Pseudogotta: sintomi, cause e trattamenti

Fisioterapia • 1 febbraio 2017 • Commenti:

La pseudogotta è una forma di artrite e può colpire qualsiasi articolazione del corpo, anche se tende ad interessare più frequentemente le ginocchia ed i polsi. Tra i sintomi più diffusi troviamo rigidità, arrossamento, calore, gonfiore o morbidezza delle articolazioni. La pseudogotta può affliggere una o più articolazioni alla volta e ricomparire con forti attacchi dopo varie settimane in cui non si sono presentati sintomi.

Cause

La pseudogotta è causata dalla formazione di cristalli di calcio pirofosfato diidrato a livello della cartilagine che ricopre le ossa nelle articolazioni. A seguito della formazione, i cristalli vanno a diffondersi nel fluido articolare provocando improvvisi attacchi di artrite, simili a quelli della gotta, da cui la malattia prende il nome. Le cause della formazione dei cristalli nella cartilagine non è ben chiara: potrebbero essere il risultato di cellule anomale nella cartilagine o prodotti da una eventuale patologia della stessa, ma anche formarsi in seguito ad una malattia improvvisa, un incidente o un intervento chirurgico. Si ipotizza anche che la pseudogotta possa essere un tratto ereditario. Come la gotta, colpisce più frequentemente oltre i 60 anni e molto di rado in giovane età.

I fattori di rischio comprendono condizioni come:

  • disfunzioni della tiroide;

  • insufficienza renale;

  • disfunzioni legate al metabolismo di calcio, fosfato o ferro;

  • scarsa presenza di magnesio nel sangue;

  • osteoartrite;

  • età avanzata;

  • trauma pregresso all’articolazione.

Come per la gotta, gli attacchi di pseudogotta possono colpire più volte la stessa articolazione o una diversa. Nel tempo gli attacchi possono provocare dolore più intenso e avere durata maggiore. La frequenza degli attacchi è variabile, può verificarsi un attacco ogni paio di settimane, ma anche uno ogni anno. Attacchi frequenti possono provocare a lungo termine un danno permanente all’articolazione interessata. A differenza di quanto accade con la gotta, legata al consumo di alcol, carne e pesce, la pseudogotta non è collegata alla dieta.

Sintomi

I sintomi della pseudogotta sono ovviamente simili a quelli della gotta, ma anche a quelli dell’artrite reumatoide e dell’osteoartrite. In particolare, attacchi di osteoartrite associati a dolore, gonfiore e rossore dell’articolazione possono essere in realtà causati dalla pseudogotta. In genere, la maggior parte dei sintomi scompaiono spontaneamente entro due settimane. I sintomi principali sono:

  • dolore intenso ed improvviso;

  • rigidità dell’articolazione;

  • arrossamento dell’articolazione;

  • gonfiore e calore nella zona dell’articolazione;

  • estrema sensibilità dell’articolazione.

Diagnosi

Come la diagnosi della gotta, anche la diagnosi della pseudogotta non è semplice, perché i sintomi sono comuni a molte patologie. La diagnosi della pseudogotta non può essere effettuata con un semplice esame del sangue; in genere il medico consiglia una radiografia oppure preleva un campione di fluido articolare da analizzare al microscopio per individuare la presenza cristalli. Quest’ultimo processo viene chiamato artrocentesi. Spesso è utile anche a drenare il liquido articolare e di conseguenza a ridurre la pressione nell’articolazione ed il dolore che ne deriva.

Trattamenti

La terapia per la pseudogotta dipende da diversi fattori, tra cui l’età, la condizione di salute generale, la storia clinica e la gravità dei sintomi. I farmaci che possono essere utili al trattamento della pseudogotta sono gli antidolorifici e gli antinfiammatori, ma anche i corticosteroidi, che hanno la stessa funzione di riduzione dell’infiammazione. In caso di effetti collaterali si consiglia di richiedere altri tipi di farmaci. Come per gli altri tipi di artrite non esiste una cura, ma dei piccoli accorgimenti possono aiutare ad alleviare i sintomi: è molto importante tenere a riposo l’articolazione interessata e si possono utilizzare degli impacchi di acqua fredda per ridurre l’infiammazione. Si raccomanda di non applicare ghiaccio sull’articolazione per evitare la formazione di nuovi cristalli. È bene seguire i suggerimenti del proprio medico per individuare il trattamento più adatto ai propri sintomi.

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