Buongiorno. Ho 42 anni e sono in psicoterapia per ansia e qualche attacco di panico(solo due episodi

13 risposte
Buongiorno. Ho 42 anni e sono in psicoterapia per ansia e qualche attacco di panico(solo due episodi). Lo scorso anno(da novembre a dicembre) assunsi 9 ggt di EN per 4 settimane per poi iniziare a scalare a 8 ggt durante la quinta settimana su indicazione del medico di famiglia. Purtroppo sospesi lo scalaggio e,dopo 15 gg ebbi episodi di ansia leggera(forse effetto rebound oppure dovuto ad uno spray corticosteroide che uso per una lieve poliposi nasale). Andai dallo psichiatra,il quale mi consigliò di assumere le EN al bisogno. Avendo però quest'ansia leggera fastidiosa,ho assunto per 3 settimane 8 ggt di EN e,sempre su indicazione dello specialista,altre ggt al bisogno di cui però non ne ho avuto bisogno. Ora lo psichiatra,mi ha consigliato di scalare da 8 a 5 ggt al giorno per la quarta settimana e poi sospendere definitivamente,a meno che si manifestino altri episodi ed allora,in quel caso,posso assumerne altre 5 al bisogno. Volevo chiedervi se questo criterio di scalaggio delle EN fosse corretto,oppure devo scalare più lentamente e se lo spray cortisonico per la poliposi nasale,possa portare ansia. Per quanto riguarda la psicoterapia,sono passato dalla quella analitica a quella cognitivo comportamentale che credo sia quella più adatta per attacchi d'ansia. Saluti cordiali e vi ringrazio fin da ora per le vostre risposte.
Concordo su una migliore efficacia dell'approccio cognitivo comportamentale. Relativamente alla terapia farmacologica del disturbo d'attacco di panico sarebbe opportuna associare alla benzodiazepina un SSRI, associazione farmacologica che si è dimostrata particolarmente efficace in questa tipologia di disturbi.

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Salve signora per quanto riguarda gli effetti collaterali della terapia con il cortisonico non credo sia contemplata l'ansia Comunque è bene che verifichi mediante uno psichiatra. Quanto alla psicoterapia Certamente quella comportamentale è più adatta al suo problema in quanto le permette di Ottenere migliori risultati in tempi più brevi rispetto alla terapia analitica, che tuttavia le permetterebbe di lavorare sulle cause prime dell'ansia.
Buongiorno, le rispondo in merito alla psicoterapia poiché l'aspetto farmacologico non è di mia competenza. Non esiste una psicoterapia in assoluto più efficace rispetto ad un'altra. A mio parere essa comunque dovrebbe servire a comprendere l'origine degli attacchi di panico e contemporaneamente lavorare sui fattori che contribuiscono al loro mantenimento. Al di là del metodo è fondamentale poi il tipo di relazione che si instaura tra paziente e terapeuta. In bocca al lupo!
Salve. conocrdo con quanto detto dalla precedente collega. in psicoterapia, al netto delle legittime differenze di modelli di intervento, la cosa fondamentale è trovare (ed un po' costruire) una relazione di fiducia con il terapeuta. questo dipende da tante cose, anche dalla compatibilità paziente terapeuta. a volte anche dalla capacità del paziente di reagire in modo positivo al trattamento. ci sarebbe da fare moltissime altre considerazioni in merito a tale argomento ma non è questo il contesto. le auguro di trovare presto il medico giusto per lei. Cordiali Saluti. Dottor Emanuele Grilli
Buona sera, lavorare sul sintomo è sicuramente un trattamento efficace per ridurre l'ansia, ma è di sicura importanza anche approfondire le cause sottostanti a quest'ultima, ed elaborare insieme al terapeuta una buona gestione di questi stati. Per quanto riguarda il trattamento farmacologico, se ha dei dubbi, sarebbe bene che per una buona compliance, chieda chiarimenti allo psichiatra che la segue, in quanto il trattamento si costruisce attraverso una buona collaborazione tra paziente e professionista.
buonasera
Concordo con i colleghi che gli attacchi di panico o anche i disturbi di ansia sono sintomi che di fatto in psicoterapia vanno affrontati per ultimi. Sembra paradossale ma un approccio psicoterapeutico che preveda l’elaborazione delle dinamiche relazionali primarie favorisce la risoluzione dalla base dei motivi per cui i sintomi vengono generati.
Della serie: possiamo spegnere l’incendio Ma se non risolviamo la causa, di fatto, ben presto ci ritroveremo in mezzo alle fiamme.

Buonasera il cortisone fa parte dei farmaci corticosteroidi la quale assunzione protratta ed eccessiva può portare ad avere o accentuare effetti collaterali anche sulla psiche. Tuttavia la sua manifestazione di ansia appare necessitare di un trattamento combinato tra farmaco è psicoterapia che possa permetterle non solo di attenuare il sintomo ma di cercare la fonte del disagio e le strategie poco efficaci che la portano ad attivare i nuclei di ansia all’interno del suo sistema limbico, per poi con il tempo modificarle. Continui l’intervento combinato dando man mano maggiore risalto alla psicoterapia se vuole cercare di risolvere le sue manifestazioni di ansia alla radice. Buone esperienze di vita
Buongiorno, diversi sono i fattori che incidono sulla terapia uno di questi, fondamentale, è l'alleanza terapeutica, la relazione tra terapeuta e paziente. Quindi indipendente dal tipo di terapia questo è un elemento importante. Per quanto riguarda la terapia per alcune persone funziona meglio quella analitica e per altre quella comportamentale dipende dal livello del disagio, da quanto si è disposti ad affrontarlo e da molti altri fattori.
Salve, sicuramente per quanto riguarda la cura farmacologica lei dovrà rivolgersi allo psichiatra che la tiene in cura, abbia fiducia in lui. Per quanto riguarda la psicoterapia lei ha fatto benissimo ad iniziare un lavoro psicologico su di sè. Per quanto riguarda l'indirizzo penso che è importante il transfert e contro/transfert che s'instaura fra paziente e psicoterapeuta, non tanto l'indirizzo. Comunque io penso che un lavoro importante è di trovare le cause dei suoi sintomi e quindi bisognerebbe lavorare soprattutto sul passato perchè noi siamo così oggi perchè abbiamo avuto un certo passato, poi importante lavorare sul presente presente e futuro. Prima o poi dovrà sospendere i medicinali e se non elabora le cause i suoi sintomi potrebbero anche tornare. La saluto cordialmente, dott. Eugenia Cardilli.
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Valuti bene con il suo psichiatra dosaggi ed effetti collaterali. Per quanto riguarda la Psicoterapia, la variabile fondamentale è il rapporto con lo specialista e l impegno che entrambi mettono alla buona riuscita del trattamento. Non esistono cure magiche efficaci al 100%.esiste ciò che va bene a lei in questo preciso momento. Inoltre attualmente molte scuole operano su un approccio integrato, utilizzando modelli terapeutici provenienti da diverse 'tradizioni'. Valuti la persona oltre che l'approccio.
Buonasera, per quanto concerne la terapia farmacologica, le consiglio di parlarne apertamente con il suo psichiatra di fiducia, per valutare la terapia più adatta per lei. L'ansia e gli attacchi di panico possono essere trattati con diversi approcci psicoterapici, ciò che è fondamentale è che lei abbia fatto un buon incontro con il suo terapeuta, poiché è la relazione terapeuta-paziente il motore di una buona psicoterapia, più che il modello teorico di riferimento. Un cordiale saluto, dottoressa Margherita Maggioni.
Salve, parli della terapia con chi gliel’ha prescritta e prosegua la terapia psicologica intrapresa.
Marta Calderaro
Buongiorno, benissimo per l'approccio cognitivo-comportamentale, assolutamente adatto ed efficace nei disturbi d'ansia. Fa bene a scalare come sta facendo sotto indicazione dello psichiatra le benzodiazepine, per poi sospenderle definitivamente. Con l'aiuto della psicoterapia cognitivo comportamentale vedrà che non sarà necessario farne uso "al bisogno ", come spesso viene indicato dai medici. In bocca al lupo!

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