L'acne, una malattia multifattoriale
Esperto Sonia Maria Devillanova • Dermatologia • 13 febbraio 2017 • Commenti:
L'acne è una malattia multifattoriale che colpisce diverse epoche della vita, dal neonato, alla forma più frequente dell'adolescente, alle forme delle giovani donne, a volte di difficile cura, all'acne dell'anziano.
Accanto alle forme classiche esistono alcune forme legate ad attività ludiche la cloracne, da piscina o quelle legate ad attività lavorative, per empio l'acne degli asfaltatori.
Per il momento ci concentriamo sull'acne dell'adolescente o Acne Volgare, soprattutto perché se non curata in tempo può lasciare esiti cicatriziali non indifferenti e un impatto psicologico sul paziente.
Esiste una familiarità essenzialmente legata all’azione degli androgeni sul follicolo pilo-sebaceo, aumento della seborrea e tendenza a formare accumuli di sebo i punti neri e i punti bianchi. Il meccanismo fisiopatologico è certamente più complesso di come descritto.
In sostanza intervengono i batteri, in particolare il Proprionium bacterum acnis e lo Staphilococco Aureus, con formazione della pustola. Alla fine la malattia assume un aspetto polimorfo con lesioni differenti ed in stadi differenti.
Poi altri fattori, stagionali, ormonali, immunologici, alimentari influiscono a mantenere la patologia e in tanti casi a peggiorarla.
Quali sono i primi sintomi dell'acne?
Molto spesso non si da peso alle prime avvisaglie, piccoli punti neri sul naso, microcisti sebacee sulla fronte, convinti che tanto è normale e tutto passerà.
Purtroppo non sempre è così, se si comincia dall’inizio a trattare l’acne e a correggere i fattori alimentari sono sufficienti i topici per tenere a bada la patologia e insegnare al/alla giovane una corretta igiene e la costanza nelle cure.
Più la patologia si aggrava minore è la risposta alla sola terapia topica, bisogna ricorrere a terapie antibiotiche per diversi mesi, spesso nelle ragazze a terapie ormonali e nei casi più gravi a farmaci che necessitano di continui controlli come i retinoidi per via generale.
Per concludere il mio consiglio è non sottovalutare i primi sintomi, una cura intrapresa subito è maggiormente efficace e non costringe a successive cure per eliminare o minimizzare i danni cicatriziali e pigmentari della patologia.