Spesso Ti aspetti il peggio?

Psicologia • 20 settembre 2015 • Commenti:

Sei preoccupato? Spesso sei agitato? Sei ipersensibile a tutto quello che ti circonda, sul orlo del esplosione? Nella testa si ripropone sempre il pensiero: „Va male, andrà solo peggio. Il futuro porta solo brutte esperienze“. Forse hai uno cattivo stato d’animo da un paio di mesi, forse anni. Non ti ricordi quando tutto questo è cominciato. A volte va meglio, i sintomi si presentano raramente. Comunqe in generale senti un disagio. Indifferentemente da quello che succede nella tua vita. Anche il corpo comincia a darti segnali che diventano sempre più difficili da ignorare: il sudore, un battito cardiaco accelerato e problemi intestinali (anche se non ci sono cause mediche). Altre volte senti freddo o il vuoto nella testa. Il tuo atteggiamento nei confronti della vita è: „sono pronto a scappare“ oppure „voglio nascondermi“.

Che cosa mi succede?

Questo è come vedono la realtà le persone che soffrono del disturbo d’ansia generalizzato. Sono i casi quando perdiamo il controllo del proprio stato d’animo, e la sensazione d’ansia diventa sempre più stancante.

Forse è difficile crederci nel primo momento – ma può succedere diversamente. Guardare durante la psicoterapia i propri pensieri, emozioni e schemi di reazione alla realtà, porta al cambiamento dello stato d’animo. Puoi avere un corpo più rilassato, pensieri più calmi, ed emozioni tranquille. Lo scopo è quello di regolare le emozioni. Non si può nella vita non sentire la paura. Ella è per noi un segnale di avvertimento. Si può comunqe ridurne la dose a livelli che perpettano di vivere la vita con maggiore conforto.  

Per far fronte all’angoscia bisogna cominciare dall’accettazione. I pazienti spesso dicono: „Devo vincere con l’ansia, sconfiggerla“. Come se fosse il nostro più grande nemico! Una tale prospettiva porta ad una stancante guerra, che toglie energia ed attenzione. Un metodo più efficace è la collaborazione con la paura: „Chi sa che cosa vuoi comunicarmi? Che cosa posso imparare grazie a te?“.

Comprendi la tua paura 

Per finire, incito tutti all’autoosservazione e autoreflessione – quando arriva la paura e cosa improtante, quando sparisce. Quali tue azioni possono portare ad una sua minore durata e con meno intensità? Controlla pure quali metodi di rilassamente sono efficaci per te.

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