Buonasera gentili dottori, avrei una domanda riguardante gli psicofarmaci. Gli effetti che questi

3 risposte
Buonasera gentili dottori, avrei una domanda riguardante gli psicofarmaci.
Gli effetti che questi farmaci hanno sulle alterazioni dell’appetito e della sazieta, quindi in genere sull’’aumenti di fame, se si presentano in corso di terapia, sono reversibili alla sospensione dei farmaci? Oppure se tra gli effetti collaterali c’è : aumento di peso, allora per tutta la vita si deve combattere per non ingrassare?
E invece le alterazioni del metabolismo basale?
Buongiorno, generalmente alla riduzione del dosaggio o alla sospensione del farmaco l'effetto di aumento di peso o alterazione metabolica dovrebbe regredire. Non sapendo tuttavia a quali farmaci si riferisce nello specifico, le consiglio di confrontarsi con il curante ed eventualmente concordare con lui/lei un adeguamento della posologia.
Cordiali saluti

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Dr. Federico Baranzini
Psichiatra, Psicoterapeuta, Psicologo
Milano
Buonasera,

grazie per la domanda, che tocca un aspetto importante della terapia con psicofarmaci e degli effetti collaterali che possono influire sull’appetito, la sazietà e il metabolismo. Comprendo il suo desiderio di chiarimenti, anche se non specifica il tipo di psicofarmaco, quindi proverò a fornirle una risposta di carattere generale, illustrando le principali classi di farmaci e le possibili ripercussioni sul peso e sul metabolismo.

Antidepressivi: Alcuni antidepressivi, come gli SSRI (inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina) e gli SNRI, possono in alcuni casi causare aumento di peso, specialmente con un uso prolungato. È più comune osservare questi effetti con antidepressivi triciclici e alcuni farmaci di vecchia generazione. In molti casi, alla sospensione del farmaco, la tendenza all’aumento di peso può regredire, ma la tempistica e la reversibilità completa variano da persona a persona. Anche la serotonina e altri neurotrasmettitori influenzati da questi farmaci giocano un ruolo nella regolazione dell’appetito, quindi può servire un po’ di tempo perché il corpo ritrovi il proprio equilibrio.

Antipsicotici: Gli antipsicotici, in particolare quelli di seconda generazione (come olanzapina, clozapina e risperidone), sono noti per influire sull’appetito e sul metabolismo. Il rischio di aumento di peso e alterazioni del metabolismo (come la resistenza all’insulina) è particolarmente presente per queste classi di farmaci, poiché agiscono su recettori come quelli della serotonina e della dopamina, che regolano sia l’appetito sia il senso di sazietà. Anche in questo caso, una volta sospeso il trattamento, l’effetto sul peso può migliorare, ma il ritorno a un metabolismo basale normale può non essere immediato e, in alcuni casi, possono persistere lievi alterazioni.

Stabilizzatori dell’Umore: Farmaci come il litio e alcuni anticonvulsivanti (es. valproato, carbamazepina) possono anch'essi comportare un incremento ponderale, sia per un aumento dell’appetito sia per una lieve alterazione metabolica. Tuttavia, rispetto agli antipsicotici, questi effetti sono spesso meno intensi e, dopo la sospensione, l’appetito e il metabolismo tendono a normalizzarsi con maggiore facilità.

Ansiolitici e Ipnotici: Benzodiazepine e farmaci per l’insonnia, in genere, non influenzano direttamente l’appetito e il metabolismo, anche se una sensazione di rilassamento può, in alcune persone, portare a cambiare le abitudini alimentari. In questi casi, l’effetto è più indiretto e reversibile.

Per rispondere al suo dubbio sull’effetto a lungo termine, nella maggior parte dei casi, gli effetti collaterali come l’aumento di peso e le alterazioni del metabolismo sono parzialmente o totalmente reversibili alla sospensione dei farmaci. Tuttavia, è importante ricordare che ogni persona risponde in modo unico, e in alcuni casi possono rimanere modificazioni che richiedono un lavoro graduale sullo stile di vita per ritrovare un equilibrio.

Se sta assumendo un particolare tipo di psicofarmaco e nota variazioni significative nell’appetito o nel peso, le consiglio di parlarne con il suo medico: a volte possono essere adottati accorgimenti come aggiustare il dosaggio o valutare alternative con minori effetti sul metabolismo.

Spero di averle fornito informazioni utili per comprendere meglio il rapporto tra psicofarmaci, appetito e metabolismo.

Cordiali saluti,
Federico Baranzini
Psichiatra e Psicoterapeuta a Milano
Dott.ssa Alessandra Mugnolo
Psichiatra, Medico di medicina generale, Psicoterapeuta
Acerra
Gentile utente il farmaco non agisce direttamente sul metabolismo ma sugli aspetti psicologici dell'appetito. Se ho un umore migliore sarò meno resistente a resistere alla fame o a privarmi degli aspetti piacevoli del mangiare.

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