Tutto quello che c’è da sapere sullo stiramento muscolare
Fisioterapia • 11 febbraio 2017 • Commenti:
Tutti noi, almeno una volta nella vita, abbiamo provato una fitta e acutissima alla coscia, al polpaccio o alla schiena, ma non ci siamo mai posti il problema di cosa fosse. Ecco, nella maggior parte dei casi siamo andati incontro a uno stiramento muscolare, un evento traumatico a carico di un gruppo muscolare causato da un’ eccessiva sollecitazione del muscolo, a seguito di movimenti bruschi e improvvisi, caratteristica che lo rende maggiormente diffuso in ambito sportivo.
Le principali cause alla base di questi traumi sono generalmente delle contrazioni brusche o scatti improvvisi, uniti anche alla stanchezza muscolare o allo scarso allenamento.
Sintomi
Questi sintomi sono comuni a tutte le regioni interessante e comprendono:
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edema e gonfiore
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dolore acuto nella zona lesionata
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ematomi dovuti alla rottura di capillari
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debolezza del muscolo colpito
Sedi di lesione
Le sedi più colpite sono a carico degli arti inferiori e superiori. Le lesioni a prevalenza maggiore sono gli stiramenti dei muscoli della gamba e i soggetti maggiormente interessati sono i calciatori, i ciclisti e i corridori.
Stiramenti della coscia
Le cause degli stiramenti della coscia sono:
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sforzo eccessivo
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attività fisica più complessa rispetto alle proprie capacità
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mancanza di stretching e/o riscaldamento
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estensioni anormali degli arti
Il dolore origina dalla coscia e si può estendere fino all’inguine e comporta l’immediata sospensione dell’attività fisica.
Stiramento del polpaccio
Per quanto riguarda lo stiramento del polpaccio, esso può manifestarsi dopo una corsa, dopo una discesa dalle scale o una partita a calcetto. È consigliato interrompere l’attività e non trasferire il peso del corpo sul polpaccio affetto.
Appena possibile è bene applicare del ghiaccio e tenere l’arto in elevazione; se sono presenti piccoli ematomi, è consigliato fare una leggera medicazione compressiva.
Le seconde lesioni per prevalenza sono gli stiramenti dei muscoli dell’arto superiore, seguite da quelle toraciche, addominali e alla schiena.
Stiramento della spalla
La lesione più frequente nell’arto superiore è lo stiramento della spalla, che coinvolge principalmente il muscolo deltoide, uno dei bersagli principali in persone che svolgono sollevamento pesi. L’irrigidimento e il dolore al movimento sono i primi segni di uno stiramento di questa zona.
Stiramento del muscolo della parete toracica
Un’altra lesione presente in una minoranza di casi è il cosiddetto “dolore intercostale”, ovvero un dolore generico che colpisce lo spazio intercostale, che può affliggere i muscoli, i nervi o le costole stesse che spesso è uno stiramento del muscolo della parete toracica. Esso è la conseguenza di traumi forti, quali uno sforzo esagerato da parte di un atleta o un brusco movimento di sollevamento pesi con la postura sbagliata.
Stiramento della schiena
Chi è solito alzare oggetti di un certo peso, magari in fretta e con una postura delle gambe erronea, avrà di sicuro riscontrato almeno una volta un dolore simile alla lombalgia alla schiena: siamo di fronte a un potenziale stiramento della schiena. Questo tipo di stiramento è molto comune nella vita di tutti i giorni (come il sollevamento di borse della spesa), e si risolve con il riposo.
Stiramneto della parete addominale
Pur essendo più raro, lo stiramento della parete addominale quando avviene è ben riconoscibile. Questo trauma avviene quando si tirano oggetti pesanti, ed è particolarmente frequente in attività sportive quali il sollevamento pesi. Il dolore e l`irrigidimento della pancia sono sintomi tipici.
Stiramento dei muscoli obliqui
Ultimo ma non meno importante è lo stiramento dei muscoli obliqui, che si dividono in esterni e interni. Questo gruppo di muscoli permette al busto di ruotarsi e piegarsi, funzione che viene meno quando vengono stirati. Il riposo è essenziale e può essere protratto fino alle 4 settimane se necessario.
La strategia valida per tutti questi tipi di lesioni, quindi, è assicurarsi un periodo di riposo adeguato, applicare il ghiaccio sulla zona lesionata per le prime 48 ore e l’applicazione di calore in seguito, aiutando i muscoli a rilassarsi e favorendo la circolazione sanguigna. Se il dolore persiste, peggiora o diventa invalidante, il consulto da un medico è d’obbligo. Ricorda, i muscoli sono essenziali alla nostra vita: scaldati sempre prima di una attività fisica e non sforzare troppo i muscoli, altrimenti saranno loro a farsi sentire!