La scrittura cura il mal di vivere

Psicologia, Psicologia • 24 novembre 2016 • Commenti:

Gli effetti benefici della scrittura libera da copione

La scrittura aiuta a vivere meglio. Chi ama scrivere probabilmente non troverà questa affermazione particolarmente sorprendente: non si tratta infatti di semplice arricchimento culturale, ma di reali effetti sulla salute. La scrittura migliora l’umore, abbassa il livello di stress e allontana i sintomi depressivi: lo studio che conferma la funzione terapeutica della scrittura è del 2005, ad opera di Karen A. Baikie e Kay Wilhelm. In realtà, questa teoria è già stata avanzata da numerosi studiosi nel corso dei decenni precedenti: le proprietà terapeutiche dello scrivere non sono dunque una totale novità.

Baikie e Wilhelm hanno osservato che un semplice esercizio di scrittura (qualche riga dalle tre alle cinque volte nel corso dei 4 mesi dedicati alla ricerca - per 15/20 minuti circa) ha avuto un influsso positivo sulla qualità della vita delle persone analizzate. In particolare, scrivendo su esperienze traumatiche, forti dal punto di vista emotivo o stressanti, le persone hanno riscontrato una minore probabilità di soffrire di traumi e una maggiore possibilità di avere meno malattie. Inoltre, i partecipanti allo studio che si sono dedicati alla scrittura, hanno trascorso meno tempo in ospedale, evidenziando una migliore funzionalità epatica e una pressione sanguigna minore rispetto ai partecipanti cui non era stato richiesto di praticare la scrittura.

Uno studio neozelandese del 2013 ha inoltre ipotizzato che la scrittura può avere un influsso benefico anche sulla guarigione delle ferite. I ricercatori hanno infatti monitorato l’andamento del processo di recupero da ferite dovute a biopsie su 49 persone adulte e sane: dopo soli undici giorni, il 76% dei pazienti era totalmente guarito. La conclusione tratta dai ricercatori è che esercitarsi nella scrittura ha permesso ai pazienti di ridurre l’angoscia, dando un senso agli eventi descritti.

Un altro studio, ad opera della University of Haifa in Israele, ha dimostrato effetti benefici per gli adolescenti dediti alla scrittura in un blog: mettere i propri pensieri per iscritto e affidarli a una vetrina sul web, infatti, sembra aver consentito di passare dal confronto con sé stessi al confronto con il mondo esterno. In particolare, a giovare pare sia proprio il confronto con estranei: la paura di mostrare la propria debolezza, infatti, non sembra manifestarsi allo stesso modo quando ci si confronta con persone lontane dal proprio universo sociale. Per questo, tenere un blog diventa un modo per sublimare dolore e rabbia e ricevere sostegno da persone che leggono e offrono i propri commenti e consigli, fornendo un punto di vista diverso che spesso è difficile da raggiungere per chi vive il problema, essendovi completamente immerso.


 

Fulvio Fiori e il ruolo terapeutico e maieutico della scrittura

Fulvio Fiori è un autore italiano che ha trattato a fondo il ruolo terapeutico e “maieutico” della scrittura: il suo libro  “Curarsi con la scrittura” analizza a fondo la funzione della scrittura libera dal copione, dal progetto e dalle pubblicazioni come esercizio utile per raggiungere il benessere e migliorare il proprio umore e le proprie relazioni. Fiori è anche l’ideatore di Healing writing, un metodo olistico che punta a orientare la potenza creativa e catartica della scrittura libera da copione, mettendola al servizio del benessere psicofisico. La parola scritta ha una “potenza rigenerativa, profonda e magica”, che permette di scoprire sé stessi e combatte il mal di vivere. Come iniziare? Facendosi guidare dall’istinto, prendendo in mano una penna o il computer e lasciando scorrere le parole senza progettare e pianificare il “prodotto” finale. In sintesi, affidandosi alla scrittura pura, libera da finalità di varia tipologia e genere, contemplando gli altri, la natura, luoghi cari o sconosciuti ma anche cercando di far affiorare le proprie sensazioni. Infine, rileggere quello che si è scritto, per comprendersi meglio e continuare a evolversi.

Gli effetti benefici della scrittura sulla salute psicologia e emotiva di un individuo sono dunque largamente sostenuti da studiosi e intellettuali, così come sono largamente condivise le conseguenti ripercussioni sulla vita sociale: riduzione dell’assenteismo, capacità di ritrovare rapidamente lavoro dopo essere stati licenziati, miglioramento delle prestazioni sportive, migliori punteggi scolastici, etc. La parola scritta aiuta la sublimazione e permette l’attribuzione di un senso alle esperienze, per questo non sorprende che il benessere psicofisico possa trarre giovamento dalla pratica della scrittura.

Organizzare i propri pensieri, trasformando le proprie emozioni e impulsi in flussi di parole, consente quindi non solo di catturare la propria interiorità ma anche di gettare uno sguardo più maturo sul mondo, superando questa dicotomia e, di conseguenza, migliorando non solo la sfera personale (abbassando i livelli di ansia e stress) ma anche la propria vita sociale.

Quindi, o con carta e penna o attraverso un blog - lasciate andare i vostri pensieri e metteteli per iscritto: non abbiate paura di dare forma alle vostre emozioni.

 

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