Tutto quello che devi sapere sulla gengivite
Odontoiatria • 4 febbraio 2017 • Commenti:
La gengivite è una forma molto comune tra le patologie parodontali. La gengivite è un’infiammazione delle gengive che causa arrossamento, irritazione e gonfiore. È una malattia subdola e spesso non ci si accorge di averla fin quando non si sperimentano sintomi come un’aumentata mobilità dentale. Se non viene curata prontamente, la gengivite può portare a malattie più gravi, come ad esempio la parodontite, e anche alla perdita dei denti. La causa più comune di gengivite è la scarsa igiene orale, che favorisce la formazione della placca. La placca è una patina composta principalmente da batteri e si forma sui denti quando gli zuccheri presenti nel cibo interagiscono con i batteri che abitano la bocca. La placca si forma in genere in circa 24 ore, per questo lavarsi i denti almeno due volte al giorno può aiutare a prevenirne la formazione e di conseguenza scongiurare il rischio di gengivite.
Se rimane sui denti per più di due o tre giorni, la placca può indurirsi sotto la linea delle gengive e trasformarsi in tartaro. Il tartaro si forma grazie al deposito dei minerali presenti nella saliva, rende la placca molto più difficile da rimuovere e crea una barriera protettiva per i batteri. Il tartaro viene generalmente rimosso dal dentista attraverso la pulizia dei denti. Più a lungo la placca ed il tartaro restano sui denti, più le gengive si irritano, diventando soggette a gonfiore e sanguinamento, oltre che a possibili carie. Alcuni problemi nell’allineamento dei denti, ad esempio quando sono sovrapposti tra loro, possono rendere difficoltoso rimuovere la placca ed il tartaro.
Quali sono i fattori di rischio della gengivite?
I fattori che aumentano il rischio di gengivite comprendono:
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scarsa igiene orale;
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fumo;
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età avanzata;
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diabete;
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condizioni che inibiscono il sistema immunitario, come ad esempio la leucemia o l’HIV;
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alcune infezioni virali o micotiche;
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secchezza della bocca;
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cambi ormonali, come ad esempio la gravidanza, il ciclo mestruale o la menopausa;
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malnutrizione;
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abuso di droghe.
Come riconoscere la gengivite?
La gengivite non sempre provoca dolore, quindi spesso può essere difficile da diagnosticare, ma ci sono alcuni segni per poterla riconoscere, tra cui il colore delle gengive. In genere, le gengive sane sono di colore rosato, mentre in presenza di gengivite possono diventare rosse. Inoltre la gengivite rende le gengive gonfie e facili al sanguinamento, specialmente quando ci si lava i denti. A volte le gengive possono diventare morbide e causare il movimento dei denti. Anche l’alito cattivo può essere sintomo di gengivite.
Come curare la gengivite?
Nel caso siano presenti uno o più sintomi, si raccomanda di consultare subito il dentista, per cercare di risolvere il problema nei primi stadi, prima che degeneri in parodontite. La parodontite è un’infezione che si diffonde dalle gengive fino a colpire i tessuti e le ossa alveolari di sostegno, che ospitano i denti. Per questo la parodontite può portare alla caduta dei denti. Anche se gli studi in proposito non hanno ancora raggiunto delle conclusioni certe, la parodontite è spesso associata a condizioni come infarto, ictus, malattie delle corde vocali e perfino parti prematuri.
In genere il dentista diagnostica la gengivite esaminando i denti, le gengive, la bocca e la lingua. Nel caso non si riesca a definire la causa della gengivite, il dentista può consigliare una visita medica per evidenziare eventuali condizioni nascoste.
La cura professionale delle gengive comprende una valutazione iniziale e la conseguente pulizia dei denti per rimuovere la placca ed il tartaro, suggerimenti ed accorgimenti per una corretta igiene orale, checkup frequenti e la prosecuzione delle pratiche di pulizia dentale quotidiana a casa. A volte la gengivite può essere causata anche da interventi dentali errati, come ponti od otturazioni. In questi casi il dentista saprà consigliare il modo migliore per risolvere questo problema. Di seguito alcuni accorgimenti per aiutare a prevenire o a far regredire la gengivite:
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utilizzare uno spazzolino morbido e cambiarlo ogni tre o quattro mesi;
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sottoporsi regolarmente a processi di pulizia dentale;
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prendere in considerazione l’utilizzo di spazzolini elettrici;
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lavare i denti regolarmente, due volte al giorno e comunque dopo ogni pasto;
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utilizzare il filo interdentale almeno una volta al giorno;
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utilizzare se necessario un dentifricio antisettico.
Una volta messi in pratica questi suggerimenti per un periodo di qualche settimana, si dovrebbero notare dei miglioramenti nella consistenza e nel colore delle gengive.