Tipi di stenosi spinale

Fisioterapia • 29 gennaio 2017 • Commenti:

La stenosi spinale è un restringimento del canale spinale che può verificarsi in qualunque regione della colonna vertebrale. La parola stenosi viene dal greco “stenosys”, che vuol dire appunto restringimento. Nel canale spinale, in particolare nei forami vertebrali, passano il midollo spinale ed i nervi che trasmettono gli stimoli fino al cervello. Per questo motivo quando si verifica il restringimento di questi forami, che causano delle compressioni sulle radici dei nervi, il sistema nervoso ne risente. Può anche accadere che la stenosi, in seguito alla compressione da parte di un disco o di un’ernia, si verifichi a livello dei forami laterali delle vertebre, dai quali le radici dei nervi lasciano il canale vertebrale: in questo caso si parlerà di stenosi foraminale o laterale, ovvero la più diffusa tra le forme di stenosi. I sintomi della stenosi spinale comprendono dolore e intorpidimento della parte interessata, ma anche una possibile perdita del controllo motorio degli arti. Molte volte, anche in presenza di un deterioramento del midollo spinale, non si manifestano sintomi, perchè nessun detrito o materiale osseo è venuto ancora a contatto con i nervi.

Esistono diverse tipologie di stenosi, ma le forme più comuni, a seconda dell’area interessata dal dolore, sono:

  • cervicale;
  • toracica o centrale;
  • lombare.

Stenosi spinale cervicale

La stenosi spinale cervicale è una delle forme più diffuse di stenosi. Si presenta quando il canale spinale restringendosi comprime il midollo spinale e, come suggerisce il nome, questo si verifica nella parte alta della colonna vertebrale, nella zona del collo. Generalmente è il risultato del processo di invecchiamento, dato che nel tempo i dischi vertebrali perdono la loro capacità di assorbire gli shock e allo stesso tempo i legamenti e le ossa che costituiscono il midollo si assottigliano e diventano meno flessibili. A questo può conseguire il restringimento del canale spinale, che provoca il dolore da stenosi. L’età più frequente in cui si manifesta è tra i 40 e i 60 anni, inoltre colpisce più comunemente gli uomini rispetto alle donne. Questo potrebbe dipendere dal fatto che gli uomini sono più abituati a sollevare pesi.

Stenosi spinale centrale

Come suggerisce il nome, questo tipo di stenosi interessa la parte centrale della colonna vertebrale ed è anche chiamata stenosi spinale toracica. Anche in questo caso, il restringimento tipico è causato perlopiù dall’invecchiamento, che determina il deterioramento delle strutture anatomiche. Il canale spinale si riempie quindi di detriti di legamenti o di ossa, riducendo lo spazio necessario per il passaggio dei nervi e del midollo.

Stenosi spinale lombare

Questa tipologia di stenosi è concentrata nella zona lombare, ovvero nella parte inferiore della colonna vertebrale. I sintomi comprendono intorpidimento delle gambe e difficoltà a mantenere l’equilibrio. A volte si riscontra nei giovani, ma colpisce maggiormente gli individui oltre i 60 anni e spesso causa dolori che arrivano alle gambe e perfino ai piedi, provocando talvolta la parziale o totale incapacità di movimento. Si manifesta quando i dischi vertebrali perdono la loro componente liquida e spostandosi vanno a comprimere i nervi nel canale spinale.

Anche se nella maggior parte dei casi la stenosi si sviluppa in età avanzata, alcune volte può essere congenita e manifestarsi fin dalla giovane età, a causa di un canale spinale molto sottile già alla nascita.

Trattamento per la stenosi spinale

Tutti i tipi di stenosi spinale possono diventare cronici e causare molte difficoltà nello svolgimento di operazioni quotidiane, quindi è consigliabile richiedere un trattamento adeguato. Tra i rimedi più comuni per alleviare i sintomi della stenosi troviamo i farmaci antidolorifici e antinfiammatori, la terapia del freddo e del caldo, la chiropratica, alcuni esercizi fisioterapici e diverse tecniche di massaggio. Nei casi più gravi potrebbe rendersi necessario sottoporsi ad un intervento chirurgico, che può essere anche non invasivo se effettuato con dei laser.

In ogni caso è bene consultare un medico per individuare la terapia più adatta ai propri sintomi.

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