Buongiorno il mio stato d animo ora è altalenante ci sono momenti di ansia forte e momenti di tranqu

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Buongiorno il mio stato d animo ora è altalenante ci sono momenti di ansia forte e momenti di tranquillità, io mi sento L ansia per ogni cosa L, controllare che abbia chiuso L acqua, gas luci etc, ho L ansia che nella cena o in altro possa mettere qualcosa non di idoneo magari saponi bagnoschiuma, e inoltre ora mi sta capitando che basta che penso che una persona mi saluti magari con un taglio o un brufolo sanguinante che mi posso mischiare qlks, qualche malattia, mia madre mi sta aiutando molto, fa tutto quasi lei... io ho paura di fare tutto, come posso fare per superarle, devo incominciare a fare io qualcosa?! O posso sempre delegare... riacquisterò fiducia in me stessa?! Da premettere io sono sempre stata una persona non sicura al 100% ma ora in ogni cosa che faccio tengo L ansia... se faccio ad esempio una cosa esempio riempire una bottiglia di acqua e in quel momento vedo il bagnoschiuma, penso e se ho messo il bagnoschiuma nella bottiglia?! Mi fa vivere male tutto ciò... inoltre da quando mia madre mi aiuta, riposo molto più... e buono riposare o meglio fare le cose che mi mettono ansia?!
Buongiorno. Lei chiede che cosa può fare per superare questo stato di ansia e se deve cominciare a fare qualcosa lei invece di delegare sempre. L’aiuto che sua madre le sta dando è senz’altro positivo perché lei riesce a riposare di più e questo è un bene, però credo anche che sia giusto un suo movimento attivo per sciogliere questi sintomi. Intanto, nei momenti in cui l’ansia cresce, inizi a inspirare ed espirare lentamente sentendo bene l’appoggio dei piedi a terra e facendo bene attenzione a quello che fa, assicurandosi che sia fatta bene. Rifletta poi sulla possibilità di farsi aiutare, s’informi se nella sua zona ci sono degli psicologi e chieda un colloquio. Senz’altro questo contatto l’aiuterà a capire l’origine dei sintomi, a lavorare responsabilmente per scioglierli e riacquistare fiducia in se stessa. Stia bene.

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Salve, da quello che scrive l'ansia prevale in tutto e le fa perdere sicurezza e concentrazione in tutto quello che fa, comprese le azioni quotidiane.
Delega, inoltre, a sua madre tutto e si domanda se può vivere per sempre così. Lei cosa si risponde?
Certamente sua mamma la sta aiutando a riprendere un pò di fiato (per es. riesce a riposare), ma è momentaneo e non sa come altro fare per aiutarla, se non sostituirla nel fare.
E' come se fosse paralizzata e capisco il suo disagio e la sua sofferenza.
Chiedere aiuto ad uno/a psicoterapeuta per iniziare un percorso che la accompagni e supporti ad imparare a gestire la sua ansia penso che potrà esserle di grande giovamento.
E' difficile uscirne da soli senza l'aiuto di un professionista.
Un saluto
Buongiorno, da cio' che scrive e' abbastanza evidente che l'ansia, e l'insicurezza pervasiva di ogni suo gesto, stiano veramente avendo la meglio! Sembrerebbe che lei abbia perso, non solo la fiducia in se stessa, ma anche la capacita' di rimanere concentrata in quello che fa, mettendo in discussione qualsiasi atto quotidiano. L'aiuto di sua madre inoltre, se da una parte la può' far sentire meglio nell'immediato, non e' un buon aiuto a lungo termine. Aziona infatti un meccanismo a ciclo per cui ogni volta che sua madre fara' qualcosa al posto suo si sentira' maggiormente inadeguata, maggiormente insicura rinforzando anche l'ansia con cui gia' quotidianamente convive. Le consiglio di iniziare un percorso di psicoterapia personale con l'obiettivo di ristabilire un contatto con se stessa e con la possibilità' di fidarsi nuovamente delle sue azioni. Un saluto,
Federica Micciche'
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Gentile utente,

Verosimilmente la sua ansia è caratterizzata da sintomi ossessivi. Lasci perdere la polarità: sicurezza/insicurezza. Ci sono persone sicure di se stesse che sviluppano problematiche ansia correlate e viceversa.
Le suggerisco di contattare un/una collega psicologo psicoterapeuta (preferibilmente specialista in terapia cognitivo comportamentale) per un inquadramento diagnostico e del suo funzionamento cognitivo, emotivo e comportamentale. Sarà poi a concordare con il collega la possibilità concreta di avviare un percorso psicoterapico mirato alla riduzione della sintomatologia.

Cordiali saluti
Buonasera. Concordo con chi le ha già risposto e, qualora tale sintomatologia non dovesse rientrare, forse è possibile ipotizzare anche un sostegno farmacologico. Ma ciò che è fondamentale è fare il primo passo verso la cura, sia essa nel servizio pubblico o privato, ma comunque si rechi da uno psicologo o uno psichiatra a cui riferire quanto ci ha scritto. Un saluto e in bocca al lupo
Salve, comprendo pienamente il suo disagio, questi sintomi la stanno paralizzando, l aiuto di sua madre sicuramente è fondamentale ma inizierei a pensare ad una consulenza psicologica per poter affrontare direttamente le sue insicurezze, forse in passato è riuscita a fare da sola, ma considerato i sintomi, adesso ha bisogno di un aiuto specifico e competente.
Resto disponibile per qualsiasi dubbio o chiarimento.
cordialmente.
Buongiorno! Da quello che lei descrive e' evidente che alcuni pensieri ossessivi hanno "preso il controllo " della sua vita.
Come lei ha evidenziato , probabilmente tutto origina dal l'insicurezza che è diventata sempre più ingombrante ed ha generato così tante paure.
E' importante affrontarle, ed è possibile farlo con la psicoterapia .
Non lasci che il malessere si prenda una parte troppo ampia della sua vita.
Saluti!
Gentile utente, le sue parole raccontano di un grande disagio che prova nel fare anche le piccole cose quotidiane. É probabile che questo suo disturbo abbia radici profonde e che lei abbia bisogno di un aiuto specialistico per venirne fuori. Le consiglio di rivolgersi ad uno psicoterapeuta che utilizza la tecnica EMDR. Cordialmente. Dott.ssa Losignore.
Buonasera mi sembra che descriva una serie di condizioni come l'ansia, paura e pensieri ossessivi a cui si sta abituando coinvolgendo sua madre.
Credo che per poter recuperare fiducia deve prendere in considerazione un aiuto professionale qualificato.
Proverei a rivolgermi a uno Psicoterapeuta.
Buone cose
Elisabetta Ciaccia
Salve, dalle sue parole emerge una grande sofferenza, che la sta pian piano "paralizzando". L'aiuto di sua madre in alcuni aspetti e utile, ma sposta solo il problema, perché col tempo svilupperebbe una dipendenza e al contempo si bloccherebbe sempre più delegando ad altri. Deve affrontare il suo disagio e iniziare un percorso terapeutico che le permetta di "sciogliere" questi nodi che la tengano legata. Buona sera
Buongiorno gentile utente. Sarebbe importante che approfondisse gli aspetti psicologici che ha ben descritto con una valutazione accurata della sintomatologia. I comportamenti che mette in atto per ridurre il livello di ansia le danno una rassicurazione ed un sollievo momentaneo rispetto ai dubbi, ma non le permettano di normalizzare tali pensieri che la preoccupano e che la fanno permanere in uno stato di timore ed incertezza. Le preoccupazioni che descrive riguardano il timore di poter danneggiare se stessi o altri per una propria disattenzione o a causa di una propria omissione (non controllo) ed il timore di potersi contaminare sempre a causa di una propria leggerezza. Queste preoccupazioni sono normali. Possano venire in mente a tutti, ma è importante valutare quali siano i comportamenti messi in atto successivamente per ridurre l'ansia come le richieste di rassicurazione o la delega alla madre, che rinforzano il timore per i pensieri stessi. Indagherei la presenza di una sintomatologia ossessiva-compulsiva o comunque le suggerisco di fare una valutazione con uno psicoterapeuta per avere una buona diagnosi differenziale e pianificare eventualmente un trattamento che la aiuterà a recuperare fiducia nel recuperare il suo benessere. Un caro saluto.
Buongiorno, la sua storia denota un momento molto difficile per cui non si sente di affrontare anche solo alcune scelte "più semplici". Direi che è evidente come in questo momento stia soffrendo e il primo passo è senza dubbio quello di desiderare di cambiare. Se si rende conto di avere bisogno di qualcuno che la aiuti a fare questo passo contatti un terapeuta per cercare di superare questi suoi pensieri per iniziare a vivere come più desidera,
Arrivederci
Buongiorno, per le sue ansie oltre allo psicologo dovrebbe consultare uno psichiatra perchè le cure farmacologiche spesso producono notevole beneficio.
Cordiali saluti, Maurizio Luppi.
In questo momento l'aiuto di sua madre sente che le da dei benefici? va bene. Forse esiste in lei quel bisogno di essere aiutato. Valuti però l'importanza che esiste nella differenza tra il dipendere da qualcuno che con la sua presenza calma i suoi sintomi e il chiedere aiuto per affrontare i suoi sintomi. E' importante saper chiedere aiuto, è uno spazio da cui poter ripartire e non per stazionarsi nella paura. Contatti un terapeuta, per altre delucidazioni mi contatti anche in privato.
Buongiorno descrive uno stato molto invalidante per la sua vita ed è importante affrontarlo. Contatti uno psicologo o uno psichiatra per un primo incontro, se sente che in questo momento sua madre le da il supporto necessario provi a farsi aiutare da lei nel fissare il primo incontro. Se ha bisogno mi scriva pure.
MM
Salve, lei nella sua lettera ci scrive di quanto sua madre la sta aiutando in questo momento così difficile della sua vita, quindi forse vive ancora in famiglia? E' importante che lei ci scriva che età ha e quando è iniziato il suo sintomo e cosa è successo nella sua vita in quel periodo, cioè se c'è stato un trauma che le ha procurato tanto disagio da crearle tanta confusione. Tale confusione la costringe a chiedere aiuto in continuazione a sua madre e tale aiuto la fa sentire inadatta e quindi si annulla la sua autostima. Dalla sua domanda trapela molta ansia, sarebbe il caso che lei faccia una visita psichiatra per avere un aiuto farmacologico, inoltre come le è stato già scritto in una precedente risposta, si scelga una psicoterapeuta che applica la terapia EMDR per la risoluzione di traumi o accadimenti del passato, pratico tale terapia ed ho avuto molte risoluzioni di sofferenze simili alla sua, le auguro di trovare un aiuto per risolvere il suo disagio. la saluto cordialmente, dott. Eugenia Cardilli.
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Buongiorno. Bhe cosa può fare, molte cose di cui la prima è essenziale:trovare un modo per iniziare a vivere la sua vita.
Si faccia seguire da uno psicoterapeuta, non è positivo restare immobili a farsi aiutare costantemente dagli altri. Non so quanti anni ha, ma una cosa è certa, non sta vivendo.
Quindi l'unica cosa che posso dirle è si faccia aiutare da uno specialista.
La decisione non è se riposare o fare le cose ma se tornare a vivere e affrontare questi seri problemi con uno specialista in psicoterapia.
Le consiglio un buon psicoterapeuta analista nella sua zona. In questo momento della sua vita le emozioni la spaventano molto e i pensieri ossessivi le tengono la mente occupata per distrarla dalle emozioni, che costituiscono forse il vero motivo dell'ansia e dell'insicurezza. In attesa di trovare un buon analista psicoterapeuta anche un buon sostegno farmacologico le gioverebbe non poco. Cordiali saluti Dr Orru
I pensieri sono alla base di di tutti i nostri stati emotivi. Sembrerebbe che i suoi siano spesso rivolti a conseguenze negative e che siano quasi incontrollabili.
Una psicoterapia a orientamento cognitivo e comportamentale potrà sicuramente aiutarla
Cordialmente
Buonasera,
Posso comprendere come questo suo stato ansioso le provochi disagio e difficoltà anche per le più piccole attività quotidiane. Gli stati ansiosi posso essere gestiti, così come i pensieri che spesso accompagnano questo malessere. La volontà di star meglio è già un ottimo primo passo. Le consiglio di prendere in considerazione l'idea di intraprendere un percorso di sostegno psicologico che può aiutarla a regolare e gestire l'ansia, ritagliandosi uno spazio suo per conoscersi meglio. L'ansia ha di per sé una funzione adattiva, non bisogna considerarla come qualcosa da evitare o togliere. Anzi, è importante capire cosa l'ansia le sta comunicando. Un professionista può aiutarla in questo percorso di maggiore consapevolezza di sé, imparando a gestire la propria emotività.
Un caro saluto
Dott.ssa Andrea Carta
BUONGIORNO sarebbe bene per lei provare a poggiare in un luogo queste sue paure e ansie... Ha trovare un luogo, una persona dove poter lasciare, almeno in parte, tutto ciò?
Buongiorno, il mio consiglio è quello di rivolgersi ad uno psicoterapeuta, il collega saprà capire bene la sua problematica e l'aiuterà ad affrontarla al meglio.
La saluto cordialmente, Dott. Andrea De Simone
Gent.ma,
credo che in primis sia opportuno rivolgersi ad uno specialista per inquadrare in modo più puntuale quanto lei chiama "ansia", che se può essere tale dal punto di vista della sua esperienza soggettiva, potrebbe essere il sintomo di quadri clinici differenti, considerati gli elementi che porta, e che, in quanto tali, meriterebbero un adeguato trattamento. Cordialmente
Francesco Rovatti
Salve. Da quello che scrive sarebbe opportuno che lei i iniziasse un lavoro psicologico. Probabilmente la sua ansia è un segnale che dentro di lei qualcosa può edeve essere cambiato. Si faccia aiutare e troverà immediato sollievo.
Cordiali saluti Dottor Emanuele Grilli.
Salve la sua problematica di ansia, legata ad un disturbo ossesivo-compulsivo può originare sia da una familiarita' genetica, e-o anche da una situazione ambientale. Si rivolga ad uno specialista della sua città che le indicherà la giusta terapia.
Dott.ssa Milvia Verginelli
Salve,
Il momento storico che stiamo vivendo, certamente, non aiuta chi è alle prese con l'ansia. E' inutile che io Le dica di provare a respirare profondamente, ascoltare musica o provare a "reggere l'ansia" che prova nelle situazioni che ha descritto, perchè credo che questi tentativi Lei li abbia già fatti. Credo che sia più opportuno consigliarle di rivolgersi ad un professionista per intraprendere un percorso psicoterapeutico, in modo che Lei possa trovare le opportune cure e attenzioni per il suo malessere, oltre a ri-scoprire le sue risorse interiori per poterlo affrontare.
In bocca al lupo!
GF
Buonasera, lei stessa si domanda che cosa può fare e questo è già un punto di partenza importante. Oltre all'ansia sembra che ci siano anche dei sintomi legati al controllo. Per questo motivo le consiglio di valutare la possibilità di iniziare dei consulti psicologici. Cordiali saluti. dr.ssa Marina Gori
Buongiorno, da quanto leggo, mi sembra che l'ansia cresca sempre di più con il passare del tempo. Queste sue preoccupazioni avranno un origine ben definita e per questo la invito a riflettere sulla possibilità di iniziare un percorso psicologico, ma - per rispondere alla sua domanda - vorrei rispondere ponendo l'attenzione sulla sua crescente ansia: ogni qualvolta sua madre l'aiuta, le sue preoccupazioni si rinforzano. Purtroppo nonostante sia importantissimo che lei riposi e senta il supporto di sua madre, sembra essersi innescato un circolo vizioso che alimenta l'ansia stessa: in qualche modo, anche inconsapevolmente, cresce sempre più la convinzione che le sue paure si realizzeranno se affronta le situazioni ansiogene descritte. Sono a disposizione per ulteriori chiarimenti, un saluto. Dott.ssa Alessandra D'Antonio
La sua situazione è molto complicata. Se veramente ha intenzione di dare una virata alla sua vita verso la salute, le assicuro che l'unica via possibile è quella di una psicoterapia integrata e potenziata da medicamenti naturali. Salve!
Gentile utente, dalle sue parole si evince un grande disagio che prova nel fare anche le piccole cose quotidiane. É probabile che questo suo disturbo abbia radici profonde e che lei abbia bisogno di un aiuto specialistico per venirne fuori.
Cari saluti. Dott.ssa Viganò
Nel corso di una valutazione specialistica possono essere approfonditi i sintomi che descrive e le può essere data indicazione di una terapia farmacologica e psicoterapeutica adeguate. Sono sintomi invalidanti ma possono rispondere bene ai trattamenti.
Cordiali saluti
Buongiorno sta chiedendo risposte alla sua incertezza fuori di lei. Questo come avrà già sperimentato può servire solo a darle un sollievo momentaneo per poi farla ricadere di nuovo in un loop senza fine di dubbio e ansia. Nessuno potrà risolvere i suoi dubbi se non sé stessa. La risposta ai suoi dubbi é dentro di lei. Trovi la forza di chiedere aiuto ad uno psicoterapeuta della sua zona, preferibilmente ad orientamento Cognitivo Comportamentale che saprà aiutarla a ritrovare quelle certezze che sta cercando. Coraggio.
Salve, le domande che fa a noi e che, allo stesso tempo, fa a se stessa penso siano un indizio di uno stato di malessere che riconosce. Da qui può iniziare a pensare di affrontare queste paure e questi pensieri invadenti rivolgendosi a un professionista psicoterapeuta. Insieme sarà possibile affrontare le difficoltà che sente e che ha vissuto. Rimango a disposizione per eventuali approfondimenti.
Salve gentile utente, dalle sua parole emerge tanta difficoltà. Sicuramente a lungo andare convivere con queste ansie può arrecarle difficoltà sempre maggiori. Tutte queste paura le bloccano, non le permettono di vivere una vita serena. Sua madre le da una grande mano ma per quanto potrà ancora contare su di lei? Si può rivolgere ad un professionista che può aiutarla ad andare a fondo a queste paure, ricercare insieme l'origine e farle riacquistare, a piccola passi, l'autonomia. Resto a disposizione dott.ssa Mara Diana
Gentile utente, il mio consiglio è di contattare uno psicoterapeuta.

Cordialmente

Dottor Mauro Vargiu
Salve Utente , le consiglierei di iniziare un percorso di terapia così che lei possa capire quali sono le problematiche che si nascondono dietro questi sintomi..
Da una prima lettura della sua descrizione si potrebbe ipotizzare che le sue sono modalità che utilizza per controllare e quindi dare contenimento alla paura o la rabbia.
Le farebbe bene iniziare un percorso con lo scopo di imparare ad avere un rapporto più sereno con ciò che sente.
Grazie per aver condiviso il suo vissuto. Da ciò che descrive si percepisce che l'ansia e l'insicurezza stiano diventando sempre più pervasive ed invalidanti, anche nelle azioni più quotidiane. L'aiuto che sua madre le fornisce è prezioso poichè le permette di avere un respiro di sollievo da questo momento così delicato; ma è importante che riesca a riprendere in mano la sua vita. Per fare ciò, le consiglio di valutare l'inizio di un percorso terapeutico che possa aiutarla ad esplorare e venire fuori da questa problematica. Resto a disposizione per eventuali chiaramenti. Dott.ssa Maria De Masis
Buon giorno, molto spesso quando non si ha la capacità o la volontà di avere controllo sulla propria storia di vita o sulle proprie emozioni, tale controllo si sposta su altro. Avere il controllo su ogni cosa può divenire una difesa, un “ palliativo “ che porta la sensazione di avere qualcosa “ sotto controllo”. In ogni azione vi è un significato più profondo, in ogni paura si nasconde qualcosa che ha un significato celato. Scopri la tua verità.
Gentile utente, grazie per questa sua condivisione. Purtroppo, da mia esperienza clinica, ci sono molte persone che lamentano (in qualche momento della propria vita) la sua stessa problematica. La mia domanda è "come mai proprio adesso Lei accusa questo disagio" : quindi, cosa sta succedendo e/o è cambiato nella sua vita tanto da (presumibilmente) aver innescato questa disfunzione comportamentale che, come nota, è prettamente orientata su 2 cose: "paura" di morire e Controllo.
Come ha suggerito già qualche collega, quando sentiamo di non riuscire o di non poter controllare il nostro ambiente (le situazioni, etc etc..) con un meccanismo non conscio esso si sposta su altro dove, apparentemente, sentiamo di poter avere controllo.
È irreversibile? Assolutamente no.
Però Le consiglierei di rivolgersi ad uno psicoterapeuta.

Resto a disposizione.
Dr.ssa Ruocco Claudia
Buongiorno gentile utente, la ringrazio per aver condiviso la sua esperienza. Emerge molto chiaramente il suo disagio e come sia per lei impattante nella vita quotidiana, impedendole di fare cose in autonomia e serenità. Sento di rassicurarla sul fatto che questo disagio non lo sperimenterà per sempre, se lo desidera può assolutamente cambiare ciò che la fa stare male. Per questo le consiglio di rivolgersi ad uno psicoterapeuta per iniziare un percorso che possa aiutarla a guardare più da vicino le sue paure e a migliorare la gestione delle sue emozioni. resto a disposizione per qualsiasi riflessione, dott.ssa amelia capezio
Buongiorno, capisco quanto sia estenuante vivere con questi alti e bassi d'ansia. La Terapia Breve Strategica potrebbe offrirLe un supporto efficace per affrontare questi sintomi e migliorare il Suo benessere. Questo approccio terapeutico si concentra su interventi pratici e mirati per interrompere i cicli di ansia e pensieri ossessivi.

Potrebbe essere utile lavorare su tecniche che La aiutino a gestire e ridurre l'ansia, come esercizi di rilassamento e strategie per affrontare i pensieri catastrofici. La Terapia Breve Strategica può aiutarLa a incrementare la fiducia in se stessa e a rendere le attività quotidiane meno fonte di preoccupazione. Anche iniziare a fare alcune cose autonomamente, gradualmente, potrebbe aiutarLa a riacquistare fiducia e autonomia. Sarebbe vantaggioso consultare un terapeuta specializzato in questo approccio per ottenere supporto personalizzato e pratico.
Da quello che lei scrive sembrerebbe che abbia una certa difficoltà a perdere il controllo, è come se questi comportamenti ripetitivi fossero dei veri e propri rituali atti a riguadagnare controllo, sebbene tramite un "pensiero magico". Inoltre questo coinvolgimento di sua madre in questa ritualità mi fa pensare che forse lei ha paura di perderla, per qualche motivo. Non è che tutta questa ritualità serve anche a tenere sua madre stretta a sé?
Consiglierei di contattare uno psicoterapeuta, di qualunque approccio, purchè sia nelle vicinanze. Consiglio anche di valutare insieme a questo collega, un eventuale coinvolgimento di uno psichiatra. Potrebbe non essere necessario, è una valutazione impossibile da fare senza un colloquio clinico. Le auguro il meglio!
Salve, è apprezzabile che nella difficoltà le venga data una mano a gestire le sue paure segnate dal bisogno di controllo.
Allo stesso modo sarebbe opportuno che potesse ricercare uno psicoterapeuta che possa in primis operare una diagnosi e successivamente strutturare una terapia idonea.
Saluti, dott,ssa Sandra Petralli
Buongiorno, da quanto descrive l'ansia, molto probabilmente legata all'insicurezza, è diventata generalizzata e quasi invalidante. Sente la fatica di svolgere qualsiasi azione, anche le piu' semplici, tanto che la sua percezione la inganna creando scenari catastrofici o improbabili. Sembra essere l'unico stato d'animo che percepisce e intorno al quale ruota la sua vita. L'aiuto di sua madre è sicuramente importante, oltre a permetterle di riposare le consente di farla sentire supportata e riconosciuta nel suo malessere ma ciò non la rende autonoma e non risolve l'intenso stato d'ansia che come dicevo è quasi totalizzante. Il suo riconoscere l'invalidità di questo stato può essere la spinta ad intraprendere un percorso di psicoterapia in cui affrontare gli aspetti emotivi e le dinamiche che la rendono fragile. Possiamo provare ansia per i motivi piu' svariati e provare ad attivare strategie per affrontarle, a volte non sono efficaci o diventando inefficaci. Un percorso di psicoterapia permette di riconoscere le proprie risorse per rispondere adeguatamente alle situazioni e rafforzare la propria autostima.
Salve, alla luce della sintomatologia descritta, le consiglio fortemente di rivolgersi a un medico specialista in psichiatria.

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