Tutti i benefici della fisioterapia in acqua
Fisioterapia • 19 marzo 2017 • Commenti:
Fratture, strappi muscolari e malattie debilitanti sono solo alcune delle cause che possono portare ad un indebolimento del nostro apparato muscoloscheletrico. Pazienti e sportivi che hanno sperimentato questi tipi di traumi sanno bene che accanto alla cura prescritta dal medico è di fondamentale importanza sottoporsi alla riabilitazione, per ritrovare forza, equilibrio e coordinazione nei movimenti. Ecco allora che interviene la fisioterapia, che, attraverso esercizi specifici e mirati da compiere sotto la supervisione di un professionista, cerca di riportare il nostro corpo alla sua normale funzionalità. Negli ultimi decenni, ha preso campo anche in Italia una variante della fisioterapia tradizionale: la fisioterapia in acqua, svolta sia all’interno degli ospedali che in strutture specializzate. Scopriamo di cosa si tratta.
In cosa consiste la fisioterapia in acqua?
La fisioterapia in acqua, o idrokinesiterapia, è una tecnica di riabilitazione che negli ultimi anni ha riscosso giudizi positivi sia da parte di medici e fisioterapisti che dai pazienti. Da non confondere con la ginnastica acquatica, che ha solo lo scopo di mantenersi in forma e perdere peso, la fisioterapia in acqua è un vero e proprio trattamento svolto da personale qualificato in una piscina: lo scopo è quello di recuperare alcuni movimenti, la flessibilità degli arti o dei muscoli, ma anche la coordinazione e la forza muscolare, in seguito a fratture, traumi o malattie, ma anche negli atleti che hanno subito infortuni durante la loro attività.
Quali sono i vantaggi della fisioterapia in acqua?
Tra medici e fisioterapisti il dibattito sulla reale efficacia dell’idrokinesiterapia va avanti da molti anni. Questo tipo di riabilitazione non è ovviamente adatto a tutti e i risultati dipendono da vari fattori, tra cui il tipo di problema su cui si deve intervenire, la struttura fisica del paziente e l’età. È tuttavia innegabile che la fisioterapia in acqua abbia anche dei grossi vantaggi, dovuti all’ambiente acquatico in cui vengono svolti gli esercizi riabilitativi. Vediamo insieme alcuni punti di forza della fisioterapia in acqua e come vengono sfruttati per la riabilitazione del nostro apparato muscoloscheletrico.
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Azione decontratturante
L’acqua, grazie alle sue proprietà, rappresenta un ambiente unico ed estremamente adatto per tutti i pazienti che hanno difficoltà a muovere le articolazioni a causa di artrite, indebolimento muscolare o obesità. Quando ci immergiamo in acqua ci sentiamo immediatamente più leggeri: infatti avvertiamo soltanto il 90% in meno del nostro peso e anche i nostri muscoli, le spalle e le ginocchia avvertono questa diminuzione di peso. Il risultato è un rilassamento generale e una maggior facilità nei movimenti. Un esempio concreto: un uomo adulto di 90 kg che si immerge nell’acqua fino alla vita avvertirà immediatamente un peso più leggero, intorno ai 45 kg, che si riduce a 10 kg circa se ci si immerge fino alle spalle: un carico molto minore per i muscoli e le articolazioni.
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Azione antidolorifica
Durante questo tipo di fisioterapia, l’acqua viene mantenuta ad una temperatura di 30°-35°. L’effetto benefico del calore ha proprietà antidolorifiche, contribuendo a rilassare i muscoli e a migliorare la circolazione del sangue. Riducendo il dolore, il paziente può sopportare più a lungo la fisioterapia, senza stressare troppo i muscoli e le articolazioni.
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Maggior resistenza
Diversamente dalla fisioterapia classica, quella in acqua agisce su molti più muscoli contemporaneamente, richiedendo una contrazione muscolare più intensa. Ciò è dovuto alla maggior resistenza dell’acqua ai movimenti rispetto a quella dell’aria: basti pensare ad una camminata sulla sabbia, rispetto alla stessa passeggiata immersi nell’acqua fino alla vita.
Se utilizzata correttamente, su consiglio del medico e con la supervisione costante di un professionista, l’idrokinesiterapia può essere un’alternativa utile e divertente rispetto alla normale fisioterapia. È comunque importante ricordare di non affidarsi mai a rimedi fai da te, che potrebbero peggiorare sensibilmente la propria condizione e quindi richiedere terapie più invasive. Seguite sempre le indicazioni dei professionisti che vi indicheranno il percorso riabilitativo più adatto alle vostre esigenze.