Buongiorno, sono diabetica con una glicemia abbastanza controllata. Ho letto che sono indicati, per

49 risposte
Buongiorno,
sono diabetica con una glicemia abbastanza controllata. Ho letto che sono indicati, per un diabetico, il consumo di piselli e di fagioli, in particolare, perchè aiutano a prevenire i picchi glicemici, anche accompagnati dai carboidrati come la pasta. Allora perchè ogni volta che io li consumo la glicemia sale parecchio? Che io sappia i piselli sono dolci, allora perchè vengono consigliati? Sono forse consigli falsi? E' dunque meglio non seguire questo consiglio ed evitare il consumo di tali legumi?
Purtroppo nel web si trovano informazioni molto confusionarie l'ideale è rivolgersi ad un professionista diabetologo, o nutrizionista.
i legumi come piselli e fagiolini devono essere consumati nel periodo di stagione di riferimento (primavera)
nel periodo invernale è sempre meglio consumarli secchi (piselli secchi per esempio). evitare i prodotti surgelati, poveri in vitamine.

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i legumi sono indicati nel diabete ma debbono essere consumati con una quota ridotta di carboidrati (poiché anche loro ne contengono) per cui la cosa migliore è farsi seguire da uno specialista per un piano nutrizionale preciso
i piselli, come tutti i legumi, devono essere considerati carboidrati quindi vanno mangiati insieme a verdura e proteine per evitare il picco glicemico.
L'abbinamento tra legumi e pasta in tutte le sue forme è eccellente dal punto di vista nutrizionale. E' anche normale che dopo un pasto la glicemia si alzi ma bisogna capire di quanto e per quanto tempo, insomma va valutata la curva glicemica nel tempo immediatamente successivo al pasto. Sicuramente il suo diabetologo saprà come meglio consigliarla. Per ammorbidire il pico glicemico postprandiale è buona norma consumare pasta integrale e magari dividere il fabbisogno calorico giornaliero in più di tre pasti al giorno con porzioni più piccole.
Buongiorno, innanzitutto va specificato che i legumi hanno notevoli proprietà nutrizionali e il loro consumo è associato con un minor rischio di sviluppare sovrappeso, obesità, diabete e disturbi cardiovascolari. Grazie al loro consumo si introducono proteine vegetali, fibre, micronutrienti. L’associazione migliore è quella tra cereali e legumi. Un piatto unico impostato in questo modo risulta essere gustoso, nutriente, bilanciato e dal forte potere saziante. Nello specifico le persone con diabete dovrebbero solo fare attenzione alle porzioni relative in modo tale da non caricare troppo il pasto di carboidrati. Rallentando l’assorbimento dei carboidrati, la glicemia avrà un rialzo più lento e moderato. Per cui attenzione alle grammature!! Se nel fare questo, il soggetto con diabete, non fosse sufficientemente sazio allora può consumare un contorno a base di verdure crudo o cotte, incrementando l’apporto di fibra.
Buonasera, i legumi associati a riso o pasta costituiscono un piatto completo, come accennavano i colleghi. E' normale che i valori di glicemia aumentino dopo il pasto mentre non va bene se i valori sono sempre alti. Le consiglio di rivolgersi al suo nutrizionista di fiducia per farle elaborare un piano alimentare che consideri 5 piccoli pasti al giorno, tenga conto non solo dei singoli alimenti a medio/basso indice glicemico piuttosto al loro carico glicemico ed alla loro combinazione con proteine, fibre e grassi, che rallentano l'assorbimento dei carboidrati e quindi l'innalzamento repentino della glicemia.
Non esiti a contattami per eventuali delucidazioni.
Saluti
I legumi sono sicuramente consigliati per il controllo delle glicemie post prandiali in pz con diabete .
Giacchè contengono comunque una quota di carboidrati (anche se minima e poco assorbibile) vanno consumati sempre in proporzione rispetto alla quota di carboidrati principali (tipo pane pasta o riso). La loro associazione è consigliata ma va proporzionata. Se le sue glicemie continuano ad essere alte nonostante la riduzione del carboidrato principale (pasta o riso) è consigliato aggiungere una porzione di verdure.
I legumi sono consigliati in pazienti diabetici e possono essere consumati abbinati ad una fonte di carboidrati,ma la loro associazione va comunque proporzionata.
Quindi le consiglio di rivolgersi ad uno specialista,che sara' in grado di darle un piano dietetico bilanciato.
Saluti
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In realtà i legumi hanno una particolarità: sono un'ottima fonte di proteine vegetali, ma contengono più carboidrati rispetto alla carne o al pesce (soprattutto dopo la cottura la parte proteica diminuisce). Per cui, se non sono ben dosati, in associazione con una fonte di carboidrati, potrebbero causare un innalzamento della glicemia.
Le consiglio di rivolgersi ad un nutrizionista della sua zona per farle fare un piano alimentare personalizzato e adeguato alla patologia.
Buona giornata.
Buonasera, una persona affett da diabete può consumare legumi ma debbono essere consumati con una ridotta quota ridotta di carboidrati in quanto anche loro sono carboidrati. Il mio consiglio è quello di rivolgersi ad un nutrizionista per farsi seguire con un piano alimentare personalizzato. Inoltre non ha specificato se prende farmaci o si somministra insulina. Cordiali Saluti
Salve, le consiglio di rivolgersi ad un nutrizionista,per una più approfondita valutazione delle sue abitudini alimentari e della sua terapia .Può contattarmi in privato,cordialità.
Complimenti signora: ha capito sulla sua pelle che questi alimenti ( legumi, piselli, oltre ad altri pericolosi carboidrati) innalzano la glicemia peggiorando il suo diabete!
Buonasera gentile utente, una persona affetta da diabete può consumare legumi ma debbono essere consumati con una quota ridotta di carboidrati in quanto anche loro sono carboidrati. Cordiali Saluti
Buongiorno, come già detto dai colleghi i legumi, nella sua condizione patologica, non devono essere demonizzati. Non c'è differenza tra un legume e l'altro. Per quanto riguarda la glicemia, il problema sta nell'associare ad una fonte di carboidrati (pasta, riso) i legumi stessi che presentano a loro volta una buona fonte carboidratica. Le consiglio di usare pasta o riso integrale che controlla i picchi glicemici e piuttosto, se riesce, ridurre le dosi di questa portata e associarci una piccola fonte proteica, al fine di controllare al meglio la glicemia.
Ovviamente le consiglio di parlarne con il suo nutrizionista.
Buona giornata.
Salve signora, in caso di diabete e/o alternata glicemia a digiuno bisogna prestare molta attenzione al controllo dei picchi glicemici attraverso un'alimentazione a basso carico e indice glicemico; non esistono cibi che fanno bene o male in assoluto ad un paziente diabetico, bensì associazioni alimentari corrette che permettono di modulare meglio la glicemia in risposta ad un pasto contenente carboidrati...nella fattispecie potrebbe abbinare i legumi ad una pasta integrale o a dei cereali in chicco, mangiando prima un pó di verdura cruda in modo da rallentare il picco glicemico e metabolizzare meglio il cibo che andrà ad assumere. Esistono inoltre in commercio molti integratori naturali che possono aiutare il paziente che nn é in cura farmacologica nel controllo della glicemia. Ovviamente in caso di glicemie alte e/o situazioni di insulina resistenza forte, questi accorgimenti potrebbero non bastare ed essere necessari approcci dietetici specifici. Resto a disposizione di ulteriori chiarimenti. Saluti
Buongiorno, parto da due presupposti:
1) Il 90% di quello che leggiamo su internet può essere falso, o parzialmente errato
2) Le reazioni che gli alimenti hanno sul nostro metabolismo non dipende esclusivamente da una patologia, ma da tutto il contesto fisiopatologico, dallo stato del microbiota intestinale, etc.

In ogni caso, per il diabete, sia di tipo 1 che di tipo 2, i legumi sono, in generale, molto consigliati, perchè sono una fonte di carboidrati e proteine che assieme alle loro naturali fibre, non portano a picchi glicemici elevati. Ovviamente dipende anche dal contesto del pasto, da quale altra fonte di carboidrati abbiniamo nello stesso pasto, da quali e quante fonti di grasso includiamo, dal se consumiamo anche delle verdure o ortaggi durante il pasto, o poco prima del pasto. Anche le modalità di cottura possono influire sull'andamento dei picchi glicemici.
Le consiglio di rivolgersi ad un professionista della nutrizione che sicuramente potrà darle un giusto e personalizzato supporto!
Signora il controllo della glicemia avviene attraverso una dieta bilanciata e ricca di alimenti integrali compresa la pasta
Se vuole approfondire rimango a disposizione
saluti
i legumi possono essere consumati associati a pochi carboidrati preferibilmente integrali, sarebbe utile un diario glicemico per verificare la glicemia costantemente.
buona giornata
Buongiorno, piselli e fagioli in quanto legumi sono consigliati per la riduzione della glicemia in generale, ma non dobbiamo dimenticare la personalizzazione del piano alimentare. Sono d'accordo con gli altri colleghi, un diario della glicemia potrebbe tornarle utile, ma le consiglierei di fare comunque una visita nutrizionale.
Per informazioni sono a disposizione, buona giornata.
I piselli (come tutti i legumi) contengono sia carboidrati, che proteine. Sono indicati nel diabete in quanto contengono anche molta fibra, che permette un rallentamento dell'assorbimento degli zuccheri e il conseguente picco glicemico. In caso di diabete, però, è necessario tenere conto del quantitativo di carboidrati contenuto in essi per il conteggio totale del pasto. Sempre meglio rivolgersi ad un professionista.
I legumi hanno basso indice glicemico ed elevato contenuto di fibre. Nei soggetti con diabete di tipo 2, è dimostrato che una dieta ricca di alimenti a base vegetale, compresi i legumi, e con un minor contenuto di cereali raffinati, bevande zuccherate e carni lavorate migliora sia la glicemia che i livelli di colesterolo e trigliceridi.
La raccomandazione di consumarli insieme ai cereali (es. pasta, riso, farro, orzo) riguarda però il loro contenuto proteico. Infatti le proteine dei legumi hanno un basso valore biologico poichè mancano di alcuni aminoacidi, che invece sono contenuti nei cereali. Per tale motivo le proteine dei legumi e dei cereali sono ritenute complementari e il loro abbinamento permette di creare dei piatti unici che non richiedono il consumo di un secondo piatto.
Buonasera, in caso di diabete o problemi relativi ai livelli di zuccheri nel sangue sicuramente con la giusta alimentazione ma soprattutto con i giusti abbinamenti (come nel suo caso) otterrà un miglioramento generale. Le consiglio di affidarsi ad uno specialista. Rimango a disposizione via video o in studio per ulteriori dettagli.
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I legumi nel pz diabetico non vanno esclusi ma vanno esclusi.
Abbinati a una fonte di carboidrati complessi come il riso( meglio nella sua forma integrale) e a delle verdure apportano i valori di un pasto completo e equilibrato.
Il tutto sta nel dosare la giusta quantità di alimenti.
La glicemia post prandiale è normale che aumenti entro certi valori e per un certo tempo.
Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Buongiorno,
legumi come pisellli, ceci, fave, fagioli, lupini e lenticchie sono particolarmente indicati in chi soffre di diabete perché non venendo assorbiti immediatamente dall'intestino, riducono l'assorbimento dello zucchero e quindi evitano che la glicemia si alzi troppo l'ideale sarebbe sempre accompagnarli ad un carboidrato come pasta di semola integrale, riso integrale o rosso, cereali. Il loro abbinamento assicura un rifornimento di proteine pari a quello della carne, perché gli aminoacidi di entrambi si integrano a vicenda. Le ricordo di rivolgersi a un nutrizionista e/o specialista della nutrizione per approfondire al meglio l'argomento e poter stilare un piano personalizzato alla suo condizione .
Miriam Zichichi-Biologa nutrizionista
Salve ,credo che il problema non siano propriamente i legumi (anche se poi dipende dalla quantità che ne assume) ma bensi' la pasta , il pane, i farinacei di qualsiasi tipo,anche senza glutine o integrale purtroppo (compresi crackers, grissini cornetti etc) . Dovrebbe provare con un intervento a basso contenuto di carboidrati e vedere se la glicemia nel tempo rientra nei limiti. Resto a disposizione per una consulenza anche on-line, saluti.
Gentile Utente,
i legumi, contenendo fibra, sono indicati come alimenti in grado di ridurre il carico glicemico del pasto.
Contengono però anche una quota di carboidrati, motivo per cui la glicemia si alza.
L'ideale è comporre un pasto completo di tutti i nutrienti per avere un indice glicemico complessivo più basso, riducendo la porzione in modo che la quota di carboidrati non sia eccessiva (ad esempio un risotto integrale con piselli e asparagi, condito con olio EVO).
Le consiglio di rivolgersi ad un Dietista o Nutrizionista che sappia aiutarla a far luce sui suoi dubbi e le indichi il percorso nutrizionale più adatto al trattamento del diabete.
Salve, per prima cosa, spero che oltre alla parte di diabetologia, abbia una figura di riferimento esterna molto più specializzata e aggiornata sulla gestione del diabete. Detto questo passo alla risposta:
Vediamo cosa è vero e cosa è falso: Falso. Fagioli e legumi come ceci, fave, lupini e lenticchie sono particolarmente indicati in chi soffre di diabete perché non venendo assorbiti immediatamente dall’intestino, riducono l’assorbimento dello zucchero e quindi evitano che la glicemia si alzi troppo. Mangiare fagioli e legumi quindi evita la glicemia alta ovvero l’innalzamento dei livelli di glucosio nel sangue, come accade quando si mangiano alimenti ricchi di zuccheri e carboidrati, fagioli e legumi sono alimenti che dovrebbero essere consumati regolarmente da chi soffre di diabete, sia per il controllo della glicemia sia per la ridotta quantità di calorie. Infatti, 100g di fagioli o ceci cotti contengono circa 100 calorie, un po’ meno lenticchie e fave, e andrebbero mangiati almeno tre volte alla settimana anche sotto forma di prodotti come la pasta realizzata con farine di fagioli e legumi che quindi rientra tra i prodotti proteici. Attenzione però, perché fagioli e legumi non vanno considerati come contorno ma come piatto principale, esattamente come se si trattasse di un piatto di carne o pesce. Chi lo tollera, potrebbe anche mangiare fagioli e legumi tutti i giorni nella quantità di 250g di legumi freschi e non secchi che corrispondono a circa 150g di carne e 200g di pesce.
Buongiorno, per completare il profilo aminoacidico i legumi andrebbero associati ad una fonte di carboidrati (pane, pasta o cereali in chicco, preferibilmente integrali).
Poichè i legumi apportano proteine, fibre e carboidrati a basso indice glicemico, sono consigliati nell'alimentazione del soggetto diabetico.
Se ha notato degli innalzamenti glicemici, riduca la porzione di pane e pasta e si affidi ad un team diabetologico che la sappia educare e guidare a tavola.
Saluti, dott.ssa Baldini
Buonasera, il consumo di legumi è ammesso per un diabetico, ovviamente deve seguire una dieta bilanciata che tenga conto nel complesso sia dell'indice glicemico degli alimenti sia della conta dei carboidrati da assumere durante la giornata.
Le consiglio di rivolgersi ad un medico qualificato o ad un nutrizionista.
Cordialmente.
Meloni dott.ssa Francesca.
Salve, i suoi dubbi sono assolutamente leciti in quanto probabilmente non le è stato spiegato da quali nutrienti sono composti i legumi, quindi piselli, fagioli, lenticchie, ceci... e devo ammettere, nel web le informazioni molto confusionarie e per di più non personalizzate.
I legumi sono composti sia da proteine vegetali, che da fibre ma anche da carboidrati. Ed è per questo che nei piani alimentari per diabetici sono da consigliare ma sempre e comunque in quantità specifiche e personalizzate rispetto alla persona che si ha di fronte: in base al peso, all'altezza, alle patologie e comorbidità.
La cosa migliore è farsi seguire da uno specialista che le elaborerebbe un piano alimentare personalizzato, così da evitare picchi glicemici che riferisce.
A disposiziione,
Dott.ssa Luisa A.
I legumi sono indicati nel caso di diabete (per il ridotto indice glicemico),ma é fondamentale considerare la quantità di carboidrati totali assunti (e quindi la porzione di pasta) considerando che anche i legumi ne contengono (anzi, é il macronutriente principale) tenendo in considerazione il concetto di carico glicemico.
Provi a consumare i legumi senza aggiungere altre fonti di carboidrati.
Salve,
i legumi contengono sia carboidrati che proteine per questo vanno messi con la pasta per avere le proteine nobili. Serve dosare la quantità dei legumi da usare con la pasta e mangiarci sempre delle verdure magari un piatto di insalata o di spinaci prima del piatto di pasta con i legumi. Inoltre cosa fondamentale usare pasta e cereali integrali.
Salve, sarebbe utile capire se si sta parlando di diabete di tipo 1 o di tipo 2 per poter capire come risolvere, nel modo più adeguato, la problematica. Potrebbe essere semplicemente una questione di porzioni oppure di calcolo non corretto dei carboidrati complessivi presenti nel pasto. I legumi sono sempre consigliati, non solo nei piani alimentari di persone che hanno il diabete, quindi è corretto continuare ad assumerli, facendo solo attenzione, nel caso di patologia diabetica, a come conteggiarli nel pasto e con cosa accompagnarli.
Salve,
consiglio visita nutrizionale. Dipende cosa consuma oltre a questi nel pasto...
Mi contatti per maggiori dettagli. saluti
dott Stefano Carrara
biologo nutrizionista e massaggi per il benessere
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Salve, i suoi dubbi sono più che leciti poiché nel web, le informazioni che circolano sono spesso confusionarie. I legumi sono composti da proteine vegetali fibre ma anche da carboidrati, per cui sono consigliabili nei piani alimentari per diabetici ma in quantità specifiche e personalizzate.
È in ogni caso normale che dopo il pasto la glicemia si alzi, bisognerà certo capire di quanto e per quanto tempo. Le consiglio una visita da un bravo nutrizionista che elaborerà un piano adatto a controllare i suoi picchi glicemici. Sará comunque buona norma consumare pasta integrale e dividere il fabbisogno calorico in 5 pasti al giorno.
in una dieta anche con diabete il legume può essere utilizzato anche se presenta una quota di carboidrati chiaramente è preferibile il consumo a pranzo e non a cena e in quantità limitate
Salve, i piselli e i fagioli come gli altri legumi sono considerati una fonte di proteine che associati alla pasta o altri cereali in generale, meglio se integrali in quanto permettono un maggior apporto di fibre, già contenuto nei legumi e allo stesso tempo consentono di assumere tutti gli amminoacidi di cui abbiamo bisogno. Secondo la piramide alimentare della Dieta Mediterranea i legumi andrebbero consumati almeno 4-5 volte alla settimana sia in pazienti diabetici che non in sostituzione delle altre fonti proteiche. La loro quota di carboidrati va conteggiata nel caso di terapia insulinica ma non determinano un incremento eccessivo delle glicemie piuttosto va considerata la composizione del pasto nel quale vengono inseriti.
Resto a sua disposizione
Cordiali saluti
Dott.ssa Esterina Zuncheddu
Buongiorno,
è normale che nel periodo postprandiale la glicemia si alzi.
Il consumo di legumi è tendenzialmente consigliato per il loro contenuto di fibra utile a modulare i picchi glicemici.
Per quanto riguarda il controllo della glicemia le consiglio di interfacciarsi con il suo diabetologo e di consultare un professionista che le fornisca un piano alimentare adatto alle sue esigenze.
Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti,
Dott. Aiello Carlo
Buongiorno, in realtà tutti gli alimenti ricchi di fibre vanno a ritardare e limitare il picco glicemico post prandiale. Vanno bene i legumi quindi, ma consideri che contengono carboidrati quindi è normale che la glicemia si alzi. Deve sempre valutare poi l'insieme degli alimenti che costituiscono il pasto.
Cordiali saluti, Dott. Luca Macchi.
Buongiorno, i piselli come i fagioli, ceci, lenticchie sono legumi, quindi oltre ad avere fibre e proteine contengono anche carboidrati. Dunque, quando si assumono deve essere diminuita la quantità di pasta che si assume. Inoltre le consiglio di iniziare il pasto con della verdura cruda per diminuire il picco glicemico che si verifica dopo il pasto.
Per qualunque consiglio rimango a disposizione.
Dott.ssa Giulia Fontana
Buongiorno, si hanno buoni risultati assumendo cereali integrali al posto di quelli raffinati. Se riesce a seguire l'andamento glicemico potrà notare come il picco post prandiale venga sostituito da una " gobba più bassa ", mi sappia dire, buona giornata.
Buon giorno, i legumi contengono carboidrati si, ma sono legati comunque ad un contenuto di fibra e di proteine che dovrebbero teoricamente innalzare la glicemia molto meno rispetto all'assunzione di pane e o pasta raffinati.
Per evitare il picco glicemico assuma all'inizio del pasto della verdura e può mangiare i piselli insieme a pane o pasta integrale, vedrà che cosi facendo la glicemia non salirà. Saluti
Salve. Nel suo caso, il controllo della glicemia e dei picchi glicemici dovrebbe essere la priorità. Faccia attenzione quindi alle fonto di carboidrati che possono essere eccessive, tra queste non escluderei legumi e soprattutto pasta. Il mio consiglio è di rivolgersi a un nutrizionista esperto nel seguire persone con le sue problematiche. Un cambio di alimentazione e di stile di vita può certamente portarla a miglioramenti sensibili. Spero di esserle stato utile
Buongiorno,
per chi soffre di questa patologia, è sicuramente indicato un consumo di carboidrati complessi, con un basso IG. Meglio poi se distribuiti strategicamante nella giornata e in più pasti. I legumi, sono un alimento consigliato, ma va considerato e valutato, tutto il piano alimentare che le hanno consigliato.
Saluti
Marco Carfagna Biologo nutrizionista, Chinesiologo
Buongiorno, innanzitutto va specificato che i legumi hanno notevoli proprietà nutrizionali e il loro consumo è associato con un minor rischio di sviluppare sovrappeso, obesità, diabete e disturbi cardiovascolari. Grazie al loro consumo si introducono proteine vegetali, fibre, micronutrienti. L’associazione migliore è quella tra cereali e legumi. Un piatto unico impostato in questo modo risulta essere gustoso, nutriente, bilanciato e dal forte potere saziante. Nello specifico le persone con diabete dovrebbero solo fare attenzione alle porzioni relative in modo tale da non caricare troppo il pasto di carboidrati. Rallentando l’assorbimento dei carboidrati, la glicemia avrà un rialzo più lento e moderato. Per cui attenzione alle grammature!! Se nel fare questo, il soggetto con diabete, non fosse sufficientemente sazio allora può consumare un contorno a base di verdure crudo o cotte, incrementando l’apporto di fibra.
Buongiorno, il miglior consiglio che posso darle è quello di rivolgersi ad un professionista della nutrizione di sua fiducia per personalizzare la sua alimentazione e adattarla ai suoi bisogni. Rimango a disposizione, Dott. Giuseppe Tasca
Buongiorno, quando si presenta questa condizione, più che al singolo alimento, bisognerebbe prestare attenzione al pasto in generale. Un pasto bilanciato dovrebbe essere composto da una fonte di carboidrati (pane, pasta, patate...) + una fonte proteica (carne, pesce, uova, latticini, legumi) + una porzione di verdure + una porzione di grassi (olio EVO, avocado, olio di cocco, olive, frutta secca). I legumi forniscono al nostro corpo una buona fonte di fibra ed abbinati alla pasta, contribuiscono ad abbassare il picco glicemico causato dal cereale, inoltre la combo legumi+cereali ci forniscono tutti gli aminoacidi necessari (complementarietà proteica). Pertanto va benissimo un pasto così composto, senza dimenticarsi di aggiungere una quota di grassi e di verdure, così da evitare il brusco innalzamento della glicemia!
Rimango a disposizione, Cordialmente Dott.ssa Alessia Barbatosta
Buongiorno. I legumi (come piselli e fagioli, ma anche ceci e lenticchie) sono ottimi alimenti per i soggetti che soffrono di diabete, in quanto ricchi di fibra che, assorbendo parte degli zuccheri, ne riduce l'assorbimento intestinale, infatti sono alimenti a basso indice glicemico. Si consiglia sempre di associare i legumi con dei carboidrati complessi (come pasta, riso o pane) perché nelle proteine dei legumi mancano degli amminoacidi (metionina e cisteina) che si trovano nei cereali, così come nei cereali mancano degli amminoacidi (triptofano e lisina) che si trovano nei legumi, quindi si complementano a vicenda. Se consuma legumi in scatola o zuppe di legumi già pronte le si potrebbe alzare la glicemia in quanto, spesso, questi alimenti già pronti sono addizionati di zuccheri per migliorarne il sapore e la conservabilità. Le consiglio quindi di utilizzare dei legumi secchi da cucinare oppure di leggere attentamente la lista degli ingredienti dei legumi in scatola già pronti per verificare che non contengano zuccheri aggiunti. Sperando di esserle stata d'aiuto, cordiali saluti, dott.ssa Elena Sodini.
Salve, solitamente unire una quota glucidica, come la pasta, a delle fibre, proteine o grassi può aiutare a non avere un innalzamento repentino della glicemia. Le consiglio di valutare le dosi. Se le possono interessare dei consigli può visionare il mio profilo, dove ci sono i miei contatti

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