Trattamenti e rimedi per combattere l'insonnia

Psicologia • 30 novembre 2016 • Commenti:

L'insonnia è un disturbo del sonno piuttosto diffuso che, se non trattato adeguatamente, può col tempo trasformarsi in un problema da non sottovalutare, in quanto interferisce direttamente sulla vita quotidiana, alterando le normali attività e abitudini. Se gli episodi di insonnia restano isolati, non occorre un'ulteriore indagine sulle cause del disturbo, ma se al contrario si registrano episodi per un arco di tempo prolungato, allora è il caso di rivolgersi dapprima al proprio medico curante e successivamente ad uno specialista che possa effettuare un'indagine approfondita sulle cause dell'insonnia, al fine di individuare un trattamento efficace e risolutivo.

Come diagnosticare l'insonnia

Riuscire a diagnosticare con precisione l'insonnia non è semplice dal momento che si tratta di un disturbo con un'alta variabilità individuale e con varie cause scatenanti. Lo specialista in genere, opera attraverso tre diverse strade per poter indagare le cause dell'insonnia ed emettere una diagnosi accurata.

  • Esame obiettivo: quando le cause dell'insonnia sono sconosciute, il medico procede inizialmente con l'esame obiettivo volto ad individuare possibili segni collegabili all'insonnia. In questi casi è possibile che vengano prescritte delle analisi del sangue per controllare, ad esempio, un corretto bilanciamento degli ormoni tiroidei ed escludere problemi alla tiroide che influenzino i ritmi sonno-veglia

  • Creazione del diario del sonno: oltre all'esame obiettivo, il medico può sottoporre un questionario volto a comprendere meglio lo stile di vita e le abitudini del paziente. In aggiunta, viene chiesto al paziente di tenere un vero e proprio “diario del sonno”, in cui annotare informazioni importanti come le ore notturne trascorse a dormire e il numero degli episodi di insonnia avvenuti in un arco temporale predefinito

  • Ricovero in clinica: se le cause dell'insonnia continuano ad essere sconosciute o se si è in presenza di un quadro sintomatologico riconducibile ad un disturbo più complesso ( come ad esempio l'apnea notturna o la sindrome delle gambe senza riposo), si consiglia il ricovero presso un centro specializzato per poter eseguire una serie di esami e monitorare le attività del corpo durante il sonno. In particolar modo si monitoreranno l'attività cerebrale, i ritmi respiratori, il battito cardiaco e i movimenti degli occhi e del corpo.

Come curare e sconfiggere l'insonnia

In alcuni casi cambiare le proprie abitudini e lo stile di vita, riducendo al minimo le situazioni di stress, può aiutare sensibilmente a risolvere i problemi legati all'insonnia e ad ottenere un sonno tranquillo e duraturo. Se anche queste misure si rivelano inefficaci, con l'aiuto di uno specialista si possono seguire due diversi percorsi terapeutici per curare l'insonnia: la terapia cognitivo- comportamentale e il trattamento farmacologico.

Terapia cognitivo-comportamentale per l'insonnia

Questo approccio terapeutico ha lo scopo di aiutare i pazienti a superare il disturbo dell'insonnia attraverso un percorso volto ad eliminare le negatività e le cattive abitudini, che ne sono la causa . La terapia cognitivo-comportamentale si è rivelata particolarmente efficace per quelle tipologie di insonnia legate ad un malessere psicofisico, come depressione o stati d'ansia perchè, oltre a curare l'insonnia, interviene anche sulla sua causa primaria.

Questo tipo di terapia mette in campo diverse strategie per superare l'insonnia.

  • Controllo degli stimoli: ha lo scopo di rimuovere quelle associazioni disfunzionali che determinano una resistenza di tipo psicologica verso il dormire. Ad esempio è il caso in cui ci si abitua a trascorrere diverso tempo a letto senza effettivamente dormire e avere sonno. La terapia mira quindi a creare una stretta associazione tra il letto e il sonno, riabituando le persone a mettersi a letto solo se intenzionate realmente a dormire.

  • Tecniche di rilassamento: si ricorre ad una serie di tecniche di rilassamento muscolare ed esercizi respiratori, così da ridurre la sensazione di ansia e tensione quando ci si mette a letto. L'esecuzione di questi esercizi aiuta a migliorare la respirazione, la frequenza cardiaca, la tensione muscolare e l'umore creando le condizioni ottimali per sconfiggere l'insonnia.

  • Restrizione del sonno: questa terapia tende a ridurre il tempo passato a letto e gli eventuali momenti di riposo durante la giornata, così da aumentare la sensazione di stanchezza durante la notte. Man mano che il sonno migliora, si va ad aumentare il tempo trascorso a letto fino a ritornare alla normalità.

Trattamento farmacologico contro l'insonnia

In alcuni casi è possibile superare l'insonnia con l'aiuto di alcuni farmaci indicati appositamente per questo disturbo. Occorre ricordare che il trattamento farmacologico per l'insonnia è indicato per gli episodi isolati di insonnia acuta, mentre un cambiamento del proprio stile di vita migliora la propria condizione nel lungo termine.

Il trattamento farmacologico non è quindi la scelta più indicata per il trattamento dell'insonnia cronica, dal momento che i medici consigliano di assumere questi farmaci solo per un periodo di tempo limitato. Si tratta di una precisazione dovuta, dal momento che questi farmaci agiscono sui centri nervosi che controllano il ritmo sonno-veglia e possono quindi, se assunti per un tempo prolungato, creare una forma di dipendenza. Inoltre, prima di assumere questo tipo di farmaci, occorre leggere attentamente il foglietto illustrativo per informarsi sui possibili effetti collaterali. Il trattamento farmacologico per l'insonnia è sconsigliabile nelle donne durante la gravidanza, ma anche nelle persone anziane che assumono altri farmaci per controllare, ad esempio, la pressione arteriosa o il diabete.

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