Incubi e terrore paralizzante: la verità sulla paralisi del sonno
Neurologia, Psicologia • 15 settembre 2016 • Commenti:
La paralisi del sonno è forse il più inquietante e spaventoso tra i diversi fenomeni che la scienza indica come “disturbi del sonno”: chiunque abbia provato almeno una volta questo incubo ad occhi aperti sa bene cosa sia e non dimentica il terrore che lascia dietro di sé una volta svanito, eppure la paralisi notturna è un argomento ancora oggi poco discusso, nonostante sia un disturbo piuttosto diffuso.
Paralisi del sonno: che cos’è
La paralisi del sonno (o paralisi ipnagogica) è una condizione caratterizzata dall’inabilità a muoversi e a parlare poco prima di addormentarsi o subito prima di svegliarsi. La durata del fenomeno è in genere di circa di uno o due minuti.
Altri sintomi riportati da chi ha sofferto di questo disturbo sono:
-
sensazione di avere un peso opprimente sul petto;
-
sensazione di essere già perfettamente coscienti e svegli;
-
difficoltà a respirare;
-
allucinazioni visive, olfattive e/o uditive;
-
sensazione di essere circondati da “presenze” nella camera da letto;
-
forte senso di ansia e panico.
Molto frequentemente (ma non esclusivamente) gli episodi di paralisi notturna avvengono quando il soggetto si trova in posizione supina.
Le allucinazioni più comunemente riportate sono:
-
porte che si aprono o chiudono;
-
ruggito di animali;
-
rumore di passi;
-
forte brusio o ronzio;
-
sussurri inquietanti;
-
odori poco piacevoli (forte umidità, muffa, putrefazione);
-
sensazione di essere mossi da forze esterne o di levitare;
-
sensazione di gelo o di calore insopportabile.
Durante gli episodi di paralisi del sonno avviene un rilascio anomalo di alcuni ormoni, che determinano la paralisi e il rilassamento muscolari nella fase REM: tale rilascio di ormoni risulta dunque prolungato (se avviene oltre il risveglio) o anticipato (se si verifica prima dell'addormentamento).
La paralisi del sonno è in genere considerata una delle “parasonnie”, disturbi psicologici del sonno e dei sogni (come ad esempio il bruxismo, il sonniloquio o il sonnambulismo).
Quali sono le cause della paralisi del sonno?
Le cause e i fattori di rischio della paralisi del sonno sono molteplici, ma la causa più comune è senza dubbio il sonno frammentato, la tendenza di un soggetto ad addormentarsi e svegliarsi più volte nel corso della notte.
Secondo alcune recenti ricerche, infatti, gli individui che hanno un sonno tendenzialmente frammentato e disturbato sono più soggetti ad episodi di paralisi notturna rispetto agli altri.
Altre cause della paralisi del sonno includono:
-
eventi traumatici nel passato più o meno recente di un individuo;
-
forte ansia o stress;
-
depressione;
-
disturbi del sonno più gravi, ad esempio la narcolessia.
La paralisi del sonno è pericolosa? Esistono dei rimedi?
Innanzitutto, confermiamo subito che la paralisi del sonno, nonostante sia certamente un disturbo poco piacevole e piuttosto inquietante, non comporta alcun grave effetto per la salute psico-fisica di chi ne soffre. Tuttavia, alcuni soggetti risultano alquanto traumatizzati e scioccati dal fenomeno, che certamente può generare ansia e stress.
Per quanto concerne i rimedi, le raccomandazioni di medici e scienziati sono poche e semplici:
-
cercare di dormire almeno 7 ore a notte, tutte le notti;
-
mantenere orari e ritmi sonno-veglia regolari (andare a letto e svegliarsi sempre intorno agli stessi orari);
-
non fumare o assumere alcolici prima di coricarsi;
-
limitare la caffeina, soprattutto dal pomeriggio in poi.
Paralisi del sonno: alcuni dati statistici
Un recente studio britannico sulla paralisi del sonno (associato ad un documentario scientifico su questo disturbo) ha fatto emergere alcuni interessanti dati statistici. Eccone alcuni:
-
la paralisi del sonno è più comune nelle donne che negli uomini;
-
La fascia di età più colpita è quella che va dai 15 ai 24 anni;
-
Il 38% dei soggetti colpiti da paralisi del sonno non ne ha compreso la natura, attribuendo il fenomeno a problemi cardio-respiratori o a situazioni di natura paranormale;
-
Il 40% di coloro che hanno subito la paralisi del sonno ritiene che si sia trattato soltanto di un brutto sogno;
-
Il 24% dei soggetti che hanno avuto episodi di paralisi del sonno ha riportato di avere episodi simili almeno una volta al mese.
La paralisi del sonno nell’arte figurativa
Essendo un fenomeno antico come l’uomo, la paralisi del sonno ha da sempre stimolato la fantasia e la creatività di molti artisti, da H.R. Giger a Salvador Dalì.
La raffigurazione artistica più suggestiva e famosa della paralisi ipnagogica è probabilmente l’opera “L’Incubo” di Johann Heinrich Füssli, che potete ammirare anche all’interno di questo articolo.