed effettuare la cosiddetta respirazione in 2 tempi ossia inspirare con il naso e gonfiando la pancia in 6 secondi ed espirare dalla sgonfiandola. Fare questo esercizio per 10 volte consecutive e ripeterlo se necessario dopo qualche respiro naturale solitamente giova molto per due motivi: 1) si contrasta l'iperventilazione (respiro accelerato) comune negli stati d'ansia; 2) la persona sente che agisce attivamente sulla propria ansia ed acquista fiducia in sè. Come già detto dal collega, respirare col diaframma, quindi gonfiando la pancia e non il petto, è fondamentale per contrastare il senso di "mattone sul petto" e soffocamento.
Salve, le cose più immediate da fare sono imparare a respirare nella maniera corretta e cercare di mettere in atto una tecnica di rilassamento appresa precedentemente.
La cosa migliore è prendere un ansiolitico ad effetto immediato, una benzodiazepina
Come riesce a definire un attacco di ansia..., quali sono i suoi sintomi...! Si può' fare sempre qualcosa, ma bisogna capire prima il contesto ed i sintomi. Buona giornata
L'attacco di panico va accolto,non combattuto. E' un disagio che non arriva perchè siamo sbagliati ma è un segnale che ci ricorda che stiamo sopprimendo aspetti della nostra anima, che stiamo andando contro natura.
Il panico è dimostrare di essere all'altezza, uguale agli altri, adeguarci agli obblighi, non dover mostrare le nostre fragilità.
Uno dei sintomi è il soffocamento,ma a soffocarci non è il panico ma l'identità che ci siamo costruiti che molto spesso corrisponde al modello di vita che gli altri hanno eretto per noi.
Diverse sono le tecniche per ottenere un sollievo immediato ma transitorio (es. automassaggio ,respirazione)tuttavia i risultati più efficaci e duraturi si ottengono attraverso la psicoterapia con uno specialista,unitamente ad un supporto farmacologico nei casi molto gravi.
Il panico è dimostrare di essere all'altezza, uguale agli altri, adeguarci agli obblighi, non dover mostrare le nostre fragilità.
Uno dei sintomi è il soffocamento,ma a soffocarci non è il panico ma l'identità che ci siamo costruiti che molto spesso corrisponde al modello di vita che gli altri hanno eretto per noi.
Diverse sono le tecniche per ottenere un sollievo immediato ma transitorio (es. automassaggio ,respirazione)tuttavia i risultati più efficaci e duraturi si ottengono attraverso la psicoterapia con uno specialista,unitamente ad un supporto farmacologico nei casi molto gravi.
Buongiorno,
l’ansia è un’emozione con cui tutti ci troviamo a confrontarci. Preziosa alleata quando ci aiuta a orientare le nostre risorse verso un obiettivo, difficoltà nel momento in cui è eccessiva o ci ostacola nella vita quotidiana.
Non è possibile, oltre a non essere funzionale, eliminarla dalle nostre vite, ma possiamo imparare a gestirla.
La sua domanda riguarda la gestione di un momento di ansia intensa. Strategie utili sono la respirazione profonda, concentrarsi sulle sensazioni di quel momento ricordando a sé stesso/a che sono sintomi dell’ansia e che presto spariranno, distrarsi dalla paura portando l’attenzione su altre attività, praticare il rilassamento muscolare progressivo.
Queste sono solo alcune delle strategie che si possono adottare per cercare di calmarsi sul momento.
Se soffre di attacchi di ansia, le consiglio di rivolgersi ad uno psicoterapeuta competente per iniziare un percorso insieme per imparare a riconoscere l’ansia, trovare strategie per gestirla e comprenderne il significato.
Rimango a disposizione se ha piacere di approfondire il discorso di persona.
l’ansia è un’emozione con cui tutti ci troviamo a confrontarci. Preziosa alleata quando ci aiuta a orientare le nostre risorse verso un obiettivo, difficoltà nel momento in cui è eccessiva o ci ostacola nella vita quotidiana.
Non è possibile, oltre a non essere funzionale, eliminarla dalle nostre vite, ma possiamo imparare a gestirla.
La sua domanda riguarda la gestione di un momento di ansia intensa. Strategie utili sono la respirazione profonda, concentrarsi sulle sensazioni di quel momento ricordando a sé stesso/a che sono sintomi dell’ansia e che presto spariranno, distrarsi dalla paura portando l’attenzione su altre attività, praticare il rilassamento muscolare progressivo.
Queste sono solo alcune delle strategie che si possono adottare per cercare di calmarsi sul momento.
Se soffre di attacchi di ansia, le consiglio di rivolgersi ad uno psicoterapeuta competente per iniziare un percorso insieme per imparare a riconoscere l’ansia, trovare strategie per gestirla e comprenderne il significato.
Rimango a disposizione se ha piacere di approfondire il discorso di persona.
Salve
La domanda
è generica e purtroppo vuole una risposta specifica. da cosa dipende la specificità della risposta, semplice dall'indirizzo reorico del terapeuta che la segue. Ad esempio nel mio caso le direi di individuare il P.A.N e ristrutturalo...ma senza scendere nel tecnico il consiglio che mi sento di darle è quello di rivolgersi e di farsi seguire da uno specialista. nessuno può improvvisarsi terapeuta di se stesso se non ha gli stumenti adatti.
La domanda
è generica e purtroppo vuole una risposta specifica. da cosa dipende la specificità della risposta, semplice dall'indirizzo reorico del terapeuta che la segue. Ad esempio nel mio caso le direi di individuare il P.A.N e ristrutturalo...ma senza scendere nel tecnico il consiglio che mi sento di darle è quello di rivolgersi e di farsi seguire da uno specialista. nessuno può improvvisarsi terapeuta di se stesso se non ha gli stumenti adatti.
Gentile utente, esistono diverse tecniche utili per gestire un attacco d'ansia (distrazione cognitiva, immaginazione guidata, rilassamento progressivo...). È consigliabile un percorso di psicoterapia per acquisirle e poter padroneggiare il disturbo laddove dovesse presentarsi.
La prima cosa da fare è concentrarsi sul respiro e, anche se vi è resistenza, cercare di riportarlo a livelli normali con il controllo volontario
Durante un attacco d'ansia può essere utile concentrarsi sulla propria respirazione. Rallentarla progressivamente, facendo sempre più respiri lenti e profondi; mettere in atto una respirazione addominale. Può essere utile anche tenere fedelmente traccia degli attacchi su un taccuino, così da avere un'idea di quando, dove, come accadono. Dott.ssa Colucci
Buonasera, esistono molte tecniche di gestione dell'ansia. Sarebbe importante comprendere cosa intende lei per ansia, come si manifesta, cosa le provoca, quante volte durante la settimana e quante volte in un giorno. Ha ansia soprattutto quando è da solo/a o tra la gente?
Comprendere ciò che accade prima di uno stato ansioso è importante.
Respirare imparando le tecniche di respirazione e rilassamento può aiutare molto, così come intraprendere la conoscenza del training autogeno.
Resto a disposizione.
Dott.ssa Porry Pastorel
Comprendere ciò che accade prima di uno stato ansioso è importante.
Respirare imparando le tecniche di respirazione e rilassamento può aiutare molto, così come intraprendere la conoscenza del training autogeno.
Resto a disposizione.
Dott.ssa Porry Pastorel
E' possibile aumentare la consapevolezza di quando sta arrivando un attacco di ansia ed effettuare tecniche di respiro che possano aiutare nell'attraversare l'attacco in corso.
Il disturbo di panico ( "attacchi di panico" più comunemente detto) è molto frequente e diffuso, determina una miriade di sintomi fisici (tachicardia, senso di soffocamento, giramento di testa, formicolii, sensazione di calore, sudorazione ecc) che spesso portano la persona a pensare di stare per morire o impazzire. Talmente forte è il disagio, che la persona vive con ansia l'arrivo di un altro eventuale attacco, stando sul "chi va là" costantemente, in tensione continua. Per gestire la situazione, vengono messi in atto tipici comportamenti, in primis evitare certe situazioni temute, o affrontarle solo se accompagnati, o con l'utilizzo di farmaci ansiolitici (solitamente benzodiazepine). Gli attacchi fra le persone possono sembrare molto simili apparentemente, ma in realtà sono legati a pensieri e a paure anche molto diversi.
Gestire gli attacchi di panico, non temerli più, fino a non farli più venire, è possibile attraverso le sedute di Psicoterapia Cognitivo Comportamentale: terapia concreta, breve ed efficace. Le sedute vengono svolte in studio insieme (per lavorare sui pensieri disfunzionali) ed anche fuori studio, direttamente affrontando le situazioni temute (per lavorare sui comportamenti disfunzionali). Quindi, si impara che se sta per iniziare un attacco di ansia, è possibile "farlo tornare indietro" grazie alla gestione dei pensieri che passano per la testa, e si utilizzano altre strategie cognitive e comportamentali per affrontare il momento di disagio.
Spero di esserle stata utile!
Gestire gli attacchi di panico, non temerli più, fino a non farli più venire, è possibile attraverso le sedute di Psicoterapia Cognitivo Comportamentale: terapia concreta, breve ed efficace. Le sedute vengono svolte in studio insieme (per lavorare sui pensieri disfunzionali) ed anche fuori studio, direttamente affrontando le situazioni temute (per lavorare sui comportamenti disfunzionali). Quindi, si impara che se sta per iniziare un attacco di ansia, è possibile "farlo tornare indietro" grazie alla gestione dei pensieri che passano per la testa, e si utilizzano altre strategie cognitive e comportamentali per affrontare il momento di disagio.
Spero di esserle stata utile!
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La prima cosa da fare mentre si è in preda ad un attacco d'ansia è cercare un modo per calmarsi, sembrerà ovvio ma è la prima cosa da fare. Come fare per calmarsi? Cercare di rallentare qualsiasi cosa si stia facendo aiutando cosi il nostro sistema parasimpatico a regolarizzare il nostro sistema simpatico. Durante la fase acuta, risulta utile inspirare lentamente ed espirare a lungo, senza esagerare troppo nelle due fasi. Ascoltare il respiro mentre l'aria entra ed esce aiuta a calmarsi. Respirare cercando di muovere il diaframma (muscolo sopra lo stomaco) anziché respirare con il petto aiuta il corpo a calmarsi. Appena si raggiunge un po' di calma cercare di assaporarla rimanendo in quello stato per qualche minuto, quindi non ricominciare a fare subito quel che si è interrotto. Se gli attacchi d'ansia si ripetono da tempo probabilmente è utile parlarne con un professionista per cercare insieme una possibile soluzione. Più siamo in ansia e meno soluzioni efficaci troviamo la capacità di ragionare e di concentrarsi è ridotta, ascoltare il respiro è un ottimo modo per ripristinare queste capacità del cervello. Dott.ssa Carmen Scantamburlo
Oltre ai farmaci ansiolitici che ovviamente possono calmare i sintomi e la cui competenza e prescrizione spetta al medico, esistono degli esercizi di rilassamento che possono calmare molto la persona in preda ad un attacco di ansia. Tali esercizi possono essere insegnati dallo psicologo anche nella fase acuta oppure in una fase precedente l'attacco di ansia. Il rilassamento si basa sulla respirazione diaframmatica che è di per sé calmante e anti-ansia e sul rilasciamento muscolare; esso facilita il riequilibrio del tono vegetativo.
Un aspetto importante è legato alla respirazione. Utilizzare particolari strategie basate sulla consapevolezza del respiro può essere di aiuto sia per prevenire sia per gestire stati ansiosi.
Buongiorno, il consiglio è cercare di evitare la situazione che ha generato l'ansia. L'attacco d'ansia è una comunicazione molto forte da parte della nostra sfera emotiva. Cercare di resistere provoca solo l'effetto contrario. Per risolvere il problema definitivamente può essere utile iniziare un percorso terapeutico per eliminare la causa dell'ansia. Arrivederci
Salve, probabilmente sarebbe utile analizzare cosa Le succede durante un particolare "attacco di ansia". Buona giornata
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Innanzitutto pensare che tra breve passerà fare almeno 5 respiri profondi spostare l'attenzione da se stesso ad un punto esterno , man mano la tensione inizia a scendere.
l'attivazione dell'ansia è un messaggio naturale e fisiologico a livello emotivo con precise caratteristiche corporee che si innescano quotidianamente in tutti noi quando siamo di fronte ad una prestazione o viene percepito un messaggio di allerta. La percezione di perdita di controllo del'ansia avviene quando abbiamo difficoltà nel riconoscere tale attivazione o quando non siamo capaci di gestirla causando paura che può scaturire nel panico. La psicoterapia aiuta a riconoscere tali sintomi per gestirli e prevenirne il disagio
anzitutto non allarmarsi, generalmente se già si sa di stare vivendo un attacco di ansia, evidentemente se ne ha esperienza, e si è consapevoli della intensità del sintomo ma al contempo della sua non pericolosità. generalmente proprio perchè chi ne soffre ne ha già fatto esperienza, utile portare con se benzodiazepine a breve emivita per attutire i sintomi, e comunque sempre informare il proprio curante psichiatra di riferimento, per valutare appropriatezza della cura.
Se è solo/sola, respiri lentamente attraverso il naso e poi espiri a lungo con la bocca se è possibile aiutandosi con un suono. Ripeti più volte, sempre molto lentamente sia in inspirazione che espirazione. Se c'è qualcuno che conosce, lo tenga per le mani guardandolo e faccia lo stesso esercizio.
Per prima cosa è importante ricordarsi che la maggior parte degli attacchi non durano che pochi minuti, in media dai 4 a 6 minuti; dopo aver raggiunto il picco i sintomi tendono a diminuire. La chiave per superare l'attacco di panico è il rilassamento. Esempi di tecniche di rilassamento: il rilassamento immaginario, il controllo della respirazione e la meditazione che possono essere praticati tranquillamente. Un esempio di controllo del respiro è la respirazione lenta e profonda.
Salve, sicuramente ci sono delle tecniche efficaci che possono aiutarla nel fronteggiare il momento critico, ma prenderei in considerazione la possibilità di intraprendere una psicoterapia. Con l'aiuto di uno psicoterapeuta potrà esplorare la sua esperienza, analizzando eventi, emozioni,pensieri e ciò avrà effetto positivo sulla sintomatologia descritta.
Cordialmente
Dr.ssa Caterina Cresciullo
Cordialmente
Dr.ssa Caterina Cresciullo
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