Che cosa dovresti sapere sul congelamento degli ovuli?

Ginecologia • 11 marzo 2017 • Commenti:

Se una donna non è ancora pronta per la maternità oppure ha problemi medici che devono essere trattati, può possono congelare e conservare i propri ovuli in cliniche specializzate nell’ottica di una gravidanza futura.

Il congelamento dei ovuli e la fecondazione in vitro

Il congelamento dei ovuli, noto anche come crioconservazione degli ovociti, è un metodo utilizzato per conservare il potenziale riproduttivo nelle donne.

Prima di tutto, si devono prendere dei farmaci per stimolare le ovaie ad aiutare a maturare più di un ovulo alla volta. Per recuperare gli ovuli, il medico guida un ago in ciascun ovaio con una sonda ecografica e raccoglie gli ovuli maturi, mentre la donna è sedata. Gli ovuli, una volta congelati, possono durare indefinitamente.

In futuro, quando necessario, l’ovulo può essere scongelato e unito in un laboratorio allo sperma per essere impiantato nell’utero (fecondazione in vitro).

La fecondazione in vitro è una tra le più efficaci forme di tecnologia di riproduzione assistita, che include tecniche mediche speciali utilizzate per aiutare una donna a rimanere incinta.

La fecondazione in vitro comprende l'unione, realizzata in laboratorio, dell’ovulo di una donna con lo sperma dell’uomo. L'ovulo o gli ovuli fecondati (embrioni) vengono poi impiantati nell’utero.

La procedura può essere effettuata utilizzando i propri ovuli e lo sperma del partner, oppure utilizzando sperma o embrioni da un donatore noto o anonimo.


Perché congelare gli ovuli?

Il congelamento dei ovuli viene sempre più spesso considerata come un’opzione per le donne che non si sentono ancore pronte a diventare mamme.

Si può considerare l’opzione del congelamento degli ovuli nei successivi casi:

  • quando la donna sta per sottoporsi ad un trattamento per il cancro o un'altra malattia che può influenzare sul potenziale riproduttivo: alcuni trattamenti medici, come la radioterapia o la chemioterapia, possono compromettere la fertilità. Il congelamento degli ovuli prima del trattamento può consentire a queste donne di avere figli biologici in un secondo momento;

  • quando una donna si sta sottoponendo alla fecondazione in vitro: se il vostro partner non è in grado di produrre spermatozoi sufficienti il ​​giorno che gli ovuli vengono raccolti, potrebbe essere necessario il loro congelamento;

  • quando si desidera conservare gli ovuli per un utilizzo futuro: il congelamento degli ovuli in un’età giovane può aiutare a conservare la capacità di riprodursi quando è il momento giusto.

Quali sono i rischi?

Poiché la procedura del congelamento degli ovuli è relativamente nuova, non c'è ancora un'ampia ricerca sugli eventuali  rischi. Le ricerche, fino ad oggi, non hanno dimostrato un aumento del rischio dei difetti alla nascita nei bambini nati a seguito di questa procedura. Tuttavia, saranno necessari ulteriori studi per confermare totalmente la sicurezza del congelamento degli ovuli.

Fino ad ora, si pensa che i rischi dalla procedura siano simili a quelli di altre procedure di fecondazione in vitro.

Tra questi rischi troviamo:

  • condizioni causate dall'uso dei farmaci per la fertilità, che possono causare la sindrome da iperstimolazione ovarica, in cui le ovaie diventano gonfie e doloranti subito dopo l'ovulazione. Segni e sintomi includono lieve dolore addominale, gonfiore, nausea, vomito e diarrea. Più raramente, è possibile sviluppare una forma più grave della sindrome da iperstimolazione ovarica, che può causare l’accumulo di fluidi nell’addome e mancanza di respiro;

  • complicazioni durante la procedura di raccolta degli ovuli, durante la quale, raramente, l'uso dell’ago di aspirazione può provocare emorragie, infezioni o danni intestinali o vescicali;

  • complicazioni legate all'anestesia generale, che può essere utilizzata per alcune procedure del prelievo degli ovociti;

  • rischi emotivi, a causa delle false speranze che a volte questa procedura può indurre, perché in realtà non vi è ancora alcuna garanzia assoluta di successo.

Il rischio di aborto spontaneo dopo la fecondazione è basato principalmente sull’età della donna al momento che gli ovuli sono stati congelati. Si consiglia che il prelievo degli ovuli venga effettuato prima dei 35 anni.

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