Rischi di cadere nella sindrome da burnout?
Psicologia • 27 settembre 2015 • Commenti:
Per sindrome da burnout si intende la forma più acuta di stanchezza dovuta al lavoro professionale. Sensazione di sfinimento, sovra caricamento, indifferenza e avversione a svolgere i propri compiti, ma anche difficoltà a mantenere le relazioni coi colleghi o famigliari, sono stati che accompagnano l’esaurimento. Un tale stato d’animo può mantenersi per anni e diventare sempre più pesante col passare del tempo.
La sindrome da burnout si caratterizza anche per i sintomi somatici, quali il mal di testa, la difficoltà ad addormentarsi e i problemi con l’apparato digerente. La sindrome provoca una sensazione di sofferenza, d’impotenza, mancanza di motivazione e un basso livello di autostima. L’attività lavorativa diventa un obligo spiacevole.
Le cause dell’esaurimento possono essere le condizioni sfavorevoli del lavoro, lo stress, la pressione del tempo e dei compiti. La predisposizione di alcune persone per quella sindrome può essere maggiore considerando le caratteristiche personali p.es. una bassa autostima, ipersensibilità, difficoltà a controllare le proprie emozioni, perfezionismo, o aspettative troppo alte nei confronti di sé stessi. Cosa importante, i fattori soggettivi possono diventare oggetto di interazione psicoterapeutica p.es. della psicoterapia psicodinamica.
Coi sintomi lievi di burnout possiamo cavarcela da soli, prendendoci cura di un giusto equilibrio tra il lavoro e la vita privata, sviluppando le proprie passioni, l’abilità di rilassarsi, non sottovalutando il sonno ecc. Se la sensazione di esaurimento persiste però, è indispensabile ricorrere al aiuto professionale, p.es alla psicoterapia psicodinamica. Un trattamento del genere, se cominciato abbastanza presto, permette di evitare lo stato cronico dell’esaurimento, quindi la sensazione di alienazione, pensieri suicidi, depressione. L’aiuto psicoterapeutico in caso di una forma grave di esaurimento può durare diversi anni.
I sintomi più comuni della sindrome da burnout:
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Nervosismo e avversione
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Sensazione di colpa
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Sensazione di delusione nei confronti di sè stessi.
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Mancanza di coraggio e indifferenza
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Isolamento
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Mancanza di fiducia
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Problemi col sonno
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La costante sensazione di stanchezza ed esaurimento
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Forte stanchezza alla fine della giornata lavorativa
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Perdita dei sentimenti positivi nei confronti dei clienti
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Rinvio dei appuntamenti presi coi clienti
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Avversione a rispondere alle chiamate e alle viste dei clienti
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Disabilità di concentrarsi sui problemi dei clienti
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Persistenti raffreddori, emicranie, disturbi dell’apparato digerente
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Intransigenza nel pensare, avversione per i cambiamenti
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Problemi di coppia e in famiglia
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Assenze spesse dal posto di lavoro
Intervista che aiuta a diagnosticare la sindrome da burnout (preparata in base alla Classificazione Statistica Internazionale delle Malattie e di Altri Problemi Salutari ICD-10)
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Arrivando al lavoro oppure svolgendo un’attività correlata con i propri compiti lavorati, spesso ti senti sfinito, il che blocca la Tue azioni lavorative?
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Prima agivi sotto l’influenza di una forte ambizione oppure eri convinto che puoi svolgere il compito in maniera perfetta e meglio degl’altri?
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Hai avuto un’esagerata (molto forte, più forte dei tuoi colleghi) motivazione ad eseguire il tuo lavoro? Lavoravi troppo? Cercavi di raggiungere il successo al lavoro ad ogni costo, sacrificando gli altri valori?
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Ti preoccupavi perché qualcuno lavorava meglio di te? Ti sentivi competere con quella persona?
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Sentivi un’esagerata impazienza nel cercare di raggiungere il tuo obiettivo?
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Per colpa del lavoro ti mancava il relax e il tempo di rilassarti?
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Durante lo svolgimento dei compiti lavorativi sentivi una forte pressione o stress? Se si, questo stress si è moltiplicato nel ultimo anno?
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Durante l’ultimo anno spesso ti ammalavi (più spesso rispetto a prima)? Il motivo dei tuoi problemi poteva essere l’esaurimento e lo stress dovuto al lavoro?
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Durante il lavoro cadi facilmente nei diversi conflitti, attacchi gli altri oppure vice versa - - eviti il contatto con le persone? Hai notato un’esagerata sensazione di paura, difficoltà a svolgere i compiti per colpa dei sintomi sempre più evidenti?
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Durante l’ultimo anno volevi ricorre alla giustificazione medica, perché per colpa dell’esaurimento non eri in grado di svolgere i tuoi compiti lavorativi? Ti mancava il tempo per una vacanza?
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Hai sempre accettato il tuo mestiere oppure risveglia in te la sensazione di frustrazione? Ritieni di aver sbagliato professione?
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Nel ultimo anno hai avuto un incidente oppure il tuo stato di salute non ti permette di continuare a svolgere il tuo lavoro professionale (a condizione che prima ti facevi coinvolgere pienamente dal lavoro)?
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Hai avuto delle difficoltà ultimamente, problemi dovuti alla crisi? Hai vissuto recentemente la morte di una persona cara, il cambio di lavoro o trasloco (eventualmente un divorzio o un’altra situazione traumatica)?
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La tua situazione di vita è peggiorata notevolmente nell’ultimo anno (p.es. per motivi economici)? Si può dire, che per questo motivo senti una mancanza di soddisfazione dal lavoro che svolgi?
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Hai avuto situazione nelle quali non eri in grado di svolgere nessun’attività, e prima di cominciare un qualsiasi compito lavorativo sentivi l’assoluta mancanza di motivazione?
Se ad almeno 8 delle 15 domande hai risposto con un ‘si’, vuol dire che puoi andare in contro alla sindrome da burnout.
È importante sottolineare che non ci sono criteri precisi che dicano se qualcuno è oppure non è afflitto dalla sindrome di burnout. Si può soltanto giudicare l’intensità dei sintomi. La sindrome di burnout si estende per continuum dallo stato di salute piena allo stato di esaurimento totale. Questo stato non è un’entità medica nosologica, anche se può provocare alcune di loro, come p.es. la depressione o dipendenze. Per questo motivo, se il rischio di burnout è reale, ricorri al aiuto professionale. Una delle soluzioni potrebbe essere la psicoterapia.