Buonasera, ho fatto le analisi dell'intolleranza al glutine è uscito positivo che dovrei fare? Devo

98 risposte
Buonasera, ho fatto le analisi dell'intolleranza al glutine è uscito positivo che dovrei fare? Devo indagare Per vedere se sono addirittura celiaca?
Buonasera,
Credo sia opportuno approfondire attraverso analisi specifiche con prelievo ematico.
Qualora risultasse positiva per la celiachia è utile eseguire una gastroscopia con prelievi bioptici in duodeno, per confermare la diagnosi.
Un saluto.

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Buonasera, Le consiglio di prenotare una visita gastroenterologica o di cercare il Centro Celiachia più vicino a casa, dove potrà confrontarsi con gli specialisti e concordare l'iter degli accertamenti da fare.
L'intolleranza al glutine di per se non significa che sia celiachia ma e` importante approfondire per verificare se vi sia la condizione oppure no. Come le hanno detto i miei colleghi la cosa migliore e` quella di effettuare i necessari approfondimenti con lo specialista.
Buonasera, come già le hanno detto i colleghi le consiglio caldamente di approfondire con analisi ematici specifici per la diagnosi della malattia celiaca. Per poi fare diagnosi certa di celiachia dovrà affidarsi ad un medico specialista gastroenterologo, solitamente si prosegue con gastroscopia. Cordiali saluti
Salve, come confermano i miei colleghi, essere intollerante al glutine non vuol dire essere celiaci. La celiachia può essere identificata attraverso la ricerca sierologica e la successiva biopsia duodenale, qualora risultasse positiva. Fondamentale per la veridicità dei risultati è eseguire gli accertamenti diagnostici in corso di dieta comprendente il glutine. Il mio consiglio è quello di rivolgersi ad un gastroenterologo a cui presentare il suo caso, ma anche di mettersi in contatto con il centro celiachia più vicino a lei. Successivamente se avrà bisogno di una consulenza nutrizionale per comprendere al meglio la dieta gluten free, le consiglio di rivolgersi ad un esperto in nutrizione, ovvero un dietista o nutrizionista che possa aiutarla a gestire il nuovo stile di vita.
Salve, le consiglio di rivolgersi a un gastroenterologo per effettuare una corretta diagnosi. Sarà lui a consigliarle gli esami giusti da effettuare.
Buona serata
Salve , approfondirei con gli esami specifici per la celiachia e contatterei un nutrizionista esperto in gluten sensitivity. Sono a disposizione. Saluti
L’esame diagnostico per eccellenza per la diagnosi di celiachia si fa sul sangue, e rivela la presenza di alcuni anticorpi come l’antigliadina (AGA), l’antireticolina (ARA), l’antiendomisio (EmA) e, in assoluto il più preciso, l’anti-transglutaminasi (IgA e IgG).
Nel caso di esito positivo, la diagnosi va accertata con un prelievo attraverso una biopsia intestinale di frammenti della mucosa intestinale per evidenziare la presenza di una eventuale atrofia dei villi.
Un punto su cui vale la pena soffermarsi è che non bisogna fare una dieta priva di glutine prima della diagnosi certa della malattia; infatti con l’esclusione del glutine scompaiono i sintomi della celiachia e anche i villi intestinali riprendono la loro regolare attività rendendo di fatto impossibile diagnosticare la malattia.
Buongiorno, come hanno precedentemente detto i miei colleghi una diagnosi di intolleranza non significa avere la celiachia la quale è una malattia cronica. Le consiglio di continuare ad indagare come hanno anche detto i miei colleghi, in caso resti una semplice intolleranza al glutine allora nell'ambito di un regime alimentare vario è consigliabile ridurre il quantitativo di glutine ed avere dei giorni senza glutine, introdurre all'interno dell'alimentazione cibi che normalmente non mangiava come ad esempio farina di castagne o grano saraceno che non contengono glutine. Tutto questo perchè con una diagnosi di intolleranza significa che comunque assimento una grande quantità di glutine superiore alla sua dose soglia arvrà gonfiori addominali, mal di testa ecc.
Le auguro una buona giornata
Dott.ssa Valeria Papa
Biologa Nutrizionista
Buongiorno, in accordo con i miei colleghi, le ribadisco che è necessario effettuare esami più approfonditi che attestino la celiachia. Si rivolga ad un gastroenterologo per la diagnosi e successivamente si rechi da un nutrizionista affinché le suggerisca la corretta alimentazione da seguire. Resto a disposizione. Saluti.
Buonasera, come suggerito dai miei colleghi le consiglio di rivolgersi ad uno specialista per approfondire e capire se è affetto da celiachia. Cordiali Saluti
Buongiorno gentile signore/ra, come hanno consigliato i miei colleghi,le consiglio di approfondire con analisi specifiche e affidarsi ad un professionista nel settore.Cordiali saluti Dott.ssa Alessandra Maria Biologa Nutrizionista.
Salve,le consiglierei di sottoporsi ad esame obbiettivo e anamnesi presso il suo medico per valutare se è il caso di procedere , attraverso prelievo ematico,alla ricerca di specifici autoanticorpi .Si potrà valutare, così,se procedere a biopsia dei villi intestinali.In base al risultato , sarà possibile impostare il piano alimentare più adatto.cordiali saluti
Salve,
Le consiglio di rivolgersi ad un gastroenterologo e nel caso venga diagnosticata la celiachia allora si può rivolgere ad un nutrizionista che le dia tutte le indicazioni utili per seguire un piano alimentare adatto alle sue esigenze.
Salve, le consiglio di affidarsi ad un gastroenterologo per approfondire la questione ed eventualmente confermare una diagnosi di celiachia. Laddove dovesse essere positiva, dovrà farsi seguire da un professionista per imparare le linee guida per una sana e corretta alimentazione senza glutine.
Buongiorno, credo sia necessario approfondire mediante ulteriori analisi per verificare la presenza o meno della patologia celiaca e definire quindi il percorso da intraprendere anche dal punto di vista nutrizionale. Un caro saluto
Buonasera gentile utente, approfondirei con esami specifici per la celiachia e contatterei un nutrizionista. Cordiali Saluti
Buongiorno, la diagnosi di intolleranza al glutine, non è semplice da fare perchè non esiste un biomarcatore specifico per quest sintomatologia. In genere il protocollo che viene seguito è quello dell' " esclusione".
Si procede escludendo innazitutto la celiachia e l'allergia al frumento per i quali esistono test specifici.
Una volta verificata la negatività dei precedenti, la diagnosi di sensibilità al glutine si conferma seguendo un periodo di dieta che elimini alimenti che ne contengano e valutando il risultato.
A questo seguirà un periodo in cui gli alimenti contenenti glutine saranno reinseriti e valutando gli effetti di tale reintroduzione.
Questo tipo di approccio, quindi, richiede una prima parte di diagnostica di laboratorio e, a seconda del risultato, un approccio nutrizionale mirato.
Spero di esserle stata di aiuto, non esiti a contattarmi se necessita di ulteriori chiarimenti.
Dott.ssa Lorenza Simoncelli
Buongiorno, che tipo di analisi ha fatto che attestano intolleranza al glutine? ha fatto un prelievo ematico in ospedale? se ha fatto delle analisi generalmente proposte dalle farmacie consideri che non sono analisi affidabili perché danno risultati forviati e inattendibili, per tale motivo non sono riconosciute dal mondo medico e scientifico. Comunque detto questo intolleranza al glutine non vuol dire essere celiaci quindi le consiglio vivamente di indagare meglio la situazione facendosi guidare dal suo medico curante per gli esami specifici. Una volta ottenuti i risultati contatti un nutrizionista che l'aiuterà ad affrontare al meglio la situazione specifica. Se ha bisogno di ulteriori chiarimenti mi contatti tranquillamente. Cordialmente
Buongiorno, se intende che le è stata riconosciuta una "sensibilità al glutine non celiaca", allora non per forza l'esito per gli esami sulla celiachia saranno positivi. Le chiederei quali analisi ha appunto fatto e se le hanno ricercato marker anticorpali della celiachia o è stata fatta un'analisi meno specifica.
Se volesse essere più sicura le consiglio di analizzare appunto i suoi anticorpi (per capire se ha tale sensibilità al glutine) o direttamente fare un prelievo ematico per valutare la celiachia. Qualora sia positiva alla celiachia, fissi un controllo da un gastroenterologo che valuterà la condizione dei suoi villi intestinali.
Nel caso di sensibilità al glutine potrà provare ad allontanare il glutine dalla sua dieta per un periodo prestabilito (con un nutrizionista), al contrario in caso di celiachia, l'eliminazione del glutine sarà totale, e anche in questo caso le consiglio di essere seguita con un piano nutrizionale personalizato al fine di evitare carenze.
Cordiali saluti.
Riduca gli alimenti che contengono glutine, senza eliminarli del tutto, e magari un indagine più approfondita sarebbe ideale
Saluti
Buongiorno, "intolleranza al glutine" ... abbiamo purtroppo molta confusione in materia. Dal punto di vista scientifico la patologia è chiara, dal punto di vista divulgativo un po' meno.
Per poter dare una risposta occorrerebbe sapere che tipo di analisi ha effettuato, un test delle intolleranze tipo Cito test, EAV, vega test dove le hanno riscontrato una "intolleranza al glutine" assieme, probabilmente, una intolleranza verso diversi alimenti? Oppure un test genetico per evidenziare la possibilità che si sviluppi una intolleranza al glutine? Oppure ha fatto un test sierologico specifico per l'anti-endomisio l' anti-transglutaminasi?
In onestà suppongo abbia effettuato un test tipo cito test, vega test ecc.
Ciò non toglie che in ogni caso mi rivolgerei al medico di base per una corretta valutazione ed un eventuale approfondimento attraverso analisi più specifiche. Successivamente, qualora fosse accertata l'intolleranza al glutine, o una gluten sensity, si dovrebbe rivolgere ad un nutrizionista, medico o biologo che sia, per un consulto con eventuale piano dietetico.
eh direi di si :) il test serve proprio a quello , prenota una visita dal gastrenterologo per approfondire.
Una buona giornata
Salve le consiglio di rivolgersi ad un gastroenterologo per approfondire e ad un nutrizionista per un piano bilanciato
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Buonasera, è possibile esclude la presenza di celiachia con degli esami ematici e predisposizione genetica dq2-dq8, per cui tramite una visita dal gastroenterologo può procede e una volta ottenuta la risposta orientarsi verso un nutrizionista che possa creare un piano personalizzato.
Buongiorno,
come già suggerito, approfondisca la questione contattando un gastroenterologo e facendo ulteriori analisi: c'è molta confusione tra intolleranza e celiachia. Con una diagnosi più chiara può poi rivolgersi ad un nutrizionista per un piano alimentare personalizzato.
dovrebbe approfondire gli esami e verificare se realmente è celiaca.
Per lo step successivo , in caso di positività, non si deve preoccupare , in commercio ci sono molti prodotti di buona palatabilità
saluti
Buongiorno, le consiglio di effettuare le analisi specifiche per la diagnosi di celiachia. In caso di intolleranza al glutine l'assunzione accidentale di glutine o le contaminazioni portano allo sviluppo della sintomatologia tipica, ma nel caso della malattia celiaca c'è anche un danno a carico dei villi intestinali che va assolutamente scongiurato. Spero di esserle stata utile e le auguro una buona giornata!
Buona sera, il consiglio è quello di effettuare delle analisi più specifiche che le permettano di avere una diagnosi di celiachia. Bisogna ricordarsi che esiste una differenza tra l’intolleranza al glutine o celiachia e una condizione di sensibilità al glutine. Solamente analisi di laboratorio sapranno fornire la giusta risposta. Le consiglio comunque di affidarsi ad uno specialista. Mi contatti per un’alimentazione personalizzata e adatta alle sue esigenze, visite anche online ed in presenza.
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Buonasera, sarebbe utile conoscere il tipo di test da lei effettuato per capire se si può parlare di celiachia.
Se si tratta di test sierologici che valutano anticorpi anti- transglutaminasi (anti-TG) di classe IgA, anti-endomisio (EMA) di classe IgA e anticorpi contro i peptidi deamidati della gliadina di classe IgA e IgG, è il caso di rivolgersi ad un gastroenterologo per accertare la diagnosi di celiachia e ad un dietista/nutrizionista per la dietoterapia.
Cordiali saluti
Buongiorno, essere intollerante al glutine non corrisponde ad essere celiaci. In ogni caso le consiglio di rivolgersi a un gastroenterologo, che potrà effettuare una corretta diagnosi, indicandole gli esami corretti da effettuare.
Come consigliato dai colleghi sarebbe meglio rivolgersi ad un gastroenterologo, ma prima di ciò non escluda il glutine dalla sua alimentazione, altrimenti alcune indagini potrebbero risultare falsate.
Per informazioni mi tengo a disposizione.
Buona giornata
Buonasera, le consiglio in primis di approfondire il problema con degli esami specifici rivolgendosi dapprima ad un gastroenterologo e successivamente a un nutrizionista che le possa elaborare un piano alimentare personalizzato in base alle sue particolari condizioni fisiologiche e/o patologiche.
Mi piacerebbe aggiungere ,inoltre, che i sintomi dell’intolleranza al glutine, pur se più lievi sono molto simili a quelli della celiachia. Si manifestano subito dopo avere mangiato alimenti che contengono glutine e consistono in: gonfiore addominale, crampi allo stomaco, mal di testa, dissenteria e sonnolenza. L’unico sistema per alleviare i sintomi dell’intolleranza al glutine è osservare una dieta in cui questo elemento non sia presente. Come sempre, anche in questo caso è meglio non fare da sé, ma ricorrere a uno specialista, spiegando bene la situazione.
Miriam Zichichi -Biologa nutrizionista
Buonasera le consiglio di rivolgersi a un gastroenterologo che potrà indicarle l'iter da seguire in questi casi.
Successivamente visita nutrizionale per creare una dieta adatta alle sue condizioni.
Buona serata
Buonasera,
le consiglio di farsi prescrivere analisi ematiche per valutare se sitratta di intolleranza o celiachia.
Nell'intanto potrebbe farsi seguire per un dieta a ridotto contenuto di glutine e valutare già se vi sono miglioramenti per quanto riguarda la sintomatologia.
Il glutine dei diversi cereali non è "uguale" quindipotrebbe per esempio tollerare alcuni cereali con glutine(es. avena) e non altri; dunque senza necessità di sottoprsi a dieta gluten free o fare esami invasivi se non necessari.
Cordialmente,
dott.ssa Castiglia Vincenza, biologo nutrizionista
Buongiorno, più che basarsi sui test delle intolleranze che, nella maggior parte dei casi, non sono scientificamente validati, le consiglio di eseguire un prelievo ematico con dosaggio delle IgA trans-glutaminasi e delle IgA totali per valutare la presenza di un' eventuale malattia celiaca. La gastroscopia con biopsie è sicuramente l'esame gold standard ma in prima battuta il prelievo ematico corretto può essere utile per evitare esami troppo invasivi. Successivamente le consiglio di rivolgersi ad un gastroenterologo che in caso di positività la indirizzerà da un nutrizionista per l'impostazione di una dieta AGLUTINATA che è l'unica terapia attualmente disponibile per il trattamento della malattia celiaca.
Buongiorno, assolutamente si. Dovrebbe provvedere con analisi specifiche al fine di approfondire e sostenere una diagnosi di celiachia conclamata attraverso in primis i prelievi ematici e poi una biopsia per valutare lo stato degli enterociti, per qualsiasi cosa resto a disposizione.
Salve,
bisogna che lei approfondisca questa situazione con esami specifici rivolgendosi ad un gastroenterologo, che molto probabilmente le farà fare le analisi del sangue e, se lo riterrà opportuno, biopsia duodenale. Le consiglio inoltre di rivolgersi ad un nutrizionista per l'elaborazione di un piano alimentare personalizzato in base alle sue particolari condizioni fisiopatologiche. Se vuole resto a disposizione,
cordialmente,
Dottoressa Alessandra Sabbatino, Biologa Nutrizionista
Salve, Le consiglio di approfondire e di rivolgersi innazitutto da un gastroenterologo. In un secondo momento sarà opportuno contattare anche un nutrizionista della sua zona.

Cordiali saluti
Buona sera, come sottolineato dai colleghi, al fine di valutare la presenza o meno di celiachia, le conviene approfondire con gli esami ematici specifici (ricerca degli anticorpi) prescritti dal suo Medico curante oppure dal Gastroenterologo.
Buongiorno, prima di tutto la cosa migliore da fare è rivolgersi al gastroenterologo. Se verrà ritenuto opportuno, le verranno fatti il dosaggio degli anticorpi (transglutaminasi anti-tissutale (tTGA), anticorpi anti-endomisio (EMA), anticorpi anti-gliadina (AGA) e dosaggio delle IgA totali) e in caso di positività degli anticorpi potrà essere necessaria la gastroscopia con biopsia dei villi. In caso di diagnosi di Celiachia potrà ad un professionista della nutrizione. Buona giornata
Buongiorno, la diagnosi ufficiale di celiachia viene fatta tramite biopsia intestinale previa dieta libera (contenente glutine). Prima di questo tipo di analisi (invasiva) è prassi effettuare l'analisi genetica per verificare se i suoi geni la possono predisporla alla patologia celiaca. In caso di test genetico negativo non ha senso eseguire la biopsia poiché lei non può essere celiaca, in caso di test genetico positivo e sintomatologia (o segni clinici) è possibile effettuare la biopsia per la diagnosi. Saluti, NF.
L'intolleranza non sempre equivale alla celiachia, ma come già consigliato, sarebbe meglio approfondire.
in base al risultato, si può poi pianificare una strategia personalizzata al fine di ridurre i disturbi causati dal glutine
Buonasera,
La celiachia è una malattia autoimmunitaria che colpisce solo soggetti geneticamente predisposti che, di fronte all’assunzione di glutine, producono anticorpi che vanno a distruggere il piccolo intestino. I celiaci pertanto sono obbligati a sospendere l’assunzione di glutine per tutta la vita ed è dunque importante che consumino prodotti con la dicitura “senza glutine”, anche perché non tollerano contaminazioni. Farine senza glutine che possono essere consumate dai soggetti con celiachia sono per esempio: farina, crema e amido di riso, farina di mais, maizena, farina di miglio, farina di soia, di tapioca, di castagne, di ceci e altri legumi.

L’intolleranza non è mediata dall’immunità ed è un fenomeno di ipersensibilità. Si scatena, in un certo senso, un meccanismo di accumulo, per cui un eccesso di glutine genera l’insorgenza di sintomi quali diarrea, gonfiore addominale, mal di pancia, crampi, perdita di peso.

L’allergia invece è mediata dal sistema immunitario, in particolare dall’azione delle immunoglubuline E che causano una reazione allergica, quasi immediata (a distanza di minuti o di ore), in seguito a ingestione di un dato alimento.

Quindi una volta avuto il risultato del test sarebbe opportuna una visita specialistica per capire i successivi passi
Buongiorno, essere intolleranti al glutine non significa essere per forza di cose anche celiaca, è meglio approfondire attraverso prelievo ed analisi specifiche, se poi risultassi positiva per la celiachia è utile rivolgerti ad un gastroenterologo per confermare la diagnosi.
Buona sera, la positività al glutine va indagata all'interno di uno screening richiesto dal suo medico curante/gastroenterologo.
Solo dopo avere avuto diagnosi di celiachia sarà possibile elaborare un piano alimentare personalizzato gluten-free.
Cordialmente,
Dott.ssa Gloria Agliata
Salve, le consiglio di indagare meglio prenotando una visita gastroenterologica per avere più chiaro il percorso diagnostico da intraprendere.

Cordialmente.
buonasera
è utile capire quale test ha dato come risultato intolleranza al glutine. Esistono molti test in commercio privi di fondamento scientifico che forniscono questo risultato. l'intolleranza al glutine non è diagnosticabile con esami, ma si su una dieta di esclusione con la valutazione connessa della sintomatologia gastro-intestinale. può anche essere utile indigare l'eventuale celiachia, condizione ben diversa dall'intolleranza al glutine, con specifici esami del sangue ed eventuale biopsia intestinale.
Buonasera. E' utile e necessario per lei indagare l'eventuale celiachia. Cordialità.
Sarebbe opportuno indagare
Buongiorno, come già detto in precedenza dai Colleghi le consiglio di prenotare una visita gastroenterologica o di assicurarsi di un Centro per la Celiachia vicino alla sua zona, così da compiere gli approfondimenti dovuti per il suo caso.
Cordialità,
L.F.
Salve, come già detto dai colleghi le consiglio di approfondire le indagini per la celiachia, il suo medico di famiglia le saprà indicare la strada per poter ricevere una diagnosi e ricevere l'assistenza dovuta. Resto a sua disposizione per utleriori chiarimenti, dr.ssa Mariangela Moschella
Buonasera, il consiglio è sicuramente quello di andare avanti con lo specifico iter diagnostico, contattando un gastroenterologo e in caso di diagnosi di celiachia, anche un nutrizionista che possa seguirla nel suo cambio di alimentazione. Cordialità, Dott.ssa Veronica Giaché
Salve,
Queste analisi non sono chiarificatrici.
Se ha dubbi il medico farà fare esame per celiachia.
Spesso il problema è dato da cattiva alimentazione da riequilibrare.
A disposizione per chiarimenti.
Saluti
Dott Stefano Carrara
Biologo nutrizionista e massaggi per il benessere
Buonasera, è opportuno approfondire con analisi del sangue ed eventuale gastroscopia con prelievo bioptico.
Cordialmente - Dr.ssa F.C.
Buongiorno
Sarebbe il caso approfondire per valutare il grado di infiammazione intestinale e di conseguenza eliminare completamente il glutine. Oltre che ad un centro di celiachia vicino casa le consiglio di rivolgersi ad un nutrizionista che le possa consigliare al meglio. Il solo fatto di elimare il apne e la past a volte non basta considerando che in alcuni cibi preconfezionati viene aggiunto il glutine. Saona a sua disposizione
Dott.ssa Filomena Acanfora
Buongiorno, mi allineo al pensiero dei colleghi, è importante approfondire con ulteriori esami come dosaggio ematico degli anticorpi specifici e una eventuale biopsia. Tutto questo rivolgendosi a uno specialista gastroenterologo, solo successivamente potrebbe essere utile rivolgersi a un/a nutrizionista per impostare un piano alimentare adatto alle sue necessità.
Salve, che tipo di analisi ha condotto? In ogni caso per valutare la presenza o meno di celiachia, ossia allergia al glutine, occorre un prelievo ematico confermato, in caso di esito positivo, da una gastroscopia con biopsia dei villi intestinali. In assenza di effettive valutazioni non occorre eliminare il "glutine" anzi la sua eliminazione falserebbe i risultati delle analisi diagnostiche.
Quindi Le consiglio di approfondire la questione consultando un gastroenterologo. Successivamente, valutata condizione clinica, Le consiglio di rivolgersi ad uno specialista della nutrizione che possa aiutarla sia nella risoluzione dei problemi sintomatici che l'hanno portata ad effettuare tale analisi sia il cambiamento nutrizionale che comporta la diagnosi di celiachia. Per ulteriori informazioni resto a disposizione.
Buongiorno, innanzitutto verifichi dove ha condotto questo test per le intolleranze (attenzione alla truffe). Se dal punto di vista clinico è stata riscontrata effettivamente un'intolleranza non è detto che si tratti di celiachia (esistono anche forme diverse di sensibilità a alcuni cereali). Per scrupolo può comunque approfondire la questione con test specifici per la celiachia (autoanticorpi e test genetico). Buona giornata!
Buongiorno, le consiglio di rivolgersi al suo medico di famiglia per la prescrizioni delle analisi del sangue per la celiachia. Poi se anche quelle saranno positive, visita gastroenterologica e poi nutrizionale per imparare a gestire al meglio la dieta senza glutine. Spesso vengono rilevate intolleranze al glutine, ma non è poi necessariamente confermata la celiachia. A seguito anche delle analisi del sangue specifiche le consiglio comunque una visita col nutrizionista per bilanciare al meglio la sua dieta e per scegliere gli alimenti a lei più adatti, sulla base dei suoi sintomi e delle sue intolleranze. A disposizione Dott.ssa Rossella Ratto Biologa Nutrizionista
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Salve, come già hanno consigliato i miei colleghi, le consiglio di approfondire con analisi specifiche e affidarsi ad un professionista nel settore. Per qualsiasi dubbio resto a sua disposizione!
Dott.ssa Marica Fiore- Biologa Nutrizionista
Per meglio capire e sapere come procedere anche in relazione ad eventuali modifiche delle abitudini alimentari, sì, sarebbe opportuno proseguire con un'analisi sierologica più approfondita ed una successiva biopsia duodenale per valutare lo stato di salute della mucosa intestinale.
Ne parli con un gastroenterologo di fiducia e, solo in seguito, le consiglierei comunque un confronto anche con un esperto della nutrizione di sua fiducia.
Un caro saluto, dott.ssa Alessandra Malimpensa
Buonasera,
sarà necessario sicuramente il conteggio anticorpale (analisi del sangue) per verificare effettivamente la diagnosi di celiachia. Inoltre, la biopsia intestinale per analizzare la condizione dei suoi villi intestinali.
Cordiali saluti
Dott. Gabriele Venturi
Buonasera, è opportuno indagare ulteriormente per verificare l'eventuale celiachia (tramite prelievo ematico e conteggio degli anticorpi e biopsia intestinale per constatare la condizione della mucosa dell'intestino). Il medico competente la seguirà in maniera appropriata; a seguito delle opportune verifiche, le consiglio anche un confronto con un esperto in nutrizione per impostare un piano alimentare equilibrato e che rispetti le sue necessità.
Buongiorno, approfondisca con gli esami. L'intolleranza infatti, in base al livello di gravità, prevede un periodo di trattamento in cui viene escluso il glutine dai pasti per poi venir re inserito gradualmente.
L'allergia invece, prevede una esclusione totale del glutine dalla dieta, per andare a salvaguardare i villi intestinali rimasti. Una volta indagato le consiglio di affidarsi ad un professionista della nutrizione per avere un piano alimentare consono alla sua situazione, questo perché l'assunzione di cibi processati senza glutine può portare ad un aumento di peso ed è quindi preferibile avere una buona conoscenza degli alimenti "naturali" da consumare nella propria dieta. Buona giornata, Dott.ssa Elena Bernardini
Buonasera, le consiglio di effettuare esami specifici per diagnosi di celiachia ed affidarsi ad un gastroenterologo. Successivamente potrà rivolgersi ad un nutrizionista che la aiuterà ad impostare un piano alimentare personalizzato che tenga conto delle sue esigenze. Buona giornata, Dott.ssa Elisabetta Marino.
Caro utente, il glutine è una proteina vegetale che può essere alla base di molte patologie serie ( vi è un autore americano, che ha scritto libri sull'argomento, oltre ad avere una community, sito web,: Peter Osborne. IL suo sogno è di avere una società priva di glutine, ed io sono d'accordo).
Quindi non ti fare troppe domande, elimina i cibi con il glutine e vai avanti!!!!
Un abbraccio:)) Faccio consulenze online.
Gentile paziente, l'intolleranza al glutine non comporta necessariamente la celiachia ma è importante approfondire per verificare attraverso specifici accertamenti. Pertanto, le consiglio una visita gastroenterologica per valutare al meglio la sua situazione.
Rimango a disposizione, dott.ssa Anna Pietroboni Zaitseva
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Salve,
le consiglio sicuramente di approfondire con altri esami ematici, ma prima ancora di rivolgersi ad un gastroenterologo (ovviamente con l'aiuto del suo medico di base).
In seguito poi, dopo aver appurato o meno se è affetta da celiachia, può rivolgersi ad una figura professionale come la mia (biologa nutrizionista), al fine di valutare un percorso nutrizionale stilato su misura per lei e per le sue esigenze.

Le auguro una buona giornata
Saluti
Dott.ssa Mandato
Buonasera, è opportuno approfondire con analisi del sangue ed eventuale gastroscopia con prelievo bioptico. dalle semplici intolleranze purtoppo nn si può definire una celiachia conclamata. Cordiali saluti
Salve! Sono perfettamente d'accordo con i colleghi sull'evitare il fai-da-te. Consiglio dunque di rivolgersi ad un medico specialista in gastroenterologia. Solo con un corretto inquadramento clinico sarà possibile avere una risposta più chiara sul suo quadro.
Le sconsiglio infine di iniziare diete senza glutine prima di fare la suddetta visita. Le diete che escludono completamente il glutine sono consigliate soltanto in caso di celiachia acclamata.
Salve, essere intollerante al glutine non vuol dire essere celiaci, c'è bisogno di una ricerca sierologica e biopsia duodenale.Si rivolga ad un gastroenterologo e poi una volta capita esattamente la diagnosi, ad un esperto della nutrizione per poter gestire al meglio la sua alimentazione, saluti
Buonasera, per il corretto inquadramento diagnostico le consiglio di effettuare una visita gastroenterologica. Dopo aver fatto tale visita, potrà rivolgersi ad un Nutrizionista che la aiuterà ad impostare un piano alimentare personalizzato che tenga conto delle sue esigenze.
Saluti, Dott.ssa Mariana Di Lorenzo
Salve, l'intolleranza al glutine, prevede comunque come primo step, uno scarico di glutine per circa 2 mesi (in base al consumo abituale), per poi reintrodurlo gradualmente e con prodotti con glutine più digeribile. Ma l'intolleranza al glutine, non indica necessariamente che sia anche una celiachia conclamata, in quanto per la diagnosi vengono valutati 2 geni diversi. Quindi, comunque le consiglio intanto di togliere il glutine e poi approfondire anche con un Gastroenterologo per la celiachia.
Saluti, Dott.ssa Roberta Amici
Buongiorno,
le consiglio di fare prima una visita gastroenterologica, poi potrà consultare un nutrizionista, in modo da impostare un piano alimentare adatto alle sue esigenze.
Cordiali saluti,
Anna Fechino
Gentile paziente, le consiglio di effettuare analisi ematiche specifiche per la diagnosi della celiaca. Successivamente per sicurezza si rivolga ad un medico Gastrioenterologo (per effettuare gastroscopia ) e avere certezza di diagnosi di celiachia.
Saluti
Dott.ssa Domiziana
Buonasera.
Suggerisco di fare una visita gastroenterologica per seguire l'iter più adatto e in modo corretto, per evitare di intercorrere a falsi negativi per una precoce esclusione del glutine dall'alimentazione.
Successivamente alla diagnosi dello specialista, consiglio di fare l'alimentazione più opportuna per lei rivolgendosi ad uno specialista della nutrizione.
Saluti,
Dott.ssa Federica
Buongiorno, innazitutto bisogna capire quale test ha eseguito, in commercio si trovano svariati test per l'identificazione delle intolleranze ma purtroppo non sono tutti validati e attendibili. L'intolleranza al glutine non è sinonimo di celiachia. Per la diagnosi di celiachia esistono test validati nello specifico test sierologici per la ricerca nel sangue di specifici anticorpi (tTG, AGA e EMA) e il test genetico per ricercare l’aplotipo HLA DQ2/DQ8. Esiti positivi a tali test predispongono alla patologia ma la diagnosi definitiva avviene attraverso l’esecuzione di una biopsia intestinale (prelievo di un minuscolo frammento della mucosa intestinale, dalla cui osservazione al microscopio si evidenzia l’atrofia dei villi). Personalmente Le consiglio di consultatre un professionista, saprà indicarle la strada più idonea.
Cordiali saluti.
Essere intollerante al glutine non significa essere celiaco. Le consiglio di prenotare una visita gastroenterologica meglio presso un centro celichia per avviare tutte le indagine che confermino o meno tale situazione
Buonasera, l'intolleranza al glutine è una condizione differente dalla celiachia; l'intolleranza, infatti, è attribuibile a difetti enzimatici che causano una riduzione della capacità digestiva di quella particolare sostanza. Al contrario, la celiachia è una malattia su base genetica che causa una risposta immunitaria anomala all'assunzione del glutine, con particolare riferimento ad una porzione proteica dello stesso che prende il nome di Gliadina. Pertanto, intolleranza al glutine e celiachia non sono condizioni necessariamente associate; consiglio comunque di fare degli accertamenti in tal senso, magari ricercando anticorpi specifici (IgA anti-transglutaminasi) o attraverso test genetici che ricerchino la presenza del complesso HLA DQ2/DQ8. E' importante sottolineare come, in presenza di positività per uno dei due test descritti, per poter avere la diagnosi di celiachia è necessario fare una gastroscopia per valutare la presenza di villi intestinali atrofici.
La celiachia può essere identificata attraverso la ricerca di specifici anticorpi e la successiva biopsia duodenale, qualora risultasse positiva. Fondamentale per la veridicità dei risultati è eseguire gli accertamenti diagnostici in corso di dieta comprendente il glutine. Se avesse bisogno di una consulenza nutrizionale per comprendere al meglio la dieta gluten free, le consiglio prenotare una visita per aiutarla a gestire il nuovo stile di vita. Non esiti a contattarmi! Dott.ssa Loredana Paduanella
Salve. Come accennato dai colleghi, l'intolleranza al glutine va supportata da una diagnosi in primis (analisi del sangue e biopsia della mucosa del duodeno) e, se confermata, da una dietoterapia con esclusione totale del glutine.
Se confermata con analisi del sangue e biopsia della mucosa del duodeno, una dietoterapia gluten free.
Rimango a disposizione
Un caro saluto

Dott. Mangiafico
Dietista Nutrizionista
Buonasera, come già indicato dai colleghi è necessario approfondire con analisi ematiche più specifiche. Qualora risultassero positive dovrà procedere con una visita gastroenterologica.
In ogni caso prima di tutto le suggerisco di cercare il Centro di diagnosi per la Celiachia più vicino a Lei così da poter essere seguita in tutto l'iter diagnostico e in caso di diagnosi di celiachia poter procedere per le pratiche con la sua ASL di appartenenza.
Resto a disposizione.

Dott.ssa Elettra Agovino
Gentile paziente, sarebbe opportuno approfondire le analisi. Purtroppo la malattia può insorgere all'improvviso e a qualsiasi età, a lungo andare se non osservata porta a stati infiammatori accentuati e malassorbimento pertanto bisogna seguire una dieta aglutinata se risultasse intollerante/allergica. Spero di esserle stata d'aiuto, Cordialmente dott.ssa Troncone
Salve, essere intollerante al glutine non corrisponde ad essere celiaci. In ogni caso le consiglio di approfondire con delle analisi ematiche e magari rivolgersi a un gastroenterologo, che potrà effettuare una corretta diagnosi.

Dott.ssa Brigida Iescone
Gentile paziente, le consiglio di rivolgersi ad un medico gastroenterologo per effettuare una corretta diagnosi, che sarà possibile solo attraverso esami più accurati ed approfonditi che le prescriverà lui stesso.
Dopo di che, potrà cominciare a seguire i consigli alimentari più adatti a lei.
Resto a disposizione.
Dott.ssa Rita Teglia
Buongiorno, credo sia opportuno approfondire attraverso analisi ematiche specifiche. Qualora risultasse positiva per la celiachia è utile eseguire una gastroscopia con biopsia intestinale, ovvero il prelievo di un minuscolo frammento della mucosa intestinale, così da confermare la diagnosi.
Un saluto.
Gentile paziente, è sempre opportuno indagare soprattutto perché lei non riporta il tipo di analisi che ha effettuato, e quindi posso immaginare si tratti di prelievi di sangue venoso per la valutazione della formazione di anticorpi contro il glutine. Le ricordo che l'esame gold standard per accertare la malattia celiaca è quello che permette la visualizzazione dell'epitelio intestinale. Questo esame permette di apprezzare o meno lo stato di infiammazione dovuto alla presenza di allergia o intolleranza al glutine, tramite appiattimento dei villi intestinali. Resto a disposizione , Cordiali saluti Dott.ssa Gina Chiariello
Gentilissim*, attualmente non esiste un test diagnostico per la gluten sensitivity o intolleranza al glutine, ma si effettua per esclusione di alimenti contenenti glutine e miglioramento della sintomatologia. Per la diagnosi della celiachia, che ricordo essere una patologia autoimmune, si effettua la titolazione anticorpale e la biopsia dei villi intestinali. Se c'è una sospetta intolleranza al glutine, si può seguire per un periodo un piano alimentare antinfiammatorio, ad esempio low fodmap che agisce sul benessere intestinale e il gonfiore addominale.
Buongiorno, la celiachia è una malattia che coinvolge il sistema immunitario ed è caratterizzata da lesioni dell'intestino. Per tale motivo può essere diagnosticata solo da un medico gastroenterologo a seguito di una positività agli anticorpi specifici e al danno della mucosa, rilevabile con una biopsia. C'è da dire che esiste una forma identificata come "non celiac gluten sensitivity" che si manifesta con sintomi ascrivibili alla celiachia ma, a differenza di quest'ultima, non è caratterizzata da lesioni della mucosa.
Ha senso approfondire se il motivo per il quale ha eseguito il test è una sintomatologia gastrointestinale. In tal caso, affidarsi ad uno specialista è sicuramente la scelta più saggia: saprà indicarle quali accortezze alimentari mettere in pratica per migliorare il quadro.
Buongiorno, deve effettuare delle analisi più dettagliate ed effettuare la visita dal gastroenterologo. Successivamente sarà opportuno seguirà un piano alimentare adatto alla sua problematica.
Saluti.
Salve. Ufficialmente, non esiste un test per certificare una sensibilità al glutine non celiaca, ma se il suo sospetto è di essere celiaca, l'unico modo è effettuare un prelievo ematico per la ricerca anticorpale, e in caso di positività effettuare la biopsia dei villi. Spero di esserle stato utile
Buongiorno, le conviene fare esami più specifici, e rivolgersi ad un nutrizionista per personalizzare al meglio l'aloimentazione
Buongiorno, si le consiglierei di approfondire la questione per verificare se si tratta di celiachia conclamata o gluten sensitivity e nel caso in cui l'esito fosse positivo, si confronti con un esperto nel settore nutrizione per avere un piano alimentare che la possa accompagnare perchè è l'unica arma che abbiamo per evitare gli effetti collaterali che tale patologia può comportare.
Cordialmente Dott.ssa Alessia Barbatosta
Buongiorno, l'intolleranza al glutine non comporta necessariamente la celiachia, comunque le consiglio di rivolgendosi ad un gastroenterologo per approfondire attraverso ulteriori esami come dosaggio ematico degli anticorpi specifici ed una eventuale biopsia.
Dopo aver fatto tale visita, potrà tranquillamente rivolgersi ad un Nutrizionista per impostare un piano alimentare personalizzato.
Buona giornata, Dott.ssa Anelli Noemi
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Salve,
le analisi di intolleranza al glutine a livello ematochimico sono la prima linea per accertare la presenza o meno di malattia celiaca, quindi se gli anticorpi anti-transglutaminasi IgA (tTG) e anti-endomisio (EMA) sono entrambi risultati positivi deve rivolgersi a un gastroenterologo che le darà indicazioni per effettuare la conferma della diagnosi tramite biopsia.
Un caro saluto,

Dott.ssa Govoni
Buongiorno, le consiglio di andare a fondo. Solo dopo che si ha un quadro completo si potrà intervenire programmando un piano alimentare personalizzato che tiene conte delle sue esigenze. Rimango a disposizione, dott.ssa Francesca Turci

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