Tutto quello che c’è da sapere sul tumore alla prostata
L’urologia è una branca specialistica che si occupa delle malattie a carico dell’apparato genito-urinario, il quale include:
-
reni
-
vescica
-
ureteri
-
prostata
-
organi genitali maschili esterni
In questo articolo tratteremo più a fondo e il ruolo dell’urologo nella diagnosi e trattamento di una delle patologie più diffuse nel mondo maschile, ovvero il cancro alla prostata.
La prostata: che cos’è e quali sono le malattie associate
La prostata è una ghiandola presente solo negli uomini ed è situata di fronte al retto, appena sotto la vescica. La sua funzione è di rilasciare parte del liquido seminale durante l’eiaculazione. In condizioni normali, le dimensioni sono quelle di una noce, ma è possibile che si ingrossi con l’avanzamento dell’età e alcune patologie.
Le principali malattie a carico di questa ghiandola sono:
-
iperplasia prostatica benigna (IPB): malattia benigna caratterizzata dall’aumento di volume della ghiandola prostatica;
-
prostatite: infiammazione della prostata
-
tumore (o cancro) alla prostata: è il tumore più diffuso nella popolazione maschile in Italia.
Tra le malattie urologiche maschili, quelle a carico della prostata sono molto comuni soprattutto con l’avanzare dell’età (raramente si riscontrano malattie a carico della prostata prima dei 50 anni).
Tumore alla prostata
Il tumore alla prostata è la neoplasia più diffusa tra la popolazione maschile italiana (15% dei tumori maschili). Esistono vari fattori di rischio, tra cui:
-
familiarità;
-
età superiore ai 45 anni;
-
infiammazioni della prostata croniche o ricorrenti;
-
elevati valori di ormoni maschili (diidrotestosterone);
-
fumo;
-
obesità.
Il cancro alla prostata può presentarsi nella forma a crescita lenta, rimanendo asintomatico a lungo, oppure nella forma maligna a crescita rapida, in cui il rischio di metastasi (diffusione del tumore in altre parti del corpo attraverso il canale linfatico o sanguigno) è nettamente maggiore.
Il cancro alla prostata spesso è difficile da individuare, perché può rimanere asintomatico e i sintomi possono essere confusi con altre patologie urologiche. Tra i sintomi classici troviamo:
-
aumento della frequenza delle minzioni;
-
difficoltà a iniziare la minzione;
-
sensazione di mancato svuotamento vescicale alla fine della minzione;
-
bruciore durante la minzione;
-
difficoltà a mantenere un’erezione.
Nella maggioranza dei casi riscontrati, questi sintomi si manifestano solamente a malattia avanzata. Fondamentale quindi è sottoporsi a una visita urologica il prima possibile.
L’importanza della visita urologica nel tumore alla prostata
Nel mondo della clinica urologica, la visita svolta dal medico urologo ha un ruolo fondamentale, in quanto consente la diagnosi precoce e il corretto trattamento della patologia individuata.
La visita volta a diagnosticare o escludere un possibile tumore alla prostata, si compone di diversi esami urologici maschili, tra cui:
-
esplorazione rettale: data la localizzazione anatomica, con questa manualità è possibile valutare la dimensione della ghiandola prostatica e delle vescicole seminali;
-
ecografia dell’apparato urinario;
-
ecografia trans-rettale: permette di visualizzare la prostata;
-
esami del sangue e dosaggio del PSA (antigene prostatico specifico), il cui rialzo può far indirizzare verso una patologia prostatica;
-
biopsia della prostata con guida ecografica: è l’unico esame che permette di identificare con certezza la presenza di cellule tumorali.
Una volta confermata la diagnosi di tumore alla prostata, esistono varie possibilità di trattamento da valutare in base al caso specifico:
-
nessun trattamento: in pazienti a basso rischio vengono effettuati controlli frequenti (PSA, esame rettale) che permettono di valutare eventuali modificazioni che richiedono un intervento attivo;
-
tecniche di chirurgia urologica: la prostatectomia radicale (rimozione totale della ghiandola e dei linfonodi vicini al tumore) è eseguita quando il cancro è confinato solamente alla prostata;
-
associazione della chirurgia con radioterapia: eseguita quando il tumore è in fase avanzata;
-
terapia ormonale: in presenza di metastasi.
Queste procedure hanno dimostrato un’efficacia molto alta nel trattamento della patologia ed è quindi fondamentale rivolgersi al medico non appena si presentano i sintomi descritti in precedenza. Grazie alla diagnosi precoce, in Italia oltre 35.000 nuovi casi l’anno vengono diagnosticati e curati.
Trovare un urologo vicino a casa nostra è più facile di quello che sembra, basta rivolgersi al proprio medico di base e chiedere consiglio.
Non bisogna avere vergogna di rivolgersi al medico: quando si tratta di patologie neoplastiche urologiche, una diagnosi precoce può salvare la vita.