Trattamento al fluoro dal dentista – ne vale la pena?
Odontoiatria • 10 febbraio 2017 • Commenti:
Il fluoro si trova naturalmente in molti alimenti e nell'acqua, oltre che nello scheletro e nei denti degli esseri umani e degli animali. In genere, viene aggiunto sotto forma di sali ai dentifrici, poiché è una delle sostanze migliori per prevenire la carie e altre infezioni dentali, tra le quali la più frequente è la gengivite. Il fluoro rafforza lo smalto dei denti, reintegrandone i minerali e rendendoli più resistenti all'attacco della placca batterica e alla formazione del tartaro. Nei bambini fino a sei anni, il fluoro aiuta a sviluppare lo smalto dei denti permanenti impedendo agli acidi di demineralizzarli, ma è importante che i genitori supervisionino il momento del lavaggio dei denti, poiché è molto facile che i piccoli ingeriscano in dentifricio. Si raccomanda di tenere i prodotti a base di fluoro lontani dai bambini di età inferiore ai sei anni, data la potenziale tossicità della sostanza.
Trattamenti al fluoro
Generalmente, l'assunzione del fluoro avviene con il dentifricio tramite il lavaggio dei denti oppure con l'utilizzo del collutorio: questi prodotti contengono piccole quantità di sostanza e per dosi maggiori è necessaria la prescrizione medica, poiché il fluoro può provocare dei danni anche gravi alla salute non solo dei denti, ma di tutto l'organismo.
Il fluoro viene applicato anche dal dentista durante i trattamenti di pulizia, sotto forma di gel, schiuma o smalto: il gel e la schiuma vengono posti in una forma che poi viene fatta aderire alla dentatura, mentre lo smalto è applicato direttamente sui denti. Durante tali trattamenti al fluoro, che durano comunque pochi minuti, le quantità applicate sono più alte di quelle normalmente assunte tramite dentifricio, collutorio o gomme da masticare.
Fluoro nei bambini e negli adulti
Il fluoro è una sostanza importante per lo sviluppo dello smalto dei denti permanenti, quindi i bambini dai sei ai sedici anni devono assumerne delle dosi minime per favorire tale processo. Anche negli adulti il fluoro ha effetti benefici: esso infatti aiuta aa prevenire la caduta dei denti e ne rafforza lo smalto. Questo si verifica soprattutto nei soggetti più a rischio, i quali presentano condizioni come:
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secchezza delle fauci: l'insufficienza di saliva rende difficile lavare via i residui di cibo e la placca batterica;
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gengivite o parodontite: tali condizioni comportano la presenza di batteri che attaccano le radici dei denti, indebolendone la struttura;
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presenza di ponti o strutture odontoiatriche: questi trattamenti predispongono al rischio di carie nei punti di contatto tra il metallo e la struttura dei denti.
In questi casi, il trattamento al fluoro può rendersi necessario per migliorare le proprie condizioni e scongiurare il rischio di caduta dei denti.
Rischi nell'uso del fluoro
Le riserve idriche ed i dentifrici devono contenere piccole quantità di fluoro, poiché essendo una sostanza tossica può provocare diversi problemi se assunto in quantità maggiori. La fluorosi dentale è una patologia che si manifesta inizialmente con delle macchie bianche sulla superficie dei denti, le quali con il tempo possono diventare marroni o gialle. Altri sintomi comprendono buchi, striature o irregolarità sui denti, ma la fluorosi non provoca problemi solo alla dentatura: possono essere danneggiati anche le ossa, il fegato, il sistema immunitario e quello nervoso. Inoltre, sono possibili anche complicazioni per le donne in gravidanza, poiché il fluoro può causare ridotte capacità intellettive e alterazioni comportamentali al feto. Per questo motivo, quando ci si vuole sottoporre ai trattamenti al fluoro, è importante farlo in uno studio dentistico o in una clinica specializzata, per evitare di assumerne una dose eccessiva e incorrere così in patologie o complicazioni. Il dentista saprà chiarire se il trattamento al fluoro è applicabile ai bambini, a seconda dell'età, del peso e delle necessità, ma anche indicare con quale frequenza sottoporli a tale trattamento.