Vene varicose: cause, sintomi ed operazione
Chirurgia Generale • 23 settembre 2015 • Commenti:
Le vene varicose sono vene che si presentano ingrossate sotto la superficie delle gambe. Nonostante all’inizio sembrino un difetto puramente estetico, col passare del tempo, se non curate, possono causare gravi complicazioni.
Vene varicose: cause
Le vene varicose sono causate dal complicato transito del sangue, dal cuore alla periferia attraverso le arterie. Questo movimento è dovuto all’azione di pompa garantita dal cuore che spinge il sangue verso i punti più estremi del nostro corpo.
Quando il sangue torna indietro dalle gambe, deve vincere la forza di gravità e quindi il sistema di valvole interne alle vene degli arti inferiori deve essere efficace, per permettere il movimento inverso.
Il cattivo funzionamento di queste valvole è alla base delle vene varicose, dato che il ristagno del sangue nelle vene causa a lungo andare l’indebolimento delle pareti delle vene e quindi la formazione di nodi, di colore bluastro.
Chi sono i soggetti a rischio?
Le varici alle gambe non colpiscono tutti allo stesso modo, dato che esiste chi ne è più soggetto rispetto agli altri. Una stima ufficiosa sostiene che circa il 20% degli adulti ne soffra e tra i soggetti più a rischio, ci siano:
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obesi
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donne in gravidanza
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soggetti in età avanzata
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chi trascorre molto tempo in piedi
Vene varicose: sintomi
Il primo sintomo delle vene varicose è puramente estetico dato che prevede la comparsa di sottili linee blu sotto la cute. L’aspetto tortuoso e particolarmente evidente è dovuto al fatto che, nei casi più gravi, le vene varicose si dilatano ed allungano.
In una fase più avanzata, alla comparsa delle vene blu, è associato un senso di pesantezza e dolore alle gambe, accompagnati spesso da gonfiore, perlopiù circoscritto a caviglie e piedi. Il gonfiore tende ad aggravarsi nel corso della giornata, quando i soggetti sono in piedi mentre si placa durante la notte, perché sdraiandosi si facilita il ritorno venoso in direzione del cuore.
Quando è necessario rivolgersi ad un medico
Bisogna rivolgersi al medico di famiglia dopo aver notato l’ingrossamento delle vene sulle gambe, anche se questo non comporta alcun sintomo evidente se non il difetto estetico. Prima verrà effettuata una corretta diagnosi, prima ci si potrà sbarazzare della malattia. E’ bene ricordare che le vene varicose possono facilitare l’accumulo di sangue in coaguli e quindi lo sviluppo di una successiva flebite.
Vene varicose: diagnosi
Il metodo migliore per effettuare una diagnosi di vene varicose è un’ecografia Doppler, fondamentale per confermare la presenza o meno di un’insufficienza venosa che non è possibile osservare semplicemente osservando il paziente.
Come curare la malattia
L’unico modo efficace per curare le vene varicose è l’intervento chirurgico. Ad oggi esistono due tipi di interventi, quello tradizionale ed il trattamento laser.
Stripping
Lo stripping è la tradizionale operazione chirurgica, attraverso la quale viene rimossa l’intera vena danneggiata con un’incisione all’inguine. Viene eseguita in ospedale sotto anestesia generale, trattenendo il paziente in ricovero per diversi giorni, e lascia delle cicatrici.
Laser
La chirurgia laser per il trattamento delle vene varicose è una tecnica moderna da ambulatorio, minimamente invasiva, che non richiede l’anestesia generale e risulta generalmente indolore. Il laser agisce sulla parete interna della vena, colpendo alcune proteine che la compongono e chiudendola.
Il paziente può alzarsi autonomamente dal tavolo operatorio una volta terminata l’operazione e dopo un’ora tornare a casa. Oltre ad essere più efficiente del trattamento tradizionale, non lascia cicatrici e riduce il rischio di complicazioni.
Prevenire le vene varicose
Cosa fare:
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Svolgere attività fisica quotidiana, evitando però sport che richiedono movimenti bruschi o eccessivamente faticosi;
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Controllare il proprio peso, mantenendolo vicino a quello ideale, dal momento che l’obesità è una delle cause delle vene varicose;
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Indossare calze elastiche a compressione graduata, utili per evitare il ristagno del sangue;
Cosa non fare:
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Restare in piedi per molto tempo perché questa posizione può favorire l’ipertensione venosa;
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Indossare abiti troppo aderenti o collant;
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Indossare tacchi alti;
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Fumare (il fumo aumenta il rischio dell’insufficienza venosa);
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Restare a lungo in ambienti troppo caldi, perché la temperatura esterna elevata può favorire la vasodilatazione;
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Restare seduti o nella stessa posizione per lunghi periodi;