Buongiorno , sono una ragazza che soffre di ansia ed attacchi di panico da anni, ora sono tornata di

24 risposte
Buongiorno , sono una ragazza che soffre di ansia ed attacchi di panico da anni, ora sono tornata di nuovo a stare male , ho vissuto un anno 'particolare , faccio la maestra e questa è stata la mia prima esperienza lavorativa , in cui ho avuto dei problemi con le mie colleghe, con le mie coinquiline, e con la mamma del mio ormai ex ragazzo che si è permessa di farmi delle critiche. Durante quest' anno mi hanno anche rubato i documenti, e insomma sono successe molte cose una dopo l' altra. Circa 20 giorni fa ho avuto di nuovo ansia ed attacchi di panico, che sono peggiorati, sono poi partita per la vacanza e sono stata meglio, fino a quando non sono tornata scoprendo di avere anche il covid, li sono crollata di nuovo. Ho la costante paura e sensazione di essere pazza, di stare per impazzire, che mi scoppia il cervello o che ho qualcosa al cervello. Quando la mia storia ìè finita ho avuto delle frequentazioni tutte finite male, mi sento triste, sola , abbandonata, come se nessuno mi apprezzasse o amasse davvero. Anni fa sono stata dallo psichiatra per una diagnosi, mi ha mandato la mia psicologa con cui ho svolto un' ottima terapia per 7 anni , la mia diagnosi è stata disturbo ossessivo compulsivo. Ora sono chiusa in casa per il covid, l' unica cosa che riesco a fare è stare con il telefono.
Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso e comprendo quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione riportata.
Ritengo fondamentale che lei possa riprendere un percorso psicologico per indagare cause origini e fattori di mantenimento dei suoi sintomi e trovare strategie utili per fronteggiare le situazioni particolarmente problematiche onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta possa aiutarla ad identificare pensieri rigidi e disfunzionali che impediscono il cambiamento desiderato e mantengono la sofferenza in atto.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale traumatico connesso alla genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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Beh è inutile a questo punto dare qualche indicazione se è già in terapie conosce la sua diagnosi e i vari meccanismi disfunzionali che scattano. Le potrei dire di lavorare sul controllo, ma immagino lo stia già facendo con la sua terapeuta.
Buonasera, le consiglio di effettuare dei colloqui psicologici per trovare delle strategie per fronteggiare la situazione che sta vivendo.
Cordiali saluti
Dott.ssa Giulia Proietti
Buonasera,
se non ritiene di voler ricontattare la collega con cui si è trovata bene in precedenza, le suggerirei di valutare un ulteriore percorso focalizzato sui problemi che ha descritto.
Gli attacchi di panico, così come anche il DOC che le hanno diagnosticato, possono essere affrontati con terapie specifiche come la Cognitivo Comportamentale o la Breve Strategica.
In entrambi i casi troverà sicuramente disponibilità di professionisti per intraprendere un percorso (anche online nel caso in cui volesse iniziare quanto prima, almeno con un colloquio conoscitivo).
Le auguro una buona serata
Salve, non comprendo perché non ha continuato con la terapeuta con la quale dice di essersi trovata molto bene. Però rilevo che è necessario lavorare sulle convinzioni disfunzionali e i pensieri intrusivi, una diagnosi non è una condanna ma un punto di partenza. Cordialmente, dr.ssa Daniela Benvenuti
Gentile utente, il disturbo ossessivo compulsi è un disturbo d'ansia che associ diverse caratteristiche: controllo, perfezionismo rigidità cognitiva. Le emozioni dominanti sono colpa, paura, disgusto. Non basta lavorare solo con un indirizzo terapeutico. La terapia cognitivo comportamentale insieme a l'ERP, alla minfullness e altro è altre tecniche risulta molto efficace.
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Salve, tra le caratteristiche della sintomatologia ansiosa c'è anche il timore (o addirittura la convinzione) di aver contratto malattie gravi. Non si preoccupi, di ansia non si muore. Le potrei dare dei consigli sull'autoregolazione della respirazione, per esempio la tecnica del respiro lento potrebbe fare al caso suo. Queste tecniche d'iperventilazione sono testate per regolare la frequenza cardiaca e quindi per prevenire o gestire gli attacchi di panico. Ideale per lei potrebbe essere anche il training autogeno, ottimo esercizio per favorire il rilassamento. Integrare tutto ciò con un buon percorso terapeutico le porterà certamente giovamento. Se gradisse un ulteriore approfondimento sarei ben lieto di risponderle. Saluti, dr. Parri
Salve penso sia il caso di riprendere la psicoterapia. Le consiglio quella E.M.D.R., funziona molto bene anche con il disturbo ossessivo compulsivo.
Si va a lavorare sui pensieri disfunzionali, sulle sensazioni corporee e sulle emozioni.
Per qualsiasi chiarimento può visitare il mio sito.
Dott.ssa milvia verginelli
Buongiorno,

i disturbi d ansia sono trattabili attraverso l ausilio della psicoterapia e della farmacoterapia. Ha fatto 7 anni di terapia ed é strano una ricaduta così importante da un punto di vista dei sintomi. Molto probabile che é stato lasciato qualcosa di irrisolto, o semplicemente la terapia per quanto lunga fosse stata non ha portato termine alcuni dei suoi obiettivi. Il consiglio sarebbe quello di riprendere il percorso da dove lo si é lasciato, cercando di approfittare di questo momento per poter approfondire alcune tematiche rilevanti ai fini della sua salute psichica.

Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
Buonasera, i cambiamenti e le prime esperienze lavorative possono compromettere l'equilibrio emotivo. Non si deve scoraggiare ma valuti l'idea di poter riprendere la sua terapia. Un sostegno nei momenti di difficoltà può aiutarla a superare questo periodo.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Buongiorno gentile utente, potrebbe trarre giovamento dal cominciare un percorso psicoterapico, in modo da cercare di approfondire le cause del suo malessere
cordialmente
AV
Buongiorno, la ringrazio per la sua richiesta di aiuto. Il disagio che vive certamente può essere riconducibile ai numerosi eventi spiacevoli che le sono accaduti. D'altro canto ognuno di noi ha un modo personale di affrontare gli eventi che può alimentare come benzina sul fuoco il disagio stesso. Il percorso di terapia fatto è stato sicuramente prezioso date le sue capacità di leggere la situazione e consapevolezza che emergono dalla sua richiesta. Spesso nei momenti di difficoltà può risultare utile fare alcune sedute "booster" col proprio terapeuta per rinsaldare le proprie risorse e trovare nuove energie per affrontare le sfide del momento.

Cordiali saluti
Dott.ssa Elisa Frizzarin
Gentile ragazza,
E' possibile che, in periodi particolarmente complessi della nostra vita, si ripresentino alcuni sintomi che ormai non facevano più parte della nostra quotidianità.
Avendo già svolto un percorso di lunga durata, è possibile che basti focalizzarsi su quali aspetti del presente le impediscano di mettere a frutto quanto già esperito durante il precedente percorso terapeutico.
M.
Buongiorno, mi sembra già seguita, valuti magari ulteriori percorsi di cura per alleviare il suo disagio che non merita di provare.
Un saluto
Salve, da quello che lei mi dice, ha avuto molti cambiamenti significati in questo periodo della sua vita. La sua prima esperienza lavorativa già di per sé porta stati di tensioni generale, la paura di essere inadeguata, osservata, e giudicata per il suo lavoro ecc.. La tensione aumenta, quando si sperimenta un nuovo contesto, dove non è sempre facile ambientarsi, conoscere nuove persone e interagire con ogni membro di un gruppo di lavoro già esistente, già con un proprio equilibrio e magari inizialmente un po ostile ai cambiamenti ecc.. Tutto ciò può facilmente scatenare sentimenti di inadeguatezza, provocare frustrazione e rabbia a volte anche non espressa ecc.. Non da sottovalutare la separazione ovvero, perdere l’amore, è un evento che si sperimenta come un rifiuto e che di solito è accompagnato da rabbia, ansia depressione, sensi di colpa e sentimenti che le fanno pensare di non essere in grado di essere amata, sensazione di abbandono ecc. In fine non meno importante la scoperta di avere il Covid, che aggrava la situazione che oggi sta vivendo. Per affrontare e elaborare queste emozioni negative, bisogna indagare più in profondità, attraverso un percorso terapeutico, attento a raccogliere i nessi tra la sofferenza attuale e le sue vicende passate, che miri a rafforzare le sue difese intrapsichiche, attraverso una relazione correttiva. L’ansia che la divora, del resto è proprio la conseguenza di certe mancanze. Resto a sua disposizione. Dott.ssa Restitua Cocchia.
Buongiorno, la sua condizione è chiaramente molto dolorosa, e mi dispiace per lei. La sua terapia è stata molto lunga, quindi sicuramente le ha dato la chiarezza dei suoi schemi e maccanismi, le consiglio di provare altre tecniche e filoni terapeutici per provare nuove strategie di gestione dei sintomi.
In bocca al lupo!
Dal suo racconto emerge sicuramente un dolore che va affrontato. Il panico si può superare attraverso una psicoterapia mirata. Ma ci sono anche altri aspetti che caratterizzano il momento che sta vivendo. Riprendere un percorso terapeutico può darle l'aiuto che le serve.
Cordiali saluti.
Gentile utente, mi dispiace per il disagio che sta provando in questo periodo. Da quello che ha scritto, immagino che la situazione sta diventando complicata da gestire da sola. Ha pensato di iniziare un percorso psicoterapeutico per lavorare sull'ansia e sugli attacchi di panico? Credo che l'aiuto di un professionista le possa dare l'occasione per gestire l'ansia e viere i cambiamenti della sua vita con delle strategie personali differenti da quelle di ora.
Spero di averle dato uno spunto di riflessione, se ha altri dubbi mi farà piacere risponderle anche online.
Buona giornata
Dott.ssa Melania Filograna
Cara utente, immagino che il momento che sta attraversando sia davvero faticoso e crei confusione. La psicoterapia potrebbe aiutare molto nel decifrare quello che accade dentro di noi, concedendoci innanzitutto uno spazio per pensare e lasciarci attraversare dalle nostre emozioni rimanendo in uno spazio sicuro e accogliente. Le auguro il meglio. Dott.ssa Erika Cazzini
Gentilissima,

sarei felice di aiutarla a gestire al meglio la sintomatologia ansiosa attraverso alcuni esercizi di training autogeno. I colloqui di psicoterapia possono aiutarla a contestualizzare meglio sintomi e trovarne l'origine per armonizzare al meglio la sua situazione presente. Se lo desidera mi contatti per un consulto online.
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Buonasera, siamo "programmati" per concentrarci molto di più sugli aspetti negativi della nostra vita che su quelli positivi, quindi sono si senta "in difetto" per questo.
In oltre gli attacchi di panico e il Gli attacchi di panico e il disturbo ossessivo compulsivo diagnosticato, possono essere superati con terapie adeguate. Le consiglio di mettersi in contatto con uno psicoterapeuta che si occupi in modo specifico di questo.
Le auguro di superare questa situazione e che trovi al più presto la sua serenità.

Cordiali Saluti dott.ssa Chiara Librandi
Gentile utente, se con la sua precedente terapeuta ha svolto un'ottima terapia a lungo termine potrebbe essere il caso di ricontattarla e riprenderla, rivolgendosi alla stessa per le difficoltà che la stanno attualmente affliggendo. Avrebbe un sicuro e valido punto di riferimento, data la precedente esperienza positiva. Altrimenti individui altri professionisti che potrebbero essere più adatti alle sue difficoltà odierne. Molti auguri
Un cordiale saluto
Gentilissima, prima di tutto vorrei ringraziarla per aver portato qui il suo vissuto. Mi dispiace molto per la difficoltà del periodo, mi rendo conto che le complicazioni che sta affrontando non sono poche. Sulla base degli elementi che riporta, le consiglierei vivamente di riprendere la psicoterapia. È comprensibile che tutte le sfide ha affrontato, abbiano avuto un impatto significativo sul suo benessere emotivo.
Sembra che lei stia vivendo una serie di eventi stressanti e traumatici, e è importante che non affronti tutto questo da sola. Continuare la terapia le darà uno spazio sicuro per esplorare pensieri, sentimenti, problematiche e ricevere il supporto di cui ha bisogno per affrontare la situazione attuale.
Inoltre, consideri la possibilità di consultare nuovamente lo psichiatra per valutare se la diagnosi è ancora accurata o se ci sono altri fattori o condizioni da considerare in base all'attuale situazione.
Nel frattempo, mentre si trova in isolamento, cerchi di prendere cura di se stessa nel modo migliore possibile. Cerchi inoltre, di mantenere una routine quotidiana, anche se è difficile, e provi a dedicare del tempo a attività che la rilassano e le portano conforto.
Le auguro di affrontare al meglio queste difficoltà ed una buona ripresa dal covid.
Cordialmente,
Dott.ssa Camille Casadei




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