Il Pompelmo: un alimento da inserire nella propria dieta?
Esperto Federica De Maio • Dietistica • 20 febbraio 2017 • Commenti:
È un agrume con molteplici proprietà benefiche, ma con caratteristiche che in alcuni casi possono esser fonte di tossicità.
Un alimento "dimagrante"?
Spesso viene considerato un alimento “dimagrante”, ma è da smentire in quanto nessun alimento è in grado di far dimagrire, se non associato ad un’adegua alimentazione e attività fisica.
Spesso il pompelmo viene associato al dimagrimento per un semplice motivo: esperimenti fatti sui ratti, hanno dimostrato che il pompelmo ha avuto ottimi effetti sulla normalizzazione della glicemia, del colesterolo e dei trigliceridi con conseguente effetto sul dimagrimento.
Ovviamente gli stessi risultati non ci sono stati sull’uomo, quindi sicuramente il pompelmo, grazie alla presenza di naringina (flavonoide con forti proprietà antiossidanti e ipocolesterolemiche) è un buon metodo preventivo per la formazione di placche nelle arterie e, di conseguenza, per le malattie cardiache e l’arteriosclerosi, ma non fa dimagrire!
Altre proprietà del pompelmo
Il Pompelmo contiene non solo la naringenina anche una sostanza chiamata limonene, responsabile del gusto acido, ma anch’essa con proprietà antitumorali. Il pompelmo stimola la secrezione dei succhi gastrici ed aumenta la motilità intestinale, favorendo la digestione.
Questa virtù dell’agrume è da ricondurre alla buona presenza di fibra alimentare. Inoltre contiene vitamina A, vitamine del gruppo B e la vitamina C che è un potente antiossidante naturale che rinforza il sistema immunitario e aiuta l’organismo a sviluppare una protezione contro gli agenti infettivi. Infine, il pompelmo ha un effetto disinfettante e stimolante sull’apparato digerente.
Per questo motivo se ne consiglia l’assunzione a fine pasto, soprattutto se abbondante.
Oltre tutte queste proprietà benefiche, alcuni studi recenti, hanno dimostrato che per chi assume alcuni tipi di farmaci, il pompelmo può avere effetti negativi in quanto riduce l’assorbimento del farmaco e la naringina, è in grado di inibire l’azione di alcuni enzimi che metabolizzano farmaci e nutrienti. Ciò può determinare un aumento della tossicità di alcuni prodotti e quindi ripercuotersi negativamente sul fegato.
Ha un’azione diretta sul citocromo P450, determinando un aumento della biodisponibilità dei farmaci somministrati. Tra i farmaci che interagiscono con il pompelmo, ricordiamo le statine, la pillola anticoncezionale, anti-ritmici, immunosoppressori e tanti altri.
Esistono, comunque, altre classi di farmaci che non mostrano alcun effetto tossico se assunti con il succo di pompelmo. Questi farmaci possono essere utilizzati come terapia alternativa nel caso di pazienti che presentino rischi elevati d'interazione farmacologica con il pompelmo.
I pazienti, in ogni caso, possono scegliere di escludere il pompelmo dalla loro dieta e consumare altri tipi di frutta, tra cui altri agrumi, al fine di evitare un'interazione tossica.