Buongiorno, più volte mi è stato detto che non sono necessari i farmaci per la depressione perché se

17 risposte
Buongiorno, più volte mi è stato detto che non sono necessari i farmaci per la depressione perché se ne esce anche senza, basta la volontà. Tante persone ne sono uscite senza. Ma io mi chiedo quando ti prende quella non forza, quella non voglia, quella cosa che non ti lascia alzare dal divano perché ti irrigidisci. Come fai a reagire? Non ne hai la forza come fai? Qualcuno mi dice cosa pensare per riprendersi? Oppure se quel giorno ti prende quell'ansia che non riesci a stare in casa, con la porta chiusa e devi uscire per forza sembra quasi di voler scappare perché se non esci in quel momento hai paura
Di non riuscire piu ad uscire?. Come ti controlli? Grazie per i consigli.
Gentile Utente,
Sinceramente non so chi le ha detto questa cosa ma sebbene io sia una psicologa e come tale non somministri farmaci, ricerche e casi clinici concordano con il fatto che per riuscire ad affrontare la depressione è consigliabile una combinazione di farmaci e psicoterapia. I risultati di uno senza l'altro sono meno efficaci.
Resto a disposizione,
Dott.ssa Daniela Vinci
Arluno (MI)

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Salve, è difficile uscire dalle sensazioni che descrive da sola e con la semplice volontà. Chieda aiuto ad un/a psicoterapeuta che l'aiuterà a trovare il percorso giusto per lei.
Un saluto
Buongiorno, le suggerirei di rivolgersi ad un medico psichiatra per valutare se sia il caso di intraprendere una terapia farmacologica. Poi come già suggerito dalle colleghe sarebbe bene abbinare un percorso psicoterapeutico alla cura farmacologica per ottenere il massimo del beneficio da entrambe. Purtroppo la sola forza di volontà a volte non è sufficiente e bisogna fare affidamento su professionisti competenti, che la aiutino a superare il momento di difficoltà.
Un caro saluto
Dott.ssa Jessica Casella
Gentile signora, la depressione é un disturbo insidioso ed invalidante che per sua stessa definizione le toglie tutte le energie e la voglia di fare. Proprio per le sue caratteristiche a volte un aiuto farmacologico può essere fondamentale per trovare l'energia di reagire. Dalle sue parole non si capisce il motivo della sua depressione, se è una reazione ad uno specifico evento o no, in ogni caso un percorso di psicoterapia potrá aiutarla a comprendere cosa si nasconde dietro al sintomo depressivo. Nella fase inizale di questo percorso l'uso dei farmaci potrebbe aiutarla a reagire e permetterle di accelerare il processo di guarigione. Cordialmente. Dott.ssa NA Losignore.
Gentile signora,
Pensa spesso al giudizio degli altri? Concordo con le precedenti colleghe sui farmaci ed in aggiunta, noto che lei idealizzerebbe gli altri ( infatti difficilmente si esce da soli da una vera depressione ed e ‘ probabile che gli ha parlato intendesse forme di disagio che forse depressione non lo sono nemmeno). Quindi, le consiglierei di vedere se per caso lei possa trovare alcune energie dal fare un lavoro con un terapeuta sui meccanismi come quello appena individuato da me (eccessivo timore del pensiero altrui? O altro) che di certo le tolgono ogni energia vitale.
Resto disponibile per ulteriori chiarimenti.
Dott.ssa Federica Guerrini psicologa e psicoterapeuta
Buongiorno. Dietro le sue parole mi sembra di cogliere un certo fastidio e attribuzione di giudizio negativo. La prima cosa che chi ha un disturbo psicologico deve provare a dirsi è: "ho scelto io di avere questo problema?". Oggi è molto frequente avere un disturbo ansioso-depressivo (almeno 1 nella vita è del 70% di incidenza). Il punto è la valutazione dell'entità, delle limitazioni e di tutti quegli aspetti che solo un medico o un terapeuta possono fare. Provi, se mai fatto, ad entrare nel sistema di cura e non stia troppo a sentire chi racconta di essere così "bravo" da farcela da solo!
Buona sera, le sue domande sono interessanti, come fai a reagire? Cosa pensare per riprendersi? Come ti controlli? Sono interessanti perché descrivono la depressione stessa! A mio parere per uscire dal circolo della depressione (sto male e chiedo aiuto ma nessuno può aiutarmi e quindi sto male) può iniziare cambiando il modo di chiedere aiuto. Si spinga oltre, dia lei stessa/o risposta alle sue domande, si rechi da uno psicoterapeuta! Un grande in bocca al lupo. AC
Mi unisco ai colleghi per dirle che il farmaco è solo uno fra gli strumenti utilizzabili e che in alcun modo sminuisce l'insieme di tutti gli sforzi compiuti allo scopo di stare meglio.
Per consigliarle strategie adeguate a ritrovare la forza che cerca è necessario entrare nel merito della sua condizione. La sua richiesta di confronto, ad ogni modo, è un buon punto di partenza per un percorso terapeutico che, se ritiene, potrebbe aiutarla.
Buongiorno,
Chi le ha detto che i farmaci non sono necessari è un profano oppure uno specialista?
Quanto peso dà a queste frasi?
Vive in costante ansia o l'ansia ha dei picchi giornalieri?
È diventato per lei difficile fare molte cose del quotidiano?
Provi a rispondere a questi quesiti e si faccia aiutare da uno Psicoterapeuta
Buona giornata
Dott.ssa Elisa Fedriga
Salve, nella sua domanda non ci dà nessuna informazione sulla sua vita, Quanti anni ha? Che cosa le è successo nel periodo precedente alla formazione dei suoi sintomi? Cmq inizialmente prima di prendere farmaci, inizierei un lavoro psicologico su di sè cercando di capire che cosa c'è dietro ai suoi sintomi. Dopo un periodo di psicoterapia se i suoi sintomi non si attenuano, faccia una visita da uno psichiatra che valuterà se è il caso di prescriverle un farmaco che la potrebbe aiutare nella fase acuta e poi sotto consiglio psichiatrico man mano li scalerà, la saluto cordialmente, dott.Eugenia Cardilli.
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Salve Signora, sa queste affermazioni non mi giungono nuove... chi non ha mai sperimentato la depressione, facilmente la inquadra in una manifestazione di ricerca di attenzioni, passività, debolezza, ecc.ecc. Si scuota da queste banali congetture e si occupi di lei. lo faccia ricorrendo ad un collega, e mi perdoni la franchezza , non aspetti che passi "da sola", potrebbe solo peggiorare il suo stato d'animo. farmaci e psicoterapia velocizzano il processo di guarigione. le auguro cose buone.
salve. Da chi le è "stato detto" che si esce dalla Depressione anche senza farmaci? intanto esistono tante reazioni depressive quante sono le persone al mondo. da quello che scrive probabilmente concorre al suo stato un insieme di fattori fisiologici chimici ed ambientali. le suggerisco al contrario di consultare uno Psichiatra che sia Anche Psicoterapeuta, in grado di valutare la sua situazione sui vari assi.
sono certo che seguendo questa linea troverà il bandolo della sua matassa.
Coraggio! Cordiali Saluti.
Buongiorno. Ritiene coloro che le hanno dato questi consigli, delle persone "competenti"? Consideri che ogni essere umano è un caso a se' stante, e anche se esistono aspetti in comune, le forme depressive sono così tante da rendere necessario affidarsi ad esperti per prendersene cura. E in alcuni casi è necessario impostare una cura psicofarmacologica, con il dosaggio e i tempi adeguati alla persona. Quella "non forza" e "non voglia" che descrive sono chiamate, in linguaggio tecnico, "abulia": Significa assenza di volontà, mancanza di stimolo ad agire. Quando c'è questo sintomo, come si può dire che basta la volontà? Dunque la incoraggio a non farsi condizionare dai pregiudizi e ad indirizzarsi verso le buone cure, come le hanno suggerito i colleghi che hanno risposto prima di me. Cordiali saluti. Dottoressa Cinzia Lucia Bugni Batte
Buonasera, l'ansia e la depressione sono sintomi che tutti provano in diversi momenti della loro vita. Le cause possono essere diverse da quelle affettive a quelle lavorative. Come uscirne è soggettivo e anche dipende dal grado di criticità. Quando l'ansia o la depressione interferiscono con la vita quotidiana al punto che è difficile affrontare semplice faccende quotidiane o anche attività che prima ci davano piacere, è importante chiedere aiuto ad uno psicologo o uno psicoterapeuta, per capire quali sono le motivazioni di questo forte disagio. Cordiali saluti. dr.ssa Marina Gori
Buonasera, concordo con i colleghi nel consigliarle di non ascoltare chi è intorno a lei, ma di attivarsi per superare il suo stato. Consulti uno psichiatra-psicoterapeuta, così potrà iniziare un percorso che l'aiuterá ad affrontare il suo malessere. Potrà trovare tutte le risposte alle sue domande, che è giusto porsi come primo passo per affidarsi a chi potrà aiutarla.
Un caro saluto, dott.ssa De Martino
Buongiorno, come ha evidenziato nella sua domanda è difficile uscire da certi "circoli viziosi", quando non si hanno le forze per reagire anche i pensieri diventano più negativi e ciò comporta un ulteriore chiudersi in se stessi. Talvolta, per spezzare il circolo, i farmaci sono necessari. Lo specialista è la persona competente in merito che potrà, dopo un accurata diagnosi, decidere quale intervento possa esserle d'aiuto. Cordiali saluti, Federica Rossi
Buongiorno,
mi sembra che abbia colto un aspetto importante del suo malessere: il pensiero! Quando si sta male si rischia di pensare solo alle sensazioni di disagio che proviamo, e aggiungere ulteriori pensieri alimentati dalla paura di non riuscire a uscirne, di non farcela, di non avere le forze. Questi pensieri ci tolgono ancora più energia!
Dunque, per rispondere alla sua domanda, le consiglio di respirare profondamente e pensare che quello che sta provando è qualcosa di passeggero, che se si sente stanca può riposare, che se si spaventa può chiamare qualcuno in soccorso; poi può pensare a qualcosa di bello, può concentrarsi su un'attività piacevole, fosse anche semplicemente rilassarsi e sentire il suo corpo e la sua mente che recuperano energia.
Con l'aiuto di uno psicoterapeuta e magari con un supporto farmacologico sicuramente può approfondire non solo che cosa può fare o pensare, ma soprattutto eliminare i motivi che l'hanno portata alle difficoltà che ha descritto.
Se lo desidera possiamo sentirci per un colloquio.
Cordiali saluti.
Luciano Cirino

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