Domande del paziente (72)
RISPOSTA DEL DOTTORE:
sulla base di cosi pochi dati, non si può affermare nulla. bisogna che si rivolga ad un medico per una visita clinica e programmare degli accertamenti mirati.
RISPOSTA DEL DOTTORE:
Dopo un mese dovrebbe essere tutto nella norma, se ha ancora questo disturbo è bene che faccia un controllo
RISPOSTA DEL DOTTORE:
Si faccia prescrivere una Risonanza magnetica pelvica e degli esami ematici (markers) per escludere la natura endometriosica della cisti! Ne parli con il suo ginecologo!
RISPOSTA DEL DOTTORE:
Faccia un controllo dal chirurgo che l’ha operata, dopo 18 giorni il recupero dovrebbe già essere ottimale
RISPOSTA DEL DOTTORE:
Vista la sintomatologia, completerei con uno studio dell’intestino per valutare lo stato del suo colon, prima di procedere ad una soluzione chirurgica della colecisti
RISPOSTA DEL DOTTORE:
Da questa sede è impossibile darle dei suggerimenti concreti. Segua quanto le sta dicendo il suo ginecologo che valuterà se sia una ciste che va tolta prima di complicazioni o se possa riassorbirsi...... Altro
Buongiorno, al mio papà è stato riscontrato circa 2 mesi fa un tumore ascesso ai polmoni con metastasi anche all’altro polmone. Ha 76 anni e fino al giorno della broncoscopia (circa una settimana dopo la diagnosi) respirava e conduceva una vita normale. La situazione ci è stata prospettata subito come drammatica anche perché lui già soffriva di bpco. La tac inoltre aveva rilevato un’infezione all’interno della stessa massa è un agglomerato di linfonodi intorno alla vena cava. Insomma prognosi naturalmente infausta. Ciò che ci ha sconvolto ulteriormente è però che dopo la broncoscopia, a distanza di neanche 24 ore, mio papà si è allettato e ha subito avuto bisogno di ossigeno. Detto ciò, si è iniziata la chemio (solo un ciclo) in attesa dei risultati che lo hanno candidato all’immunoterapia. Nel frattempo 5 gg di radio x provare a ridurre la situazione intorno alla vena cava. Venerdì finisce radio, lunedì doveva fare primo ciclo immunoterapia. Abbiamo fatto giusto in tempo ad arrivare in ospedale dopo che nel tragitto ha cominciato una tosse insistente con produzione di quello che noi pensavamo muco e invece era pus dovuto all’infezione. Ha avuto un evento severo ed è finito in terapia intensiva intubato. Fermo restando di essere cosciente che per il mio papà nn c’è purtroppo più nulla da fare, oggi ci hanno parlato di tracheotomia. Vorrei solo capire se questo ulteriore intervento sia veramente necessario perché io e la mia famiglia non vorremmo che soffrisse ulteriormente visto che si trova nella situazione di cui più aveva terrore e a volte è più cosciente visto che provano a farlo respirare autonomamente ( dopo poco però va in affanno). Io vorrei solo che nn ci fossero ulteriori interventi su di lui se nn necessari dal momento in cui non è possibile una ripresa di nessun tipo (nel frattempo il tumore è andato avanti coinvolgendo una costa). E inoltre è possibile che la broncoscopia sia stata causa scatenante di tutta questa degenerazione improvvisa? Non sappiamo più che pensare ne tantomeno che fare per rendere il passaggio di papà più lieve possibile.
RISPOSTA DEL DOTTORE:
Io sono contrario all’accanimento terapeutico
RISPOSTA DEL DOTTORE:
Potrebbe trattarsi di una pancreatite cronica. Una buona Tac addome con contrasto e senza potrebbe essere diagnostica insieme al dosaggio di markers tumorali
RISPOSTA DEL DOTTORE:
L’amianto e’ responsabile di alcune neoplasie mesoteliali, ma sono a rischio coloro che hanno lavorato più strettamente l’amianto e ne hanno respirato le fibre. Non credo sia il suo caso
Salve ho 44 anni , da un bel po' avverto un dolore sotto il seno sinistro , nello specifico vicino il braccio tanto da avvertire dolore anche al di sotto del braccio e alla parte della schiena. Palpando non sento nessun modulo. Respiro bene ma sinceramente mi preoccupa questo dolorino che è in intermittenza ma che dura da un bel po'. Cosa mi consigliate?
RISPOSTA DEL DOTTORE:
Una visita clinica in primis ed eventualmente una ecografia