Pollini e Alimenti: Reattività Crociate
Esperto Rita Sironi • Dietistica, Allergologia • 21 novembre 2016 • Commenti:
Reattività crociate tra pollini e alimenti
Negli ultimi decenni le allergie sono sempre più diffuse.
Si calcola che più del 50% della popolazione mondiale possa sviluppare una forma allergica e che circa il 70% delle persone allergiche ai pollini soffra di reazioni crociate con gli alimenti.
L’allergia è una reazione di difesa eccessiva del sistema immunitario verso sostanze estranee che, di solito, son ben tollerate e non nocive. Queste sostanze, dette allergeni, possono essere respirate o inalate (come ad esempio i pollini) oppure introdotte nell’organismo attraverso l’alimentazione. Spesso si verificano reattività crociate tra allergeni inalanti e alimenti (in particolare alimenti di origine vegetale), dando luogo a manifestazioni cliniche che possono interessare diversi organi e apparati con sintomi diversi:
Occhi: lacrimazione, arrossamento e prurito congiuntivale
Naso: starnuto, rinorrea, ostruzione nasale
Bronchi: affanno, tosse, sibili, asma
Cute: prurito, arrossamento, edemi, orticaria, eczema
Apparato gastroenterico: nausea, vomito, diarrea, meteorismo
La reattività del paziente allergico è maggiore nel periodo di impollinazione. È bene quindi, in questo periodo, evitare di assumere gli alimenti responsabili delle reazioni crociate.
Sono sempre più numerosi i casi di sensibilizzazione verso frutta e verdura, alimenti che fino pochi anni fa non destavano nessuna preoccupazione.
Di seguito sono elencate verdure e frutta responsabili delle principali reazioni crociate coi pollini.
CROSS REATTIVITA’ DI FREQUENZA ALTA (in grassetto)
CROSS REATTIVITA’ DI FREQUENZA MEDIO-ALTA
BETULLACEE (BETULLA) gennaio-aprile
- albicocca, arachidi, carota, kiwi, mela, pera, sedano
- banana, ciliegia, finocchio, fragola, mandorla, mango, nocciola, noce, patata, pesca, pistacchio, pomodoro, prezzemolo, prugna
GRAMINACEE maggio-luglio
- kiwi, melone, pomodoro
- albicocca, anguria, arachidi, arancia, ciliegia, mandorla, mela, melanzana, patata, peperone, pera, pesca, prugna, sedano
URTICACEE (PARIETARIA)
- basilico
- ciliegia, melone, piselli, pistacchio
COMPOSITE (ARTEMISIA) luglio-agosto
- anice, carota,sedano
- anguria, arachidi,banana, camomilla, , castagna, cetriolo, finocchio,kiwi, mango, mela, melone, miele, noce, olio di girasole, pera, pesca, piselli, pomodoro, prezzemolo, prugna
COMPOSITE (AMBROSIA)
- melone
- anguria, banana, camomilla, carota, castagna, cetriolo, finocchio, mela, miele, olio di girasole, pera, sedano
CORILACEE (NOCCIOLO) gennaio-aprile
- albicocca, arachidi, banana, carota, ciliegia, fragola,mela, nocciola, noce, pesca, prugna, sedano
La gravità delle reazioni allergiche è sempre più allarmante, la frequenza di shock anafilattico è aumentata in questi ultimi anni di ben cinque volte.
Secondo la” teoria igienica” la causa di tale aumento sarebbe dovuta al fatto che i bambini si ammalano molto meno rispetto agli anni passati di malattie infettive a causa delle vaccinazioni, dell’uso indiscriminato di antibiotici e dell’eccessiva igiene.
Quindi non avendo nemici da combattere, il sistema immunitario si accanisce contro sostanze innocue, come quelle alimentari,provocando reazioni allergiche.
Nel caso in cui un soggetto allergico ai pollini , mentre sta mangiando, avvertisse prurito al palato, alla gola o un bruciore in bocca o alle labbra, dovrebbe evitare di inghiottire il boccone e fare il più presto possibile degli accertamenti.
In alcuni casi l’allergene è presente solo nella buccia del frutto, in altri casi la cottura dei cibi riduce l’allergenicità.
Terapia
Il primo provvedimento è quello di eliminare dalla dieta l’alimento responsabile dell’allergia.
Una risorsa interessante contro le allergie è rappresentata dai PROBIOTICI. Dati epidemiologici dimostrano che i soggetti allergici hanno una flora batterica intestinale diversa dai soggetti non allergici con una marcata riduzione dei lattobacilli intestinali.
È raccomandabile quindi un ripristino della flora batterica con probiotici,per riequilibrare il sistema immunitario e per alleviare la sintomatologia allergica.